14 luglio 2025

Le Due Lettere di Padre Quartilio Gabrielli in 2017 (MSM)

 

Le Due Lettere di Padre Quartilio Gabrielli in 2017 (MSM)





Si sta svolgendo una grande battaglia per la Verità! Gesù Cristo è la Verità (Gv 14,6)! La Verità di Dio “ci fa liberi” (Gv 8,32; Ger 6,16), adesso e per eternità! La verità falsa di Satana, “il padre della menzogna” (Gv 8,44) ci offre il piacere e orgoglio adesso, senza la croce di Cristo, ma ci sarà la schiavitù dopo e per eternità. C’è grande pressione per tutti oggi di essere “politicamente corretti”, soprattutto nella Chiesa Cattolica da 2013. Nessun gruppo o movimento ecclesiale sarà essente dalla purificazione in questo periodo della “grande tribolazione” (Mt 24,21), neanche il Movimento Sacerdotale Mariano!



Visitate:

La Chiesa Sarà Purificata nella Grande Tribolazione!

http://cibo-spir.blogspot.it/2016/06/chiesa-purificata-tribolazione.html



Per capire meglio in questa battaglia per la Verità, sotto troverete due lettere (2017) di Padre Quartilio Gabrielli, il primo successore di Don Stefano Gobbi che era il fondatore del Movimento Sacerdotale Mariano (MSM).



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Prima Lettera di Padre Quartilio Gabrielli in 2017 (MSM)



Movimento Sacerdotale Mariano

Il centenario delle apparizioni di Fatima

Il movimento è Fatima: Fatima è il Movimento.



Chi non ricorda le tante volte che Don Stefano ripeteva queste parole, per trasmetterci quella stessa missione affidatagli dalla Madonna in quell’ 8 maggio 1972.



Confesso che nel ricevere la circolare del centenario delle apparizioni di Fatima sono rimasto deluso, non essendo stato fatto un minimo cenno su un avvenimento fondamentale per il Movimento, perché non solo Fatima è il luogo di nascita del Movimento ma, come ripeteva sempre Don Stefano: Il Movimento è Fatima, Fatima è il Movimento. E’ vero, si stanno organizzando gli Esercizi spirituali a Fatima, per celebrare questa importantissima data; ma non so quanti vi potranno partecipare. Ma per il nostro Movimento Fatima è ben altro che otto giorni di Esercizi spirituali; chi non parteciperà deve vivere questo anno centenario nel dimenticatoio o quasi?



Ecco perché ho sentito il bisogno di condividere questa importantissima data per il Movimento con tutti gli appartenenti al Movimento. Lo faccio a nome di Don Stefano, perché sono sicuro che lui l’avrebbe fatto, con grande gratitudine verso il Cuore Immacolato di Maria, e soprattutto avrebbe offerto e consacrato, insieme a tutti noi membri, al Cuore Immacolato di Maria il M.S.M. e il M.M., invocando e implorando il Suo trionfo. Penso che tutti coloro che hanno conosciuto Don Stefano abbiano sentito dire che la sua missione, affidatagli dalla Madonna stessa, è dovuta al fatto che Sr. Lucia, essendo una suora di clausura, non poteva far conoscere a tutto il mondo il meraviglioso progetto di Misericordia che la Santissima Trinità aveva affidato al Cuore Immacolato di Maria. Poiché inoltre il volere di Maria, che cioè il terzo segreto fosse fatto conoscere fin dagli anni 1960, era stato ignorato, la Madonna ha scelto Don Stefano e poi, come Lei dice in un messaggio, ha scelto il grande Papa San Giovanni Paolo II: anche lui con i suoi cento e più viaggi apostolici ha consacrato tantissimi paesi al Cuore Immacolato di Maria.



Inoltre in questo anno del centenario il Movimento compirà i 45 anni. Per quasi 40 anni è stato guidato da Don Stefano che, insieme a Maria, lo ha diffuso in tutto il mondo. La Madonna lo ha fatto attraverso il suo piccolo figlio, il quale, come Lei gli ha chiesto, si è lasciato da Lei guidare e portare ovunque, per consacrare al Suo Cuore Immacolato la SCHIERA di Maria, sorta per combattere l’altra schiera, quella del suo avversario. Nei messaggi la Madonna parla della sua schiera, che ha preparato nel segreto del Suo Cuore Immacolato per questi tempi, che ora dobbiamo riconoscere e non far finta di ignorare: questo è deviante, ed è molto ma molto grave che si cerchi di nascondere tutto questo. Lo dico con tristezza: chi ha conosciuto don Stefano sa che non avrebbe mai e poi mai nascosto che questo anno 2017 è l’anno di Maria; e che sono questi i tempi per difendere la VERITA’ dai tanti e tanti errori, di rimanere fedeli alla vera Chiesa. Dobbiamo ora, in questo centenario, agire e impegnarci con tutte le forze per rimanere fedeli e smascherare cioè ”Come vi è già stato da Me predetto in Fatima, il falso Cristo senza la Croce, quindi la falsa Chiesa che si libera dalle verità polverose, vecchie, non più adatte per i tempi di oggi.



Ora cito un messaggio scomodo, mi è stato detto che è pericoloso citarlo, ma al contrario è molto attuale, non solo, ma in modo particolare utilissimo per essere noi guidati oggi, e poter aiutare anche altri. Cito lunghi brani di questo messaggio, dato a Fatima nel 1989, il 13 giugno, secondo anniversario delle apparizioni: oggi, purtroppo viviamo appieno quello che ci dice.



“Soprattutto, come Mamma, vi ho voluto avvertire del grande pericolo che minaccia oggi la Chiesa, a causa dei molti e diabolici attacchi che si compiono contro di lei per distruggerla. Per raggiungere questo scopo, alla bestia nera che sale dal mare viene in aiuto, dalla terra, una bestia che ha due corna, simili a quelle di un agnello. La bestia nera, simile a una pantera, indica la massoneria; la bestia con due corna, simile a un agnello, indica la massoneria infiltrata all’interno della Chiesa, cioè la massoneria ecclesiastica, che si è diffusa soprattutto fra i membri della Gerarchia. Questa infiltrazione massonica, all’interno della Chiesa, vi è già stata da Me predetta in Fatima, quando vi ho annunciato che Satana si sarebbe introdotto fino al vertice della Chiesa. Se compito della massoneria è di condurre le anime alla perdizione, portandole al culto di false divinità, lo scopo della massoneria ecclesiastica è invece quello di distruggere Cristo e la sua Chiesa, costruendo un nuovo idolo, cioè un falso Cristo ed un falsa Chiesa. ... Vi porto ad un grande amore a Gesù verità, facendovi coraggiosi testimoni di fede; a Gesù vita, portandovi a grande santità; a Gesù via, chiedendovi di essere nella vita solo Vangelo vissuto ed annunciato alla lettera. Poi vi conduco al più grande amore alla Chiesa. — Vi faccio amare la Chiesa-verità, facendovi forti annunciatori di tutte le verità della fede cattolica, mentre vi opponete, con forza e coraggio, a tutti gli errori. — Vi rendo ministri della Chiesa-vita, aiutandovi ad essere Sacerdoti fedeli e santi. Siate sempre disponibili alle necessità delle anime, prestatevi, con generosa abnegazione, al ministero della Riconciliazione e siate fiamme ardenti di amore e di zelo verso Gesù presente nella Eucaristia. Vi trasformo in testimoni della Chiesa-via, e vi rendo strumenti preziosi della sua unità. Per questo vi ho donato, come secondo impegno del mio Movimento, una particolare unità al Papa. Per mezzo del vostro amore e della vostra fedeltà, il disegno divino della perfetta unità della Chiesa tornerà a risplendere in tutto il suo splendore. Così alla tenebrosa forza, che oggi esercita la massoneria ecclesiastica, per distruggere Cristo e la sua Chiesa, Io oppongo il forte splendore della mia schiera sacerdotale e fedele, perché Cristo sia da tutti amato, ascoltato e seguito, e la sua Chiesa sia sempre più amata, difesa e santificata” (13 giugno 1989).



Carissimi, non lasciamoci ingannare, non serve mettere la testa sotto la sabbia, non sono veri solo i messaggi della Madonna dove Lei ci parla di volerci bene tra di noi; ma anche questi e molti altri, dove Lei ci parla per svelarci la nostra missione.



Ora anche per noi oggi, carissimi, in questi tempi di grande confusione, penetrata anche nel Movimento, la Madonna può chiedere a ciascuno di noi: Vuoi accogliere i miei messaggi, viverli, Vuoi far parte della mia schiera, per combattere l’ultima battaglia? O ti vuoi, con mille scuse fasulle, adeguare al pensiero dominante, di una Chiesa secolarizzata, che ha come programma di adeguarsi ai tempi moderni, a scapito della Verità del Vangelo, e dell’insegnamento bimillenario sui valori perenni, insiti nella natura umana, liberata dal peccato?



- Sei disposto ad essere rifiutato, deriso, perseguitato, emarginato, calpestato, ed a salire il Calvario con Me?



- Ti fidi di ME, credi che i messaggi che ho fatto uscire dal mio Cuore Immacolato sono il volere della Santissima Trinità, per sconfiggere Satana e abbatterne il potere occulto, penetrato come “una nebbia perniciosa” anche all’interno della Chiesa?



- Sei convinto che gli errori tanto diffusi oggi nella Chiesa hanno diffuso una apostasia tanto grande che ha oscurato la mia Chiesa?



- Sei convinto che quando lui (satana) crederà di avere tutto in mano IO gli strapperò la preda?



- Sei convinto che abbattere il potere occulto non è una passeggiata, ma sarà solo opera di Maria l’IMMACOLATA: che a LEI è affidato il compito e noi, la piccola schiera, il piccolo resto, siamo chiamati ad essere gli Apostoli degli ultimi tempi?



- Credi che le parole dei messaggi possono aiutarci a rimanere fedeli e fiduciosi, che la vittoria sarà dell’IMMACOLATA?



Per questo vorrei concludere citando un messaggio che ci indica che il compito che ci è stato affidato per questa data dei cento anni è qualcosa di talmente grande: “Mai stata così dalla creazione del mondo: per questo è stato tutto predetto nella Bibbia(18 ottobre 1975).



L’ora della mia battaglia è giunta. Nel più crudo inverno voi siete le gemme che sbocciano dal Mio Cuore Immacolato e che Io depongo sui rami della Chiesa per dirvi che sta per giungere la sua più bella primavera” (31 dicembre 1997).



Chiedo scusa se qualcuno non condivide questi miei interventi; ma per fedeltà al Cuore Immacolato di Maria e per fedeltà a Don Stefano lo devo fare. Questi sono i tempi conclusivi della lotta, è tempo di scegliere dove e con chi stare.



Cuore Immacolato di Maria: Fiducia, Salute, Vittoria mia.





P. Quartilio Gabrielli (primo successore di Don Stefano)



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Seconda Lettera di Padre Quartilio Gabrielli (2017)



Carissimi membri del Movimento Sacerdotale Mariano,



Carissimi membri del Movimento Mariano,



Sono passati quasi due mesi da quando ho scritto a tutti i responsabili del M.S.M. e del M.M. le due lettere di forte disagio e disappunto per come il Movimento è gestito in questi tempi, in cui si è chiamati a difendere la Verità e a smascherare l’errore, e soprattutto per la perdita del vero spirito che ci ha lasciato Don Stefano. Ho tentato in tanti i modi di far capire al Responsabile e al suo vice che il Movimento tradiva lo scopo per cui è stato voluto dal Cuore Immacolato di Maria per questi tempi.



Dopo un attento esame e riflessione, unita alla preghiera e ai vari suggerimenti pervenutimi da varie parti da alcuni membri del MSM, ho potuto constatare che la causa di tutta questa confusione sono proprio io, che ho voluto, con lo statuto, dare al Movimento un riconoscimento ufficiale: la Madonna non l’ha gradito, come non l’aveva gradito quando lo tentò Don Stefano stesso. Il Card. Bertone voleva trasformare i messaggi in opera letteraria personale di Don Stefano e, come ripeté varie volte in quell’occasione Don Stefano, si rischiò la distruzione del Movimento.



Lasciatemi dire che ora, seguendo lo statuto alla lettera, il Movimento è diventato uno dei tanti movimenti, ma non il Movimento Sacerdotale Mariano. Tutti conosciamo molto bene quello che la Madonna dice ripetutamente: che il Movimento è “OPERA SUA” e pensa LEI a mandarlo avanti e a provvedere a tutto il resto. Per questo sono qui a chiedere scusa al Cuore Immacolato per aver tradito con lo statuto questa sua Opera, e a tutti voi per non essermi fidato di Maria, nel voler dare una strutturazione ufficiale e giuridica (mai voluta dalla Madonna), ad un opera di cui unica proprietaria è solo MARIA, il CUORE IMMACOLATO di MARIA. A questo proposito devo precisare un fatto secondo me importante: noi abbiamo eletto i due responsabili a Collevalenza alla fine di giugno, prima dell’approvazione dello statuto, che è stata fatta il 13 luglio dal Vescovo di Como, Mons. Coletti.



Per questo lasciate che chieda pubblicamente perdono a Gesù, alla Madonna, a Don Stefano e a tutti voi per i danni causati a tutto il Movimento per questa mia fretta. Ora però non posso più aver paura di abbracciare la CROCE perché ne va di mezzo la salvezza delle anime: come ultimo sacerdote che ha potuto condividere tante confidenze con Don Stefano, devo assumermi la piena responsabilità, anche per il fatto che Don Stefano ha sempre rifiutato un riconoscimento del Movimento, come diceva sempre quando gli si faceva questa domanda: “Il Movimento è Opera di Maria, non posso disporre di ciò che non è mio”. Chiedo ancora una volta scusa per essere stato io la causa dell’attuale confusione e dell’allontanamento dalla vera missione di noi facenti parte della schiera di Maria, che ci vuole in prima linea a combattere la schiera dell’Avversario formata dai più forti, intelligenti, dai più potenti, più numerosi, influenti e ricchi. Mentre la schiera di Maria è formata dagli ultimi, da coloro che non contano nulla, da quelli che il mondo scarta. Chi ha seguito Don Stefano negli ultimi anni sa che lui usava spessissimo l’esempio di Gedeone, e anche nel Movimento rimarranno in pochi fino alla battaglia finale.



In questa Opera naturalmente sono usati degli strumenti: in modo particolare è stato scelto don Stefano Gobbi. Perché? In una pagina del libro viene data questa spiegazione: «Ho scelto te, perché sei lo strumento meno adatto; così nessuno dirà che è opera tua. Il Movimento Sacerdotale Mariano deve essere solo Opera mia. Attraverso la tua debolezza Io manifesterò la mia forza; attraverso la tua nullità Io manifesterò la mia potenza». (16 luglio 1973).



Il M.S.M. non è quindi una sia pur lodevole associazione, con tanto di statuto e dirigenti, promossa da qualche prete o anima fervorosa, ma è “uno spirito”, come ha di esso felicemente intuito il Santo Padre Giovanni Paolo Il. È un qualcosa di impalpabile, ma pur forte e vivo, come sono i doni di Dio, e ha come scopo principale il vivere la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.



Non ho bisogno di mezzi umani. «Il Movimento va avanti quando mi offri sempre la tua preghiera e la tua sofferenza. Non ho bisogno di mezzi umani … l’aderirvi dipende solo dal corrispondere ad una grazia speciale che Io a ciascuno concedo. E questa puoi ottenerla con la tua preghiera, figlio, col tuo amore, con il tuo soffrire, persino con la tua impossibilità di fare».( 24 giugno 1974)



Se Io ho chiesto nessuna struttura giuridica per il mio Movimento è perché è mio preciso volere che si diffonda nel silenzio e nel nascondimento” (24 ottobre 1975)



Questo non è uno dei tanti movimenti, ma è il mio Movimento, o figlio. Lascia dunque fare a Me. Così dovranno fare tutti i miei Sacerdoti: lo farò capire facendo crollare ogni mezzo umano in cui riporranno la loro fiducia. Devono fidarsi solo di Me”. (10 febbraio 1974)



Da tutto ciò capite il grande sbaglio che ho fatto nel fare lo statuto, capite la mia poca fiducia in Maria, preoccupato come ero solo della mia salute? Mentre è Lei la Condottiera della sua schiera per volere della Santissima Trinità. Quindi è chiaro; la Madre di Dio e Madre della Chiesa non ha voluto e non vuole la struttura giuridica per il suo Movimento. Per questo io stesso mi sottometto alla Sua santa volontà, e quindi il M.S.M. e il M.M. rimangano tali e quali come erano con Don Stefano, prima e subito dopo la sua morte. In questo modo il Movimento torna al suo carisma originario, come l’ha ricevuto e vissuto Don Stefano. Torna allo stato precedente alla sua struttura giuridica, così come io l’ho ricevuto come primo successore di Don Stefano.



So che tutto ciò potrà sembrare da fantascienza, ci troviamo invece davanti ad un’importante decisione soprannaturale: «“Nessuno può venire a me se non gli è concesso dal Padre mio” (Gv 6, 65). Di fronte alle scelte soprannaturali l’uomo da solo sarebbe perduto, perché “la carne non giova a nulla”» (San Giovanni Paolo II, Omelia 21 agosto 1988). Ma se ci pensiamo bene il Movimento ha già le direttive su come agire: viviamo quello che c’è nell’atto di consacrazione, lì c’è tutto, non occorrono circolari del responsabile, anche Don Stefano per un periodo di dieci anni le aveva sospese.



Un altro punto molto attuale è secondo me non è tanto il problema di organizzare viaggi o altro. Dopo la morte di Don Stefano, non credo che si debba copiare quello che lui faceva avendo ricevuto un carisma particolare; ora in gran parte del mondo ci sono responsabili nominati da Don Stefano, essi stessi sanno già cosa devono fare. Ora l’impegno più importante è che ognuno viva e faccia quello che la Madonna chiede, il resto, riempire perfino gli stadi, non serve, ricordiamo l’esempio che Don Stefano citava molto spesso, l’esempio di Gedeone; non dimentichiamo, la Madonna parla del piccolo resto; dice: “non tanti, ma santi”.



Questo che sto dicendo può sembrare come un abdicare agli impegni del Movimento: in alcune cose esteriori sì, ma, se approfondiamo bene, Lei non ha bisogno di mezzi umani, (tantomeno di disquisizioni umane). Quindi vorrei che si sappia, anche per chiarire lo scopo delle due lettere che ho spedito per email, di cui qualcuno si è persino scandalizzato: ora dico che il Movimento non ha bisogno di strutture, non ha bisogno dello statuto, non ha bisogno di resoconti, non ha bisogno di pagare viaggi o altro per fare 8 giorni di esercizi spirituali a Fatima, ora occorrono Sacerdoti, con il CROCIFISSO e la CORONA del ROSARIO, occorrono laici che sostengono e si uniscono in preghiera con loro un “cuor solo e un anima sola”, perché la seconda Pentecoste avvenga prima possibile.



Il M.S.M. diventa realtà non nelle cifre, nella risonanza dei nomi, nell’efficienza dell’organizzazione, ma nella misura in cui si ascolta la Madonna e si asseconda l’opera dello Spirito Santo, a lode della Santissima Trinità. (Introduzione – spiritualità, Pag. 25, 26)



Quindi colui che guida il Movimento penso debba innanzi tutto incarnare lo “Spirito” del Movimento e nello stesso tempo tenere presente la figura di Don Stefano.



Io ho sempre pensato che colui che è designato come Responsabile generale deve tenere presente la figura di Don Stefano, ma soprattutto deve incarnare “lo spirito del Movimento” come ci viene dai messaggi del “Libro azzurro”. Per questo, più che dire “io sono il responsabile” il suo compito è quello di aiutare a rimanere fedeli ai messaggi del Libro azzurro e al carisma che ci ha lasciato Don Stefano. Tutto il resto: organizzare, fare, anche richiamare: ci pensa Lei ad allontanare quando qualcuno non si comporta bene. Teniamo presente l’esempio di Don Stefano, e direi anche leggiamo e rileggiamo i messaggi dei primi dieci anni del Movimento, dove troviamo messaggi che hanno formato Don Stefano, e certamente se li viviamo formeranno i veri “Apostoli degli ultimi tempi. Questi “Apostoli degli ultimi tempi” non li formano le circolari che possiamo scrivere noi, la Madonna dice che li forma Lei, e che come prima cosa devono essere:



- Proprietà di Maria.

- Annunciare, proclamare con coraggio il Vangelo, smascherare con decisione eresie e errori, che sovvertano la Verità.

- Dovete opporvi con la forza dei piccoli, ai dotti, ai sapienti.

- Dovete seguire Gesù, sulla strada del disprezzo del mondo, di voi stessi, sarete anche emarginati, disprezzati, perseguitati, sconosciuti ai più, fedeli fino allo spargimento di sangue. (8 giugno 1991)



Scusate se ritorno ancora sulla circolare, ma alla luce di ciò che ci chiede Lei , c’è troppa differenza, nel compiersi dei cento anni di Fatima, tra la proposta umana e quella celeste.



Dobbiamo seguire la “circolare” o quello che ci chiede la Madonna, con questi 4 impegni mediante i quali, nel centenario di Fatima, il nostro Movimento deve adoperarsi a vivere e a far vivere il messaggio di Fatima, perché tutti ricordiamo, e Don Stefano lo ripeteva spesso: FATIMA E’ IL MOVIMENTO, IL MOVIMENTO E’ FATIMA.



Per questo, a causa di questa ambiguità del Responsabile e di altri, all’interno del carisma di Don Stefano, si è creata una seconda struttura all’interno del Movimento stesso, da cui ha avuto origine questa frattura: esteriormente rimane il Movimento M.S.M., ma in realtà la nuova struttura praticamente sostituisce il vero Movimento e così lo distrugge. Vari membri in Italia si sono accorti che il Movimento come è gestito con lo statuto non somiglia al Movimento conosciuto ai tempi di Don Stefano. Questo è avvertito in modo molto evidente in Italia anche perché il Responsabile in questi tre anni si è reso presente nei cenacoli regionali in pochissime occasioni, e perché, dove è stato presente il vice-responsabile, molti hanno avuto l’impressione che lui non conoscesse neanche il Movimento. Infatti egli parla esageratamente di se stesso o di temi non aderenti ai messaggi del libro Azzurro; parlando del secondo impegno poi più secondo quello che scrivono i giornali che come c’insegna la Madonna..



Riguardo al secondo impegno del MSM: unità e fedeltà al Papa. Vorrei sapere se noi come Movimento Sacerdotale Mariano dobbiamo tacere riguardo gli errori che distruggono la vera fede, generando una apostasia talmente vasta, che troviamo descritta benissimo in gran parte dei messaggi, da raggiungere un’incredibile estensione, perché arrivata “perfino ai vertici della Chiesa”, (13 giugno 1989).



La Madonna mi sembra che ci chieda di smascherare l’errore e di difendere la Verità “anche a costo di spargere il nostro sangue”.





P. Quartilio Gabrielli, primo successore di Don Stefano.



N.B. Aggiungo un apporto teologico di D. Ivan Pojavnik, riguardo a come il Movimento si deve relazionare con l’attuale “Vescovo di Roma”.

Don Ivan Pojavnik è nel Movimento fin dai primi anni. Ha conosciuto da vicino Don Stefano. Ha partecipato a tantissimi incontri con Don Stefano. E’ stato professore di teologia alla facoltà di Lubiana-Slovenia. Ha pubblicato vari studi teologici sul Concilio Vaticano II e la Chiesa. La sua è dottrina, è vera e sicura, i messaggi li conosce molto bene, ha conosciuto Don Stefano, quindi quello che lui ci espone, siamo tranquilli, è vera dottrina.





Il carisma dell’infallibilità petrina.



1. «Infatti ai successori di Pietro lo Spirito Santo non è stato promesso perché manifestassero, per sua rivelazione, una nuova dottrina, ma perché con la sua assistenza custodissero santamente ed esponessero fedelmente la rivelazione trasmessa tramite gli apostoli (traditam per apostolos rivelationem), cioè il deposito della fede» (Concilio Vaticano I, Costituzione dogmatica sulla Chiesa di Cristo, IV). Il Magistero della Chiesa «però non è al di sopra della parola di Dio, ma è al suo servizio, insegnando soltanto ciò che è stato trasmesso (docens nonnisi quod traditum est)» (Concilio Vaticano II, DV 10,2).



L’esercizio del carisma dell’infallibilità dei successori di Pietro è legato all’adempimento delle condizioni espresse in questi brani dei due Concili Vaticani. Essi devono insegnare “soltanto ciò che è stato trasmesso”, cioè la Tradizione apostolica divina e umana, la cui sorgente è, nello Spirito Santo, il Dio-Uomo storico e al tempo stesso il Dio-Uomo glorificato in Cielo. Se un Papa non adempie queste condizioni, cade in errore, come è successo più volte nella storia.



Il carisma di una totale e incondizionata infallibilità non esiste. Già l’apostolo Pietro è caduto in una concezione erronea e in un agire pubblico ambiguo nella comunità cristiana di Antiochia, ed è stato pubblicamente corretto dall’apostolo Paolo (cf. Gal 2,11–16). La correzione pubblica è stata un atto di verità e di carità soprannaturali da parte di Paolo, scaturito dal Cuore divino di Cristo. Il primo Papa ha accettato subito la correzione pubblica: «Essendo primo nella gerarchia apostolica, è stato primo anche nell’umiltà» (San Gregorio Magno). Ciò manifesta che il carisma dell’umiltà soprannaturale è più grande e più importante di quello dell’infallibilità.





2. Purtroppo ci sono numerose ambiguità ed errori nelle prediche del Papa Francesco a Santa Marta, come hanno notato alcuni attenti osservatori nel corso del tempo. La cosa più problematica è la sua esortazione “Amoris laetitia”, che contiene alcune gravi ambiguità ed errori, come constata una comparazione sistematica con la dottrina della Sacra Scrittura, di alcuni Concili Ecumenici (soprattutto di quello di Trento), dei successori di Pietro da Leone XIII fino al Benedetto XVI e del Catechismo della Chiesa Cattolica, il quale è un “dono speciale del Cuore Immacolato di Maria per questi nostri tempi … e quasi luminoso e supremo testamento del Papa Giovanni Paolo II” (cf. M. 1. 1. 1993).



(Nota: Si può trovare questi messaggi a: “Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna”; http://madonna-sacerdoti.blogspot.it/).



Il problema più grave costituisce l’insegnamento del capitolo VIII dell’esortazione. Tutti i successori di Pietro fino al Benedetto XVI hanno insegnato la stessa dottrina sui sacramenti del matrimonio e della penitenza, sulla ricezione della Santissima Eucaristia da parte dei cristiani in stato del peccato mortale, e sulla legge morale universale (Decalogo). Si tratta della dottrina della Tradizione apostolica. Ora nel capitolo VIII accanto alla perenne dottrina della Chiesa se ne trova anche una nuova che la contraddice, e ciò costituisce una sua ambiguità fondamentale.



Qui siamo davanti ad una scelta decisiva fra due parti che sono tra loro in contraddizione: è infallibile la dottrina di tutti i successori di Pietro prima di Papa Francesco o la sua nel capitolo VIII? Se la dottrina della seconda parte è infallibilmente vera, allora quella della prima parte è infallibilmente non vera, cioè erronea. Non comporta questo fatto una frattura con la Tradizione apostolica e con ciò con l’insegnamento del Logos di Dio incarnato che è divino, infallibile, universale e immutabile?



In effetti si diffondono a tutti livelli della Chiesa due interpretazioni contraddittorie del capitolo VIII. L’interpretazione che rompe il legame con la Tradizione apostolica scalza i tre suddetti sacramenti. Inoltre essa sostituisce la legge morale universale (il Decalogo) con l’erronea etica della situazione: in particolare ciò succede in flagrante contraddizione con l’insegnamento dell’enciclica “Veritatis splendor” (1993) di Giovanni Palo II e del Catechismo della Chiesa Cattolica. Molte Conferenze episcopali e molti Vescovi hanno già emanato nuovi orientamenti pastorali che accettano questa frattura, permettono un abuso gravissimo dei tre sacramenti e spingono – nel nome della misericordia – i divorziati civilmente “risposati” verso la dannazione eterna. Una parte della Chiesa sta passando al protestantesimo e un’enorme folla progredisce a capofitto verso l’abisso infernale.



«L’uomo, infatti, ubbidisce al suo fine ultimo – che è Dio – in forza di una legge assoluta e necessaria (= legge morale) fondata sulla infinita perfezione della stessa natura divina, in maniera tale che neppure Iddio potrebbe esimere alcuno ad osservarla. Con questa legge eterna ed immutabile viene stabilito che l’uomo e tutte le sue azioni devono manifestare, a lode e gloria del Creatore, la infinita perfezione di Dio, e devono imitarla per quanto è possibile» (Pio XII, enciclica Musicae sacrae, 1955; cf. Giovanni Paolo II, enciclica Veritatis splendor, n. 91–92).





3. Il secondo impegno del MSM rimane: la fedeltà al successore di Pietro che “insegna soltanto ciò che è stato trasmesso dagli apostoli”. Nell’insegnamento di Papa Francesco io accetto la parte vera e non accetto le ambiguità e gli errori, poiché egli “non è al di sopra della parola di Dio”, ed io voglio restare integralmente fedele a Cristo-Verità.



Non comprendendo bene alcuni messaggi della Madonna e tralasciandone altri scomodi, la circolare di P. Larroque difende una totale e incondizionata infallibilità di Papa Francesco. Essa con questo grande errore ha confermato quei membri del Movimento che dormono come bambini ingenui nel Getsemani in quest’ora dell’agonia della Chiesa, e ha addormentato molti altri. Inoltre, in virtù della sua ambiguità, essa ha condotto un certo numero di membri dal Movimento della Madonna in un altro movimento.



(Nota da Don Jo (Joseph) Dwight: Credo che Don Ivan Pojavnik ha riassunto bene e conciso qui ciò che fanno tantissimi sacerdoti e vescovi nella Chiesa Cattolica oggi; tantissimi hanno presa la strada più facile: "Nel nome dello Scopo - sacrificare la verità sull'altare dell'Unità" (Geremia 6:16) (“In the Name of Purpose - Sacrificing Truth on the Altar of Unity”), di Tamara Hartzell (in inglese: http://inthenameofpurpose.org/inthename.pdf)! C’è sempre la tentazione della superbia di cercare e di mantenere la propria gloria davanti agli uomini (Lc 6,26; 16,14-15; Gv 12,43; 5,44; 12,43; Rm 2,29; 1Cor 4,5; Gal 1,10. Vedete anche: “La Vera Pasqua!”; http://cibo-spir.blogspot.it/2017/05/la-vera-pasqua.html).





La situazione attuale nella Chiesa.



4. «Il Drago esulta di fronte alla vastità della sua conquista, con l’aiuto della bestia nera e della bestia simile ad un agnello» (M. 15. 9. 1989; cf. M. 15. 8. 1989). Mediante la meta-tentazione della superbia Satana ha precipitato l’umanità nel baratro più profondo dell’ateismo ed ha provocato una grande apostasia dalla fede in Cristo. Formando in maniera occulta e sistematica un falso Cristo e una falsa Chiesa, la bestia simile a un agnello sta prendendo possesso della Chiesa (cf. M. 13. 6. 1989; M. 17. 6. 1989). Questo processo avanza velocemente verso il culmine senza che moltissimi se ne accorgano, purtroppo anche numerosi membri del Movimento. Don Stefano ha detto: «Dobbiamo essere bambini intelligenti, cioè bambini con gli occhi aperti, e non bambini stupidi, vale a dire con gli occhi chiusi».



N.B.: c’è da tremare di fronte alle potenti e subdole insidie della meta-tentazione, con cui Satana si scatena contro di noi, che costituiamo il suo primo bersaglio, perché apparteniamo alla schiera della Regina delle vittorie. La Celeste Condottiera ci avverte: «Satana morde rabbioso il mio calcagno» (M. 13. 8. 1975; cf. M. 28. 6. 1989). Se il carisma dell’umiltà si scioglie nel liquore inebriante della superbia onnisciente, allora si svuotano in un cristiano le tre virtù teologali ed anche gli altri carismi. C’è da tremare davanti ai morsi quotidiani di Satana, con cui egli tenta di iniettarci, goccia per goccia, soprattutto il suo liquore inebriante, prima per introdurci nella confusione per poi disperderci. Infine c’e da tremare, poiché Leviatan ci seduce fortemente con una falsa sicurezza, come ha già fatto con gli apostoli prima della passione di Gesù, i quali hanno sottovalutato le sue predizioni e la profondità del mistero dell’iniquità. «Satana vi insidia col farvi sentire adulti, sicuri, col fare riporre in voi stessi, nelle vostre idee, nelle vostre azioni il motivo della vostra sicurezza» (M. 8. 7. 1977).





5. «Ti promettiamo ancora la massima fedeltà al Vangelo, di cui saremo sempre annunciatori integri e coraggiosi, se necessario, fino all’effusione del sangue» (Atto di consacrazione). Per questo io non accetterò mai una rottura con la Tradizione apostolica, perché uscirei dalla Chiesa apostolica, anzi non sarei più fedele al Vangelo e quindi a Cristo stesso.



«La vera povertà dello spirito è il dono che Io faccio a chi chiamo. E’ il vuoto che attira il mio amore. E’ l’onda su cui si può ascoltare e capire la mia Voce» (M. 31. 12. 1976). La Poetessa del Magnificat canta in molti messaggi un inno incomparabile alla virtù dell’umiltà. Soltanto se siamo veramente poveri in spirito, possiamo ascoltare e capire la sua Voce: essa ci dice in diversi messaggi che ci troviamo oggi nella fase conclusiva della battaglia apocalittica. Per essa la celeste Condottiera ha formato la sua schiera conducendola, mediante la consacrazione vissuta al suo Cuore Immacolato, in alto sul monte vittorioso di Cristo Crocifisso e Risorto. Ma soltanto quei montanari, che sono giunti ai livelli molto superiori alla vita mediocre, osservano nitidamente nella luce divina il campo globale della battaglia e scorgono le mosse della schiera dell’Avversario. Questi eroici scalatori sono “annunciatori forti di tutte le verità della fede cattolica, mentre si oppongono, con forza e coraggio, a tutti gli errori” (cf. M. 13. 6. 1989).



Come ha predetto profeticamente Don Stefano nella meditazione sulla battaglia di Gedeone contro i Madianiti, solo un resto del Movimento sarà disposto alla salita eroica del Calvario fino alla fine, ma con esso la Madonna otterrà il suo trionfo. In quest’orizzonte del mistero pasquale di Cristo e della Madre sua, attualizzato oggi (lo spiegano molti messaggi), Padre Quartilio ha messo alla fine delle sue due lettere le sette domande importanti.



Don Ivan Pojavnik



“M.” si riferisce alle citazioni dai messaggi della Madonna a Don Stefano Gobbi nel Libro Blu:

Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna”,

(http://madonna-sacerdoti.blogspot.it/)



Si può anche trovare questo articolo a:

http://spir-food.blogspot.it/2017/05/ready-to-die-for-christ-truth.html



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Don Jo (Joseph) Dwight

http://giuseppedwight.blogspot.com




Don Jo (Joseph) Dwight con Don Stefano Gobbi nella sacristia a Collevalenza, Italia, il 24 marzo 2011.



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