28 febbraio 2023

La Sofferenza è il Tesoro Più Grande Che Ci Sia Sulla Terra

 

La Sofferenza è il Tesoro Più Grande Che Ci Sia Sulla Terra





Cristo poteva scegliere tanti modi per noi per arrivare a paradiso; nella sua sapienza infinita, ha scelto la CROCE. Oggi quasi tutti vogliono un cristianesimo senza la croce.



Come ci comportiamo davanti alla croce nella nostra vita stabilirà il NOSTRO DESTINO ETERNO.



Santa Teresa d’Avila ha detto che una volta che tu DECIDI DI SOFFRIRE, non c’è più sofferenza. È la resistenza alla sofferenza che ci causa di essere scomodi.



Santa Therese di Gesù Bambino sul letto della morte con grandi dolori, e perfino la notte spirituale, ha detto: “Sono arrivato al punto di non poter soffrire più perché ogni sofferenza è dolce a me”.



Gesù ha detto a Padre Pio che lui (Gesù) soffre molto per i preti cattivi e che lui (Gesù) soffrirà fino alla fine del tempo!!!



Nel Diario di Santa Faustina, no. 342, si legge: “LA SOFFERENZA È IL TESORO PIÙ GRANDE CHE CI SIA SULLA TERRA. Essa purifica l'anima. Nella sofferenza conosciamo chi ci è veramente amico. IL VERO AMORE SI MISURA COL TERMOMETRO DELLA SOFFERENZA. Gesù, Ti ringrazio per le piccole croci quotidiane, per le contrarietà che incontro nelle mie iniziative, per il peso della vita comunitaria, per l'interpretazione distorta delle mie intenzioni, per le umiliazioni che provengono dagli altri, per il comportamento aspro verso di noi, per i sospetti ingiusti, per la salute cagionevole e per le forze che vengono meno, per il ripudio della mia volontà, per l'annientamento del proprio io, per il mancato riconoscimento in tutto, per gli impedimenti posti a tutti i miei progetti. Ti ringrazio, Gesù, per le sofferenze interiori, per l'aridità dello spirito, per le paure, i timori e i dubbi, per il buio fitto e le tenebre interiori, per le tentazioni e le diverse prove, per le angosce che è difficile descrivere, e soprattutto per quelle in cui nessuno ci capisce, per l'ora della morte, per la dura lotta che la precede e per tutta la sua amarezza. Ti ringrazio, Gesù, che hai bevuto il calice dell'amarezza, prima di porgerlo a me raddolcito. Ecco, ho accostato le mie labbra al calice della Tua santa volontà. Avvenga di me secondo il Tuo volere; avvenga di me ciò che ha stabilito la Tua sapienza fin dall'eternità. Desidero bere fino all'ultima stilla il calice della predestinazione, non voglio indagare su questa predestinazione, nell'amarezza c'è la mia gioia, nella disperazione la mia fiducia. In Te, o Signore, quello che ci dà il Tuo Cuore paterno è tutto buono; non preferisco le gioie alle amarezze, né le amarezze alle gioie, ma Ti ringrazio di tutto, o Gesù. La mia delizia consiste nello stare a contemplarTi, o Dio incomprensibile. È in un'esistenza misteriosa che si aggira il mio spirito, poiché è là che sento di essere a casa mia. Conosco bene la dimora del mio Sposo. Sento che in me non c'è nemmeno una goccia di sangue che non arda d'amore per Te. Bellezza eterna, chi Ti conosce una sola volta, non può più amare nessun'altra cosa. Sento la voragine insondabile della mia anima, e che niente può colmarla, all'infuori di Dio. Sento che sprofondo in Lui, come un granellino di sabbia in un oceano senza fondo.”



“Oh se i mortali conoscessero ch gran cosa è la grazia, quanto è bella, quanto nobile e preziosa, quante ricchezze nasconde in sé, quanti tesori, quanta felicità e delizie! Senza dubbio ANDREBBERO ESSI STESSI ALLA RICERCA DI FASTIDI E PENE; andrebbero questuando molestie, infermità e tormenti invece che fortune, e ciò per conseguire l’inestimabile tesoro della grazia. Questo è l’acquisto e l’ultimo guadagno della sofferenza ben accettata. Nessuno si lamenterebbe della croce e dei dolori, che gli toccano in sorte, se conoscesse con quali bilance vengono pesati nella distribuzione fra gli uomini” (Santa Rosa da Lima; 23 agosto; Ufficio delle Letture).



Festa di Maria SS. Addolorata

Le sofferenze della Chiesa.

«Sono la vostra Madre Addolorata.

La spada, che trafisse il mio Cuore sotto la Croce, continua a ferirmi per la GRANDE SOFFERENZA che ora sta vivendo la Chiesa, Corpo mistico del mio Figlio Gesù.

Tutte le sofferenze della Chiesa sono nel mio Cuore Immacolato e Addolorato. È così che ancora oggi adempio al mio compito materno, generando nel dolore questa mia Figlia ad una nuova vita. Per questo diventa sempre più importante la funzione della Madre nel momento presente della sua dolorosa purificazione.

Tutte le sofferenze del Papa, dei Vescovi, dei Sacerdoti, delle anime consacrate, dei fedeli sono racchiuse nel mio Cuore di Mamma.

Anch’io partecipo, nel vivere con voi queste ore di grande dolore. È la passione di mio Figlio che continua nel suo Corpo mistico.

Oggi con Lui per la Chiesa rivivo le stesse ore del Getsemani, del Calvario, della crocifissione e della sua morte. Abbiate fiducia e pazienza; abbiate coraggio e speranza. Presto dal nostro dolore sorgerà una nuova era di Luce. La Chiesa rifiorirà, sotto il potente influsso dell’amore di Dio». (15 settembre 1980; “Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna”; http://madonna-sacerdoti.blogspot.it/).



“Egli infatti proprio per confortare il tuo cuore venne a patire, venne a morire, venne ad essere coperto di sputi, venne ad essere coronato di spine, venne a subire gli insulti e, in fine, venne a farsi inchiodare in croce. TUTTO QUESTO EGLI L’HA SOFFERTO PER TE, E TU NULLA. L’ha sofferto non per il suo vantaggio, ma per il tuo. Ma che razza di pastori sono invece quelli che, temendo di offendere gli uditori, non solo non li preparano alle tentazioni future, ma anzi promettono loro la felicità di questo mondo, felicità che Dio non promise neppure al mondo stesso!...” (Discorso sui pastori di San Agostino; Ufficio delle Letture, 24 TO, venerdì).



“UN GIORNO VIDI DUE STRADE: una strada larga cosparsa di sabbia e di fiori, piena di allegria, di musica e di vari passatempi. La gente andava per quella strada ballando e divertendosi. Giungono alla fine, ma non s’accorgono che è finita. Alla fina di quella strada c’era uno spaventoso precipizio, cioè l’abisso infernale. Quelle anime cadevano alla cieca in quella voragine; man mano che arrivavano, precipitavano dentro. E c’è n’era un così gran numero, che era impossibile contarle. E vide un'altra strada, o meglio un sentiero, poiché era stretto e cosparso di spine e di sassi e la gente che andava per quella strada aveva le lacrime agli occhi ed era piena di dolori. Alcuni cadevano sulle pietre, ma si alzavano subito e proseguivano. Ed alla fine della strada c’era uno stupendo giardino pieno di ogni felicità e tutte quelle anime vi entravano. Subito, fin dal primo momento, dimenticavano i loro dolori” (Diario di Santa Faustina, no. 153).

“Oggi, sotto la guida di un angelo, sono stata negli abissi dell'inferno. E un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande (…) Una cosa ho notato e cioè che LA MAGGIOR PARTE DELLE ANIME CHE CI SONO (NELL’INFERNO), SONO ANIME CHE NON CREDEVANO CHE CI FOSSE L’INFERNO” (Diario di Santa Faustina, no. 741).

“Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!” (Mt 7,13-14)!



LO SCORAGGIAMENTO HA I SUOI RADICI NELLA SUPERBIA E NELLA CONFIDENZA DI SE ECCESIVA. Dobbiamo, con umiltà profonda quando spagliamo, ricominciare di nuovo

San CRISOSTOMO ci dice: SE UN SOLDATO È FERITO o deve cedere un po’ di terra durante una battaglia, non chiamo questo un crimine. SOLTANTO QUELLI CHE NON LOTTANO NON SONO MAI FERITI. Ma quelli che vanno avanti verso il nemico con grande animo sono quelli che riceveranno i più colpi. Perciò non meravigliarti se tu se coinvolto nel fare il bene che incontrerai le prove e gli ostacoli. Soffrirai alcuni colpi e contrattempi e delusioni anche dentro di te. Ma lo scoraggiamento è radicato nella superbia e nella confidenza di se eccesiva. ABBIAMO BISOGNO DI UN UMILTÀ PIÙ PROFONDA E DI RINNOVARE LA NOSTRA FIDUCIA IN DIO.



“Gli angeli, se potessero provare invidia, ci invidierebbero due cose: la prima – il fatto che possiamo ricevere la santa Comunione; la seconda – le sofferenze.” (Diario di S. Faustina, no. 1804)



Papa Giovanni Paolo II ha detto ad un gruppo a Fulda, Germania in novembre 1980, parlando dei segreti di Fatima, che: “Dobbiamo essere preparati a soffrire, presto, grande tribolazioni che ci esigerà la disposizione di sacrificare perfino la nostra vita per Cristo. Attraverso le vostre e le mie preghiere, è ancora possibile di diminuire la tribolazione (predetta da Fatima), ma non è più possibile di evitarla, perché soltanto in questa maniera la Chiesa può essere rinnovata effettivamente. Quante volte è stato compiuto il rinnovo della Chiesa con il sangue. Non sarà diversa questa volta.”



“Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi” (1Pet 5,8-9).



“MA NELLA MISURA IN CUI PARTECIPATE ALLE SOFFERENZE DI CRISTO, rallegratevi perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi. Nessuno di voi abbia a soffrire come omicida o ladro o malfattore o delatore. 16Ma se uno soffre come cristiano, non ne arrossisca; glorifichi anzi Dio per questo nome” (1Pet 4,13-16).



C.S. Lewis ha scritto: Dio ci bisbiglia nei nostri piaceri, ci parla nelle nostre coscienze, ma ci GRIDA NEI NOSTRI DOLORI – è il suo megafono per svegliare un mondo sordo.


“Comprendo bene, o mio Gesù, che come una malattia si misura col termometro ed una febbre alta indica la gravità della malattia, così nella vita spirituale LA SOFFERENZA È IL TERMOMETRO che misura l'amor di Dio di un'anima.” (Diario di S. Faustina, no. 774)!


“E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, NOI PREDICHIAMO CRISTO CROCIFISSO, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini” (1Cor 1,22-25).



“Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua” (Lc 9,23; Mt 16,24).



“La preghiera unita al sacrificio costituisce la più grande forza nella storia umana.” – Papa Giovanni Paolo II.



“ORMAI SIETE GIUNTI AL MOMENTO DELLA VOSTRA IMMOLAZIONE, siete chiamati a soffrire sempre di più. Datemi tutto il vostro dolore. Oggi sono le incomprensioni, gli attacchi, le calunnie di vostri fratelli. Domani saranno le persecuzioni, la prigionia, le condanne da parte degli atei e dei nemici di Dio che vedranno in voi gli ostacoli necessariamente da eliminare. Camminate con Me e seguitemi sulla strada di mio Figlio Gesù. Sulla strada del Calvario, sulla strada della Croce. Mai come in questi momenti deve essere da voi vissuta fino in fondo quella che è la vocazione di ogni cristiano: “Chi vuole venire dietro a Me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. Seguitemi, figli prediletti: oggi è necessario che seguiate vostra Madre, se volete percorrere senza paura la via di mio Figlio Gesù». (28 maggio 1976; “Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna”; http://madonna-sacerdoti.blogspot.it/).



“Siete chiamati a diventare forti testimoni di amore, nell’ora della violenza e dell’odio, dell’egoismo sfrenato e delle guerre. Ormai l’uragano è alle vostre porte e la Chiesa e l’umanità saranno chiamate a vivere l’ora tremenda della grande prova. Per questo venite oggi IMMOLATI SULL’ALTARE DEL MIO CUORE IMMACOLATO. È giunta l’ora della vostra immolazione. Io vi sono sempre vicina e vi conduco per mano in ogni momento, come una mamma conduce i suoi piccoli bambini. Sarò accanto a voi, in maniera straordinaria, nei momenti cruenti della VOSTRA SACERDOTALE PASSIONE E DEL VOSTRO MARTIRIO. Allora mi vedrete e gioirete, perché contemplerete la vostra Mamma Celeste che vi offre, come piccoli agnelli, sull’altare del suo Cuore Immacolato, alla perfetta gloria della Santissima e Divina Trinità». (2 febbraio 1995; “Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna”).



“Così l’acqua senza la predicazione della croce del Signore non serve a nulla per la salvezza. Ma quando è stata consacrata dal mistero della croce che salva, allora è disposta per servire da bagno spirituale e da coppa di salvezza.” (Sant’Ambrogio, Ufficio delle Letture, 15 TO, martedì).



La Madonna ha comunicato a Don Stefano Gobbi il 22 novembre 1992 (anche 11 marzo 1995) (“Ai Sacerdoti Figli Prediletti della Madonna”; http://madonna-sacerdoti.blogspot.it/):

“Miei prediletti e figli consacrati al mio Cuore Immacolato, ascoltate le parole della vostra Mamma Celeste, che dolcemente vi prepara e vi conduce a vivere questi avvenimenti, perché sono ormai giunti i tempi, che vi sono stati predetti dal profeta Zaccaria. ‘Oracolo del Signore. Percuoterò il pastore ed il gregge andrà tutto disperso; allora volgerò la mano sopra i deboli. Oracolo del Signore. In tutto il paese, due terzi saranno sterminati e periranno; un terzo sarà conservato. Farò passare questo terzo per il fuoco; lo purificherò come si purifica l’argento e lo proverò come si prova l’oro. Invocherà il mio Nome ed io lo ascolterò; dirò - questo è il mio popolo. - Esso dirà: - il Signore è il mio Dio’.” (cf. Zc 13,7-9).

“Percuoterò il pastore ed il gregge andrà tutto disperso; allora volgerò la mano sopra i deboli”. Credo che questo coincide bene con le profezie del PAPA FALSO, che corromperà “i deboli”, soprattutto quelli che sono stati abbandonati dai loro genitori e dai loro pastori che hanno la vocazione da Dio di proteggere le anime affidate a loro.

“Due terzi saranno sterminati e periranno …” Questo vuol dire che due terzi perderanno lo loro anime immortali in questo periodo, e il terzo delle anime che si salvano passeranno “per il fuoco; lo purificherò come si purifica l’argento e lo proverò come si prova l’oro”! Adesso ci sono pochissime persone che hanno il coraggio di fare il rischio di aprire le loro occhi ai segni dei tempi per non essere ipocriti (Lc 12,56; Mt 16,3; 24,32-33.51), di andare contro corrente della grande maggioranza, fortemente manipolata dai mass media molto controllati, che hanno preso la strada più facile di essere “politicamente corretti”, e in particolare oggi, nella Chiesa Cattolica (“Politicamente Corretto nella Chiesa – EWTN”; http://cibo-spir.blogspot.it/2017/10/politicamente-corretto-nella-chiesa-ewtn.html)! In questo periodo della crocifissione della Chiesa, della purificazione della Chiesa e del mondo, siamo chiamati di non sfuggire dalla sofferenza che Gesù ci offre e condivide con noi, ma di offrire la nostra vita per il Corpo di Cristo, la Chiesa, come ha fatto Maria, la “Regina dei martiri”, ai piedi della croce con Gesù totalmente coperto di sangue, delle ferite e delle umiliazioni e abbandonato da quasi tutti. Perciò la maggioranza dei pochissimi che rimangono fedeli alla verità scomoda in questo periodo più tardi offriranno con il loro sangue la grazia per la conversione di tanti altri per arrivare al terzo delle persone profetizzato che si salveranno le loro anime immortale per tutta l’eternità. “Il sangue dei martiri è il seme dei cristiani” – Tertuliano.



Padre Gabriele Amorth, l’esorcista principale del Vaticano, insieme con tanti esorcisti importanti nel mondo, dice che IL PIÙ GRANDE SUCCESSO DI SATANA è il fatto che è riuscire a far credere di non esistere. Il Servo di Dio, Arcivescovo Fulton Sheen, ha scritto in 1948 che se non c’è cielo non c’è inferno, e se non c’è inferno, allora, non c’è peccato, e se non c’è peccato, allora, non c’è nessun giudice, e se non c’è giudizio, allora, il male è buono e il buono è male.



Perciò, siccome un gran numero dei preti, vescovi e genitori NON PARLANO MAI DEI DIECI COMANDAMENTI E DELLE CONSEGUENZE ETERNE DEL PECCATO per non offendere nessuno in questa vita corta sulla terra, nella sua sollecitudine materna, la Santissima Vergine, il 13 luglio 1917, è venuta a Fatima per chiedere agli uomini di “non offendere più Dio, Nostro Signore, che è già molto offeso“. È il dolore di mamma che la obbliga a parlare; è in palio la sorte dei suoi figli. Per questo Ella chiede ai pastorelli: “Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori; tante anime finiscono nell’inferno perché non c’è chi preghi e si sacrifichi per loro“.



Poi la Madonna ha fatto vedere una visione dell’inferno e ci ha spiegato come evitarlo.



In obbedienza al Vescovo di Leiria, descrive Suor Lucia ricordando l’apparizione di quel giorno di luglio: “La Madonna ci mostrò un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell’incendio, portate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo (nella prima apparizione), altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore”. Continua Lucia: “Eravamo spaventati e come per chiedere aiuto, alzammo gli occhi alla Madonna, che ci disse con bontà e tristezza: “Avete visto l’inferno, dove vanno a finire le anime dei poveri peccatori. Per salvarli, il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato”.



"... LA DOLCE CROCE SARÀ IL RIPARO DEI CRISTIANI ...la Croce sarà così luminosa che in pieno giorno sarà più splendente del sole; nella notte Essa non si spegnerà, si allungherà ad una distanza immensa ... Una nube rossa e un rombo di tuono attraverserà tutto il cielo ... a causa delle espiazioni che mi sono offerte Io ritardo il disastro." (21 novembre 1912, messaggio di Gesù a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia).


Forse troverete di aiuto in questo periodo di grande confusione pieno delle trappole del nostro nemico mortale, molto astuto, Satana, gli articoli che si può trovare nella mia indice: https://josephdwight.wordpress.com/2015/09/21/giuseppe-dwight-indice/.

http://giuseppedwight.blogspot.com


Don Jo (Joseph) Dwight










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