Chi Decide La Verità?
LA
BATTAGLIA FONDAMENTALE DI TUTTI I TEMPI
è chi stabilisce la verità, Dio o il mondo, Dio o Satana, Dio o
ogni persona? Questa battaglia aumenterà ancora di più nei prossimi
anni prima della seconda venuta di Gesù Cristo. Lucifero ha detto,
io sono Dio, decido io la Verità, e San Michele Arcangelo ha
risposto con il suo nome: “Chi è come
Dio?” Il Peccato Originale era lo
stesso inganno: “Ma il serpente disse alla donna: “Non morirete
affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i
vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male”.”
(Gen 3,4-5). Tanti filosofi moderni ci hanno portato nella
“RIVOLUZIONE COPERNICANA” di non cercare più la realtà e la
verità fuori di noi stessi attraverso i nostri 5 sensi ma da dentro
di noi, come ognuno di noi “diventereste come Dio”. “La
filosofia moderna, dimenticando di orientare la sua indagine
sull'essere, ha concentrato la propria ricerca sulla conoscenza
umana. …” (No. 5; Lettera Enciclica: Fides
et Ratio; Giovanni
Paolo II; 14-09-1998). In questa battaglia feroce ma subdola, è
molto importante di essere “prudenti come i serpenti”, non
soltanto “semplice come le colombe” (Mt 10,16)!
LE PAROLE “AMORE” E “MISERICORDIA” SONO USATE DALLA
CULTURA DELLA VITA E ANCHE DALLA CULTURA DELLA MORTE. “Satana si
maschera da angelo di luce” (2Cor 11,14). Noi come cattolici siamo
fortunati di avere la guida dell’Una, Vera Chiesa che Gesù Cristo
ha fondato, la Chiesa Cattolica, con gli “elementi di
santificazione” nei Sacramenti e la pienezza della Verità della
Rivelazione Divina attraverso la guida del Magistero della Chiesa
(Concilio Vat II: LG 8) con i quali i fedeli possano essere
configurati a Cristo.
SAN
TOMMASO D’AQUINO CI DICE: “AFFERMARE RARAMENTE, NEGARE DI RADO,
DISTINGUERE SEMPRE.”
Pochissimi cattolici oggi distinguono fra cambiare la disciplina
ecclesiale (che si può cambiare) e cambiare le dottrine della Chiesa
che vengono da Dio Che è immutabile e la Verità Assoluta, e perciò
non può essere cambiata mai. E ancora, un gran numero di così detti
cattolici oggi non distinguano fra approfondire e esprimere meglio
nel linguaggio umano la Verità Assoluta, con cambiare la Verità
Assoluta (Modernismo, ecc.)! La Chiesa è come il cameriere ma Dio è
il Cuoco; il cameriere non deve cambiare il pasto preparato dal Cuoco
divino ma deve portare la Verità, come Dio l’ha rivelata, ai
clienti, ai fedeli.
STIAMO
VIVENDO NEI TEMPI PIÙ PIENO DI
CONFUSIONE NELLA STORIA DEL MONDO E
DELLA CHIESA; questa confusione è stata ben orchestrata dalle
marionette del “padre della menzogna” (Gv 8,44) soprattutto nei
ultimi tempi, a causa della grande mancanza di preghiera e quasi una
indifferenza totale del peccato. Ma nonostante questo pericolo grave,
pochissimi cattolici hanno una copia del Catechismo della Chiesa
Cattolica (CCC) nelle loro case, il grande
dono che Papa Giovanni Paolo II ci ha dato in 1992! E
ancora peggio è il fatto che un gran numero dei catechisti nelle
parrocchie non hanno una copia di questo tesoro prezioso, il CCC.
Crediamo che Dio ci ha dato i 10 Comandamenti e tutta la Rivelazione
Divina soltanto per torturarci o per il nostro vero bene? Ci fidiamo
a noi stessi o ci fidiamo al nostro Creatore Che ama ognuno di noi
immensamente?!? “Gesù confido in Te!” – Santa Faustina.
Arcivescovo Fulton Sheen ha detto: “La verità è la verità anche
se nessuno la crede; errore è errore anche se tutti lo credono.”
ALCUNI
DELLE QUESTIONI CALDE DISCUSSE OGGI
sono della santità della vita e anche la cura pastorale per gli
omosessuali e per i divorziati risposati. Contrastate le citazione
seguenti dai documenti della Chiesa con la confusione che si
dissemina fuori e dentro la Chiesa Cattolica oggi (leggete questi
documenti interi!):
“Si
delinea e consolida una nuova situazione culturale, che dà ai
delitti contro la vita un aspetto inedito e
— se possibile — ancora più iniquo
suscitando ulteriori gravi
preoccupazioni. … C'è un aspetto ancora più profondo da
sottolineare: la libertà rinnega sé stessa, si autodistrugge e si
dispone all'eliminazione dell'altro quando non riconosce e non
rispetta più IL SUO COSTITUTIVO
LEGAME CON LA VERITÀ. Ogni
volta che la libertà, volendo emanciparsi da qualsiasi tradizione e
autorità, si chiude persino alle evidenze primarie di una verità
oggettiva e comune, fondamento della vita personale e sociale, la
persona finisce con l'assumere come unico e indiscutibile riferimento
per le proprie scelte non più la verità sul bene e sul male, ma
solo la sua soggettiva e mutevole opinione o, addirittura, il suo
egoistico interesse e il suo capriccio.” (No. 19; Lettera
Enciclica; EVANGELIUM VITAE;
sul Valore e L'inviolabilità della Vita Umana; Sommo Pontefice
Giovanni Paolo II; 25-031995).
PAPA
GIOVANNI PAOLO II (FRA ALTRE OCCASIONI)
HA PARLATO CON FERMEZZA AI VESCOVI NEGLI STATI UNITI (LA, California,
16-09-1987) CONTRO UN TIPO DI CATTOLICESIMO
COME UN BUFFET CON AMPIA VARIETA’ DI SCELTE:
“Talvolta è stato detto che un gran numero di cattolici, oggi, non
aderisce agli insegnamenti della Chiesa su un gran numero di
questioni, soprattutto riguardanti la morale sessuale e coniugale, il
divorzio e le nuove nozze. Di alcuni è stato detto che non accettano
la chiara posizione della Chiesa riguardo all’aborto. Si è notato
inoltre che vi è una tendenza, da parte di alcuni cattolici, ad
essere selettivi nella loro adesione agli insegnamenti morali della
Chiesa. Alcuni sostengono che il dissenso dal magistero è del tutto
compatibile con l’essere “buoni cattolici” e non costituisce un
ostacolo alla ricezione dei sacramenti. QUESTO
È UN GRAVE ERRORE che rappresenta una
sfida all’ufficio magisteriale dei vescovi degli Stati Uniti, e dei
vescovi di altri Paesi. Desidero incoraggiarvi nell’amore di Cristo
ad affrontare coraggiosamente nel vostro ministero pastorale questa
situazione, affidandovi alla forza della verità divina per
guadagnare il consenso, e alla grazia dello Spirito Santo che è
donata sia a coloro che proclamano il messaggio sia a coloro ai quali
esso è indirizzato.”
“L'insegnamento
della Chiesa sul matrimonio e sulla complementarità dei sessi
ripropone una verità evidenziata dalla retta ragione e riconosciuta
come tale da tutte le grandi culture del mondo. IL
MATRIMONIO NON È UNA QUALSIASI UNIONE TRA PERSONE UMANE.
Esso è stato fondato dal Creatore, con una sua natura, proprietà
essenziali e finalità. Nessuna ideologia può cancellare dallo
spirito umano la certezza secondo la quale esiste matrimonio soltanto
tra due persone di sesso diverso, che per mezzo della reciproca
donazione personale, loro propria ed esclusiva, tendono alla
comunione delle loro persone. In tal modo si perfezionano a vicenda,
per collaborare con Dio alla generazione e alla educazione di nuove
vite.” (No. 2; Congregazione per la Dottrina della Fede;
Considerazioni Circa i Progetti di
Riconoscimento Legale delle UNIONI TRA
PERSONE OMOSESSUALI; 3 giugno 2003).
Castità e Omosessualità: CCC 2357-2359.
“Vanno
incoraggiati quei programmi in cui questi pericoli sono evitati. Ma
occorre chiarire bene che OGNI ALLONTANAMENTO DALL'INSEGNAMENTO DELLA
CHIESA, O IL SILENZIO SU DI ESSO, nella preoccupazione di offrire una
cura pastorale, non è forma né di autentica attenzione né di
valida pastorale. SOLO CIÒ CHE È VERO
PUÒ ULTIMAMENTE ESSERE ANCHE PASTORALE.
Quando non si tiene presente la posizione della Chiesa si impedisce
che uomini e donne omosessuali ricevano quella cura, di cui hanno
bisogno e diritto.” (No. 15; Congregazione
per la Dottrina della Fede; Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica
sulla Cura Pastorale delle Persone Omosessuali; 1°
ottobre 1986; Joseph Card. Ratzinger,
Prefetto).
Dopo un vescovo tedesco ha messo in dubbio
l’insegnamento della Chiesa sui
DIVORZIATI RISPOSATI,
nel 1998 il cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione
per la Dottrina della Fede, introdusse il volume intitolato Sulla
Pastorale dei Divorziati Risposati: “Per
quanto riguarda la posizione del Magistero sul problema dei fedeli
divorziati risposati, si deve inoltre sottolineare che i recenti
documenti della Chiesa uniscono in modo molto equilibrato le esigenze
della verità con quelle della carità. Se in passato nella
presentazione della verità talvolta la carità forse non risplendeva
abbastanza, oggi è invece grande il pericolo di tacere o di
compromettere la verità in nome della carità. Certamente la parola
della verità può far male ed essere scomoda. Ma è la via verso la
guarigione, verso la pace, verso la libertà interiore. Una
pastorale, che voglia veramente aiutare le persone, deve sempre
fondarsi sulla verità. SOLO CIÒ CHE È
VERO PUÒ IN DEFINITIVA ESSERE ANCHE PASTORALE.
«Allora conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv
8,32).” (La
pastorale del matrimonio deve fondarsi sulla verità; A proposito di
alcune obiezioni contro la dottrina della Chiesa circa la recezione
della Comunione eucaristica da parte di fedeli divorziati risposati;
Da uno scritto poco conosciuto del cardinale Joseph Ratzinger
pubblicato nel 1998; Osservatore Romano; 30
novembre 2011).
La
Lettera della Congregazione per la
Dottrina della Fede circa la recezione
della Comunione eucaristica da parte di fedeli DIVORZIATI RISPOSATI
del 14 settembre 1994 ha avuto una vivace eco in diverse parti della
Chiesa. Accanto a molte reazioni positive si sono udite anche non
poche voci critiche.
Comunione
ai divorziati risposati. Caffarra avverte: "Fermatevi".
Netta risposta del cardinale
all’apertura del porporato Kasper. Bologna, 16 marzo 2014 -
«DA BOLOGNA con amore: fermatevi». Questo
il titolo e il messaggio di un’intervista al Cardinale
Carlo Caffarra. Dalle pagine del Foglio
il cardinale ammonisce: «Non toccate il matrimonio di Cristo. Non si
giudica caso per caso, non si benedice il divorzio. L’ipocrisia non
è misericordiosa». Una risposta chiara
in merito alla proposta del cardinale Walter Kasper circa
la possibilità di riammettere alla comunione, dopo un periodo di
penitenza, le coppie di divorziarti risposati che lo chiedono.
Se
si ammette di poter cambiare una dottrina della Chiesa, in principio,
si apre la porta di cambiare tutte le dottrine infallibili della
Chiesa. ECCO IL VELENO STERMINANTE
NASCOSTO NEL NOME DELLA CARITÀ (FALSA), compassione malconsigliata!
Il Cardinale Walter Kasper fa parte del “C8”, il Consiglio di
otto saggi cardinali (?!?) istituito da Papa Francesco!
Gesù
ci ha detto: “Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo
non lo separi” (Mt 19,6; 5,32)!
Queste parole di Gesù sono spiegate bene dagli insegnamenti della
Chiesa (CCC 2331-2336).
«IO
NON MI IDENTIFICO con i visi inespressivi di chi recita il rosario
fuori dalle cliniche, che praticano l’interruzione della
gravidanza» (una intervista pubblicata dal Quotidiano Nazionale
lunedì 12 maggio 2014). DA NON CREDERE
che a pronunciare queste parole sia stato il nuovo (30-12-2013)
SEGRETARIO GENERALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, MONSIGNOR
NUNZIO GALANTINO!
Sarebbe
bello che il segretario della Cei
provasse almeno a riflettere su queste parole della Beata Madre
Teresa di Calcutta: «Sento che oggigiorno il più grande distruttore
di pace è l'aborto, perché è una guerra diretta, una diretta
uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa. [...]
Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c'è
più niente che impedisce a me di uccidere te, e a te di uccidere
me».
Ma non finisce qui. Il giornalista domanda qual è il suo
augurio per la Chiesa italiana, ed ecco LA RISPOSTA DI GALANTINO:
«Che si possa parlare di qualsiasi argomento, di preti sposati, di
Eucaristia ai divorziati, di omosessualità, senza tabù, partendo
dal Vangelo e dando ragioni delle proprie posizioni».
La
Madonna a Akita, Giappone (1973):
“L´opera del diavolo si infiltrerà
anche nella Chiesa in tale modo che vedrete CARDINALI
CONTRO CARDINALI e vescovi contro altri
vescovi. I preti che mi venerano saranno disprezzati e saranno
opposti dai loro confratelli. La Chiesa e gli altari saranno
danneggiati. La Chiesa sarà pieno di
quelli che accettano compromessi …”
Sempre
più c’è una grande ribellione contro la Verità Assoluta Che è
Gesù Cristo (Gv 14,6). La Verità (“V”
maiuscolo)
qui sulla terra, in questa “lotta tremenda” (CCC 409), è sempre
accompagnata dalla croce di Cristo nel momento presente, ma porta
alla vera gioia, pace e libertà. La verità (“v” minuscolo) del
relativismo, rifiuta la sofferenza nel momento presente, ma porta al
dolore, l’agitazione e la schiavitù dopo. “Non
abbiamo bisogno di una Chiesa che è mossa dal mondo, ma una Chiesa
che muove il mondo” – G.K. Chesterton. Non
credo che fosse per caso che quando Papa Giovanni Paolo II era
chiesto verso la fine della sua vita di offrire un versetto da tutta
la Bibbia per tutto il popolo di Dio, ha risposto senza esitazione:
“LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI”
(Gv 8,32; Ger 6,16)!
Padre, “Consacrali nella verità” (Gv 17,17)! La Verità, legata
alla croce di Gesù qui sulla terra, è scomoda!
“LA PROFEZIA DI DON BOSCO DELLE DUE COLONNE” ci fa capire la
grande importanza di rimanere molto vicino a Gesù nell’Eucaristia
(finché sia possibile) con il Rosario in mano.
IL
PECCATO HA ATTACCATO LA “GERARCHIA DEI
VALORI”. L’uomo vuole diventare Dio
(Gen 3,4-5). Il corpo dell’uomo ribella contro l’anima dell’uomo,
e l’anima si capitola e si rifiuta il primato dello spirito. E
allora il feeling del corpo domina la mente, e tutti i due dominano
lo spirito. La moralità diventa sottosopra, confusa e relativistica.
La legge naturale di Dio è rifiutata. I rapporti non naturali
diventano la moda e pretendono gli stessi diritti dei rapporti
naturali. La rivelazione divina e la legge divina sono rifiutate; la
nostra civilizzazione declina e crolla!
RELATIVISMO,
secondo Papa Benedetto XVI, “è la difficoltà più profonda dei
nostri tempi.”
(http://popebenedictxviblog.blogspot.it/2005_05_01_archive.html).
Nella
sua omelia alla Messa prima del conclave che l’ha presto eletto
Papa Benedetto XVI, l’allora Cardinale Ratzinger ha detto: “Avere
una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso
etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il
lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”,
appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni.
SI VA COSTITUENDO UNA DITTATURA DEL
RELATIVISMO che non riconosce nulla
come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e
le sue voglie.”
Oggi
tantissimi cattolici vogliono, con la benedizione (almeno
tacitamente) dei preti e dei vescovi, UN
CRISTIANESIMO SENZA LA CROCE E SENZA
QUESTI “COMPLESSI DI COLPEVOLEZZA” CHE SI CHIAMAVANO I PECCATI. E
perciò pochissimi cattolici oggi si confessano e tanti vanno ai
psichiatri che costa molto di più che di confessare i peccati da un
prete, che spesso, purtroppo, non si trova nella confessionale in
tante chiese.
Ma
tanti che vanno alla confessione, non capiscono più che cos’è un
peccato secondo il CCC, perché pochissimi preti oggi fanno il
rischio del loro lavoro principale di aiutare le anime di
identificare e di curare le malattie mortale dell’anima, i
peccati mortali! Il
5 giugno 2009, l’arcivescovo Mauro Piacenza, parlando a “radio
Vaticana”, ha lanciato un ALLARME
“CONFESSIONI” ed ha annunciato la
pubblicazione di un “vademecum per confessori e direttori
spirituali”. Ha detto: “Paiono sempre meno le persone che
avvertono la DIFFERENZA CHIARA TRA IL BENE E IL MALE, tra la verità
e la bugia, tra il peccato e la virtù e che, conseguentemente,
desiderano accostarsi alla riconciliazione - ha detto Piacenza - Se
non si ha il senso del peccato è difficile ricorrere, ovviamente,
alla riconciliazione: allora, la SI CONFONDEREBBE CON IL LETTINO DI
UNO PSICOLOGO E DI UNO PSICHIATRA”.
Cari
fratelli, “LA VERITÀ
(di Dio!) VI FARÀ LIBERI”!
- - -
Per leggere qualche dettaglio di più visitate i “Cibo Spirituale”
di recente:
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