15 settembre 2017

Il Grande Dono della Croce


Il Grande Dono della Croce


Cari amici,


Cristo poteva scegliere tanti modi per noi di arrivare a paradiso; nella sua sapienza infinita, ha scelto la croce. Oggi quasi tutti vogliono un cristianesimo senza la croce. Il modo in cui reagiamo e agiamo con la croce nelle nostre vite determinerà il nostro destino eterno. Nessuno vuole soffrire. Perfino Cristo stesso ha detto al Padre: "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà" (Lc 22,42).


Per tanti anni ho avuto l’abitudine di fare gli appunti quanto ho trovato i brani interessanti or importanti dalla Sacra Scrittura, dai documenti della Chiesa, dai scritti dei santi e anche da altri fonti. In questo articolo ho messo insieme alcuni di questi brani del grande dono della croce per ognuno di noi, e anche le considerazioni personali, per aiutarci ad arrivare alla felicità vera e duratura con Gesù, Mary e tutti i santi in cielo.


Cristo crocifisso è al centro dell’universo. La croce nelle nostre vite determinerà il successo o il fallimento. Tutto dipende come ci confrontiamo con la croce: se ribelliamo contro la croce, o se facciamo un atto di fede, gratitudine e arrenderci a Dio per la croce come Santa Therese e tutti i santi hanno fatto.


Il discorso è quale direzione stiamo andando: verso calvario con Gesù o scivolando più lontano da calvario. Ognuno di noi abbiamo ricevuto una diversità di grazie e anche una chiamata diversa, una vocazione individuale. Ognuno di noi siamo ad un certo punto sulla strada della vita. Ma a qualsiasi punto, con qualsiasi vocazione, c’è sempre la libertà di andare avanti o indietro.


Quando la croce entra nella nostra vita, alcuni cristiani brontolano e si lamentano, e cercano altre persone di approvare questo rifiuto della croce che Dio manda. Altre persone cercano Dio per il significato e l’aiuto con la croce.


Niente succede per caso. Dio, nella sua provvidenza amorosa per ognuno di noi permette le cose apparentemente non giuste di succedere a noi per il nostro vero bene. Ma siamo liberi di diventare figli fiduciosi e grati o persone ribelli. Quelli che hanno mantenuti la loro fede, perseverando nella preghiera, sanno e credono che tutto ciò che Dio manda o permette è per il nostro bene. Quelli veramente innamorati con Cristo crocifisso, come San Paolo e tutti i santi, si rendono conto che nonostante che la croce in se non è un bene, Cristo nella sua sapienza infinita ha scelto la croce come lo strumento della salvezza per acquistare un bene più grande. I santi si fidano a Gesù che condivide con noi un piccolo pezzo della sua croce per offrirci l’opportunità di accettare e abbracciare liberamente la nostra croce, preparata precisamente per ognuno di noi, per realizzare un bene molto più alta. Quelli che si fidano di se stessi invece di Gesù e che non vedono con gli occhi di fede che Gesù ci da’ nel suo amore, nella sua misericordia e nella sua provvidenza divina, rifiutano il grande dono della croce, “la pietra che i costruttori hanno scartata” (Mt 21,42; Atti 4,11; Sal 118,22). È impossibile di superare la schiavitù al nostro egoismo senza accettare e abbracciare il dono della sofferenza che Dio ci offre.


Quando un cristiano segue Gesù con la croce, si rende conto quanto c’è da fare per imitare Gesù, e si cresce in umiltà. Invece quando non si segue Gesù con la croce, si finisce di mettersi come modello per gli altri e si va in giro per mettere gli altri apposto secondo se stesso come il modello. Le persone che seguono Gesù con la propria croce vedono le cose e le situazione da punto di vista di Dio invece dalla loro proprio punto di vista chiusa.


Quando una persona non vuole accettare la croce che Dio ha dato nella Sua misericordia e amore per questa persona, si cerca di buttare via la sua croce e spesso si sostituisce questa croce con qualcosa che fa male a se stessa e agli altri. Un modo di buttare via la propria croce è di focalizzare l'attenzione sui i peccati degli altri, quelli vicini e quelli di cui si leggono nei giornali, mentre diventando sempre più cieco ai propri peccati. Un altro esempio fondamentale, in particolare nei nostri tempi della rivoluzione sessuale, è di lasciare la moglie o lasciare il marito, senza considerare le conseguenze per gli altri, in particolare per i figli e per le persone e per la società intorno a noi. Quando una persona non vuole accettare la sua croce da Dio ma non può liberarsi da questa croce, spesso si finisce a brontolare e lamentarsi e fare la lagna come leggiamo nell’Antico Testamento con gli Israeliti. Questo modo di fare normalmente aumenta la sofferenza ed i problemi psicologici; la confessione costa molto meno che i psichiatri. E quelle persone vicine che non vogliono incoraggiare questa autocommiserazione sono accusate di non amare, e sono trattate male e criticate da questa persona. C’è il detto: “La miseria vuole la compagnia”. Certo, bisogna distinguere fra il consolare che edifica e incoraggia una persona che soffre e che vuole andare avanti, e il consolare che non aiuta ad andare avanti e a maturare come un cristiano ma di aumentare l’autocommiserazione. Bisogna anche distinguere fra le persone che soffrono per gli altri e stano cercando di perseverare, e le persone che non vogliono soffrire per gli altri.


Uno dei modi principali di evitare le nostre croci, soprattutto oggi in un atmosfera di quasi totale relativismo, è di abbracciare la filosofia di vita per facile: “Occhio non vede, cuore non duole”! Forse non duole al momento per evitare la Verità scomoda and le nostre responsabilità, ma dopo c’è un prezzo da pagare qui sulla terra e poi ancora peggio, dopo la morte!


Un famoso psicologo, Carl Jung, ha spiegato che in fondo ai problemi psicologici sono i problemi spirituali. La grande maggioranza dei psicologi oggi non credono in Dio e non pregano. E perciò offrono soltanto le soluzioni umani, non divini. E alla fine è sempre peggio, perché ci portano non verso Dio con la croce, ma verso il mondo; il principe del mondo è Satana (Gv 12,31; 14,30). Se si dice di NO a Dio che ci ha creati e ci da’ le sue legge per amore e per il nostro vero bene, chiaramente ci saranno le conseguenze negative.


E' difficile arrivare a paradiso! E' impossibile di seguire Gesù senza l'aiuto di Gesù. Quando i discepoli “rimasero stupefatti”, e perfino “ancora più sbigottiti” Gesù non ha offerto i compromessi o le scuse per loro, come fanno tantissimi preti e vescovi (e psicologi) oggi come salvatori falsi, ma ha detto: “Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio” (Mc 10,23-27).


I santi dicono: “Chi prega, si salva; chi non prega, si danna”! Quando non si prega, dopo, è impossibile di superare le tentazioni, e si dice: non c'è la faccio!


Gli atletici che non si allenano durante la settimana automaticamente perdono la partita domenica. Chi non si allena con la preghiera ed i sacrifici continuamente, automaticamente perde la partita eterna!


Satana ci dice la bella bugia che paradiso è automatico. La verità è che l'inferno è automatico. Per arrivare ad un posto così meraviglioso, paradiso, crediamo che non bisogna lavorare, faticare, studiare e sudare e perfino dare la vita terrena per un futuro eterno così bello? “Tutta intera la storia umana è infatti pervasa da una LOTTA TREMENDA contro le potenze delle tenebre” (CCC 409).


Oggi, dopo la promozione fortissima di femminismo secolare, in tantissime famiglie, MANCANO UN BUON PADRE CRISTIANO, che vive secondo la sua vocazione da Dio come il capo della famiglia (e perciò le grazie della sua vocazione se lui prega), per dare un buon esempio ai figli, soprattutto negli anni della formazione dalle età 0 a 12, di sacrificarsi per la sua moglie, la famiglia e per la società, come ha fatto Gesù per la sua Sposa, la Chiesa. La vocazione del padre della famiglia non è soltanto di provvedere le cose materiale ma soprattutto di proteggere spiritualmente dalle numerosissime e potenti trappole del lupo, del diavolo, oggi. Manca oggi la voce che dice “NO” alle cose che fa tanto male a noi stessi, alla famiglia e alla società, con il rischio di essere criticato e deriso da tutte le parte. 100 anni fa c’erano le voci di dire di “NO” a ciò che oggi è normale sulla televisione, che fa tantissimo male alle persone, alle famiglie e alla società. Oggi non è “politicamente corretto” di spiegare la falsa libertà che fa tantissimo male a se stesso ed agli altri; questa falsa libertà ci dice che possiamo fare come vogliamo noi senza cercare di scoprire se quello che facciamo può avere le conseguenze secondarie e nascoste negative per gli altri. La Massoneria ha faticato molto di promuovere “politicamente corretto” così non cerchiamo il corretto secondo Dio ma secondo quelli che sono in potere su questa terra. Satana è “il principe del mondo” (Gv 12,31; 14,30)! Questo è simile ai SACERDOTI OGGI CHE PREDICANO IL VANGELO INTERO e tutti gli insegnamenti del magistero della Chiesa che sono etichettati come rigidi, antiquati, insensibili, deficienti nella compassione, creano divisioni, seminano discordia, moralisti, integralisti! Mentre allo stesso tempo i sacerdoti che mantengono un silenzio colpevole, quelli che dicono quello che credono che le persone vogliono sentire, sono considerati benevoli, comprensivi, simpatici, sensibili pastoralmente e misericordiosi (Lc 6,26)! Ma questo modo di fare non è la misericordia vera! QUESTO E’ AMORE FALSO, compassione MALCONSIGLIATA, che non conduce a paradiso per l’eternità!?! Amore vero vuol dire di volere il maggior bene possibile per l’altra persona; di aiutare le persone di arrivare alla felicità eterna è molto più importante che la felicità terrena che finisce alla morte. Amore vero vuol dire soprattutto di aiutare le persone di tenere lo sguardo a Gesù e Maria, non a se stesso, per arrivare alla felicità eterna. Tantissimi cristiani oggi, circondati e plagiati della mentalità di oggi, promossa fortemente dai mass media, offrono amore umano in cui l’unica cosa che conta è di stare bene qui sulla terra durante questa vita molta corta! Oggi, non soltanto tantissimi laici, ma tantissimi preti e vescovi non credono più che il diavolo e l’inferno esistono, che è esattamente ciò che Satana vuole come spiega Padre Gabriele Amorth e tanti altri esorcisti (“Una Lettera Aperta ad un Sacerdote Confratello”; http://testim-polo.blogspot.com/2009/05/open-letter.html)! Ecco la mentalità di oggi di poter fare come ti pare senza badare alle conseguenze e senza nessuna responsabilità verso Dio e verso gli altri.


Si dice che il primo comandamento del diavolo è: “Non deve soffrire!” Satana deve eliminare la croce, la via a paradiso! Oggi non c’è fiducia in Gesù che dice di prendere la tua croce e seguiMi; c’è invece la fiducia in se stesso, nella scienza, nel mondo. Siamo così totalmente circondato da questa mentalità oggi che quelli che incoraggiano con il loro esempio e con le loro parole di seguire Gesù con la croce verso Calvario per arrivare alla risurrezione sono molto criticati e giudicati e emarginati. Ecco perché poche persone oggi sono disponibili di soffrire per poter viver il Vangelo di amare Dio e di amare il prossimo. Perciò la Madonna a Fatima ci dice di offrire le nostre preghiere ed i nostri sacrifici per i poveri peccatori prima che cadono nell’inferno perché non c’è nessuno che prega per loro e offre sacrifici per loro. Poche persone oggi sono disponibili di fare come Gesù sulla croce per offrire le grazie della vera conversione che vuole dire cambiare la propria vita secondo il Vangelo spiegato dal Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti.


Siamo create da Dio di desiderare la felicità. Perciò se abbiamo la fede che le sofferenze che Dio ci manda è per il NOSTRO BENE PIÙ GRANDE, e se siamo fedeli e generosi, accettiamo la sofferenza. Riposiamo non per fuggire dalla sofferenza ma per prendere di nuovo la forza per continuare di andare avanti con la nostra croce, di negare noi stessi per amare Dio e il prossimo.


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La Bibbia ci offre gli esempi dei brontoloni e i guai che hanno arrecato su se stessi e sugli altri.
Una semplice passeggiata attraverso la storia degli Israeliti mentre andavano via dal Egitto e gironzolavano nel deserto per 40 anni è carico di tali esempi. Ne gradiamo alcuni.


Gli Israeliti:


Esodo 15,22-27. Soltanto tre giorni dopo erano salvati miracolosamente per il Mare Rosso aperto, gli Israeliti hanno brontolato contro Mose a causa della mancanza di acqua.


Esodo 17,1-7. Di nuovo, la comunità Israelita ha litigato con Mose perché non c’era acqua da bere. Mose li ha avvertito che mettevano il Signore alla prova. Invece di ascoltare, comunque, le persone hanno continuato a brontolare contro Mose. Ignorando il fatto che Mose ha seguito gli istruzione di Dio, lo hanno accusato falsamente di portare via da Egitto per morire.


Numeri 11, 1-3. Un anno in viaggio (Numeri 10,11), si trova di nuovo le persone lamentandosi delle difficoltà. Dio lo ha sentito ed è diventato arrabbiato. Quanto arrabbiato? Il fuoco dal Signore ha bruciato fra loro e perfino ha consumato le periferie del campo! Era soltanto dopo Mose ha pregato che il fuoco si è diminuito.


Numeri 11,4-35. La gente raccogliticcia con loro ha cominciato a bramare altri cibi e ha causato gli Israeliti di cominciare a gemere per la carne, il pesce e la verdura. (“La gente raccogliticcia si riferiece alle persone non Israeliti che hanno seguito gli Israeliti fuori dal Egitto.). Questo gemere è venuto dalle persone in ogni famiglia!


Numeri 14. Tutti gli Israeliti hanno brontolato contro Mose e contro Aronne perché 10 fra gli 12 uomini mandate per controllare la terra promessa sono tornati con un atteggiamento negative e senza fede nel potere di Dio di poter fare ciò che ha promesso. Di nuovo, hanno desiderato che fossero morti in Egitto o nel deserto. Hanno cominciato a complottare di scegliere un altro capo fra loro.


Numeri 16. Core, Datan e Abiram sono diventati insolenti e si sono alzati contro Mose. Hanno presero 250 membri del consiglio (capi ben conosciuti nella comunità) e insorsero contro Mose e Aronne come gruppo. Hanno dichiarato che tutta la comunità era ugualmente santa come Mose e Aronne, insinuando che Aronne non è stato nominato veramente da Dio di essere il sacerdote. Hanno accusato Mose di cercare di farli schiavi e di non realizzare le sue promesse. Dio ha preparato di distruggere tutta l’assemblea, ma Mose ha pregato con Dio di punire soltanto i peccatori. Core, Datan e Abiram, insieme con le loro famiglie intere e tutte le loro cose, erano inghiottii dalla terra. E gli 250 membri del consiglio che hanno ribellato erano consumati dal fuoco dal Signore. Nonostante questo, proprio il giorno dopo, tutta la comunità ha borbogliato con Mose e Aronne, accusando li di avere ammazzato le persone del Signore! Dio ha mandato subito la peste alle persone. Secondo gli istruzione di Dio. Aronne ha offerto l’incenso e fatto espiazione per il popolo, fermando la peste, ma non prima che ancora 14.700 persone sono morte.


Numeri 21,4-9. “Poi gli Israeliti partirono dal monte Cor, dirigendosi verso il Mare Rosso per aggirare il paese di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: "Perché ci avete fatti uscire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero". Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran numero d'Israeliti morì. Allora il popolo venne a Mosè e disse: "Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; prega il Signore che allontani da noi questi serpenti". Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: "Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà resterà in vita". Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame, restava in vita”.
Gli Israeliti non sopportarono il viaggio ed il “cibo leggero”, una croce leggera. Ma Dio non soltanto ha mandato “serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran numero d'Israeliti morì”, ma ha offerto la soluzione “un serpente e mettilo sopra un'asta”, che ha prefigurato il futuro Messia sulla croce (Gv 3,13-17), cioè, una croce, una sofferenza, molto più grande.


Salmo 106. Questo Salmo offre un riassunto della storia d’Israele, anche la loro ribellione e il loro brontolare. Qui si può trovare il brontolare e le sue conseguenze brutte “in poche parole”.


I brontoloni nel Nuovo Testamento:


Gli esempi di brontolare certamente non sono limitati al Vecchio Testamento. Ci sono alcuni esempi e comandi nel Nuovo Testamento che riguardano il brontolare.


Matteo 20,1-16. Nella parabola di Gesù dei operai nella vigna, hanno brontolato quando hanno ricevuto esattamente ciò che era promesso e che si sono accordato quando hanno preso il lavoro. Gesù ci spiega che il brontolare è uguale a dire che Dio non è giusto e non ha il diritto di fare come Dio decide.


Luca 5,30. I Farisei e gli insegnati della legge si sono brontolati quando Gesù ha mangiato con i pubblicani e i peccatori.


Giovanni 6,41-70. Gli Ebrei hanno brontolato di Gesù dicendo che Lui è venuto dal cielo. Gesù li ha detto di smettere di brontolare fra di loro. Questo ha portato ad una polemica fra gli Ebrei e eventualmente ai discepoli a brontolare e molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con Lui. Un po’ delle lamentele fanno grande conseguenze. Ascoltando alle lamentele fuori del gruppo può portare a brontolare dentro il gruppo, e eventualmente alla disunità.


1 Corinzi 10,10. San Paolo ci comanda, “Non mormorate.”


Filippesi 2,14. San Paolo ci comanda, “Fate tutto senza mormorazioni e senza critiche.”


Giacomo 5,9. San Giacomo ci comanda, “Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri”. Se lamentiamoci, la pena è che saremo giudicati.


1 Pietro 4,9. “Praticate l’ospitalità gli uni verso gli altri, senza mormorare”.


Giuda. Questo libro è di quelli che si sono associate fra i cristiani ma in realtà sono empi che cambia la grazia di Dio nel permesso di immoralità. Sono identificati come brontoloni e criticoni che seguono i loro desideri malvagi, si vantano di se stessi, e adulano gli altri per il loro proprio vantaggio.


La Conclusione:


Attraverso questa esame delle Scritture, possiamo vedere come la mormorazione può cominciare da poco ma finire di avere gli effetti molto grandi e molto male. Possiamo facilmente identificarci con alcuni di questi esempi. Può sembrare così normale di brontolare. Possiamo perfino ingannarci nel pensare che abbiamo bisogno di brontolare o perfino di credere che abbiamo il diritto di brontolare. Ma il fatto in questione è che Dio non vuole che ci brontoliamo. Lui vuole che condividiamo i nostri problemi con Lui, ma è tutto nell’attitudine. Pensate degli Israeliti. C’era mai un esempio in qualsiasi caso che abbiamo visto in cui hanno prima chiesto Dio per ciò che avevano bisogno o desiderato? No, in ogni caso, si sono brontolati prima, seconda, e l’ultima. E dopo le prime volte, la punizione è venuto per le loro mormorazioni.


Nonostante che Dio è molto paziente e amoroso, la Scrittura ci fa capire chiaramente che c’è un limite alle mormorazioni che Lui sopporterà prima che ci saranno le conseguenze serie. Può essere i brontoli individuali, brontoli della famiglia, brontoli della comunità, o i brontoli “ufficiali” di massa, ma è tutto peccato e non accettabile negli occhi di Dio. Ogni volta che brontoliamo, ci inciampiamo. Ancora peggio, ogni volta che ci brontoliamo, facciamo nella presenza di almeno un’altra persona. E, come vediamo negli esempi messo davanti nella parola di Dio, questo porta alti di diventare “desensibilizzati” delle mormorazioni. Ben presto, abbiamo causato qualcun altro a brontolare e di inciamparci. E poi loro “si contagiano” qualcun altro con il peccato di brontolare, e così via si dilaga la peste della mormorazione e delle conseguenze di vasta portata.


Come gli Israeliti erano istruiti in Esodo capitolo 15, saremo sapienti di seguire I comandi semplici di Dio di (1) ascoltare la voce di Dio; (2) fare il giusto negli occhi di Dio, e (3) stare attenti e tenere I Suoi comandamenti e I Suoi decreti. Se facciamo così, riusciremo a non brontolare e di non inciamparci.


Un buon esempio nell’Antico Testamento di uno che ha accettato e ha abbracciato bene le sofferenze che Dio lo ha mandato era Giuseppe di Egitto. Giuseppe era rifiutato dalla sua famiglia, buttato nel fosso, venduto nella schiavitù, accusato falsamente di stupro dalla moglie del suo padrone, imprigionato. Ha aiutato le persone nel prigione, ma senza nessuna ricompensa. In mezzo a questa storia c’è una frase, e questa è per noi: “Il Signore fu con Giuseppe” (Gen 39,2).


Quando stiamo attraversando le sofferenze, Dio è con noi, quando la sofferenza è per il suo disegno e scopo di venire fuori nella nostra vita.


Dopo Giuseppe è portato fuori dalla prigione, ed è elevato in una posizione alta per l’Egitto a quel tempo.


Mentre Giuseppe sta attraversando questo processo da Dio, che cosa era l’atteggiamento di Giuseppe? Giuseppe non imprecato il fatto che i suoi fratelli lo hanno abbandonato ed era buttato in prigione. Lui non ha imprecato il fatto che era accusato di stupro. Non ha imprecato questo e non ha coltivato rancore. Quando cominciamo a coltivare risentimento, comincia a crescere in noi, cresce letteralmente. E come cresce? Continuiamo ad enumerarlo, lo diciamo continuamente nelle nostre menti. E ciò che era una piccola cosa, improvvisamente viene questo gigante nelle nostre vite, questo gigante di non perdonare, o di risentimento, o l’ammarezza. Può inghiottirci e soffocare la vita in noi. Ma Giuseppe non lo coltiva, non lo ha imprecato e non lo enumera. Che cosa fa? Lo disperde a Dio. Giuseppe si fida di Dio più di se stesso. E che cosa fa Dio? Dio lo rovescia. Ciò che poteva essere un ostacolo nella sua vita, diventa un passatoio nella propria cosa che Dio lo preparava da fare che era di sfamare il suo popolo nel tempo di fame.


Ma vedete il processo che doveva passare. Era giusto? No, non era giusto. La vita non è giusta. Dio è giusto. Ma mentre ha partecipato di ciò che attraversava, era uno in preparazione che darebbe letteralmente la vita alla sua propria famiglia che lo ha rifiutato e lo ha venduto nella schiavitù.


Giuseppe ha avuto due figli; uno si chiamava Manasse. È qui il punto dove Giuseppe ha permesso le sue sofferenze di essere adempiute nel disegno perfetto e lo scopo di Dio. Manasse vuol dire: “perché Dio mi ha fatto dimenticare ogni affanno” (Gen 41,51). Ha dimenticato i suoi problemi del passato; ha dimenticato la difficoltà che è successo. Soltanto Dio può farci dimenticare a quel livello.


L’altro figlio di Giuseppe, Efraim, vuol dire: “Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia afflizione” (Gen 41,52). Quando rivediamo le nostre vite, alcuni dei momenti più difficili, i momenti di grande sofferenze, mentre guardiamo indietro, possiamo vedere come lo Spirito del Signore, come la mano del Signore, ci portava in questi tempi per perfezionarci, per confermarci, per stabilirci, per rinforzarci, per sviluppare carattere in noi, per preparaci per il lavoro che il Signore ha preparato per noi da fare.


“Siamo infatti opera sua, create in Cristo Gesù per le opera buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo” (Ef 2.10).


“Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale. Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita” (2Cor 4,11-12).


Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rm 8,35-39).


San Paolo è un uomo libero perché è pronto di morire per Gesù, e perciò nessuno può togliere la sua pace interiore. Paolo si fida totalmente nell’amore e la provvidenza di Dio. Il più che arriviamo a questa maturità cristiana, il più che non siamo preoccupati del futuro o “la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada”! Se non andiamo in questa direzione di maturità, quando la croce arriva nelle nostre vite, brontoliamo, come Dio avesse fatto uno spaglio nel mandarci il dono della croce, e anche sempre più ansia e meno pace interiore! La scelta è la nostra in che direzione vogliamo andare: più fiducia nella nostra intelligenza e sapienza umana, o più fiducia in Dio!


E una delle opera più grande che possiamo fare qui sulla terra è di pregare ed offrire i nostri sacrifici per le anime, per la salvezze delle alter persone, specie quelli che sono affidate a noi, sia I nostri figli, I nostri cari, la nostra famiglia, la famiglia estesa. Abbiamo un dovere sacro, abbiamo una fiducia sacro di portarli al Signore ogni giorno nelle nostre preghiere, soprattutto davanti al Santissimo Sacramento e nelle nostre Rosari Santi.


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Qui ci sono alcuni brani dalla Sacra Scrittura, dai documenti della Chiesa, dai scritti dei santi ed anche da altri fonti.


“Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima? Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni" (Mt 16,24-28; Lc 9,23).


“E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini” (1Cor 1,22-25).


La Sapienza Papale: “La preghiera unita al sacrificio costituisce la forza più potente nella storia umana.” – Papa Giovanni Paolo II.


“Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: "Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai". Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!". (Mt 16,21-23).


Quando i discepoli “rimasero stupefatti”, e perfino “ancora più sbigottiti” con le parole, senza compromessi, di Gesù, all’inizio del loro camino con Gesù, Gesù non ha fatto come gli uomini (i fifoni) che vediamo sulla TV oggi. Invece Gesù ha detto: “Questo è impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio” (Mc 10,23-27).


LA SOFFERENZA È IL TESORO PIÙ GRANDE CHE CI SIA SULLA TERRA. Essa purifica l'anima. Nella sofferenza conosciamo chi ci è veramente amico. Il vero amore si misura col termometro della sofferenza. Gesù, Ti ringrazio per le piccole croci quotidiane, per le contrarietà che incontro nelle mie iniziative, per il peso della vita comunitaria, per l'interpretazione distorta delle mie intenzioni, per le umiliazioni che provengono dagli altri, per il comportamento aspro verso di noi, per i sospetti ingiusti, per la salute cagionevole e per le forze che vengono meno, per il ripudio della mia volontà, per l'annientamento del proprio io, per il mancato riconoscimento in tutto, per gli impedimenti posti a tutti i miei progetti. Ti ringrazio, Gesù, per le sofferenze interiori, per l'aridità dello spirito, per le paure, i timori e i dubbi, per il buio fitto e le tenebre interiori, per le tentazioni e le diverse prove, per le angosce che è difficile descrivere, e soprattutto per quelle in cui nessuno ci capisce, per l'ora della morte, per la dura lotta che la precede e per tutta la sua amarezza. Ti ringrazio, Gesù, che hai bevuto il calice dell'amarezza, prima di porgerlo a me raddolcito. Ecco, ho accostato le mie labbra al calice della Tua santa volontà. Avvenga di me secondo il Tuo volere; avvenga di me ciò che ha stabilito la Tua sapienza fin dall'eternità. Desidero bere fino all'ultima stilla il calice della predestinazione, non voglio indagare su questa predestinazione, nell'amarezza c'è la mia gioia, nella disperazione la mia fiducia. In Te, o Signore, quello che ci dà il Tuo Cuore paterno è tutto buono; non preferisco le gioie alle amarezze, né le amarezze alle gioie, ma Ti ringrazio di tutto, o Gesù. La mia delizia consiste nello stare a contemplarTi, o Dio incomprensibile. È in un'esistenza misteriosa che si aggira il mio spirito, poiché è là che sento di essere a casa mia. Conosco bene la dimora del mio Sposo. Sento che in me non c'è nemmeno una goccia di sangue che non arda d'amore per Te. Bellezza eterna, chi Ti conosce una sola volta, non può più amare nessun'altra cosa. Sento la voragine insondabile della mia anima, e che niente può colmarla, all'infuori di Dio. Sento che sprofondo in Lui, come un granellino di sabbia in un oceano senza fondo” (Diario di Santa Faustina, no. 342-343; 774).


“Oh se i mortali conoscessero che gran cosa è la grazia, quanto è bella, quanto nobile e preziosa, quante ricchezze nasconde in sé, quanti tesori, quanta felicità e delizie! Senza dubbio andrebbero essi stessi alla ricerca di fastidi e pene; andrebbero questuando molestie, infermità e tormenti invece che fortune, e ciò per conseguire l’inestimabile tesoro della grazia. Questo è l’acquisto e l’ultimo guadagno della sofferenza ben accettata. Nessuno si lamenterebbe della croce e dei dolori, che gli toccano in sorte, se conoscesse con quali bilance vengono pesati nella distribuzione fra gli uomini” (Santa Rosa da Lima; Ufficio delle Letture; 23 agosto).


Oh, se l’anima riuscisse a capire che non si può giungere nel folto delle ricchezze e della sapienza di Dio, se non entrando dove più numerose sono le sofferenze di ogni genere riponendovi la sua consolazione e il suo desiderio! Come chi desidera veramente la sapienza divina, in primo luogo brama di entrare veramente nello spessore della croce! Per questo san Paolo ammoniva i discepoli di Efeso che non venissero meno nelle tribolazioni, ma stessero forti e radicati e fondati nella carità, e così potessero comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità e conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza per essere ricolmi di tutta la pienezza di Dio (cfr. Ef 4,17). Per accedere alle ricchezze della sapienza divina la porta è la croce. Si tratta di una porta stretta nella quale pochi desiderano entrare, mentre sono molti coloro che amano i diletti a cui si giunge per suo mezzo” (San Giovanni della Croce; Ufficio delle Letture; 14 dicembre).


La croce è Gloria di Cristo, esaltazione di Cristo. La croce è il calice prezioso e inestimabile che raccoglie tutte le sofferenze di Cristo, è la sintesi completa della sua passione. Per convincerti che la croce è la gloria di Cristo, senti quello che egli dice: “Ora il figlio dell’uomo è stato glorificato e anche Dio è stato glorificato in lui, e lo glorificherà subito” (Gv 13,31-32)” (Dai ‘Discorsi’ di sant’Andrea di Creta, vescovo; 14 Settembre; Ufficio delle Letture).
Crediamo di arrivare alla gloria di paradiso senza seguire Gesù con la croce?


“Ho imparato adesso che mentre quelli che parlano dei loro miserie normalmente si soffrono, quelli che rimangono in silenzio soffrono di più.”
“Dio ci permette di sperimentare i punti bassi della vita per insegnarci le lezioni che non potremo imparare in un altro modo.”
“Il dolore insiste di prestarlo attenzione. Dio ci bisbiglia nei nostri piaceri, ci parla nelle nostre coscienze, ma grida nei nostri dolori. È il suo megafono per svegliare un mondo sordo.”
- C.S. Lewis


“Oggi ho udito queste parole: «Nell'Antico Testamento mandai al Mio popolo i profeti con i fulmini. Oggi mando te a tutta l'umanità con la Mia Misericordia. Non voglio punire l'umanità sofferente, ma desidero guarirla e stringerla al Mio Cuore misericordioso. FACCIO USO DEI CASTIGHI SOLO QUANDO ESSI STESSI MI COSTRINGONO A QUESTO; la Mia mano afferra malvolentieri la spada della giustizia. Prima del giorno della giustizia mando il giorno della Misericordia». Ho risposto: «O mio Gesù, parla Tu stesso alle anime, poiché le mie parole non hanno importanza» (Diario di Santa Faustina, no. 1588).


“Gesù si è lamentato per il gran dolore che gli procura l'infedeltà delle anime elette: «Ed ancora di più ferisce il Mio Cuore la loro mancanza di fiducia dopo la caduta. Se non avessero sperimentato la bontà del Mio Cuore, ciò Mi addolorerebbe di meno». Ho visto la collera di Dio sospesa sulla Polonia. Ed ora vedo che, se Iddio colpisse il nostro paese coi più grandi castighi, ciò sarebbe ancora una grande Misericordia da parte Sua, poiché per delitti così gravi potrebbe punirci con la rovina eterna. Rimasi terrorizzata quando il Signore scostò appena un poco il velo. Ora vedo chiaramente che le anime elette sostengono l'esistenza del mondo, fino a quando la misura [di giustizia] sarà colma” (Diario di Santa Faustina, no. 1532-1533).


No dolore no guadagno; no croce no corona!


Alleluia, caro Don _____ ! La nostra grande vocazione di condividere con Gesù tutto, anche la sua passione e crocifissione! Ma dopo c'è la vera risurrezione eterna, la vera PASQUA! Non c’è la risurrezione senza la crocifissione; non c’è la Pasqua senza il Venerdì Santo!
La Vera Pasqua!


La Madonna non solo indica ai suoi figli prediletti (i sacerdoti) la strada da percorrere, ma dona anche la medicina di cui tutti abbiamo tanto bisogno, in questi tempi in cui, col tanto male che ci circonda, specie con i peccati impuri, satana miete tantissime vittime. Ella ci dona il rimedio per guarire da queste ferite che, specialmente nelle anime sacerdotali, spengono ogni virtù.
“Datemi tutto il vostro dolore. Oggi sono le incomprensioni, gli attacchi, le calunnie di vostri fratelli. Domani saranno le persecuzioni, la prigionia, le condanne da parte degli atei e dei nemici di Dio che vedranno in voi gli ostacoli necessariamente da eliminare. Camminate con Me e seguitemi sulla strada di mio Figlio Gesù. Sulla strada del Calvario, sulla strada della Croce. Mai come in questi momenti deve essere da voi vissuta fino in fondo quella che è la vocazione di ogni cristiano: “Chi vuole venire dietro a Me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. Seguitemi, figli prediletti: oggi è necessario che seguiate vostra Madre, se volete percorrere senza paura la via di mio Figlio Gesù” (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 28 maggio 1976). (“Ai Sacerdoti Figli Prediletti della Madonna”; http://madonna-sacerdoti.blogspot.it/).


“Gesù non ci chiede per grandi successi: solo il arrenderci e gratitudine.” – Santa Therese di Lisieux


Così l’acqua senza la predicazione della croce del Signore non serve a nulla per la salvezza. Ma quando è stata consacrata dal mistero della croce che salva, allora è disposta per servire da bagno spirituale e da coppa di salvezza” (Sant’Ambrogio; TO15, martedì; Ufficio delle Letture).
p 467b


"... La dolce Croce sarà il riparo dei cristiani ... la Croce sarà così luminosa che in pieno giorno sarà più splendente del sole; nella notte Essa non si spegnerà, si allungherà ad una distanza immensa ... Una nube rossa e un rombo di tuono attraverserà tutto il cielo ... a causa delle espiazioni che mi sono offerte Io ritardo il disastro." - 21 novembre 1912, messaggio di Gesù a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia (stigmatista).


"Prima della grande tribolazione ci sarà un segno. Vedremo nel cielo una grande croce rossa in una giornata di cielo sereno, senza nuvole. Il colore rosso rappresenta il Sangue di Gesù che ci ha redenti e il sangue dei martiri scelti da Dio nei giorni di buio. Questa croce verrà vista da tutti: cristiani, pagani, atei, ecc. ed anche da tutti coloro che sono "preparati" (ci sono persone che pur non avendo mai sentito parlare del Vangelo hanno la voce di Dio impressa nel santuario delle loro coscienze) i quali saranno guidati da Dio verso Cristo. Essi riceveranno la grazia di interpretare il significato della croce." - 11 settembre 1987, resoconto scritto da Fra’ David Lopez sulle rivelazioni della Madonna da lui ricevute a Medjugorje


“Scrivi questo: prima di venire come Giudice giusto, vengo come Re di Misericordia. Prima che giunga il giorno della giustizia, sarà dato agli uomini questo segno in cielo: si spegnerà ogni luce in cielo e ci sarà una grande oscurità su tutta la terra. Allora apparirà in cielo il segno della Croce e dai fori, dove furono inchiodati i piedi e le mani del Salvatore, usciranno grandi luci che per qualche tempo illumineranno la terra. Ciò avverrà poco tempo prima dell'ultimo giorno” (Diario di Santa Faustina, no. 83).


Partecipate al mio dolore, figli miei prediletti. Nell’ora in cui il mondo tutto è stato redento e purificato per sempre, il Padre ha accolto il dolore divino del Figlio e il mio umano dolore di Madre. La vostra sofferenza, figli, serve già alla purificazione della terra. Se il castigo verrà, sarà solo per un’ultima e grande richiesta di sofferenza per il rinnovamento del mondo e la salvezza di tanti miei poveri figli. Ma nulla serve tanto per il trionfo del mio Cuore Immacolato, quanto un cuore Sacerdotale che soffre. In voi, figli, è Gesù che continua la sua missione purificatrice. È solo il suo Sangue che può lavare tutto il male, tutto l’odio, tutto il peccato del mondo. Per questo, ora che è giunto il momento della purificazione, sarete chiamati sempre più a soffrire. Per voi, figli, questa è l’ora della Croce. Ma soffrirete con Me, con la vostra Mamma che vi ha generati sotto la Croce. Con Me sempre, nel presente che il Padre vi dona: ad offrire e a soffrire sul Cuore della vostra Mamma Addolorata” (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 15 settembre 1975).


"La loro solo preoccupazione è esclusivamente rivolta verso i problemi sociali, e si dimentica che Gesù é morto sulla Croce ed è risorto per ottenerci il grande dono della Redenzione e per salvare le anime. Così viene sempre più diffuso l'insegnamento della teologia della liberazione che è un vero tradimento di Cristo e del Vangelo" (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 25 febbraio 1988).


“Ma sia lungi da voi l’appartenere al numero di coloro che hanno case quiete, tranquille e sicure, mentre la verga del Signore non è su di loro: trascorrono la vita nella prosperità e in un attimo scenderanno all’inferno.” (San Raimondo di Penafort; breviario, 7 gennaio).


Suor Maria Gabriella (in purgatorio) ha comunicato a Suor Maria della Croce: “Ahimé! quante vite appaiono piene di opere buone e, alla morte, ne saranno vuote... perché tutte quelle cose buone in apparenza, tutte quelle azioni clamorose, tutta quella condotta che sembrava irreprensibile, tutto questo non ha avuto Gesù solo quale fine. Si voleva far figura, brillare, passare per esatto osservante degli obblighi della Religione, per una Religiosa fedele alla regola, ecco il solo movente di tante esistenze. E nell'altra vita, qui, quale delusione! Se sapeste quante poche persone agiscono per Dio solo, quante poche compiono tutte le loro azioni per Dio solo... Ahimè! quanti rimpianti ci si prepara per il punto di morte, allorché non si sarà più accecati, ahimè! Se si riflettesse qualche volta all'eternità! Che cos'è la vita paragonata a quel giorno che non avrà sera per gli eletti, a quella sera che non avrà giorno per i malvagi? Si ama tutto sulla terra, ci si affeziona a tutto, eccetto a Colui che unico dovrebbe avere il nostro affetto ed al quale noi lo neghiamo. Il Gesù del tabernacolo attende cuori che Lo amino e non ne trova. Appena uno su mille che Lo ama come si dovrebbe amarLo! AmateLo voi; risarciteLo di questa indifferenza tanto colpevole che c'è nel mondo!”
(8 dicembre 1879; Un Manoscritto sul Purgatorio; http://purgatorio-mano.blogspot.com).


“In un dato momento ho compreso quanto non piaccia a Dio un'azione anche la più lodevole, se non ha il sigillo della retta intenzione. Tali azioni spingono Dio più che alla ricompensa, al castigo. Che nella nostra vita ce ne siano il meno possibile, anzi nella vita religiosa non ce ne dovrebbero essere affatto. Con identica disposizione accetto la gioia come la sofferenza, la lode come l'umiliazione. Ricordo che sia l'una che l'altra sono passeggere. Cosa m'importa di quello che dicono di me? Da tempo ormai ho rinunciato a tutto ciò che riguarda la mia persona. il mio nome è ostia, cioè vittima, non a parole, ma nei fatti, nell'annientamento di me stessa, per essere simile a Te sulla croce, o buon Gesù e mio Maestro” (Diario di Santa Faustina, no. 484-485).


"Molti si comportano da nemici della croce di Cristo: la perdizione però sarà la loro fine, perché essi, che hanno come dio il loro ventre, si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi, tutti intenti alle cose della terra" (Fil 3,18-19).


“Egli infatti proprio per confortare il tuo cuore venne a patire, venne a morire, venne ad essere coperto di sputi, venne ad essere coronato di spine, venne a subire gli insulti e, in fine, venne a farsi inchiodare in croce. Tutto questo egli l’ha sofferto per te, e tu nulla. L’ha sofferto non per il suo vantaggio, ma per il tuo. Ma che razza di pastori sono invece quelli che, temendo di offendere gli uditori, non solo non li preparano alle tentazioni future, ma anzi promettono loro la felicità di questo mondo, felicità che Dio non promise neppure al mondo stesso!...” (Discorso sui pastori di San Agostino; Ufficio delle Letture, 24 TO, venerdì).


Quella somma sapienza che fiorì dalla croce rese vana la superba sapienza del mondo e la sua arrogante stoltezza. I beni di ogni genere, che ci vennero dalla croce, hanno eliminato i germi della cattiveria e della malizia … Della croce tutti gli apostoli si sono gloriati, ogni martire ne venne coronato, e ogni santo santificato” (Discorsi di san Teodoro Studita, abate; Pasqua, Sett. 2, Venerdì).


O Gesù Ostia, se non mi sostenessi Tu, non saprei resistere sulla croce …” (Diario di Santa Faustina, no. 1620).


“Sulla terra Gesù crocifigge maggiormente l'anima che Egli più ama, ma la croce inviata da Dio ha sempre delle DOLCEZZE unite alla sua amarezza. Non è lo stesso per le croci che ci arrivano per colpa nostra: queste contengono solo AMAREZZA” (maggio 1886; Un Manoscritto sul Purgatorio; http://purgatorio-mano.blogspot.com).


Cardinale Palazzini ha scritto di Santa Veronica Giuliani: “Quello di Veronica è un grande messaggio profetico che sembra proprio riservato ai nostri tempi: per correggere pericolose deviazioni di chi va alla ricerca di un Cristianesimo senza la Croce, di chi si adagia voglioso nell’abbondanza dei quei beni di consumo di cui Cristo ha predicato la moderazione per tutti, e la rinuncia per i forti”.


É veramente difficile per i sacerdoti oggi di offrire “la Verità” che ci “farà liberi” (Gv 8,32; Ger 6,16), perché tantissime persone sono abituate ormai di un cristianesimo senza la croce. Secondo PAPA PAOLO VI la tentazione forse più aggressiva del nostro tempo, che intende “svuotare la Croce di Cristo” (1Cor 1,17), è “l’edonismo, cioè il benessere, il divertimento, il piacere, la licenziosità, il vizio, sollevati all’onore abusivo di finalità primarie del’umana esistenza” (Catechesi, 26-11-1975).


The maximum cupidity of the demons is deception. In fact they succeed to possess only those who they seduce with the lie” (Saint Augustine; The City of God, 4:32).


“Senza dubbio ogni azione di Cristo è fonte di gloria per la Chiesa cattolica; ma la croce è la gloria delle glorie. E’ proprio questo che diceva Paolo: Lungi da me il gloriarmi se non nella croce di Cristo (Gal 6,16). … Non dobbiamo vergognarci dunque della croce del Salvatore, anzi gloriamocene. Perché se è vero che la parola “croce” è scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani, per noi è fonte di salvezza. Se per quelli che vanno in perdizione è stoltezza, per noi che siamo stati salvati, è fortezza di Dio. Infatti non era un semplice uomo colui che diede al vita per noi, bensì il Figlio di Dio, Dio stesso, fattosi uomo. … Perciò la croce non sia per te fonte di gaudio soltanto in tempo di tranquillità, ma confida che lo sarà parimenti nel tempo della persecuzione. Non ti avvenga di essere amico di Gesù solo in tempo di pace e poi nemico in tempo di guerra” (Dalle “Catechesi” di san Cirillo di Gerusalemme, vescovo; TO 4; giovedì).


Padre Benedetto Groschel ha detto: “Amate Gesù quanto tale amate un mendicante sgraziato che avete fatto tutto per aiutare.”


“Devo cercare la compagnia delle suore che secondo la mia natura mi piace di meno.” – Santa Therese di Lisieux


“Ad un tratto il Bambino scomparve dalle braccia della Madonna e vidi l'immagine viva di Gesù crocifisso. La Madonna mi disse di comportarmi come Lui, che, nonostante le gioie, aveva sempre guardato intensamente la croce ed aggiunse che le grazie che Iddio mi concedeva non erano soltanto per me, ma anche per le altre anime” (Diario di Santa Faustina, no. 561).


Il mio sacrificio è niente per se stesso, ma quando l'unisco al sacrificio di Gesù Cristo, diviene onnipotente ed ha la forza di placare lo sdegno di Dio. Iddio ci ama nel Figlio Suo. La dolorosa Passione del Figlio di Dio è una continua invocazione che attenua la collera di Dio” (Diario di Santa Faustina, no. 482).


“Questa azione voglio oggi esercitarla attraverso di voi, miei figli prediletti. Per questo ho voluto ritirarmi nel deserto della vostra vita, dove ho posto il mio sicuro rifugio. In esso vi formo da Mamma, perché, attraverso di voi, possa compiere la grande opera di corredenzione. Così vi chiamo alla preghiera, alla perfetta offerta, alla sofferenza, alla vostra personale immolazione. Vi conduco sulla via della Croce e dolcemente vi aiuto a salire il Calvario per trasformarvi tutti in ostie gradite al Padre, per la salvezza del mondo. È il tempo della mia azione silenziosa. Nel deserto della vostra vita compio ogni giorno il grande prodigio di trasformarvi sempre più, finché Gesù Crocifisso possa essere rivissuto da ciascuno di voi" (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 13 luglio 1980).


“Sono la vostra Madre Addolorata. La spada, che trafisse il mio Cuore sotto la Croce, continua a ferirmi per la grande sofferenza che ora sta vivendo la Chiesa, Corpo mistico del mio Figlio Gesù. Tutte le sofferenze della Chiesa sono nel mio Cuore Immacolato e Addolorato. È così che ancora oggi adempio al mio compito materno, generando nel dolore questa mia Figlia ad una nuova vita. Per questo diventa sempre più importante la funzione della Madre nel momento presente della sua dolorosa purificazione. Tutte le sofferenze del Papa, dei Vescovi, dei Sacerdoti, delle anime consacrate, dei fedeli sono racchiuse nel mio Cuore di Mamma. Anch’io partecipo, nel vivere con voi queste ore di grande dolore. È la passione di mio Figlio che continua nel suo Corpo mistico. Oggi con Lui per la Chiesa rivivo le stesse ore del Getsemani, del Calvario, della crocifissione e della sua morte. Abbiate fiducia e pazienza; abbiate coraggio e speranza. Presto dal nostro dolore sorgerà una nuova era di Luce. La Chiesa rifiorirà, sotto il potente influsso dell’amore di Dio” (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 15 settembre 1980).


“Vivete assieme a Me ogni giorno, per essere confortati nel portare la vostra Croce e nel seguire Gesù fino al Calvario” (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 1 aprile 1988).


“Quanto bene ti vuole questo mio figlio prediletto! È uno tra i più grandi doni che Io ti faccio e Io capirai più avanti. Sarà chiamato a consumarsi sulla croce di un vero martirio: un martirio di amore e di dolore, che Io renderà copia vivente di mio Figlio Crocifisso. Non si turbi per le difficoltà dell’ambiente: sono permesse da Dio per la sua santificazione. Dica sempre il suo “sì” generoso e totale: mi è tanto necessario e gradito” (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 21 giugno 1974).


“Così con uno, così con tutti i Sacerdoti del mio Movimento. Tutti bimbi nutriti, baciati, accarezzati e cullati da Me. Perché Io possa adagiarli tutti con tanto amore sul legno della loro croce. Io li devo preparare a questo ineffabile e doloroso momento: dovranno come mio Figlio Gesù essere immolati sulla croce per la salvezza del mondo. Si affidino perciò a Me come bambini: il Cuore della loro Mamma sarà l’altare su cui si immoleranno, vittime gradite a Dio, per il suo trionfo” (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 19 novembre 1974).


28 marzo 1975; Venerdì Santo; La via della Croce:
“Ecco perché oggi ti ho voluto in questo luogo, lontano da ogni preoccupazione e attività, per restare solo con mio Figlio Gesù. La strada su cui voglio condurre i miei figli prediletti, i Sacerdoti consacrati al mio Cuore Immacolato e del mio Movimento, è quella della Croce. Sulla Croce li voglio tutti con mio Figlio, nella preghiera e nella sofferenza. Questa è stata la via percorsa da Gesù per compiere la Redenzione e per salvare tutti gli uomini. Questa è la via che devono percorrere i Sacerdoti chiamati a formare la mia schiera, affinché gli uomini redenti da mio Figlio, ma a Lui strappati da Satana, possano ancora oggi essere salvati, attraverso uno speciale intervento di questo mio materno Cuore. La via della Croce, miei piccoli figli, è la sola via che ho tracciato per voi, perché è quella che, col Figlio Gesù, la vostra Mamma per prima ha percorso. Percorretela senza paura, perché sarete condotti per mano da Me, rincuorati dal mio affetto di Mamma. Percorretela con Me, nel mio Cuore Immacolato; accanto alla vostra croce sentirete così la presenza della Mamma che vi conforterà e vi aiuterà. Questa via deve essere percorsa da voi, perché solo così potrete essere in tutto simili a mio Figlio Gesù. Mio compito è quello di rendervi in tutto simili a Lui. Dopo avervi distaccato da tutto per essere pronti a fare la volontà del Padre, dopo avervi resi solo bambini per farvi Sacerdoti secondo il Cuore di Gesù, è giunta l’ora in cui siete chiamati a salire con Lui il Calvario. È l’ora del Calvario questa per la mia Chiesa, per il Santo Padre, per tutti i Sacerdoti che vogliono essere fedeli a mio Figlio e al Vangelo. Ma è anche, figli prediletti, la vostra ora più bella, per la quale da tanto ho preparato ciascuno di voi. Dite con Me: “Sì, Padre, la tua volontà sia fatta”. Anche se questa è l’ora delle tenebre, voi siete da Me chiamati a riflettere la luce del volere e del disegno del Padre. Sarete chiamati a dare testimonianza della paternità e dell’amore misericordioso di Dio. Questa è dunque la vostra ora e per questo perciò vi chiamo solo alla preghiera, alla sofferenza, alla vostra totale immolazione. Dimenticate ogni altra preoccupazione ed affidatevi a Me, ed assecondate con il vostro grande amore il disegno del mio Cuore Immacolato” (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 28 marzo 1975).


“Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Fil 2,5-8).


“Ora, infatti, più nobile è la gerarchia dei leviti, più augusta la dignità dei presbiteri e più santa l’unzione dei vescovi, perché la tua Croce, sorgente di tutte le benedizioni, è causa di tutte le grazie. Per essa viene elargita ai credenti la forza nella loro debolezza, la gloria nell’umiliazione, nella morte la vita” (Ufficio delle Letture; Dai ‘Discorsi’ di san Leone Magno, papa; Quaresima, 5 sett., martedì).


Chiara Lubich ci dice che la sofferenza è la presenza personale di Gesù crocifisso nelle nostre vite!
Chiara Lubich: “Ho un solo Sposo sulla terra”
Una preghiera da lei scritta il 20 settembre 1949, al culmine di un periodo molto particolare della sua vita e della storia del Movimento dei Focolari.
Durante l’estate del 1949, Chiara Lubich, con i suoi 29 anni, vive un’esperienza di luce e di vita. Lasciare quel “paradiso” in montagna non è facile, ma avverte che Dio la vuole immersa nei dolori dell’umanità, “prosciugando l’acqua della tribolazione” in quelli che più soffrono. È con quello spirito che scrive di getto:
«Ho un solo Sposo sulla terra: Gesù Abbandonato: non ho altro Dio fuori di Lui.
In Lui è tutto il Paradiso con la Trinità e tutta la terra con l’Umanità.
Perciò il suo è mio e null’altro.
E suo è il Dolore universale e quindi mio.
Andrò per il mondo cercandolo in ogni attimo della mia vita.
Ciò che mi fa male è mio.
Mio il dolore che mi sfiora nel presente. Mio il dolore delle anime accanto (è quello il mio Gesù). Mio tutto ciò che non è pace, gaudio, bello, amabile, sereno…, in una parola: ciò che non è Paradiso. Poiché anch’io ho il mio Paradiso ma è quello nel cuore dello Sposo mio.
Non ne conosco altri.
Così per gli anni che mi rimangono: assetata di dolori, di angosce, di disperazioni, di malinconie, di distacchi, di esilio, di abbandoni, di strazi, di… tutto ciò che è lui e lui è il Peccato, l’Inferno.
Così prosciugherò l’acqua della tribolazione in molti cuori vicini e – per la comunione con lo Sposo mio onnipotente – lontani.
Passerò come Fuoco che consuma ciò che ha da cadere e lascia in piedi solo la Verità.
Ma occorre esser come Lui: esser Lui nel momento presente della vita».
Da: Chiara Lubich, Il grido, Ed. Città Nuova (Pag. 56 – 57)


“Su questa terra ognuno ha la sua croce. Ma dobbiamo agire in modo tale, che non siamo il cattivo ma il buon ladrone” – Santo Padre Pio.


Papa Giovanni Paolo II ci ha avvertito nel 1976: “Noi siamo di fronte oggi al più grande combattimento che l’umanità abbia mai visto. NON CREDO CHE LA COMUNITÀ CRISTIANA L’ABBIA COMPRESO TOTALMENTE. Siamo OGGI di fronte alla LOTTA FINALE fra la Chiesa e l’anti Chiesa, fra il Vangelo e l’anti Vangelo”.
Papa Giovanni Paolo II ha detto ad un gruppo a Fulda, Germania in novembre 1980, parlando dei segreti di Fatima, che: “Dobbiamo essere preparati a soffrire presto grande tribolazioni che ci esigerà la disposizione di sacrificare perfino la nostra vita per Cristo. Attraverso le vostre e le mie preghiere, è ancora possibile di diminuire la tribolazione (predetta da Fatima), ma non è più possibile di evitarla, perché soltanto in questa maniera la Chiesa può essere rinnovata effettivamente. Quante volte è stato compiuto il rinnovo della Chiesa con il sangue. Non sarà diversa questa volta.”
Presto Non Più l’Eucaristia!


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Coraggio amici. Gesù e Maria sono più vicino a noi quando siamo in grande sofferenze se continuiamo a pregare e non perdere la speranza. I prossimi anni saranno più difficile che in qualsiasi altro momento della storia umana. Noi siamo la “generazione” (Mt 24,34) di cui Gesù ha parlato: “Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà” (Mt 24,21)! Non dobbiamo trascurare le cose semplici che abbiamo imparato da bambini: una buona confessione mensile con un esame di coscienza basata su il Catechismo della Chiesa Catolica degli adulti (non la TV), la Santa Messa ogni domenica, e di pregare il Santo Rosario ogni giorno e di cercare di vivere ciò che preghiamo.


Dio vi benedica!


Don Jo (Joseph) Dwight


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P.s.
C'è meno preghiera che mai, più peccato che mai, ancora peggio, l'indifferenza come il peccato non esistesse più, e perciò abbiamo dato tanto potere al “padre della menzogna”, Satana (Gv 8,44). In particolare Satana ha più potere di “mascherarsi come un angelo di luce” (2Cor 11,14), per offrire le sue belle bugie mortali come fossero “la verità che ci fa liberi” (Gv 8,32)!
Perciò è molto importante in questi tempi di grande confusione, quando perfino i vescovi cattolici non sono più d’accordo in quando riguarda le cose fondamentali della fede e della morale, di non soltanto pregare molto e di studiare il Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti, ma di tenere i nostri occhi aperti per non cadere nelle belle bugie di Satana presentate come fossero la Verità!!!
PER GLI AGGIORNAMENTI sugli inganni fondamentali, nascosti e mascherati del antico serpente, visitate uno dei miei siti indici per vedere gli ultimi articoli più importanti:
(e anche I DOCUMENTI DELLA APPROVAZIONE ECCLESIASTICA della TESTIMONIANZA di GLORIA POLO).



08 settembre 2017

Solo un Resto Rimarrà Fedele


Solo un Resto Rimarrà Fedele alla Verità


In questo periodo della “grande tribolazione” (Mt 24,21), della grande “apostasia” (2Ts 2,3-12; CCC 675), solo un resto rimarrà fedele alla Verità, Che è Gesù Cristo (Gv 14,6). Don Stefano Gobbi, uno strumento della Madonna nel fondare il Movimento Sacerdotale Mariano, ha predetto profeticamente nella sua meditazione sulla battaglia di Gedeone contro i Madianiti (Giudici, ch7), “solo un resto del Movimento sarà disposto alla salita eroica del Calvario fino alla fine, ma con esso la Madonna otterrà il suo trionfo.” Questo articolo offre qualche intuizione di ciò che la Madonna ha rivelato a Don Stefano Gobbi: “Questo è infatti il momento di grandi cadute per i miei figli prediletti, per i miei Sacerdoti.”


Cari membri del Movimento Sacerdotale Mariano (MSM),


Mi chiamo Don Jo (Joseph) Dwight; sono un sacerdote della diocesi di Perugia. Da almeno 10 anni faccio parte del MSM. Ho parlato con Don Stefano Gobbi a Collevalenza il 24 marzo 2011, tre mesi prima della sua morte. Quando Don Stefano Gobbi mi ha chiesto da che diocesi vengo, sembrava un po’ meravigliato quando ho detto che vengo dalla diocesi di Perugia dove la Massoneria è molto forte. Leggevo già i messaggi della Madonna a Don Stefano Gobbi in California da 1976.


Come sapete, quasi venti Cardinali e oltre centocinquanta Vescovi, più di cinquanta mila Sacerdoti e Religiosi, hanno seguito il Movimento Sacerdotale Mariano, ricevendo attraverso il libro che contiene i messaggi, insegnamenti preziosissimi dalla Madre di Dio, in questo devastante attacco della Massoneria ecclesiastica alla sana dottrina della Chiesa ed ai Sacramenti, specialmente l’Eucaristia. (“Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna” (http://madonna-sacerdoti.blogspot.it/).


Credo che tutti noi che partecipiamo ai Cenacoli del MSM ci rendiamo conto della gravità della situazione oggi a tutti i livelli: politicamente, nel mondo e nella Chiesa. Prima della seconda venuta di Gesù Cristo “infatti DOVRÀ AVVENIRE L’APOSTASIA e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio ed è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.” (2Ts 2,3-12; CCC 675).
La nostra Mamma celeste appare in tanti posti per avvertire i suoi figli, cioè, i suoi figli che sono disponibili ad ascoltarla e di fare ciò che Lei dice.
La Beata Vergine, nel messaggio finale, il 13 Ottobre 1973, a Akita, Giappone, nell'anniversario dell´ultima apparizione e del grande miracolo del Sole a Fatima, Portogallo, ha detto a Suora Agnes Katsuko Sasagawa: “L´opera del diavolo si infiltrerà anche nella Chiesa in tale modo che vedrete cardinali contro cardinali e vescovi contro altri vescovi. I preti che mi venerano saranno disprezzati e saranno opposti dai loro confratelli. La Chiesa e gli altari saranno danneggiati. La Chiesa sarà pieno di quelli che accettano compromessi”. (http://blogcristianocattolico.blogspot.com/2008/01/la-madonna-di-akita-giappone.html).


La Nostra Signora del Buon Successo, Quito, Ecuador, il 20 gennaio 1610, ci ha avvertito:
Ora, ti faccio sapere che dalla fine del secolo XIX e da poco dopo la metà del secolo XX, … esploderanno le passioni e vi sarà una totale corruzione dei costumi … Per il Sacramento del Matrimonio, che simboleggia l'unione di Cristo con la Sua Chiesa, questo sarà attaccato e profondamente profanato …. La MASSONERIA, che sarà allora al potere, approverà leggi inique con lo scopo di liberarsi di questo Sacramento, rendendo facile per ciascuno di vivere nel peccato e incoraggiando la procreazione di figli illegittimi, nati senza la benedizione della Chiesa … IN QUESTO SUPREMO MOMENTO DI BISOGNO DELLA CHIESA, CHI DOVREBBE PARLARE RIMARRÀ IN SILENZIO!”
È molto interessante che la Madonna ha detto “CHI”; non ha detto “COLORO”, cioè, UNA PERSONA “RIMARRÀ IN SILENZIO”! (Visitate: “Il Papa Falso Rimarrà In Silenzio”; http://cibo-spir.blogspot.it/2015/09/il-papa-falso-rimarra-in-silenzio.html).


Prima del documento “AMORIS LAETITIA” la grande maggioranza dei cattolici hanno capito per 2000 anni, dalle parole di Gesù e dall’insegnamento della Chiesa Cattolica, che è un peccato grave, mortale, di fare sesso fuori del matrimonio. Dopo la pubblicazione di Amoris Laetitia in 2016, adesso almeno la maggioranza dei cattolici credono che non è più un peccato di tradire la moglie o il marito o di ABBANDONARE I FIGLI o di fare qualsiasi atto sessuale fuori di matrimonio. Ecco la distruzione del Sacramento del Matrimonio come la Nostra Signora del Buon Successo ci ha avvertito già 400 anni fa!!!


Satana vuole la confusione nella Chiesa Cattolica che fa tanto male alla Chiesa e alle anime. La confusione aiuta le persone di seguire sempre più il loro proprio soggettivismo e relativismo così ogni persona può interpretare le Sacre Scritture ed i Dieci Comandamenti nel loro proprio modo come fanno i protestanti da 400 anni, ma non secondo Dio spiegato infallibilmente dal Magistero della Chiesa, ben riassunto nel Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti (CCC).


Nella famosa “Dubia” (2016) quattro cardinali hanno chiesto a Papa Francesco la chiarezza in quanto riguarda Amoris Laetitia. Papa Francesco rifiuta totalmente di rispondere o dialogare con questi quattro cardinali, con la Sacra Scrittura ed i documenti della Chiesa come base del dialogo di cercare la Verità di Dio che non cambia, non la verità dell’uomo che cambia con i caprici del mondo e di ogni persona! Quanti preti e vescovi oggi fanno lo stesso e rifiutano di dialogare con sacerdoti che chiedono la chiarezza secondo l’insegnamento della Chiesa, secondo la Verità che non cambia con una “chiesa moderna”? Che cos’è il vero motivo qui, la salvezza delle anime immortali, o ci sono altri motivi qui nascosti? “Se io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo” (Ufficio delle Letture; sant’Agostino; TO 13; martedì). “Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!” (Gal 1,7-10; 1Cor 15,1-2).


Tantissimi preti oggi non vogliono, o non sono neanche capaci, di dialogare con altri preti per cercare insieme la Verità o la prudenza in una certa situazione, con i documenti della Chiesa. Simili a Papa Francesco, esigono obbedienza cieca, senza dialogo. È questo il modo di diventare umile, e “PICCOLI”, come la Madonna nel Libro Blu ci dice molto spesso?


Non vi sia un capo fra voi: Io stessa sarò la vostra Condottiera. Voi siate tutti fratelli: amandovi, comprendendovi, aiutandovi” (La Madonna a Don Stefano Gobbi, 16 luglio 1973). Perciò non vi deve essere un capo fra voi: voi siete tutti fratelli, riuniti nell’amore che deve crescere sempre più” (La Madonna a Don Stefano Gobbi, 22 agosto 1976). I responsabili religiosi che non sono maturi ed insicuri, che non conducano gli altri con il loro esempio ma piuttosto con i comandi senza dialogo, non riescono a capire queste parole della Madonna. Tantissime persone oggi credono di avere tutta la Verità o di essere la fonte della Verità e perciò non si sentono il bisogno di dialogare per cercare insieme la Verità di Dio con i documenti della Chiesa.


La Verità vi fa liberi” (Gv 8,32), o la confusione vi fa liberi?!? La Verità ci fa liberi per tutta l’eternità; la confusione ci offre libertà falsa oggi, ma non domani e non per l’eternità!


“Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,15-20; Lc 6,44). Gesù non ha detto “dai loro foglie li riconoscerete”, che sarebbe le belle parole!


Il lavoro fondamentale, secondo la vocazione da Dio, dei sacerdoti e dei vescovi, è di proteggere le pecore dal lupo, Satana, che è molto intelligente e non dorme mai. Tantissimi pastori hanno paura e “rimangono in silenzio” come “cani muti, incapaci di abbaiare” (Is 56,10; San Gregorio Magno, papa; Ufficio delle letture; domenica 27, TO), mentre lentamente il lupo porta le pecore nel peccato mortale come fosse una cosa buona e normale da fare. Ma che cosa è più importante, la salvezza eterna delle anime o il rispetto umano o la gloria davanti agli uomini nella “mia” parrocchia, o nel “mio” gruppo?
Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI hanno detto e scritto tante volte: “SOLO CIÒ CHE È VERO PUÒ ULTIMAMENTE ESSERE ANCHE PASTORALE”! (“Chi Decide La Verità?”; http://cibo-spir.blogspot.it/2014/06/chi-decide-la-verita.html).


Le persone che stanno cercando di seguire i segni dei tempi si rendono conto che il profeta falso, la seconda bestia dell’Apocalisse, la bestia che ha due corna simili a quelle di un agnello (Apoc 13,11.15; 16,13; 19,20; 20,10) finirà ad ingannare un gran numero di persone. Forse sembrasse esagerato che le persone arriveranno fino al punto di adorare l’Anticristo come leggiamo nel capitolo 13 dell’Apocalisse. Ma ogni volta che una persona o un prete accetta perfino una piccola bugia del demonio, o un compromesso per non perdere qualcosa al quale è attaccata nel suo cuore, come un gruppo o amici o l’onore davanti agli uomini o soldi o potere o piacere, c’è sempre un aumento della cecità spirituale e la superbia; se questa persona non si pente con una buona confessione sincera con la preghiera sincera, continuerà a cercare la gloria davanti agli uomini (Lc 16,15; 6,26; Gv 5,44; 12,39-43; Mt 6,1-6. 16-18) e ad accettare sempre più delle belle bugie facili e seducenti dal “padre della menzogna” (Gv 8,44). I giovani ed anche gli adulti (che non erano maturati e forti) si sentivano molto importanti e realizzati di stare con Hitler durante la seconda guerra mondiale; a tutti i costi volevano proteggere Hitler per proteggere la loro “importanza” nel Terzo Reich! Perciò questi persone non maturi, spiritualmente deboli, non lasciavano gli altri di criticare Hitler, cioè, le persone che aprivano gli occhi alla verità scomoda fuori dal Terzo Reich, alla possibilità che Hitler faceva tanto male. La massoneria ha lavorato tanto di promuovere e di manipolare le persone di voler essere “politicamente corretto” nel mondo e nella Chiesa. “Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio” (Lc 12,8-9).


Nel Libro Blu, la Madonna ha rivelato a Don Stefano Gobbi:
“Quanti sono oggi i Pastori che non difendono più il gregge che da Gesù è stato loro affidato! Alcuni fanno SILENZIO quando devono parlare con coraggio per difendere la verità e condannare l’errore e il peccato. Tollerano PER NON RISCHIARE, scendono al compromesso pur di mantenere i loro privilegi. Così l’errore viene diffuso sotto formule ambigue ed il peccato non è più riparato, in una progressiva apostasia da Gesù e dal suo Vangelo” (15 settembre 1982).
“Cosa oggi offusca la bellezza e lo splendore della Chiesa? È il fumo degli errori che Satana ha fatto entrare in essa. Essi vengono sempre più diffusi e portano moltissime anime alla perdita della fede. Causa di una così vasta diffusione degli errori e di questa grande apostasia sono i Pastori infedeli. Essi fanno SILENZIO quando devono parlare con coraggio per condannare l’errore e per difendere la Verità. Non intervengono quando devono smascherare i lupi rapaci che si sono introdotti nel gregge di Cristo nascosti sotto le vesti di agnelli. Son cani muti che lasciano sbranare il loro gregge. Voi invece dovete parlare con forza e con coraggio per condannare l’errore e per diffondere solo la Verità. È giunta l’ora della vostra pubblica e coraggiosa testimonianza” (8 settembre 1985).
“È giunto il tempo di proclamare a tutti, con chiarezza e con coraggio, che il sesto comandamento dato da Dio a Mosè: «non commettere atti impuri» (cf. Ex 20,14), ha ancora tutto il suo valore e deve essere osservato anche da questa generazione corrotta e pervertita. Ogni Pastore che, IN QUALSIASI MANIERA, giustificasse questi peccati, attira sulla sua persona e sulla sua vita il fuoco ardente della divina giustizia” (2 giugno 1987).
“Anche la Chiesa, qui, è particolarmente minacciata dalla diffusione degli errori, che portano alla perdita della vera fede. I Pastori sono responsabili di questa situazione dolorosa, perché molti di loro non difendono con coraggio la Verità, SPESSO FANNO SILENZIO e tollerano abusi di ogni genere e così l’integrità della fede cattolica viene sempre più minacciata” (7 ottobre 1990).
Visitate: “Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna” (http://madonna-sacerdoti.blogspot.it/). Quasi venti Cardinali e oltre centocinquanta Vescovi, più di cinquanta mila Sacerdoti e Religiosi, hanno seguito il Movimento Sacerdotale Mariano, ricevendo attraverso il libro che contiene i messaggi, insegnamenti preziosissimi dalla Madre di Dio, in questo devastante attacco della Massoneria ecclesiastica alla sana dottrina della Chiesa ed ai Sacramenti, specialmente l’Eucaristia.


Spero che tutti voi sapete che Padre Quartilio Gabrielli, il primo successore di Don Stefano Gobbi, ha scritto due lettere quest’anno (2017) per avvertirci di questi grandi pericoli nascosti. In questa lettera, con la crisi nella Chiesa e nel Movimento Sacerdotale Mariano, Padre Quartilio Gabrielli ha chiesto anche Don Ivan Pojavnik di offrire le sue intuizioni e la sua guida in quanto riguarda a come il Movimento si deve relazionare con l’attuale “Vescovo di Roma”. Don Ivan Pojavnik è un professore emerito di teologia alla facoltà di Lubiana-Slovenia. Ha pubblicato vari studi teologici sul Concilio Vaticano II e la Chiesa. Don Ivan ha anche offerto tante meditazioni ai sacerdoti del MSM a Collevalenza.


Fra altre cose, Don Ivan ha scritto nella lettera di Padre Quartilio: “Non comprendendo bene alcuni messaggi della Madonna e tralasciandone altri scomodi, la circolare di P. Larroque difende una totale e incondizionata infallibilità di Papa Francesco. Essa con questo grande errore ha confermato quei membri del Movimento che dormono come bambini ingenui nel Getsemani in quest’ora dell’agonia della Chiesa, e ha addormentato molti altri. Inoltre, in virtù della sua ambiguità, essa ha condotto un certo numero di membri dal Movimento della Madonna in un altro movimento. … Don Stefano ha detto: «Dobbiamo essere bambini intelligenti, cioè bambini con gli occhi aperti, e non bambini stupidi, vale a dire con gli occhi chiusi». … Come ha predetto profeticamente Don Stefano nella meditazione sulla battaglia di Gedeone contro i Madianiti (Giudici, ch7), solo un resto del Movimento sarà disposto alla salita eroica del Calvario fino alla fine, ma con esso la Madonna otterrà il suo trionfo.” (Visitate: “Il Rosario: La Preghiera dei Piccoli per la Vittoria”; http://cibo-spir.blogspot.it/2016/03/rosario-vittoria.html).


Quanti pastori oggi fanno come P. Larroque, anche nel MSM, come ha detto la Madonna (vedi sopra)!?!


Nessuno movimento ecclesiale sarà escluso dalla purificazione in questo periodo della “grande tribolazione” (Mt 24,21), neanche il Movimento Sacerdotale Mariano! Visitate: “La Chiesa Sarà Purificata nella Grande Tribolazione!” (http://cibo-spir.blogspot.it/2016/06/chiesa-purificata-tribolazione.html).


Tantissime persone hanno abbracciato la via più facile: “Occhio non vede, cuore non duole”, e perciò cadono nelle belle bugie, le trappole nascoste del nostro nemico mortale, Satana, che “si maschera da angelo di luce” (2Cor 11,14).
Il “padre della menzogna” (Gv 8,44), “il principe del mondo” (Gv 12,31; 14,30), Satana, ci dice che il diavolo non esiste e perciò l’inferno non esiste e il peccato non esiste, o che tutti vanno a paradiso automaticamente. Il Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti (CCC), che pochissimi cattolici leggono e vivono oggi, ci dice: “Tutta intera la storia umana è infatti pervasa da una LOTTA TREMENDA contro le potenze delle tenebre” (CCC 409); “La pena principale dell’inferno consiste nella separazione eterna da Dio” (CCC 1035).


La realtà, la Verità, è che l’inferno è automatico per chi non entra nella “LOTTA TREMENDA contro le potenze delle tenebre” ogni giorno con tanta preghiera e per chi non vive la sua preghiera: “Sia fatta la TUA volontà”, non “Sia fatta la MIA volontà”! É impossibile di fare la volontà di Dio se una persona non vuole scoprire la volontà di Dio, che per noi cattolici è ben spiegata nel Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti. Gli atletici sanno bene che devono lavorare, faticare, studiare e sudare per poter vincere la partita; come mai tantissimi cristiani credono che non è necessario di lavorare, faticare, studiare e sudare per vincere la partita eterna?!? Lavoriamo, fatichiamo, studiamo e sudiamo per far sicuro che le cose vanno bene in questa vita corta, ma in quanto riguarda la felicità eterna, non vogliamo preparare o studiare per scoprire ciò che ci vuole per arrivare a paradiso ed accettiamo e abbracciamo le opinioni numerosi del mondo che sono sempre più facile che: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua” (Lc 9,23; Mt 16,24).
Gesù, “la Verità” (Gv 14,6), ha proclamato la Verità e perciò è finito di essere crocifisso, e ha perso il suo gruppo di apostoli e discepoli alla crocifissione. Per tanti pastori, che si credono di essere “intelligenti e sapienti” oggi (Mt 11,25; Lc 10,21; 1Cor 1,22-25), Gesù non era tanto prudente!!! La Madonna dice ai sacerdoti: “Io vi ho sollecitato a rinunciare ad ogni aspirazione di fare carriera. Così potete sottrarvi alla più forte e pericolosa insidia, usata dalla massoneria, per associare alla sua setta segreta tanti miei figli prediletti” (13 giugno 1989); La massoneria “sollecita gli ambiziosi con la prospettiva di facili carriere; ricolma di beni gli affamati di denaro; aiuta i suoi membri a primeggiare e ad occupare i posti più importanti, mentre emargina, in maniera subdola, ma decisa, tutti coloro che si rifiutano di partecipare al suo disegno” (17 giugno 1989).
Un gran numero dei preti oggi cercano di avere più seguaci per se stessi invece di diventare seguaci umili e veri di Cristo crocifisso e con il loro esempio di portare altri di fare lo stesso verso calvario! Quando i laici dopo la Messa cercano di costringermi di predicare secondo ciò che le persone vogliono (un cristianesimo senza la croce, secondo il mondo di oggi, o la “chiesa moderna”), li dico che se non predico il Vangelo secondo il CCC come un sacerdoti cattolico, perderò la mia anima per l’eternità, e non ci vado all’inferno per nessuno! Li dico che seguo Dio non gli uomini! Quando si rendono conto che non possono cambiarmi sfruttando il rispetto umano, normalmente cercano altri metodi per costringermi di offrire il culto dell’uomo invece il culto di Dio.


Preghiamo per i nostri pastori che abbiano il coraggio di seguire Gesù fino in fondo, pronti di dare le loro vite per le anime affidate a loro come fa’ “il buon pastore” (Gv 10,11). Preghiamo per i nostri pastori che abbiano il coraggio di fare il rischio di svelare non soltanto le trappole di Satana di 50 o 100 anni fa, ma soprattutto le belle bugie molto devastanti oggi nella Chiesa, bugie presentate come fosse la verità, cioè, le mezze verità che sono peggio delle bugie, certe frasi a doppio senso invece di dire “Sì sì, No no” (Mt 5,37), o di parlare soltanto della misericordia senza dire come ha detto Gesù, “Vai, e non peccare più!” (Gv 8,11; 5,14)! Perché se un buon pastore avverte le pecore oggi, semplicemente spiegando i Vangeli secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti, non soltanto le cose facili, sarà molto perseguitato oggi dal basso (i laici che vogliono un cristianesimo facile senza la croce), e dal alto (dai vescovi che vogliono accontentare le persone invece di accontentare prima Gesù crocifisso, la Verità scomoda)! Questo è ciò che è successo a Gesù abbandonato 2000 anni fa e a tutti i santi ed ai profeti del Nuovo Testamento e dell'Antico Testamento.


Preparatevi a sperimentare la indicibile sofferenza di venire abbandonati dai più fedeli, derisi dai confratelli, emarginati dai superiori, combattuti dagli amici, perseguitati da coloro che hanno accolto il compromesso con il mondo e si sono associati alla schiera segreta della Massoneria. … Questi sono i tempi del coraggio e della testimonianza. La vostra voce deve proclamare, in maniera sempre più forte, la Parola del Vangelo e TUTTE le verità della fede cattolica. Dovete smascherare qualsiasi errore, superare le subdole insidie, rifiutare ogni compromesso con lo spirito del mondo, dare a tutti l’esempio della vostra fedeltà a Cristo ed alla sua Chiesa. Sono giunti i tempi in cui Gesù Crocifisso deve essere amato e glorificato da voi. … Sarete perseguitati. Anzi coloro che vi ostacolano, che vi calunniano, che vi disprezzano, che vi emarginano, che vi perseguitano crederanno di fare cosa gradita al Padre Celeste e persino a Me, vostra Mamma Immacolata. Questo fa parte del tempo tenebroso che vivete. Perché ormai entrate nella fase più dolorosa e più tenebrosa della purificazione e presto la Chiesa sarà scossa da una persecuzione terribile, nuova, che finora non ha ancora conosciuto” (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 12 novembre 1988).


La Madonna ha rivelato a Don Stefano Gobbi:
“Questi sono i tempi, da Me predetti, in cui Cardinali si oppongono a Cardinali, Vescovi a Vescovi, Sacerdoti a Sacerdoti ed il gregge di Cristo viene dilaniato dai lupi rapaci, che si sono introdotti sotto le vesti di inermi e mansueti agnelli. Fra costoro vi sono anche alcuni che occupano posti di grande responsabilità e, per loro mezzo, Satana è riuscito ad entrare e ad operare al VERTICE stesso della Chiesa. Vescovi e Sacerdoti della santa Chiesa di Dio, quanto è grande oggi la vostra responsabilità! Il Signore sta per domandarvi il rendiconto di come avete amministrato la Sua vigna. Pentitevi, chiedete perdono, riparate e, soprattutto, tornate ad essere fedeli al compito che vi è stato affidato” (6 settembre 1986).
“Ormai le tenebrose forze del male la insidiano da ogni parte; le oscure trame intessute dalla Massoneria, per mezzo dei suoi numerosi adepti che si sono introdotti al VERTICE della Chiesa, sono riuscite a paralizzare la sua azione ed a spegnere il suo ardore apostolico” (15 Agosto 1988).


“Vi ho annunciato la grande lotta fra Me, Donna vestita di sole, e l’enorme Drago rosso (Apoc 12), che ha portato l’umanità a vivere senza Dio. Vi ho anche predetto il subdolo e tenebroso lavoro, compiuto dalla Massoneria, per allontanarvi dalla osservanza della Legge di Dio e rendervi così vittime dei peccati e dei vizi. Soprattutto, come Mamma, vi ho voluto avvertire del grande pericolo che minaccia oggi la Chiesa, a causa dei molti e diabolici attacchi che si compiono contro di Lei per distruggerla. Per raggiungere questo scopo, alla bestia nera che sale dal mare, viene in aiuto dalla terra, una bestia che ha due corna, simili a quelle di un agnello. L’agnello, nella divina Scrittura, è sempre stato il simbolo del sacrificio. … La bestia porta sul capo due corna simili a quelle di un agnello. Al simbolo del sacrificio è intimamente unito quello del Sacerdozio: le due corna. Un copricapo con due corna portava il Sommo Sacerdote nel Vecchio Testamento. La mitria - con due corna - portano i Vescovi nella Chiesa, per indicare la pienezza del loro Sacerdozio. La bestia nera, simile a una pantera, indica la Massoneria; la bestia con due corna, simile a un agnello, indica la Massoneria infiltrata all’interno della Chiesa, cioè la Massoneria ecclesiastica, che si è diffusa sopratutto fra i Membri della Gerarchia. Questa infiltrazione massonica, all’interno della Chiesa, vi è già stata da Me predetta in Fatima, quando vi ho annunciato che Satana si sarebbe introdotto fino al VERTICE della Chiesa. Se compito della massoneria è di condurre le anime alla perdizione, portandole al culto di false divinità, lo scopo della massoneria ecclesiastica è invece quello di distruggere Cristo e la sua Chiesa, costruendo un nuovo idolo, cioè un falso Cristo ed un falsa Chiesa” (13 giugno 1989)
Lo trovo molto interessante che la Madonna, nel avvertirci di “una bestia che ha due corna, simili a quelle di un agnello”, Lei fa capire il significato di questo spiegando le due corna nell’Antico Testamento e nella Nuova Testamento con “la mitria - con due corna - portano i Vescovi nella Chiesa, per indicare la pienezza del loro Sacerdozio”, e poi Lei dice quasi subito dopo “Satana si sarebbe introdotto fino al VERTICE della Chiesa”. “Chi ha orecchi intenda” (Mc 4,9; Mt 11,15; Apoc 2,29)!


Come la Madonna spiega molto bene nel Libro Blu, questo è il periodo quando il Corpo di Cristo, la Chiesa, sarà crocifissa e sepolta e dopo sarà la risurrezione (CCC 677): “Il mio Avversario crederà un giorno di cantare completa vittoria: sul mondo, sulla Chiesa, sulle anime. Sarà soltanto allora che Io interverrò - terribile e vittoriosa - perché la sua sconfitta sia tanto più grande, quanto più sicura era la sua certezza di aver vinto per sempre. Quanto si sta preparando è cosa tanto grande, che mai cosi è stata dalla creazione del mondo: per questo già tutto è stato predetto nella Bibbia. … Anzitutto è necessario che il mio Nemico abbia l’impressione di avere tutto conquistato, di aver ormai ogni cosa nelle sue mani. Per questo gli sarà concesso d’introdursi anche nell’interno della mia Chiesa e riuscirà ad offuscare il Santuario di Dio. Mieterà le vittime più numerose fra i Ministri del Santuario. Questo è infatti il momento di grandi cadute per i miei figli prediletti, per i miei Sacerdoti” (La Madonna a Don Stefano Gobbi; 18 ottobre 1975).


“Sulle braccia vi porto al Tempio di Dio: voi, ministri del Signore, voi custodi del suo Tempio. È un Tempio ormai profanato, che pare stia crollando. Le colonne della Verità sembrano incrinate, e quanti Pastori sono vittime degli errori più gravi! Ogni cosa è contaminata dal peccato che vorrebbe ricoprire anche l’altare. I sacrilegi aumentano e la coppa della Giustizia divina è ormai colma. Nel Tempio sarete immolati. Il sangue può ancora lavare ogni macchia; con esso sarà purificata la mia Chiesa. È per questo che la Mamma vi è accanto. Lasciatevi portare da Me con estremo abbandono. Non guardatevi attorno, non cercate ripari o difese. Nel mio Cuore Immacolato, per ciascuno di voi, tutto sta per compiersi” (2 febbraio 1978)


Dal Suo sangue e dal vostro sarà purificata la Chiesa; dal Suo sangue e dal vostro sarà rinnovato tutto il mondo. Non temete se oggi vi voglio tutti con Me sul Calvario” (24 marzo 1978).


La Chiesa deve aprirsi al suo divino fuoco in maniera che, completamente purificata, sia pronta a ricevere lo splendore della sua nuova Pentecoste, in preparazione alla seconda, gloriosa venuta di mio Figlio Gesù” (7 giugno 1981).


L’umanità è giunta a vivere le ore sanguinose del grande flagello, che la purificherà con il fuoco, la fame, la devastazione. La Chiesa sarà purificata dal Sangue di Gesù e vostro e dal fuoco dello Spirito Santo e verrà totalmente guarita dalle piaghe dell’infedeltà e dell’ipocrisia, dell’empietà e dell’apostasia. Sono giunti i momenti in cui, dal mondo e dalla Chiesa, deve essere riconosciuto il compito che in questi tempi la Santissima Trinità ha affidato al mio Cuore Immacolato. Tutti vi abbraccio e vi benedico” (19 giugno 1982).


“E sarà ancora nel Nome di Maria, che Io porterò a compimento la mia Opera con la sconfitta della massoneria, di ogni forza diabolica, del materialismo, dell’ateismo pratico, perché tutta l’umanità possa giungere al suo incontro col Signore e sia così purificata e completamente rinnovata, col trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo” (12 settembre 1991).


“Nessuna prova, quanto questa sua interiore persecuzione, servirà al completo rinnovamento della Chiesa. Infatti da questa sofferenza uscirà più pura, più UMILE, più illuminata, più forte” (3 marzo 1979).


“Per la Chiesa sta per sorgere la nuova primavera del trionfo del mio Cuore Immacolato. Sarà ancora la medesima Chiesa, però rinnovata e illuminata, resa dalla purificazione più umile e forte, più povera, più evangelica, perché in Essa possa risplendere a tutti il Regno glorioso di mio Figlio Gesù” (9 marzo 1979).


Proprio come Cristo era crocifisso e sepolto 2000 anni fa, così anche il Suo Corpo, la Chiesa, sarà crocifissa e sepolta in questo periodo della “grande tribolazione” (Mt 24,21). Soltanto dopo questo, quando sembra che la Chiesa è totalmente morta e sepolta, quando Satana ed i suoi seguaci molto numerosi sembrano di avere la vittoria totale, allora la “Donna vestita di sole” (Apoc 12,1) schiaccerà la testa del “enorme drago rosso” (Apoc 12,3), il serpente antico (Gen 3,15), ed il Cuore Immacolato di Maria trionferà (Fatima, 1917) e ci sarà la Seconda Venuta di Gesù con il Suo Corpo, la Chiesa purificata! Vedremo nel cielo “Donna vestita di sole” il 23 settembre 2017 per la prima volta mai! Visitate: “I Segni di Dio vs. I Segni di Satana” (http://cibo-spir.blogspot.it/2016/12/segni-dio-vs-satana.html).


L’ultima parte dell’omelia del Santo Padre BENEDETTO XVI; Spianata del Santuario di Fatima; 13 maggio 2010: “Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa… Possano questi sette anni che ci separano dal centenario delle apparizioni affrettare il preannunciato trionfo del Cuore Immacolato di Maria a gloria della Santissima Trinità.” (http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2010/documents/hf_ben-xvi_hom_20100513_fatima_it.html).
(Visitate: “Il PAPA FALSO – Santa Ildegarda”; http://marchiobestia.blogspot.it/2013/02/dimissione-del-papa-benedetto.html).


Don Jo (Joseph) Dwight


P.s.
C'è meno preghiera che mai, più peccato che mai, ancora peggio, l'indifferenza come il peccato non esistesse più, e perciò abbiamo dato tanto potere al “padre della menzogna”, Satana (Gv 8,44). In particolare Satana ha più potere di “mascherarsi come un angelo di luce” (2Cor 11,14), per offrire le sue belle bugie mortali come fossero “la verità che ci fa liberi” (Gv 8,32)!
Perciò è molto importante in questi tempi di grande confusione, quando perfino i vescovi cattolici non sono più d’accordo in quando riguarda le cose fondamentali della fede e della morale, di non soltanto pregare molto e di studiare il Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti, ma di tenere i nostri occhi aperti per non cadere nelle belle bugie di Satana presentate come fossero la Verità!!!
PER GLI AGGIORNAMENTI sugli inganni fondamentali, nascosti e mascherati del antico serpente, visitate uno dei miei siti indici per vedere gli ultimi articoli più importanti:
(e anche I DOCUMENTI DELLA APPROVAZIONE ECCLESIASTICA della TESTIMONIANZA di GLORIA POLO).