LA MESSA NEOCATECUMENALE
In gennaio 2015, io, Don Jo (Joseph)
Dwight, ha pubblicato sull’Internet
(http://parolafavita.blogspot.it/2015/01/cibo-spirituale-1501.html;
http://parolafavita.blogspot.it/2015/02/cibo-spirituale-1502.html)
ed ho mandato le due seguenti email a più di 100 persone nel Cammino
Neocatecumentale per i quali ho cercare di aiutare per circa 10 anni
qui in Italia, da 2005 a 2015.
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La prima email di gennaio 2015:
Siamo stati ingannati, manipolati e
plagiati con la più grande sofisticazione di manipolazione mentale
nella storia del mondo. Perciò tanti sono ignoranti e innocenti di
ciò che sono stati portati dentro. Ma quando sono confrontati con
almeno una persona che è riuscita a tirarsi fuori di questa corrente
molto forte, una persona che ha lasciato la mandria precipitandosi in
massa, verso il culto dell’uomo invece il culto di Dio, verso le
belle bugie vuote del “padre della menzogna” (Gv 8,44), invece di
andare verso “la via, la verità e la vita” (Gv 14,6), a
quel punto sono davanti ad una scelta fondamentale, di cercare la
Verità fuori delle loro teste, o di prendere la via molto più
facile di continuare ciò che si sono lasciati scivolare dentro che è
ciò che la grande maggioranza delle persone intorno a loro sta
facendo, di essere “politicamente corretto”, che non porta alla
Verità salvifica e assoluta Che è Gesù Cristo. Anche tanti si sono
lasciati i loro cuori diventare attaccati a certe cose che non sono
di Dio, che include la gloria davanti agli uomini soprattutto nella
Chiesa, e hanno spinto da parte le ispirazioni e le grazie di Dio con
tanti piccoli compromessi che sono sempre accompagnati da una
crescita di cecità alla vera situazione dal punto di vista perfetta
di Dio.
E’ interessante che anni fa c’era
uno studio psicologico fatto in cui un maestro di scuola superiore ha
detto a tutti i studenti di alzare la mano a destra, ma nell’aula
di 30 studenti c’erano 29 che erano ordinato prima di alzare la
mano a sinistra. Quello che non sapeva di questo ha cominciato ad
alzare la sua mano a destra ma quando ha visto i venti nuove studenti
che hanno alzato la mano a sinistra, ha deciso di alzare la sua mano
a sinistra. Poi uno di quei 29 ha messo giù la sua mano a sinistra e
ha alzato la mano a destra. Quando quello solo ha visto questo, lui
ha deciso di alzare la sua mano a destra anche. Dopo tante prove
simili, i risultati erano molto conclusivi che quando soltanto una
persona ha il coraggio di seguire ciò che è giusto, questo da’
grande coraggio per gli altri che sono stati intimiditi dalla mandria
spinta in massa lontano dalla Verità scomoda, ma salvifica che è
accompagnata dalla croce di Cristo.
In qualche modo credo che Dio mi ha
dato la grazia durante la mia vita di cercare la Verità scomoda
fuori della mia testa e di essere disponibile di fare i rischi di
stare in piedi perfino quando ero spesso totalmente da solo in ciò
che ho scoperto e ciò che dovevo fare. Ho ricevuto tanto di questo
parte del mio carattere da mio babbo, ma quando mi sono reso conto
che mio babbo si è lasciato scivolare nella direzione spagliato, Dio
mi ha dato la grazia di seguire la Verità nonostante che ho sofferto
tanto di essere rifiutato dai miei genitori. Visitate, in inglese:
http://necedah-cult.blogspot.com;
http://spir-food.blogspot.it/2012/12/the-death-of-my-brother.html.
Sono stato nella Chiesa tutta la mia
vita e si capisce che ho sofferto di più dalla mia sposa, la Chiesa.
Sono stato tradito e abbandonato dai preti, perdendo la mia comunità
o parrocchia o amici; due volte ho sofferto la depressione forte dopo
queste esperienza. Queste esperienze mi hanno offerto tante
opportunità di lottare per la Verità che da libertà vera.
Visitate: “La Grande Responsabilità dei Responsabili Religiosi”
(http://evang-fondam.blogspot.it/2013/05/grande-responsabilita.html).
Ogni volta che soffriamo in queste
situazioni difficile, e perseveriamo nella preghiera e di non
abbandonare Dio dopo le Sue potature (Gv 15,2; Prov 3,12; Eb 12,5-6),
i nostri cuori sono allargati e siamo sempre più liberi da noi
stessi e dai nostri egoismi nascosti per avere più spazio nei nostri
cuori per Dio e le Sue Grazie. Questa è l’esperienza di tutti i
santi.
Recentemente (pochi giorni fa) mi
sono reso conto che Dio stava chiedendomi di fare un altro taglio
doloroso nella mia vita. Vi offro l’email che ho mandato, pochi
giorni fa, a più di 100 membri del Cammino Neocatecumenale in
Italia.
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Il seguente è la prima email che ho
mandato a più di 100 membri del Cammino Neocatecumenale in Italia,
il 19 gennaio 2015:
Cari fratelli e sorelle delle
comunità Neocatecumenali,
Sto aiutando con le Sante Messe e le
celebrazioni penitenziali con le comunità Neocatecumenali da quasi
10 anni. Avevo detto qualche volta che sapevo che i vostri statuti
erano approvati, ma il modo in cui si faceva la Santa Messa non era
ancora approvato e che Papa Benedetto aveva chiesto una commissione,
di esaminare la Santa Messa celebrata nei piccoli gruppi sabato sera
fra i membri del Cammino Neocatecumenale. Credevo fino a pochi
giorni fa che questa commissione non aveva finito il proprio lavoro
prima che Papa Benedetto ha dato le sue dimissioni. Pochi giorni fa
ho scoperto che invece la commissione ha finito il proprio lavoro ed
i fondatori e dirigenti del Cammino Neocatecumenale – Kiko
Argüello, Carmen Hernandez e Padre Mario Pezzi – hanno ricevuto
una lettera del 1 dicembre 2005 scritta dal Cardinale Francis Arinze,
prefetto della congregazione vaticana per la liturgia con un elenco
di “decisioni del Santo Padre” alle quali si dovevano attenere.
Ho scoperto che i fondatori e
dirigenti del Cammino Neocatecumenale non hanno obbedito
questa lettera dal Cardinale Francis Arinze. Stavo per offrire la mia
decisione che devo obbedire le “decisione del Santo Padre” sabato
sera alle Messe sabato sera, il 17 gennaio 2015, quando un
catechista, da più di 20 anni, mi ha detto che dopo la lettera di
Arinze, la Messa Neocatecumenale era approvata da Papa Benedetto.
Così non ho offerto la mia decisione nella mia lettera stampata
sabato sera (allegata).
Poi quando ho cercato questa
approvazione del Santo Padre sull’Internet, ho scoperto che era
accaduto che il pontificio consiglio per i laici presieduto dal
cardinale Stanislaw Rylko aveva predisposto il testo di un decreto di
approvazione globale di tutte le celebrazioni liturgiche ed
extraliturgiche del Cammino neocatecumenale, da rendersi pubblico il
20 gennaio in occasione di un previsto incontro del Papa con il
Cammino. Il decreto era stato redatto su indicazione della
congregazione per il culto divino, presieduta dal cardinale Antonio
Cañizares Llovera. I fondatori e leader del Cammino, Francisco
"Kiko" Argüello e Carmen Hernández, ne furono informati e
anticiparono festanti ai loro seguaci l'imminente approvazione. Il
tutto all'insaputa del Papa!
Benedetto XVI venne a conoscenza del
testo del decreto pochi giorni prima dell'incontro del 20 gennaio. Lo
trovò sconclusionato e sbagliato. Ordinò che fosse cancellato e
riscritto secondo le sue indicazioni.
Nel “Discorso del Santo Padre
Benedetto XVI alla Comunità del Cammino Neocatecumenale”, il 20
gennaio 2012, Papa Benedetto ha ribadito che le celebrazioni nelle
piccole comunità devono essere “regolata dai Libri liturgici,
che vanno seguiti fedelmente”, come ha ordinato già con la
lettera dal Cardinal Arinze più di 6 anni prima.
Quindi, vi prego di leggere la mia
decisione nella mia lettera (allegata) che intendevo a dare sabato
scorso, il 17 gennaio 2015, ma invece vi offro adesso dopo aver
scoperto che non era approvata la Messa neocatecumenale. Alla fine di
questa lettera ho offerto “una proposta, un’idea mia”.
Fratelli e sorelle, “La Verità
vi farà liberi” (Gv 8,32), non soltanto in questa vita corta,
ma anche per tutta l’eternità!
Don Jo (Joseph) Dwight
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Il seguente è la lettera stampata
(allegata all’email) che pensavo di dare sabato sera dopo due Messe
neocatecumenali, il 17 gennaio 2015:
17 gennaio 2015
Cari
fratelli e sorelle delle comunità Neocatecumenali,
Sto aiutando con le Sante Messe e le
celebrazioni penitenziali con voi quasi 10 anni. Vedo tanta buona
volontà e anche tanti frutti buoni. Proprio per questo mi sono
prestato perfino di essere disponibile per due Sante Messe ogni
sabato sera con voi, e le celebrazioni penitenziali quando mi
telefonate.
Avevo detto qualche volta che sapevo
che i vostri statuti erano approvati, ma il modo in cui si faceva la
Santa Messa non era ancora approvato e che Papa Benedetto aveva
chiesto una commissione, di esaminare la Santa Messa celebrata nei
piccoli gruppi sabato sera fra i membri del Cammino Neocatecumenale.
Credevo fino a pochi giorni fa che questa commissione non aveva
finito il proprio lavoro prima che Papa Benedetto ha dato le sue
dimissioni. Pochi giorni fa ho scoperto che invece la commissione ha
finito il proprio lavoro ed i fondatori e dirigenti del Cammino
Neocatecumenale – Kiko Argüello, Carmen Hernandez e Padre Mario
Pezzi – hanno ricevuto una lettera del 1 dicembre 2005 scritta dal
Cardinale Francis Arinze, prefetto della congregazione vaticana per
la liturgia con un elenco di “decisioni del Santo Padre” alle
quali si dovevano attenere.
“Dei sei punti in cui si
articolavano le direttive del Papa, uno solo concede ai
neocatecumenali di continuare così come è stato fatto. Riguarda lo
scambio della pace anticipato a prima dell’offertorio: prassi
tradizionale nella liturgia cristiana e in uso fino ad oggi, ad
esempio, nel rito ambrosiano celebrato nell’arcidiocesi di Milano.
Su tutti gli altri punti il Cammino Neocatecumenale doveva azzerare
gran parte delle sue innovazioni liturgiche.”
La nostra Santa Madre Chiesa cerca
di aiutare e proteggere i movimenti carismatici per non perdere i
doni che lo Spirito Santo ha dato ad ogni movimento. Facendo parte
del Movimento dei Focolari da 1986, diversi volte ho sentito dalla
bocca di Chiara Lubich che lei ha seguito subito e totalmente ogni
piccola indicazione da Papa Giovanni Paolo II, anche se lei doveva
cambiare i suoi programmi importanti. Come i santi ed i religiosi
buoni, Chiara Lubich si fidava totalmente a Dio, non a se stessa, e
perciò lei credeva che se lei obbedisce il Papa, il suo superiore,
dopo aver espresso bene il suo pensiero, anche se lei non era
d’accordo con la decisione del Papa, si faceva la santa volontà di
Dio. Se il Papa ha spagliato veramente, secondo Dio, il Papa
probabilmente cambierà la sua idea, proprio perché Chiara Lubich ha
obbedito. L’umiltà e l’obbedienza fanno scaturire le grazie di
Dio! Se ciò che Chiara Lubich credeva di essere giusto era veramente
giusto secondo Dio, Dio ci pensa di risolvere il problema, e di
cambiare l’idea del suo superiore, secondo i tempi di Dio. Il primo
criterio di discernimento in riguardo alle rivelazioni private è
proprio l’umiltà e obbedienza (visitate, in inglese: “The
Catholic Church and Private Revelation”;
http://priv-rev.blogspot.com).
Certo, la responsabilità dei superiori è molto grande! Visitate:
“La Grande Responsabilità dei Responsabili Religiosi”
(http://evang-fondam.blogspot.it/2013/05/grande-responsabilita.html).
All’inizio di un movimento
la Chiesa offre un periodo di osservazione e anche certe
autorizzazioni verbali accordate, come Papa Giovanni Paolo ha fatto
con i responsabili del Cammino Neocatecumenale. Poi dopo la Madre
Chiesa ci guida per il nostro vero bene e per il vero bene del
movimento ecclesiale. E’ simile a Gesù che ha accolto tutti, ha
fatto tanti miracoli e guarigioni, ma pian piano ha portato tutti
disponibili con Lui verso Gerusalemme, verso Calvario, e finalmente
alla crocifissione dove c’erano soltanto la Madre di Gesù, San
Giovanni apostolo ed alcuni donne. Gesù conduce tutti di buona
volontà verso Calvario con la croce, verso fiducia in Dio non in se
stessi, che è l’unica via per superare i nostri egoismi per poter
amare Dio ed il prossimo in un modo autentico. “La Verità vi
farà liberi” (Gv 8,32)!
Il richiamo di Benedetto XVI riguarda
i modi in cui i gruppi neocatecumenali celebrano la Messa. Il Papa
vuole che essi si conformino a quanto prescrivono le norme liturgiche
valide per tutta la Chiesa.
Mi sono meravigliato quando ho
scoperto che Kiko Argüello, Carmen Hernandez e Padre Mario Pezzi non
hanno obbedito la lettera in cui si articolano le direttive del
Papa. Il loro atto di parziale ubbidienza è in una lettera che essi
hanno scritto al Papa il 17 gennaio 2006. Si limitano infatti a
ringraziare il Papa per aver loro concesso altri due anni di tempo. E
tornano a difendere il loro modo di fare la comunione. Sottolineano
che il far la comunione “in questo modo” è strumento essenziale
per convertire i lontani: abbandonarlo pregiudicherebbe la loro
missione. Sul punto cruciale della comunione fanno capire di voler
proseguire per la loro strada. È infatti opinione diffusa tra i
neocatecumenali che la lettera di Arinze sia qualcosa di provvisorio,
di modificabile, un semplice “instrumentum laboris”, e che alla
fine la loro prassi sarà sostanzialmente approvata. Questa opinione
permane anche dopo il richiamo di Benedetto XVI relative al rito
della Messa, nel discorso da lui rivolto ai neocatecumenali il 12
gennaio 2006.
In ogni caso, non è questo il
pensiero né di Arinze né del Papa. In un’intervista del 15
febbraio alla Radio Vaticana, il cardinale prefetto della
congregazione per la liturgia ha ribadito che la lettera è “la
conclusione di tutto”. E ha così esposto il processo da cui è
nata:
“La lettera è scaturita da ciò
che emergeva dall'esame di questa congregazione di come il Cammino
Neocatecumenale celebra la santa Messa da molti anni. [...] Per
l'esame di questo abbiamo avuto una commissione mista tra persone
nominate dal Cammino Neocatecumenale e persone nominate dalla nostra
congregazione. Nelle discussioni sono emerse tante pratiche che loro
fanno durante la Messa, [...] e molte emergevano che non erano
secondo i libri approvati. Questo è il background. Il tutto è stato
esaminato in molte sessioni dalla commissione mista per un periodo di
due anni o più. E c’è stata anche una discussione tra sette
cardinali della curia romana per volere del Santo Padre, i quali
hanno esaminato il tutto. Dunque, questa lettera è la conclusione di
tutto”.
ECCO LA LETTERA SCRITTA DAL
CARDINALE FRANCIS ARINZE:
Congregatio de Cultu Divino et
Disciplina Sacramentorum; Prot. 2520/03/L; dalla Città del Vaticano,
1 dicembre 2005:
Egregi Signor Kiko Argüello, Sig.na
Carmen Hernandez e Rev.do Padre Mario Pezzi,
a seguito dei dialoghi intercorsi con
questa Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei
Sacramenti circa la celebrazione della Santissima Eucaristia nelle
comunità del Cammino Neocatecumenale, in linea con gli orientamenti
emersi nell’incontro con Voi dell’11 novembre c.a., sono a
comunicarVi le decisioni del Santo Padre.
Nella celebrazione della Santa Messa,
il Cammino Neocatecumenale accetterà e seguirà i libri liturgici
approvati dalla Chiesa, senza omettere né aggiungere nulla. Inoltre,
circa alcuni elementi si sottolineano le indicazioni e precisazioni
che seguono:
1. La Domenica è il “Dies Domini”,
come ha voluto illustrare il Servo di Dio, il Papa Giovanni Paolo II,
nella Lettera Apostolica sul Giorno del Signore. Perciò il Cammino
Neocatecumenale deve entrare in dialogo con il Vescovo diocesano
affinché traspaia anche nel contesto delle celebrazioni liturgiche
la testimonianza dell’inserimento nella parrocchia delle comunità
del Cammino Neocatecumenale. Almeno una domenica al mese le comunità
del Cammino Neocatecumenale devono perciò partecipare alla Santa
Messa della comunità parrocchiale.
2. Circa le eventuali monizioni
previe alle letture, devono essere brevi. Occorre inoltre attenersi a
quanto disposto dall’”Institutio Generalis Missalis Romani”
(nn. 105 e 128) e ai Praenotanda dell’”Ordo Lectionum Missae”
(nn. 15, 19, 38, 42).
3. L’omelia, per la sua importanza
e natura, è riservata al sacerdote o al diacono (cfr. C.I.C., can.
767 § 1). Quanto ad interventi occasionali di testimonianza da parte
dei fedeli laici, valgono gli spazi e i modi indicati nell’Istruzione
Interdicasteriale “Ecclesiae de Mysterio”, approvata “in forma
specifica” dal Papa Giovanni Paolo II e pubblicata il 15 agosto
1997. In tale documento, all’art. 3, §§ 2 e 3, si legge:
§ 2 - “È lecita la proposta di
una breve didascalia per favorire la maggior comprensione della
liturgia che viene celebrata e anche, eccezionalmente, qualche
eventuale testimonianza sempre adeguata alle norme liturgiche e
offerta in occasione di liturgie eucaristiche celebrate in
particolari giornate (giornata del seminario o del malato, ecc.) se
ritenuta oggettivamente conveniente, come illustrativa dell’omelia
regolarmente pronunciata dal sacerdote celebrante. Queste didascalie
e testimonianze non devono assumere caratteristiche tali da poter
essere confuse con l’omelia”.
§3 - “La possibilità del
‘dialogo’ nell’omelia (cfr. Directorium de Missis cum Pueris,
n. 48) può essere, talvolta, prudentemente usata dal ministro
celebrante come mezzo espositivo, con il quale non si delega ad altri
il dovere della predicazione”.
Si tenga inoltre attentamente conto
di quanto esposto nell’Istruzione “Redemptionis Sacramentum”,
al n. 74.
4. Sullo scambio della pace, si
concede che il Cammino Neocatecumenale possa usufruire dell’indulto
già concesso, fino ad ulteriore disposizione.
5. Sul modo di ricevere la Santa
Comunione, si dà al Cammino Neocatecumenale un tempo di transizione
(non più di due anni) per passare dal modo invalso nelle sue
comunità di ricevere la Santa Comunione (seduti, uso di una mensa
addobbata posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato
in presbiterio) al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la
Santa Comunione. Ciò significa che il Cammino Neocatecumenale deve
camminare verso il modo previsto nei libri liturgici per la
distribuzione del Corpo e del Sangue di Cristo.
6. Il Cammino Neocatecumenale deve
utilizzare anche le altre Preghiere eucaristiche contenute nel
messale, e non solo la Preghiera eucaristica II.
In breve, il Cammino Neocatecumenale,
nella celebrazione della Santa Messa, segua i libri liturgici
approvati, avendo tuttavia presente quanto esposto sopra ai numeri 1,
2, 3, 4, 5 e 6.
Riconoscente al Signore per i frutti
di bene elargiti alla Chiesa mediante le molteplici attività del
Cammino Neocatecumenale, colgo l’occasione per porgere distinti
saluti.
+ Francis Card. Arinze
Prefetto
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Egregi: Sig. ARGÜELLO Kiko, Sig.na
HERNANDEZ Carmen, Rev.do P. PEZZI Mario
Via dei Gonzaga, 205; ROMA
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Cari
fratelli e sorelle delle comunità Neocatecumenali,
IN COSCIENZA, DAVANTI A DIO, NON
POSSO PIÙ CELEBRARE UNA MESSA NON APPROVATA DALLA CHIESA. In
questi ultimi anni ho cominciato a capire sempre di più, nelle mie
meditazione ogni giorni e davanti a Gesù eucaristico un ora ogni
giorno da 14 anni, la grandezza dell’Eucaristia, la presenza
sostanziale di Gesù, il Figlio di Dio, in Persona, in ogni minima
particella del pane. Ho cominciato anche a scoprire ed a capire
quanto il demonio ha lavorato, con tanta astuzia e finezza, nella
Chiesa Cattolica, a far diminuire la fede, l’amore e l’umiltà
riverenziale davanti a Dio infinito nell’Eucaristia, “la fonte e
apice della vita cristiana” (Vat. II: LG 11; CCC 1324). Un anno fa
avevo scritto un articolo: “Il Dio Infinito Fra Noi”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2014/01/il-dio-infinito-fra-noi.html).
Sono sempre disponibile per aiutare
con le celebrazioni penitenziali.
Vorrei offrire una proposta,
un’idea mia. Nonostante che sono totalmente convinto che è
molto importante ad obbedire questa lettera da Cardinale Arinze,
nella lettera di Kiko, Carmen e Padre Mario, che essi hanno scritto
al Papa il 17 gennaio, hanno sottolineato che il far la comunione “in
questo modo” è strumento essenziale per convertire i lontani:
abbandonarlo pregiudicherebbe la loro missione. Le comunità che sono
già in cammino più di 5 o 10 anni, non mi pare che sono più “i
lontani”. E perciò se alcuni comunità sono disponibili ad
obbedire la lettera da Cardinale Arinze, concordate con il loro
parroco (dove sono ospitate) e con i loro catechisti, sono molto
disponibile a celebrare la Santa Messa nel modo approvato dalla Santa
Madre Chiesa con voi.
Nella Convivenza di Inizio Corso
2013-2014, Kiko ha detto alla fine della catechesi ecclesiale: “E’
importantissimo il punto del catechismo sulla politica, è un punto
importantissimo. C’è chi pensa che la storia è immanente, che
stiamo andando verso un mondo migliore, con più democrazia, più
progresso e possiamo dire che è falso! Stiamo andando verso
l’apostasia, verso l’anticristo, come dice l’apocalisse e
il catechismo.”
Credo in questo periodo molto
difficile, con meno preghiera che mai e più peccati e più
indifferenza che mai, “Satana si maschera da angelo di luce”
(2Cor 11,14) meglio che mai. E perciò, è molto importante di
rimanere fedele al Magistero della Chiesa. La Chiesa è l’ancella
della Verità, non l’Autore della Verità! “Chi Decide
La Verità?”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2014/06/chi-decide-la-verita.html).
“L´opera del diavolo si infiltrerà anche nella Chiesa in tale
modo che vedrete CARDINALI CONTRO CARDINALI e vescovi contro
altri vescovi. … La Chiesa sarà piena di quelli che accettano
compromessi …” (La Madonna a Akita, Giappone; 13 ottobre
1973, l’anniversario del grande miracolo del sole a Fatima, 13
ottobre 1917)!
Nel “Atto di Consacrazione al Cuore
Immacolato di Maria” per i sacerdoti aderenti al Movimento
Sacerdotale Mariano, si legge: “Soprattutto vogliamo essere uniti
al Santo Padre e alla Gerarchia, con la ferma adesione a tutte le sue
direttive, così da opporre una barriera al processo di
contestazione del Magistero, che minaccia le fondamenta stesse
della Chiesa.”
Cari fratelli e sorelle, aiutiamoci a
vicenda (Eb 3,13) a non scivolare gentilmente (“piena di
allegria”, Diario di Santa Faustina, no. 153) nell’apostasia,
con i compromessi, prima che sarà “rivelato l’uomo iniquo, il
figlio della perdizione” (2Ts 2,3-4)!
Don Jo (Joseph)
Dwight (http://giuseppedwight.blogspot.com
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Il seguente è la seconda email
(http://parolafavita.blogspot.it/2015/02/cibo-spirituale-1502.html)
mandata in febbraio 2015:
Cari amici del Cammino
Neocatecumenale,
Siccome ho cercato di servire le
comunità neocatecumentali 10 anni, naturalmente alcuni persone mi
hanno parlato a voce, per telefono e per email della mia decisione:
“In coscienza, davanti a Dio, non posso più celebrare una Messa
non approvata dalla Chiesa.” Alcuni non hanno capito questa mia
decisione; cerco di offrire più chiarimento.
Si può trovare la prima email, il
mese scorso, che riguarda la Messa Neocatecumenale a:
http://parolafavita.blogspot.it/2015/01/cibo-spirituale-1501.html.
La mia risposta fondamentale è
quello che ho già scritto
(http://parolafavita.blogspot.it/2015/01/cibo-spirituale-1501.html).
Cioè, anche se non capisco tutti i motivi del elenco di “decisioni
del Santo Padre” nella lettera del 1 dicembre 2005 scritta dal
Cardinale Francis Arinze, mi fido al Vicario di Cristo, e
obbedisco le “decisioni del Santo Padre”. Perciò, cercherò a
spiegare almeno un po’ di ciò che ho capito della guida e sapienza
del Papa Benedetto, e in particolare, nei “Libri Liturgici” che
guida tutta la Chiesa Cattolica nelle celebrazioni liturgici,
soprattutto quella più importante, la Santa Messa!
Come ho già scritto: “Il richiamo
di Benedetto XVI riguarda i modi in cui i gruppi neocatecumenali
celebrano la Messa. Il Papa vuole che essi si conformino a quanto
prescrivono le norme liturgiche valide per tutta la Chiesa. …
Nel “Discorso del Santo Padre Benedetto XVI alla Comunità del
Cammino Neocatecumenale”, il 20 gennaio 2012, Papa Benedetto ha
ribadito che le celebrazioni nelle piccole comunità devono essere
“regolata dai Libri liturgici, che vanno seguiti fedelmente”,
come ha ordinato già con la lettera dal Cardinal Arinze più di 6
anni prima.”
Anche Papa Giovanni Paolo II ha dato
lo stesso richiamo ai Neocatecumenali:
“Celebrate l'Eucaristia e,
soprattutto, la Pasqua, con vera pietà, con grande dignità, con
amore per i riti liturgici della Chiesa, con esatta osservanza
delle norme stabilite dalla competente autorità, con volontà di
comunione con tutti i fratelli…”
(Osservatore Romano, 11 febbraio
1983; http://www.geocities.ws/Athens/Delphi/6919/OR110283.htm).
Come ho già indicato,
l’atteggiamento dei santi era di fidarsi al Papa, di cercare
di capire il pensiero e il desiderio del Vicario di Cristo, INVECE
di cercare, forse con furbizia, i modi di girare intorno agli ordini
del superiore, o di cercare in tutti i modi di giustificare il modo
di fare non in sintonia dell’ordine del superiore. Perciò non
cercherò a spiegare in un modo casuistica il motivo per cui Papa
Benedetto non ha approvato la Messa Neocatecumenale da punto di vista
dei “Libri liturgici”, ma piuttosto cercherò ad indicare ciò
che ho capito della sapienza dei “Libri liturgici” in generale.
Si può trovare facilmente i Libri
liturgici sul Web; offro i due più importanti:
Ordinamento Generale del Messale
Romano
Redemptionis Sacramentum
Questi Libri liturgici offrono
“alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la
Santissima Eucaristia” per la Chiesa in tutto il mondo. Al di
la delle norme liturgiche normali, si trova le spiegazioni quando il
Sacerdote o il Vescovo deve fare un’eccezione secondo le esigenze
della situazione. Ad esempio in una parrocchia piccola il Sacerdote
deve distribuire l’Eucaristia da solo, mentre in una parrocchia di
Huntington Beach, California, dove ho lavorato per un anno
(1990-1991), ci sono circa 1000 persona ad ogni Messa con un
Sacerdote, e perciò ci sono le spiegazioni nei libri liturgici
quando si può applicare le eccezioni delle norme per guidare il
Sacerdote o il Vescovo per mantenere più riverenza possibile davanti
alla Santissima Eucaristia. O, ad esempio, le norme spiegano dove di
mettere il Tabernacolo in una chiesa dove c’è poco turismo e dove
c’è molto turismo, ecc., sempre con lo scopo di mantenere più
riverenza possibile davanti alla Santissima Eucaristia. “Io
sono il Signore, tuo Dio, … non avrai altri dei di fronte a me”
(Es 20,2-5; CCC 2083-2141). “Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo
rendi culto” (Mt 4,10), non all’uomo!
Ci sono le norme dell’importanza
del presbiterio della chiesa e che “il Sacerdote può dare la pace
ai ministri, rimanendo tuttavia sempre nel presbiterio, per non
disturbare la celebrazione”. Ci sono le spiegazioni quando si può
applicare un eccezione per usare una tavola normale per
celebrare la Santa Messa mentre la norma è di usare un altare
nel presbiterio più dignitoso possibile per celebrare la
celebrazione più importante sulla faccia della terra. Non è questo
ciò che il documento di Cardinale Arinze, ordinato dal Papa, diceva?
“5. Sul modo di ricevere la Santa
Comunione, si dà al Cammino Neocatecumenale un tempo di transizione
(non più di due anni) per passare dal modo invalso nelle sue
comunità di ricevere la Santa Comunione (seduti, uso di una mensa
addobbata posta al centro della chiesa INVECE DELL’ALTARE
DEDICATO IN PRESBITERIO) al modo normale per tutta la Chiesa di
ricevere la Santa Comunione. Ciò significa che il Cammino
Neocatecumenale deve camminare verso il modo previsto nei libri
liturgici per la distribuzione del Corpo e del Sangue di Cristo.”
C’è sempre la tendenza di NON
mantenere il culto del Creatore, ma di scivolare verso il
culto delle creature nella Santa Messa. E’ bello stare insieme!
Una comunità dei credenti aiuta tanto di perseverare nella fede, se
la comunità ci porta verso Dio, VERSO IL CREATORE! Si sente bene
anche di essere stimato dagli altri intorno nella comunità e nella
Chiesa. “AMAVANO infatti la gloria degli uomini più della gloria
di Dio” (Gv 12,43). “E COME POTETE CREDERE, voi che prendete
gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio
solo?” (Gv 5,44; Gal 1,10). Ma Gesù ha detto: “GUAI A TE SE
TUTTI PARLANO BENE DI TE!” (Lc 6,26). “Se io piacessi agli
uomini, non sarei più servitore di Cristo” (Sant’Agostino;
Breviario, TO 13; martedì). Ecco il motivo della nostra santa Madre
Chiesa di offrirci “alcune cose che si devono osservare ed evitare
circa la Santissima Eucaristia”, nei libri liturgici. E perciò c’è
spesso la tentazione che le eccezioni (per i casi
particolari), l’una dopo l’altra, accumulate insieme,
indicate nei libri liturgici, diventano la regola (abituale),
non soltanto per una Messa o per una parrocchia, ma perfino per le
celebrazioni della Santa Messa per un intero movimento ecclesiale!?!
LA PURITÀ D’INTENZIONE È
FONDAMENTALE:
Gesù vuole il nostro
cuore. Se si combatte, se si veglia sul cuore continuamente, si
riesce a dare sempre più il cuore a Gesù con l’aiuto di Maria. Se
non si combatte, se non si veglia sul cuore proprio continuamente,
automaticamente si da’ il cuore ad altre cose, cose create,
ma non al Creatore! “Tu non devi prostrate ad altro Dio, perché il
Signore si chiama Geloso: egli è un Dio geloso” (Es 34,14).
“Non seguirete altri dei, divinità, dei popoli che vi staranno
attorno, perché il Signore tuo Dio che sta in mezzo a te, è un Dio
geloso; l’ira del Signore tuo Dio si accenderebbe contro di te e ti
distruggerebbe dalla terra” (Dt 6,14-15)! “Chi ama il padre o la
madre più di me non è degno di me; che ama il figlio o la figlia
più di me non è degno di me” (Mt 10,37). “Se uno viene a me e
non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le
sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo”
(Lc 14,26). Che cosa direbbe Gesù se una persona ama la comunità
più di Gesù, perfino di sfruttare il più grande sacrificio di
Gesù, la Santa Messa, per se stesso o per la comunità?!? Ma se si
dice questo è impossibile per noi cattolici nella Messa, allora che
cosa sta dicendo Gesù in questi brani: “Se uno viene a me e non
odia suo padre…”, o la comunità??? Pensiamo che Gesù è un
po’ esagerato ma noi uomini moderni siamo intelligenti e sapienti
(Mt 11,25; Lc 10,21)!?!
“Qualunque cosa facciate, fatela di
cuore come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che
come ricompensa riceverete dal Signore l’eredità. Servite a Cristo
Signore” (Col 3,23). “Se uno infatti pensa di essere qualcosa
mentre non è nulla, inganna se stesso. … Non vi fate
illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio” (Gal 6,3.7).
“In certi momenti ho conosciuto che
le anime consacrate difendono la propria gloria, fingendo di
difendere la gloria di Dio, ma non si tratta della gloria di Dio,
bensì della propria gloria. … COME SI POSSONO RUBARE I DONI DI
DIO? (Diario di Santa Faustina, no. 1149). “Chi vuole imparare la
vera umiltà, mediti la passione di Gesù” (Diario, no.
267).
Suor Maria Gabriella (in purgatorio)
ha comunicato a Suor Maria della Croce:
“Ahimé! quante vite appaiono
piene di opere buone e, alla morte, ne saranno vuote... perché
tutte quelle cose buone in apparenza, tutte quelle azioni clamorose,
tutta quella condotta che sembrava irreprensibile, tutto questo non
ha avuto Gesù solo quale fine. Si voleva far figura, brillare,
passare per esatto osservante degli obblighi della Religione, per una
Religiosa fedele alla regola, ecco il solo movente di tante
esistenze. E nell'altra vita, qui, quale delusione! Se sapeste
quante poche persone agiscono per Dio solo, quante poche compiono
tutte le loro azioni per Dio solo... Ahimè! quanti rimpianti ci si
prepara per il punto di morte, allorché non si sarà più accecati,
ahimè! Se si riflettesse qualche volta all'eternità! Che cos'è la
vita paragonata a quel giorno che non avrà sera per gli eletti, a
quella sera che non avrà giorno per i malvagi? Si ama tutto sulla
terra, ci si affeziona a tutto, eccetto a Colui che unico dovrebbe
avere il nostro affetto ed al quale noi lo neghiamo. Il Gesù del
tabernacolo attende cuori che Lo amino e non ne trova. Appena uno su
mille che Lo ama come si dovrebbe amarLo! AmateLo voi; risarciteLo di
questa indifferenza tanto colpevole che c'è nel mondo!” (8
dicembre 1879).
Un Manoscritto sul Purgatorio
(http://purgatorio-mano.blogspot.com).
L’esorcista principale del
Vaticano, Padre Gabriele Amorth, nell’intervista di 2001, parlando
di tanti vescovi che non credono che il diavolo esiste, ha detto:
“Potrei farle tantissimi nomi di vescovi e cardinali che appena
nominati in una diocesi hanno tolto a tutti gli esorcisti la facoltà
di esercitare. Oppure di vescovi che sostengono apertamente: «Io non
ci credo. Sono cose del passato». Perché? PURTROPPO PERCHÉ C’È
STATA L’INFLUENZA PERNICIOSISSIMA DI CERTI BIBLISTI, e potrei farle
molti nomi illustri. Noi che tocchiamo ogni giorno con mano il mondo
dell’aldilà, sappiamo che ha messo lo zampino in tante riforme
liturgiche. (Per esempio?) Il Concilio Vaticano II aveva chiesto di
rivedere alcuni testi. Disobbedendo a quel comando, si è voluto
invece rifarli completamente. Senza pensare che si potevano anche
peggiorare le cose anziché migliorarle. E tanti riti sono stati
peggiorati per questa mania di voler buttare via tutto quello che
c’era nel passato e rifare tutto daccapo, come se la Chiesa fino ad
oggi ci avesse sempre imbrogliato e ingannato, e solo adesso fosse
finalmente arrivato il tempo dei grandi geni, dei superteologi, dei
superbiblisti, dei superliturgisti che sanno dare alla Chiesa le cose
giuste. Una menzogna: l’ultimo Concilio aveva semplicemente
chiesto di rivederli quei testi, non di distruggerli.”
(http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm).
La “Lex orandi, lex credendi”,
traducibile, dal latino, con la legge della preghiera è la legge del
credere oppure “il contenuto della preghiera è il contenuto della
fede”, si riferisce alla relazione tra il culto e la fede. La
liturgia della Santa Messa deve portarci a più fede nella presenza
reale e sostanziale di Dio infinito nella Santissima Eucaristia, non
meno! Gli uomini moderni oggi non vogliono fare un atto o gesto
di umiltà neanche davanti a Dio infinito nell’Eucaristia. Ma non
si può staccare o separare il corpo dal cuore; si finisce con meno
riverenza davanti a Dio anche nel cuore. E la nostra santa Madre
Chiesa sa questo molto bene! Il modo in cui celebriamo la Santa Messa
INFLUISCE TANTISSIMO SULLA NOSTRA FEDE, o sulla perdita della
fede lentamente, nella presenza reale e sostanziale di Dio infinito
nella Santissima Eucaristia! Un detto simile a “Lex orandi, lex
credendi” è: “Se non si vive ciò che si crede, si finisce a
credere come si vive.” C’è sempre le possibilità del
minimalismo liturgico. 50 anni fa le persone cercavano ad evitare di
parlare in chiesa davanti a Dio infinito nel tabernacolo; oggi è
normale di chiacchierare in chiesa!
Mons. Athanasius Schneider ha detto:
“Coloro che sono fedeli alla fede cattolica o chi promuove la
gloria di Cristo nella liturgia sono etichettati come estremisti".
Tali critici potrebbero affermare che la preoccupazione del Vescovo
Schneider sulla Santa Comunione equivale a preoccuparsi del numero
degli angeli su una capocchia di spillo. Ma il vescovo insiste sul
fatto che il trattamento riservato all'Eucaristia è al centro
della crisi. "L'Eucaristia è il cuore della Chiesa",
ha detto. "Quando il cuore è debole, tutto il corpo è debole."
Egli ha sostenuto che ricevere la Comunione in mano "contribuisce
progressivamente alla perdita della fede cattolica nella presenza
reale e nella transustanziazione". Mons. Schneider ha anche
respinto l'idea che la preoccupazione per la liturgia è meno
importante, o addirittura separata, dalla preoccupazione per i
poveri. "Questo è falso. Il primo comandamento che Cristo ci ha
dato è stato quello di adorare Dio solo. La liturgia non è un
incontro di amici. È nostro compito prioritario adorare e
glorificare Dio nella liturgia e anche nel nostro modo di
vivere. L'amore per i poveri e il nostro prossimo cresce da una
vera adorazione e amore di Dio. È una conseguenza."
I papi non volevano cambiare l’usanza
di ricevere la Comunione in bocca, ma tanti vescovi e tanti preti non
hanno obbedito il Magistero della Chiesa. Leggete: “Memoriale
Domini”, “Inaestimabile Donum”.
(http://www.santuariodivinamaternita.com/Sito/Documenti/MemorialeDomini.pdf;
http://www.adoremus.org/InaestimabileDonum_ITL.html).
Spesso dico ai miei parrocchiani
prima del “Padre Nostro”: “Abbiamo fatto quel atto di fede,
ognuno di noi, che cinque minuti fa c’era sull’altare soltanto un
pezzo di pane e vino, ed adesso c’è il Corpo e Sangue, Anima e la
Divinità di Gesù Cristo, il Figlio di Dio? Se no, la nostra fede
automaticamente diminuisce!” I libri liturgici sono proprio per
questo scopo! Se non si obbedisce i libri liturgici della Chiesa
Cattolica, automaticamente diminuisce lentamente la fede,
l’amore e l’umiltà riverenziale davanti a Dio infinito
nell’Eucaristia, “la fonte e apice della vita cristiana”, senza
rendersi conto! I corpi morti galleggiano e vanno giù con la
corrente del fiume; per arrivare alla Verità, a paradiso, bisogna
nuotare contro corrente ogni giorno, soprattutto oggi con tante belle
bugie ed inganni subdoli seminati dappertutto dal nostro nemico.
Dico anche ai miei parrocchiani: “Se
ad un certo punto Don Jo comincia ad dire le cose che non è
d’accordo con il Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti
(CCC), seguite il CCC perché la Verità, che libera e salva, non
cambia. NON SEGUITE DON JO SULLA STRADA DELLA PERDIZIONE! Devo
predicare secondo il CCC, non secondo la mia testa o per il rispetto
umano; io non vado all’inferno per nessuno!” “Orbene, se anche
noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da
quello che vi abbiamo predicato, sia anatema!” (Gal 1,8).
Tante persone non capiscono come si
può mantenere gli due estremi di fiducia totale in Dio come i
bambini fiduciosi e allo stesso tempo l’umiltà riverenziale
davanti a Dio infinito nell’Eucaristia. Cioè, come si può
mantenere nella liturgia vicinanza a Dio senza perdere l’umiltà
riverenziale? Soltanto con l’aiuto di Dio si può mantenere il
rapporto giusto con Gesù che ha due nature, divino ed umano, il
nostro Dio e Creatore, e il nostro Fratello maggiore. Alcuni
religioni, come il musulmano, vedono il Dio lontano, e molto al di
sopra di noi, e non capiscono come noi cristiani possiamo credere che
Dio infinito è diventato un uomo come noi; l’eresia di Giansenismo
tende in questa direzione. Ma oggi il pendulo è totalmente
dall’altra parte in cui si parla soltanto dell’umanità di Gesù,
e si mette da parte, almeno in silenzio, che Gesù è anche una delle
Persone della Santissima Trinità. Si trova questo equilibrio fra i
due estremi nella tradizione biblica, spiegato nei documenti del
Magistero della Chiesa. Chi veramente si fida a Dio, come i bambini,
con l’aiuto della nostra Mamma celeste, capisce bene come è
possibile di mantenere la verità di chi siamo noi e Chi è Dio, che
è essenzialmente l’umiltà, che è la definizione fondamentale
dell’umiltà! "In verità vi dico: se non vi convertirete e
non DIVENTERETE COME I BAMBINI, non entrerete nel regno dei cieli”
(Mt 18,3)! Come si può diventare un bambino senza la Mamma, la Mamma
che ci ha dato il Santo Rosario, che ci accompagna in ginocchio
davanti al suo Figlio eucaristico? La virtù più fondamentale dei
bambini è la fiducia! Non è per caso, in questi tempi di crisi più
forte che mai, che Dio ci ha offerto in un modo più profondo la
Divina Misericordia attraverso Santa Faustina: “Gesù confido in
Te”! Gesù ha detto a Santa Faustina: “PRIMA CHE IO VENGA
COME GIUDICE GIUSTO, spalanco la porta della Mia Misericordia. Chi
non vuole passare attraverso la porta della Misericordia, deve
passare attraverso la porta della Mia Giustizia” (Diario, 1146).
“PREPARERAI IL MONDO ALLA MIA ULTIMA VENUTA” (Diario di Santa
Faustina, 429).
Nel libretto, “Santa Veronica
Giuliani – Vera Discepola e Apostola di Maria”, da Fr. Emmanuele
del Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, si legge:
“- E alla Santissima Eucaristia,
questa «grande invenzione dell'amore», come la chiamava, alla
quale ricorreva (Santa Veronica Giuliani) per chiedere le grazie più
difficili, ottenendo la licenza di riceverla ogni giorno; e quante
volte l'ha ricevuta dalle mani degli Angeli... o di Maria SS.ma...
Bisogna specchiarci nel Diario per capire con quanta poca
riverenza e troppa superficialità avviciniamo oggi il Sacro, e
con quanta poca fede nella presenza reale e operante di Dio in questo
mirabile Sacramento, fino al limite della desacralizzazione... Quanto
era importante per lei il modo di riceverLo! ... TUTTI I
FRUTTI SPIRITUALI DIPENDEVANO DA CIÒ. Diceva: «Ogni qualvolta
che Lo riceviamo nel Santissimo Sacramento, Iddio rinasce nelle anime
giuste che di cuore Lo servono e Lo ricevono con purezza». Basta
ricordare che era rapita in unione con Dio quasi dopo ogni
Comunione...”
(“Cibo Spirituale 1408”;
http://parolafavita.blogspot.it/2014/08/siracide-282.html).
“LA PROFEZIA DI DON BOSCO DELLE DUE
COLONNE” combaci molto bene con questo avvertimento di Mons.
Schneider e ci fa capire la grande importanza di rimanere molto
vicino a Gesù nell’Eucaristia, con il nostro Rosario in mano,
proprio in questo periodo di crisi nella Chiesa e fuori della Chiesa.
E’ molto interessante in questo suo sogno più conosciuto che
l’uomo in bianco al timone della nave in una grande
tempesta, attaccata da tutte le parte da altre barche, guida la nave
nella direzione fra le due colonne: in cima ad una si trova
Gesù eucaristico nel ostensorio, in cima all’altra si trova la
Madonna.
(Visitate: “La Profezia di Don
Bosco delle due Colonne" a
http://www.mariadinazareth.it/don%20bosco%20sogno.htm).
Beata Anna Katharina Emmerick, monaca
agostiniana tedesca (1774 - 1824), proclamata beata il 3 ottobre 2004
da San Giovanni Paolo II, ha scritto:
"Vidi anche il rapporto tra i
due papi... Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di
questa falsa chiesa. … Vidi ancora una volta che la Chiesa di
Pietro era minata da un piano elaborato dalla SETTA SEGRETA, mentre
le bufere la stavano danneggiando. Ma vidi anche che l’aiuto
sarebbe arrivato quando le afflizioni avrebbero raggiunto il loro
culmine. Vidi di nuovo la Beata Vergine ascendere sulla Chiesa e
stendere il suo manto su di essa. Vidi un Papa che era mite e al
tempo stesso molto fermo...".
Papa Giovanni Paolo II ci dice:
“NON C'È PERICOLO DI ESAGERARE
nella cura di questo Mistero, perché «in questo Sacramento si
riassume tutto il mistero della nostra salvezza».”
Il fariseo pensava era molto
esagerato quando la peccatrice “si rannicchiò piangendo ai
piedi di Gesù e cominciò a bagnarli di lacrime, poi lì asciugava
con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato”
(Lc 7,38)!
Nella “Lettera del Santo Padre,
Benedetto XVI, per l'Indizione dell'Anno Sacerdotale, in Occasione
del 150° Anniversario del "Dies Natalis" di Giovanni Maria
Vianney” (16-06-2009), Papa Benedetto ha scritto:
“Era (Giovanni Vianney) convinto
che dalla Messa dipendesse tutto il fervore della vita di un prete:
«La causa della rilassatezza del sacerdote è che non fa attenzione
alla Messa! Mio Dio, come è da compiangere un prete che celebra
come se facesse una cosa ordinaria!”. Ed aveva preso
l’abitudine di offrire sempre, celebrando, anche il sacrificio
della propria vita: “Come fa bene un prete ad offrirsi a Dio in
sacrificio tutte le mattine!” … “Con le lunghe permanenze in
chiesa davanti al tabernacolo fece sì che i fedeli cominciassero ad
imitarlo, recandovisi per visitare Gesù, e fossero, al tempo stesso,
sicuri di trovarvi il loro parroco, disponibile all’ascolto e al
perdono. In seguito, fu la folla crescente dei penitenti, provenienti
da tutta la Francia, a trattenerlo nel confessionale fino a 16 ore al
giorno. Si diceva allora che Ars era diventata “il grande
ospedale delle anime”. “La grazia che egli otteneva [per la
conversione dei peccatori] era sì forte che essa andava a cercarli
senza lasciar loro un momento di tregua!”, dice il primo biografo.
Il Santo Curato non la pensava diversamente, quando diceva: “Non è
il peccatore che ritorna a Dio per domandargli perdono, ma è Dio
stesso che corre dietro al peccatore e lo fa tornare a Lui”.[22]
“Questo buon Salvatore è così colmo d’amore che ci cerca
dappertutto”.
MA OGGI, QUANTI SACERDOTI E
VESCOVI FANNO COME IL SANTO CURATO D’ARS? Gli ultimi papi ci
hanno detto che il peccato più grave oggi è che non c’è più il
peccato; abbiamo perso il senso del peccato. Uno dei compiti più
fondamentale per Gesù era quella del Redentore, di liberarci dai
nostri peccati per quelli di buona volontà che confessano i loro
peccati (Mc 2,17; Lc 5,31-32, ecc.). Perciò uno dei compiti più
fondamentale per i Sacerdoti è di essere medico delle anime, di
aiutare le anime di identificare e di curare le malattie dell’anima,
specie quelle più gravi che si chiama “i peccati mortali”, ciò,
i peccati che rendono l’anima morta, ma il corpo cammina con un
anima morta fino alla morte se non c’è un sacerdote che aiuta la
persona a riconoscere la gravità della loro situazione e di fare una
buona confessione! Se i preti non aiutano le persone ad identificare
le malattie del anima, le persone non hanno niente da confessare, e
perciò non hanno bisogno di Gesù il Redentore, che è venuto per i
peccatori, non per i giusti che credono di non avere i peccati. In
questo modo la Redenzione è annullata per queste persone perché non
credono di aver bisogno del Salvatore.
CHE PENSIAMO DI UN MEDICO CHE NON SI
INTERRESSA O NON SI CURA DELLE MALATTIE e manda a casa le pazienti
con le malattie gravi dicendo di non preoccupare perché IL MEDICO
NON VUOLE TURBARE O METTERE IN AGITAZIONE le pazienti? Sarebbe un
ciarlatano, un incompetente, colpevole della negligenza professionale
grave; sarebbe citato per imperizia! Ma se i sacerdoti non parlano
dell’unica cosa che può uccidere l’anima, il peccato mortale,
perché le persone (pazienti spirituali) non vogliono sentire queste
cose, che pensiamo di quei preti? Se il medico fa in questo modo, la
persona può perdere la sua vita; ma se il medico delle anime, il
sacerdote, fa così, la persona può perdere la sua anima immortale
che dura per tutta l’eternità! “Qual vantaggio infatti avrà
l’uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria
anima? (Mt 16,26; Mc 8,36)?
Dobbiamo riconoscere che la nostra
natura umana è tale che scivoliamo automaticamente verso la via
più facile, o verso la via che ci da’ più riconoscimento davanti
alla gente. Proprio per questo si trova spesso nei Vangeli dalla
bocca di Gesù: “Vegliate dunque…”! Sette volte nel Libro dei
Giudici solo, nel Antico Testamento, il popolo d’Israele ha passato
il ciclo di: peccare, soffrire, supplicare Dio, la salvezza da Dio,
poi scivolare di nuovo nella mancanza di preghiera e nell’osservare
i 10 Comandamenti, e poi tutto da capo, peccare, soffrire… E’
interessante che quando gli Israeliti erano stanchi nel decidere e
fare le cose da soli e hanno sperimentato quanto meglio di seguire
l’uomo scelto da Dio, hanno finalmente supplicato Gedeone, “regna
su di noi tu e i tuoi discendenti, …” (Gdc 8,22). Quanti
cattolici non sono ancora stanchi di seguire le loro teste di
relativismo invece l’insegnamento del Magistero della Chiesa?
Voi genitori capite bene la grande
tendenza dei figli di prendere la via più facile; ma anche la
nostra santa Madre Chiesa capisce questo molto bene. Il Concilio
Vaticano Secondo, ha dato più responsabilità alle persone, ma
purtroppo la grande maggioranze, invece di vivere quella
responsabilità come cristiani che vogliono dare la gioia a Gesù,
che vuole dire cercare di scoprire e fare ciò che Gesù vuole, hanno
preso la via più facile come bambini viziati tutta la vita. Ad
esempio, i documenti del concilio ci hanno detto che si può
sostituire astinenza dalla carne ogni venerdì con un altro
sacrificio per onorare il giorno che Gesù è morto per noi, dato che
tanti mangiavano pesci deliziosi venerdì che non era un sacrificio.
E allora, quasi tutti i cattolici hanno sentito soltanto le parole
che non è più necessario di astenere dalla carne ogni venerdì, e
nient’altro! Quando è arrivato la “pillola” in 1960, la grande
maggioranza dei cattolici hanno preso la via più facile, e perciò
quando è uscito “Humanae Vitae” c’era una grande ribellione
dai figli viziati adulti che erano abituati di un cristianesimo senza
la croce, nonostante che questo non porta verso la vera libertà e
dopo a paradiso. Ben presto la mentalità contraccettiva ha portato
all’aborto, eutanasia, unione gay,… Quando non c’è la Mamma a
spingerci, i figli che non si sono responsabilizzati, cioè, quelli
che non si sono innamorati con Lui che li ha dato tutto, Gesù, si
prende la via più facile, o la via più gratificante anche al nostro
orgoglio. Dio che è totalmente rispettoso del nostro libero
arbitrio, ci aspetta in silenzio per ognuno di noi di dare
gratuitamente come abbiamo ricevuto gratuitamente tutto quello che
abbiamo (Mt 10,8).
Quanti ebrei pensavano che quando
arriva il Messia tutto sarebbe più facile e perfino che
sarebbero almeno più liberi dai 10 Comandamenti? Invece Gesù ci ha
portare al cuore della legge: “Non pensate che io sia venuto ad
abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dar
compimento. In verità vi dio: finché non siano passati il cielo e
la terra non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza
che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi
precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanti,
sarà considerato minimo nel regno dei cieli…” (Mt 5,17-20).
Quando i figli partono dalla casa, quanti hanno un atteggiamento di
essere liberi dalle regole dei genitori, e quanti cercano di capire
la sapienza di ciò che hanno ricevuto dai loro genitori per il loro
vero bene? Quanti cattolici, dopo il concilio ha offerto più
responsabilità, hanno sfruttato la situazione per fare a testa
propria, di fidarsi a se stesso, invece di cercare di scoprire ed a
capire la sapienza dei documenti della nostra Madre Chiesa per il
nostro vero bene insieme con la croce di Cristo?
Se una persona non combatte di
ricordare e di fare un atto di fede più profondo possibile davanti
all’Eucaristia, soprattutto duranti la celebrazione della Santa
Messa, automaticamente la fede, amore e umiltà riverenziale
diminuisce! La liturgia, guidata dai libri liturgici della Chiesa,
deve aiutarci a fare proprio questo!
Tanti oggi non vogliono badare ai
Libri liturgici che offrono “alcune cose che si devono osservare ed
evitare circa la Santissima Eucaristia”. Ma quando guardiamo le
direttive, in dettaglio, che Dio ha dato al popolo Israele, che non
avevano neanche Dio infinito nell’Eucaristia, spero che ci fa
fare un esame di coscienza!
“Se la sua offerta al Signore è un
olocausto di uccelli, offrirà tortore o colombi. Il sacerdote li
offrirà all'altare, ne staccherà la testa, che farà bruciare
sull'altare, e il sangue sarà spruzzato sulla parete dell'altare.
Poi toglierà il gozzo con le sue immondezze e lo getterà al lato
orientale dell'altare, dov'è il luogo delle ceneri. Dividerà
l'uccello in due metà prendendolo per le ali, ma senza separarlo, e
il sacerdote lo brucerà sull'altare, sulla legna che è sul fuoco,
come olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il
Signore” (Lev 1,14-17).
Ci sono due buoni ragione che
questo brano non significa niente per noi. Uno è che sappiamo adesso
che Dio non è più onorato dai sacrifici degli animali, una cosa
primitiva. Noi, come cristiani, abbiamo un ragione ancora più forte
per non prendere questo brando seriamente, perché sappiamo che è il
sacrificio di Calvario che rende tutti gli altri sacrifici inutili e
senza scopo.
Ma quando guardiamo più attentamente
il brano ci accorgiamo di altre cose: 1) Ci poteva essere
soltanto due tipi di uccelli: tortore o colombi. Perché questo? In
quei tempi, erano gli uccelli più nobili. Il punto è che soltanto
il migliore è per Dio. E questo deve applicare anche oggi, quando
faccio ciò che faccio per Dio, niente trascurato, deve essere il
migliore. 2) Si nota che tutti dovevano fare i sacrifici; se tu fosse
ricco, si sacrifica un agnello; se tu se povero un uccello. Che cos’è
il motivo per questo? Il motivo era che era un tributo a Dio, un modo
di riconoscere la signoria di Dio, un modo di dire a Dio, sono
totalmente dipendente a Dio. Oggi dovevo dire la stessa cosa! Questo
non era un bisogno che soltanto un uomo povero si sentiva 600 anni
prima di Cristo. Io devo fare lo stesso oggi. 3) Guardate i tanti
dettagli in tutto questo. Non dice di portare gli uccelli e il
sacerdote li sacrificano. No. Devono essere certi tipi di uccelli.
Poi deve esser un sacerdote che li porta all’altare, poi “ne
staccherà la testa, che farà bruciare sull’altare…” (Lev
1,14-17). Ci sono circa 10 specificazioni che bisogna osservare qui.
Che cosa implica questo? Se qualcuno mi da’ gli istruzioni molto
specifici di dove devo guardare, come devo sedermi, come devo
parlare, capirei che questa cosa è molto importante. Il più preciso
e specificato, il più che si mette l’accento sul significato di
questo. Il punto è che: quando si fa ciò che si fa per Dio, non si
può essere negligente o sciatto; bisogna essere molto diligente e
attento. Dio merita soltanto il meglio da ognuno di noi. Qui le
direttive vengono da Dio attraverso Mosè; per i cattolici le
direttive vengono da Dio attraverso il Magistero della Chiesa!
Il Magistero della Chiesa ci ha dato
tante direttive per aiutarci di non trascurare le cose di Dio, in
particolare l’Eucaristia! Il problema è che quando manca la
fede, la fede di credere che le direttive di Mosè o del
Magistero della Chiesa sono direttive da Dio, o perfino non se ne
frega, queste direttive da Mosè o dal Magistero della Chiesa sono
prese come le prendono i figli viziati o ribelli o superbi dai
genitori; si interpreta le direttive come da una mamma, non
considerata tanta intelligente, che forse brontola e rompe le scatole
troppo. Perfino i figli ribelli accusano i genitori di essere
superbi perché non fanno come fanno la grande maggioranza delle
persone oggi che si sono lasciati scivolare nel relativismo, la via
più facile e più gratificante al nostro individualismo personale!
Perfino i figli non fiduciosi dicono ai genitori di stare zitti,
perché i genitori sono peccatori, i preti sono peccatori, e perciò,
tutti zitti! Quanti cattolici oggi fanno come figlio buoni che si
fidano ai loro genitori e cercano di capire le direttive dei genitori
invece di cercare tutte le scusa e tutte le scappatoie per fare a
testa loro???
Anche nel libro di Levitico, Dio
spiega l’atteggiamento, LO SPIRITO IN CUI BISOGNA AMARE IL
PROSSIMO:
“Quando mieterete la messe della
vostra terra, non mieterete fino al margine del campo e non
raccoglierai ciò che resta da spigolare del tuo raccolto; lo
lascerai per il povero e per il forestiero. Io sono il Signore, il
vostro Dio" (Lev 23,22). Questi sono gli istruzione per i
proprietari ricchi in quei giorni; era il modo che i vedovi e gli
orfani potevano sostenersi spigolando nella compagna, come hanno
fatto Rut e Noemi. Era un modo a dire agli ebrei di pensare ai
bisogni degli altri intorno, soprattutto i più bisognosi. Ma questo
brano indica anche di non fare il bene soltanto per il bene, come
tanti fanno oggi. Cioè, si sente bene perché fanno un po’ di
carità, che non è male, ma c’è un motivo più alto suggerito
qui. Si fa questo non per sentirsi bene quando si aiuta qualcuno
bisognoso, e neanche per la giustizia di dare il superfluo che hanno
tanto bisogno. NO. Il ragione dato qui è: “Io sono il Signore,
il vostro Dio”; cioè, di farlo per amore di Dio. E’ questo
motivo biblico che inibisce che l’opera non è soltanto un’azione
sociale. Quando i cristiani dimenticano questo, che stanno facendo
l’opera per l’onore di Dio, non sono meglio che qualsiasi operaio
del governo che è coinvolto nel aiutare i poveri. Perfino il capo
degli assistenti sociali in tutta India ha detto una volta a Madre
Teresa di Calcutta: “Finalmente ho capito la differenza fra noi
assistenti sociali e voi suore; voi lo fate per Qualcuno, e noi per
qualcosa!” E questo capo non era neanche cristiano!
In un’intervista, della rivista
“Time Magazine” (1989), Madre Teresa di Calcutta era chiesto:
“Perché hai avuto così tanto successo?” Madre Teresa ha
risposto: “Gesù si è fatto pane di vita per darci vita. Ecco dove
cominciamo la giornata, con la Messa. E finiamo la giornata con
l’adorazione del Santissimo Sacramento. Non credo che potevo fare
questo lavoro neanche per una settimana se non facevo quattro ore di
preghiera ogni giorno.”
(http://www.servelec.net/mothertheresa.htm).
Quando ho visto Madre Teresa (insieme con Jean Vanier, fondatore
dell’Arche, per le persone handicap mentale) nella chiesa di Mondo
Migliore (Rocca di Papa, Roma; gennaio 1989), come lei guardava
l’Eucaristia e come lei si inchinava fino al punto di toccare la
sua testa sul pavimento freddo di marmo durante la consacrazione
della Messa, mi ha fatto una grande impressione! Madre Teresa non ha
mai aperto una nuova casa per le sue suore se non c’era la
possibilità di avere non soltanto la Santa Messa ogni giorno, ma
anche l’adorazione ogni giorno; perché lei diceva che passando
tempo in adorazione davanti a Gesù eucaristico, la fede cresce nella
presenza reale, sostanziale e personale di Gesù, e perciò si vede
sempre più con gli occhi di fede la presenza di Gesù nei “fratelli
più piccoli”. Il moto di vita di Madre Teresa era: “l’avete
fatto a me” (Mt 25,40)!
TANTE VOLTE OGGI, NELLE MESSE, C’È
TANTA ENFASI SULLE PERSONE, SULLA MUSICA, SUL BALLARE, SUI PALLONI…
Si può chiedere, dove siamo? Siamo nel business di divertimento, e
poi dopo le persone si stancano di quello? E’ importante di amare
il prossimo, ma spesso la Messa è diventata una cosa sociale, mentre
spesso l’idea di sacrificio, Calvario, comunione con Dio sembra a
scivolare via. Con le innovazioni liturgiche non approvate e
malconsigliate, perdiamo il senso del sacro, la profondità
del mistero, lo stupore davanti al mistero del Sacrificio di Gesù
per la redenzione del mondo. Dopo il Concilio Vaticano in tante
chiese si sono spostato il Tabernacolo dal centro, e le persone non
fanno più la genuflessione davanti a Dio; hanno cambiato il
santuario così è facile entrare nella parte della chiesa, il
presbiterio, che prima era considerato sacro e riservato. Tutte
queste eccezione delle regole fate dai “grandi geni, dei
superteologi, dei superbiblisti, dei superliturgisti che sanno dare
alla Chiesa le cose giuste”, come ha detto Padre Gabriele Amorth,
hanno intaccato il senso del sacro; non c’è più!
LENTAMENTE LA PREGHIERA NELLE
FAMIGLIE È DIMINUITA; pochissime famiglie pregano il Rosario
insieme oggi. A causa che c’è molto meno preghiera oggi, tanti
anziani, che ancora vengono in chiesa la domenica, si brontolano
perché la Messa è troppo lunga, mentre hanno tanto tempo per tutte
le altre cose, essendo già in pensione. Un sacerdote dalla Francia
mi ha detto che pochissimi cattolici in Francia vengono alla Messa
domenicale, e non vogliono neanche una Messa funebre ma vogliono
soltanto un po’ di acqua santa al cimitero sopra la barra. Fra
altro, ecco le conseguenze di non seguire i libri liturgici con il
motivo: “che il far la comunione “in questo modo” è strumento
essenziale per convertire i lontani: abbandonarlo pregiudicherebbe la
loro missione.” Mi pare di fare la Santa Messa “in questo
modo” pregiudicherebbe la fede di tutti che celebrano la Messa “in
questo modo”, lentamente senza rendersi conto! I teologi ci
spiegano che Giuda Iscariota credeva di costringere Gesù di far
vedere il suo potere davanti a tutti per salvare il popolo dai
Romani; ma non ha fatto le cose secondo Dio in umiltà sulla croce,
ma secondo il mondo, in un modo trionfale davanti agli uomini.
Quanti giovani sacerdoti
riescono, con il loro carisma personale, un dono da Dio, ad attirare
i giovani nelle parrocchie, ma dopo non sfruttano questo dono da
Dio per portare i giovani verso Gesù nell’Eucaristia, con
l’aiuto di Maria, ma finisce come una comunità che esiste per
serve se stessa, che serve la gratificazione delle persone nella
comunità? “Egli (Gesù) deve crescere e io invece diminuire” (Gv
3,30). “In verità, in verità vi dico: se il cicco di grano caduto
in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto
frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo
mondo la conserverà per la vita eterna” (Gv 12,24-25). Se una
persona, con un carisma da Dio, non muore nelle mani di Dio, nelle
mani della guida del Magistero della Chiesa, non ci saranno frutti
veri che durano.
“A chiunque fu dato molto, molto
sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più”
(Lc 12,48). “Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio
nome una cosa chi io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in
nome di altri dei, quel profeta dovrà morire” (Dt 18,20)!
STIAMO LASCIANDO DIETRO LA TRADIZIONE
BIBLICA, perché nell’Antico Testamento, c’era una riverenza
profonda per il sacro. I loro atteggiamenti nel Tempio dove c’era
l’Arca dell’Alleanza (molto meno di Dio infinito
nell’Eucaristia!) dove c’è la presenza speciale di Dio, il modo
in cui hanno offerto i sacrifici, avevano un senso tangibile del
senso di Dio, la vicinanza di Dio. Tutte sapevano come si dovevano
comportarsi! Soltanto il sommo sacerdote, una volta all’anno (la
festa di Yom Kippur), entrava nella seconda Tenda del Tempio (Es
30,10; Lv 16,2-29; Ebr 7,27; 9,7). Non sono entrato nel Tempio in
fretta una volta all’anno; il motivo era rispetto, non dimenticanza
o trascuratezza. Perfino oggi gli ebrei non pronunciano il nome
proprio di Dio ma YHWH, per far rispetto e riverenza, per creare un
senso di timore. Così quando si legge il testo e si vede la parola
YHWH, non si pensa neanche a pronunciarla. In questi piccoli modi,
si fa crescere e si costruisce il senso del sacro. Ed i “grandi
geni, dei superteologi, dei superbiblisti, dei superliturgisti che
sanno dare alla Chiesa le cose giuste” hanno gettato tutte queste
segni e discipline che la Chiesa ha sviluppato duranti gli secoli,
proprio per creare un senso del sacro, del timore, in particolare di
fronti all’Eucaristia.
Si giustifica questo gettare
questi segni e discipline per attirare i lontani, o per far
sentire a loro aggio i bambini di 8 o 9 anni, mentre nelle scuole si
insegna l’educazione sessuale a questi bambini che 60 anni fa era
soltanto per i ragazzi più grandi che doveva essere spiegato dai
genitori al momento giusto per ogni figlio o figlia! Si vede che
questa sperimentazione ha fallito; è un fallimento terribile! Se si
sperimenta in questo modo con la matematica, le persone gridano; non
si lasciano fare. I nostri figli si sono cresciuti senza una
comprensione della fede e del sacro, senza una comprensione giusta
dell’Eucaristia, massacrata! Non deve introdurre la questione di
rendere la Messa o l’Eucaristia più attraente; non andiamo alla
Santa Messa per divertirci! Si va per adorare Dio e per pagare il
nostro debito, anche quando non c’è la voglia, si va! Non siamo
dicendo questo ai bambini, ai ragazzi, soprattutto con il nostro
esempio di fede che è visto nei nostri atteggiamenti senza parole
davanti all’Eucaristia; la Santa Messa non è per divertirsi!
DICONO CHE LA MESSA È UN PASTO, ma
quasi mai si sente che la Messa è un sacrificio santo! Abbiamo perso
la tradizione biblica di mantenere la prima priorità di rendere
culto a Dio, non all’uomo! Perciò oggi la prima priorità è
di avere un senso di stare insieme, mettendo da parte la questione
del culto a Dio. Certo un pasto favorisce l’esperienza conviviale;
e perciò si promuove quello. La grande cosa (“the big thing”) è
di stare insieme. Quindi l’altare è una tavola; e l’Eucaristia è
un pasta.
Non vuol dire che l’Eucaristia non
è un pasto, dopo tutto è modellato sull’Ultima Cena. Ma è anche
un sacrificio, e la tavola è anche un altare sul quale un sacrificio
è fatto. GLI ESEGETI DELLA SACRA SCRITTURA E DEL PRIMO PERIODO DELLA
COMUNITÀ CRISTIANA ci spiegano che quando guardiamo i tempi degli
apostoli, il periodo dopo la risurrezione di Gesù, la prima
generazione dei cristiani erano ebrei, e hanno continuato ad essere
ebrei dopo la risurrezione. E perciò ogni sabato sono andati alla
sinagoga dove hanno letto qualche brano della Sacra Scrittura. Poi
sono andati la Tempio dove ci sarebbero il sacrificio nel pomeriggio.
Poi nel anno 70 AD, il Tempio era distrutto, e perciò non si andava
più al Tempio. Leggiamo negli Atti degli apostoli, che Giovanni e
Pietro andava al Tempio, come una cosa di routine, al sacrificio del
pomeriggio. Adesso non c’è più il Tempio. Continuano ad andare
alla sinagoga finché i loro confratelli ebrei hanno deciso che il
loro credo in Gesù, che chiamavano il Rabbi nazareno, il loro
credere in questa persona come il Messia, disqualifica loro come
ebrei, ed erano scomunicati. Così adesso queste persone, come fanno
il culto di adorazione? Hanno sempre fatto ciò che il Signore ha
comandato di spezzare il pane. Che cosa hanno fatto? Hanno messo
insieme la forma di culto basato sull’esperienza della sinagoga e
sull’esperienza del sacrificio al Tempio. Perciò la liturgia
della Parola che abbiamo oggi è una riflessione della sinagoga –
le letture, preghiere su queste letture, un’omelia su queste
letture. Poi si va all’altare dove c’è la controparte di oggi
del Tempio dove c’è un vero sacrificio. I libri liturgici ci
tengono a non perdere questo patrimonio prezioso, guidato dallo
Spirito Santo, in cui nella Messa ci sono le parte della sinagoga,
del sacrificio ed del spezzare il pane!
Noi siamo al servizio di Dio, non
Dio a servizio di noi! La prima domanda nel catechismo dei
bambini era: Chi ti ha creato? Abbiamo risposto da bambini: Dio. La
seconda domanda era: Perché Dio ti ha creato? Abbiamo risposto: Per
conoscere Dio, per amarLo e per servirLo, per stare insieme con Lui
in paradiso. Per tantissime persone oggi, la religione, la liturgia,
la parrocchia, il parroco, il papa e perfino Dio stesso, esistano per
servire noi! Il culto dell’uomo invece del culto di Dio! Per
tantissime persone oggi la religione non esiste per aiutarci a
scoprire la volontà di Dio e per fare la volontà di Dio!
Per tante persone i documenti della
Chiesa, in particolare i “Libri liturgici”, ed anche i scritti
dei papi e dei santi in riguardo di queste cose, sembreranno
esagerati, dopo anni di scivolare nelle eccezioni, nel nostro
relativismo. Nella sua omelia alla Messa prima del conclave che l’ha
presto eletto Papa Benedetto XVI, l’allora Cardinale Ratzinger ha
detto: “Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, VIENE
SPESSO ETICHETTATO COME FONDAMENTALISMO. Mentre il relativismo,
cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di
dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei
tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo
che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima
misura solo il proprio io e le sue voglie.”
Il professore, Dr. Scott Hahn,
dell’Università Francescano di Steubenville, Ohio, ha detto che
“la crisi nella Chiesa ha cominciato quando i Cattolici hanno
cominciato a vedere l’Eucaristia come una cosa sacra invece la
Persona divina!”
Il Servo di Dio, Arcivescovo
Fulton Sheen, ha detto che “quando c’è il diminuire della
fede dei Cattolici lo sarà sempre visto in riguardo del Eucaristia,
alla loro devozione all’Eucaristia.” E lui fa vedere questo dal
Vangelo di Giovanni, cap. 6, quando Gesù ha parlato del pane di
vita, che ha promesso a dare alle persone. E ha detto che “la mia
carne p vero cibo e il mio sangue vera bevanda” (Gv 6,55). E così
tanti dei suoi seguaci sono andati via. L’Arcivescovo indica che
Gesù ha perso anche alcuni discepoli quel giorno e perfino uno dei
suoi apostoli. “Disse allora Gesù ai Dodici: "Forse anche voi
volete andarvene?". Gli rispose Simon Pietro: "Signore, da
chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e
conosciuto che tu sei il Santo di Dio". Rispose Gesù: "Non
ho forse scelto io voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!".
Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: questi infatti
stava per tradirlo, uno dei Dodici” (Gv 6,67-71). Arcivesovo Sheen
indica che Gesù sta parlando di Giuda che non ha creduto
nell’Eucaristia. Oggi ci sono tanti cattolici, e tanti
responsabili cattolici, che non credono nella presenza reale!
Come mai tante persone NON
VOGLIONO CONSIDERARE LA POSSIBILITÀ DI SCIVOLARE NELLA NEGLIGENZE
DI MANTENERE RISPETTO E L’UMILTÀ RIVERENZIALE DAVANTI A GESÙ
EUCARISTICO, mentre si rendono conto del pericolo di scivolare
nelle cose normale della vita? Se il marito o la moglie trascura il
rapporto con la sposa o lo sposo, si sa che cosa succede a quel
rapporto matrimoniale! Se i maschi guardano abitualmente la
pornografia, senza pentirsi e senza lottare contro questa tentazione,
si finiscono a guardare le donne come gli oggetti di piacere,
invece di persone da apprezzare ed a stimare. Quando i mariti, che
sono abituati a guardare la pornografia, fanno l'amore con le loro
mogli, fanno l'amore con l'immagine pornografica nella loro testa,
non con le loro mogli, che è un vero tradimento
(http://parolafavita.blogspot.it/2013/04/giacomo-59.html)!
Quando una ragazza sfrutta il suo corpo mezzo nudo come l’esca, lei
attira i pesci che sono interessati nel suo corpo; quando uno di
questi pesci si stufa del suo corpo, lui va ad un altro corpo e lei
cade nella depressione e si domanda perché?!? Se lei si copre
modestamente il suo corpo e sfrutta il mistero della sua personalità
unica che Dio l’ha data, lei attirerà ragazzi che sono interessati
nel suo carattere unico che è irrepetibile e quindi quest’attrazione
durerà una vita intera, con l’aiuto della preghiera, e
nell’eternità! Questo non è facile quando la grande maggioranza
dei pesci maschili sono diventati intossicati, fino al punto di
modificare i loro cervelli, con la pornografia e quindi sono plagiati
e stimolati fortemente di cercare ciò che vedono nelle riviste
pornografici, la TV, i corpi perfetti che non esistono. Le ragazze
finiscono di cercare di competere con i modelli truccati, mascherati
e camuffati perfettamente e finiscono di fare le diete e tanti altri
tipi di esercizi corporali. Una mia nipote nella California ha avuto
grande difficoltà di superare la malattia di anoressia!
Gesù eucaristico vuole essere
trattato come un Persona da amare, NON COME UN OGGETTO SACRO che
serve per creare comunità o per altri motivi!!!
È interessantissimo leggere gli
scritti di Suor Lucia di Fatima:
“A volte trovavamo il piccolo
Francesco, che si era nascosto per "pregare o per pensare",
come diceva lui, al Signore, triste per causa di tanti peccati. Se
gli domandavamo: - Francesco, perché non dici a me e a Giacinta di
pregare con te? Rispondeva: - Mi piace di più pregare da solo, per
pensare e consolare il Signore che è molto triste. Un giorno gli
chiesi: - Francesco a te cosa piace di più: consolare il Signore o
convertire i peccatori, perché non vadano più anime all'inferno? -
Mi piace di più consolare il Signore. Non hai notato come la
Madonna, anche nell'ultimo mese, diventò così triste, quando disse
di non offendere più il Signore Dio, che è già tanto offeso? Io
vorrei consolare il Signore e poi convertire i peccatori affinché
non l'offendessero più”.
Per tantissimi cattolici oggi, la
prima priorità è l’uomo o la comunità, non Dio. Tutto è
rovesciato, per motivi che sembrano buoni! Ecco come “Satana si
maschera da angelo di luce” (2Cor 11,14)!
QUANTE PERSONE SONO INNAMORATE CON
GESÙ come Beato Francesco di Fatima, che vogliono consolare il
Cuore Sacro di Gesù ed il Cuore Immacolato di Maria? Santo Padre Pio
ha detto che Gesù soffrirà fino alla fine del mondo per i nostri
peccati, perché per Dio, non c’è il passato neanche il futuro, ma
l’eterno presente. Alla Santa Messa siamo realmente presente al
Calvario, il sacrificio di Gesù sostanzialmente; ma quanti cattolici
vogliono scoprire o sapere questa realtà per mettere Dio al centro
della liturgia, al centro della Santa Messa, invece le persone o la
comunità?
Beato Francesco di Fatima, dopo aver
ricevuto l’Eucaristia dall’Angelo a Fatima, ha cominciato a
passare almeno tre ore ogni giorno davanti al Tabernacolo.
Santo Padre Giovanni Paolo II ha
detto nel suo omelia al Santuario di Nostra Signora del Rosario di
Fátima; Sabato, 13 Maggio 2000:
“Più tardi Francesco, uno dei tre
privilegiati, osservava: "Noi stavamo ardendo in quella luce che
è Dio e non ci bruciavamo. Com’è Dio! Non si può dire. Questo
sì, che noi non lo potremo mai dire". Dio: una luce che arde,
però non brucia. Fu la medesima percezione che ebbe Mosè, quando
vide Dio nel roveto ardente; in quell'occasione Dio gli parlò,
dicendosi preoccupato per la schiavitù del suo popolo e deciso a
liberarlo per mezzo di lui: "Io sarò con te" (cfr Es 3,
2-12). Quanti accolgono questa presenza diventano dimora e,
conseguentemente, "ROVETO ARDENTE" dell'Altissimo.”
(http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/travels/documents/hf_jp-ii_hom_20000513_beatification-fatima_it.html).
“I figli di questo mondo, infatti,
verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce”
(Lc 16,8). Satana ed i suoi seguaci sanno bene la tattica di far
scivolare le persone lentamente nella direzione secondo la loro
agenda.
“La religione non teme il punto del
stiletto; ma può svanire sotto la corruzione. Non ci
stanchiamo della corruzione: possiamo usare un pretesto, come lo
sport, l’igiene, le termale di villeggiatura. E’ necessario di
corrompere, che i nostri ragazzi e le ragazze prendono l’abitudine
di nudismo nel vestirsi. Per evitare troppo reazione, si dovrà
progredire in un modo metodico: prima, svestirsi fino al gomito; poi
fino al ginocchio; poi le braccia e le gambe scoperte totalmente;
dopo, la parte superiore del petto, la spalle, ecc, ecc.”
(International Review on Freemasonry, 1928).
In un’intervista con il Segretario
dell’Agricoltura, Esra Taft Benson, durante l’amministrazione di
Eisenhower, Khrushchev ha detto: “Voi americani siete così
creduloni. No, non accetteresti il comunismo in blocco; ma
continueremo a darvi le piccole dose di socialismo finché vi
sveglierete finalmente e vi scoprirete che avete già comunismo. Non
dovremo combattervi; noi indeboliremo così tanto la vostra economia
FINO AL PUNTO CHE CADRETE NELLE NOSTRE MANI COME UN FRUTTO TROPPO
MATURO.”
Su un Website si trova il seguente in
merito della massoneria e la corruzione sessuale:
2) "Il nostro compito è di
promuovere l'ondata della pornografia e di presentarla con
simpatia come il fine supremo della libertà artistica" (Parola
d'ordine del Partito Comunista Italiano).
3) "Se vogliamo distruggere una
nazione, dobbiamo prima distruggere la sua morale; poi ci
cadrà in grembo come un frutto maturo. Svegliate l'interesse della
gioventù per il sesso e sarà vostra" (Lenin).
Quando Papa Paolo VI ha pubblicato
l’enciclico profetico, “HUMANAE VITAE” (1968), c’era una
reazione negativa incredibile non soltanto dalla parte dei laici che
volevano godere i piaceri dei rapporti sessuali senza qualsiasi
responsabilità o apertura alla vita usando anticoncezione
artificiale, ma anche dalla parte di un gran numero dei preti e dei
vescovi, perfino qualche conferenza episcopale (i.e., il “Winnipeg
Statement” dei vescovi canadesi)! PRIMA DI 1930 TUTTE LE
DOMINAZIONE PRINCIPALI PROTESTANTI ERANO D’ACCORDO CON LA CHIESA
CATTOLICA che l’uso dell’anticoncezione artificiale era un male
grave e un peccato serio. Quando la Chiesa Anglicana ha cambiato la
sua posizione in 1930 (Lambeth Conference) le altre chiese
protestanti hanno seguito velocemente mentre Papa Pio XI ha
riaffermato l’insegnamento costante della Chiesa su questo grave
male nel suo enciclico Casti Cannubii (1930).
QUANDO LA CHIESA ANGLICANA HA
APPROVATO ALL’INIZIO L’USO DI ANTICONCEZIONI NEL 1930, ERA
SOLTANTO PER MOTIVI GRAVI e esclusivamente per sposati che sono stati
generosi alla vita. Comunque, offrendo una apertura per
anticoncezione, la frase qualificante “per motivi gravi” era
ignorata quasi subito. L’uso successivamente dell’anticoncezione
era visto come un comportamento virtuoso, e perfino l’olocausto
silenzioso dell’aborto è diventato una scelta etica e privata del
controllo delle nascite. I bambini non-nati, non-voluti non hanno
più una protezione legale; sono strappati in pezzi dopo essere
ammazzati brutalmente. I BAMBINI NON SCELGONO DI MORIRE! NON È
QUESTO UN BUON ESEMPIO DI ESSERE SU UNA BRUTTA CHINA? Il
giuramento ippocratico per gli assistenti della salute anni fa era:
“Amministrerò nessun abortivo a una donna in cinta.” Il
giuramento ippocratico originale ha riconosciuto che l’aborto era
una forma di fare violenza non soltanto al bambino ma anche alla
donna. In inglese, leggete: “CONTRACEPTION:
WHY NOT?”
(http://www.catholiceducation.org/articles/sexuality/se0002.html).
Janet Smith spiega perché la Chiesa Cattolica continua ad
insistere, di fronte alla posizione apposta tenuta dal resto del
mondo moderno, che l’anticoncezione è una delle invenzioni peggio
dei nostri tempi.
Appena che non vediamo la vita
come un dono prezioso ma soltanto come una convenienza per noi
stessi, la nostra società precipita velocemente nel caos
dell’inferno nella cultura della morte! Quando tutto crolla
totalmente e saranno grande sofferenza e confusione, la grande
maggioranza di domanderà perché. Siamo così cechi al nostro
egoismo fondamentale, superbia, pigrizia e mancanza di carità che ha
causato questo catastrofe! In inglese, si può visitare articoli
delle profezie di Humanae Vitae (“Prophecies
of Humanae Vitae”
(http://pop.org/201003231196/prophecies-of-humanae-vitae).
Ecco l’agenda dell’angelo di luce
che “si maschera da angelo di luce” (2Cor 11,14)! Passo dopo
passo: la pornografia, l’anticoncezione, l’aborto, l’eutanasia,
matrimoni gay… verso la cultura della morte! Ecco l’agenda del
angelo di luce lavorando nella Chiesa di toglierci le grazie
dall’Eucaristia con la perdita di fede, l’amore e l’umiltà
riverenziale davanti alla “fonte e apice della vita cristiana”!
SANTO PADRE PIO ha detto: “Il mondo può più facilmente
sopravvivere alla sparizione della luce del sole, che alla sparizione
del SACRIFICIO della MESSA.”
Satana sa molto bene il principio
di una brutta china, lentamente. Gli attivisti Gay dopo il
“War Conference” (Conferenza di Guerra) in Warrenton, Virginia
(febbraio 1988), poi dopo con il libro “After the Ball” (1989),
hanno programmato bene come plagiare e manipolare il pubblico
americano di perdere il senso del peccato grave dell’atto di
omosessualità. Visitate in inglese la sezione:
“37. The Astounding Impact of the
Ruthless Manipulation of Militant Gay Activists!” (“Catholic
Prophecy Today”; http://markbeast.blogspot.com).
Cento anni fa l’atto di omosessualità era considerato di essere
sodomia ed era identificato come un atto. E’ sempre sodomia. Ma nei
anni 1960 in poi sodomia era condizionata. La condizione di
omosessualità era ridefinita come una condizione invece di un atto.
Mentre si può criticare un atto e perfino dice che è un atto
criminale, come si può criticare una condizione con cui una persona
soffre? Come si può criticare un atto che uno fa che ha questa
condizione deplorevole? “Non potete essere più compassionevole”?!?
E POI DALLA CONDIZIONE ABBIAMO ADESSO UN’IDENTITÀ!
Questa tecnica non è nuova. Nel
1970, il CALIFORNIA MEDICAL JOURNAL ha pubblicato un articolo come
l’aborto sarebbe un affare redditizio; nell’articolo era ammesso
che se si presenta alla popolazione degli Stati Uniti non andrebbe
bene perché gli il popolo dell’America non permetterebbe mai di
ammazzare un bambino nel grembo. Era riconosciuto nell’articolo che
tutti sanno che la vita comincia al momento della concezione. Perciò
dovevano cambiare il linguaggio; dovevano cambiare il modo in cui
le persone riferiscono al bambino nel grembo; dovevano cominciare a
spersonalizzare il bambino. (Visitate in inglese:
“Recycling Wrongs: All Over Again”;
http://lawreview.vermontlaw.edu/articles/v32/3/short.pdf;
http://www.all-creatures.org/murti/pub-thelib-01.html;
http://www.prolifecare.com/holyinnocents/evidence.html).
Per cambiare quei concetti bisogna
offuscare, bisogno cambiare la terminologia, bisogna cambiare il
linguaggio, bisogna razionalizzare, bisogna fare qualcosa astratta
ciò che Dio fa molto chiaro.
“Positivismo” sembra come una
cosa bella e ragionevole, di adattare le leggi per i nostri nuovi
tempi e nuovi bisogni. Ma l’inganno incredibile è che gli
ufficiali del governo ed i giudici nominati applicano positivismo
individualmente come piccoli dittatori senza lasciare i cittadini
votare sul cambiare le leggi per i loro nuovi tempi e nuovi bisogni.
I fondatori degli Stati Uniti, avendo sofferto sotto i governi
tirannici e avendo visto la follia della Rivoluzione Francese,
sapevano molto bene che la costituzione migliore nel mondo
sbriciolerà se i cittadini perdono la loro fede e la loro morale.
Scrivo queste cose per farci capire
la strategia del nostro nemico in riguardo all’Eucaristia. BISOGNA
CAMBIARE L’EUCARISTIA DALLA PRESENZA REALE, sostanziale di Gesù
Cristo in Persona, ad una cosa sacra, come un crocifisso; bisogna
togliere i gesti esteriori di umiltà riverenziale davanti
all’Eucaristia! Satana sa molto bene che non si può staccare o
separare il corpo dal cuore; si finisce con sempre meno riverenza
davanti a Dio anche nel cuore. E la nostra Madre Chiesa sa questo
molto bene! I figli viziati dicono alla mamma: “Stai zizza
mamma; abbiamo già sentito queste cose, basta!” Satana
adopera la stessa strategia come nella rivoluzione sessuale,
plagiandoci con il mass media che si può staccare e separare il
corpo dal cuore e dalla mente per potere usare il corpo per il
piacere senza le conseguenze alla persona. Ma come mai tante persone
entrano nella depressione nella nostra cultura sessualizzata; tre
volte più fra le femmine?!?
Perfino Gesù stesso si lamentava
spesso di questa perdita di fede con Santa Faustina:
“Quanto mi addolora che le anime si
uniscano così poco a Me nella santa Comunione! Attendo le anime ed
esse sono indifferenti per Me. Le amo con tanta tenerezza e
sincerità ed esse non si fidano di Me. Voglio colmarle di grazie, ma
esse non vogliono riceverle. Trattano con Me come con una cosa
inerte eppure ho un cuore pieno d'amore e di Misericordia.
Affinché tu possa conoscere almeno un po' il Mio dolore, pensa alla
più tenera delle madri, che ama molto i suoi figli, ma i figli
disprezzano l'amore della madre. Immagina il suo dolore, nessuno
riuscirà a consolarla. Questa è un'immagine ed una pallida
somiglianza del Mio amore” (Diario di Santa Faustina, no. 1447).
“Oggi, dopo la santa Comunione,
Gesù mi ha detto quanto desidera venire nel cuore degli uomini.
“Desidero unirMi con le anime umane; la Mia delizia è unirMi con
le anime. Sappi, figlia Mia, che quando nella santa Comunione vengo
in un cuore umano, ho le mani piene di grazie di ogni genere e
desidero donarle all'anima, ma le anime non Mi prestano nemmeno
attenzione, Mi lasciano solo e si occupano d'altro. Oh, quanto è
triste per Me che le anime non conoscano l'Amore! Si comportano
con Me come con qualche cosa inerte”. Ho risposto a Gesù: “O
Tesoro del mio cuore, unico oggetto del mio cuore e completa delizia
della mia anima, desidero adorarTi nel mio cuore come sei adorato sul
trono della Tua gloria eterna. Desidero ricompensarTi almeno in
piccola parte col mio amore per la freddezza di un così gran numero
di anime. O Gesù, ecco il mio cuore che è per Te una dimora, alla
quale nulla ha accesso: Tu riposa in esso come in un bel giardino. O
mio Gesù, arrivederci. Io debbo andare al mio lavoro, ma Ti
dimostrerò il mio amore col sacrificio, non tralasciando né
permettendo che mi sfugga alcuna occasione per esso” (Diario di
Santa Faustina, no. 1385).
Suor Maria Gabriella (in purgatorio)
ha comunicato a Suor Maria della Croce:
(3 ottobre 1880) “Oh, se vi fosse
dato di comprendere come Gesù è trattato con indifferenza e
disprezzo sulla terra, non solo dalla gente comune, com'è
insultato, schernito, messo in ridicolo, anche da coloro che
dovrebbero amarlo! Così l'indifferenza si trova nelle Comunità, fra
i Religiosi e le Religiose, Suo popolo eletto; là dove Egli dovrebbe
essere trattato da Amico, da Padre, da Sposo, a momenti Lo si
considera come un estraneo. Questa indifferenza la si trova anche fra
il clero. Al presente, più che mai, Gesù è trattato dai
Sacerdoti da pari a pari. Essi che dovrebbero tremare,
pensando all’importante missione affidatagli, il più sovente
l'adempiono con freddezza, con noia! Quanti ve ne sono che posseggono
lo spirito interiore? Il loro numero è piccolo. Qui, in Purgatorio,
i sacerdoti che espiano la loro indifferenza e la loro vita senza
amore sono numerosi. Le loro colpevoli negligenze devono essere
espiate mediante il fuoco e le torture di ogni genere. Giudicate da
tutto questo se il buon Dio, così buono, così amabile con le Sue
creature, trovi che Lo amino e Lo ricambino. Ahimé! Quante poche ve
ne sono! Ecco la grande sofferenza del Cuore di Gesù:
l'ingratitudine tra i Suoi; e tuttavia il Suo Sacro Cuore è tutto
pieno, tutto traboccante d'amore ed Egli cerca soltanto di
riversarlo. Gesù vorrebbe trovare delle anime morte a sé stesse;
verserebbe su di loro il Suo amore come un’inondazione, più di
quello che Egli abbia mai fatto per qualcuno finora. Oh! Quanto poco
sono dunque compresi sulla terra Gesù, la Sua misericordia, il Suo
amore! Si cerca di conoscere, di approfondire tutto, eccetto quel che
fa la vera felicità! Che tristezza!”
Un Manoscritto sul Purgatorio
(http://purgatorio-mano.blogspot.com).
Visitate anche: “Un Prete
Dannato Mette In Guardia Contro l’Inferno”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2013/12/prete-dannato.html).
Dalle meditazione della Via Crucis
del Cardinale Ratzinger al Colosseo (Venerdì Santo 2005):
“Il Signore interpreta così tutto
il suo percorso terreno come il percorso del chicco di grano che
soltanto attraverso la morte arriva a produrre frutto. Egli
interpreta la sua vita terrena, la sua morte e la sua risurrezione in
direzione della santissima Eucaristia, nella quale è riassunto tutto
il suo mistero. Siccome egli ha vissuto la sua morte come offerta
di sé, come atto d’amore, il suo corpo è stato trasformato nella
nuova vita della risurrezione. Per questo egli, il Verbo incarnato, è
diventato ora il nostro nutrimento che porta alla vera vita, alla
vita eterna. Il Verbo eterno – la forza creatrice della vita – è
disceso dal cielo, diventando così la vera manna, il pane che si
comunica all’uomo nella fede e nel sacramento. In questo modo la
Via crucis diventa una via che conduce fin dentro il mistero
eucaristico: la pietà popolare e la pietà sacramentale della
Chiesa si legano e si fondono. La preghiera della Via crucis si può
intendere come una via che porta alla comunione profonda, spirituale
con Gesù, senza la quale la comunione sacramentale rimarrebbe vuota.
La Via crucis appare come una via “mistagogica”.”
Gesù “li amò sino alla fine”
(Gv 13,1), cioè fino al vertice di ogni possibilità di amore,
perché Gesù rende oggi perpetuo il Sacrificio compiuto una
sola volta sul Calvario per la salvezza di tutti. “Nessuno ha un
amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv
15,13).
Quando Gesù era insidiato dai
farisei e respinto dai grandi; quando percorreva le strade della
Galilea e della Giudea per annunciare la buona novella e guariva gli
ammalati, perdonava i peccatori, liberava gli ossessi, era atteso dai
poveri, consolato dai piccoli, Gesù sempre desiderava giungere al
compimento di questa sua Pasqua. “Ho desiderato ardentemente di
mangiare questa Pasqua con voi, prima della Mia passione” (Lc
22,15). “Ho desiderato ardentemente!” Tutta la vita di Gesù è
stata orientata a questo supremo ed ineffabile momento. Dalla
incarnazione nel seno verginale di Maria alla sua nascita, dalla
infanzia insidiata alla adolescenza, dalla giovinezza trascorsa nella
povera casa di Nazareth alla sua vita pubblica, ogni giorno Gesù
era sempre proteso a questo momento.
Gesù perpetua questa stessa offerta
per noi nel Santissimo Sacramento dell'Eucarestia. Perché lì
adoriamo Gesù risorto che siede alla destra del Padre, ancora con le
ferite della sua passione, in atteggiamento di intercessione per
noi. Il Santo Padre Benedetto, nella Giornata Mondiale della Gioventù
a Colonia, disse: "Facendo del pane il suo Corpo e del vino il
suo Sangue, Egli anticipa la sua morte, l'accetta nel suo intimo e la
trasforma in un'azione di amore. Quello che dall'esterno è violenza
brutale - la crocifissione -, dall'interno diventa un atto di un
amore che si dona totalmente. E’ questa la trasformazione
sostanziale che si realizzò nel cenacolo e che era destinata a
suscitare un processo di trasformazioni il cui termine ultimo è la
trasformazione del mondo fino a quella condizione in cui Dio sarà
tutto in tutti (cfr 1 Cor 15, 28). (21 agosto 2005;
http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/homilies/2005/documents/hf_ben-xvi_hom_20050821_20th-world-youth-day.html).
COME VIVIAMO NOI LA NOSTRA
GIORNATA, LA NOSTRA SETTIMANA, in vista di sacrificarci con
Cristo sulla croce, umiliato, nel sacrificio supremo di Gesù, cioè,
nella Santa Messa?!? Noi desideriamo questo ardentemente (Lc
12,15)?!? O la Messa è piuttosto qualcosa che mi da gusto, qualcosa
per me, un tornaconto per me, per stare insieme con altre creature,
ma non per compatire con Maria ai piedi della croce dove il
Creatore soffre per noi nel presente eterno?!?
Davanti alla passione e
crocifissione di Gesù, con tutte le diverse persone coinvolte,
DURANTE LA SANTA MESSA, ognuno di noi possiamo chiederci: “QUALE
PERSONAGGIO RISPECCHIO IO?”
IN FORTE CONTRASTO CON I “LIBRI
LITURGICI” DELLA CHIESA CATTOLICA, si trova nel “Piano
Massonico per la Distruzione della Chiesa Cattolica”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2013/11/piano-massonico.html):
3. Incaricate i pastori
protestanti di riesaminare la Santa Messa e di dissacrarla. Seminate
dubbi sulla Reale Presenza nell’Eucaristia e confermate che
l’Eucaristia - con maggior vicinanza alla fede dei protestanti - è
soltanto pane e vino e intesa come puro simbolo. Disseminate
protestanti nei Seminari e nelle scuole. Incoraggiate l’ecumenismo
come via verso l’unità. Accusate ognuno che crede alla Presenza
Reale come sovversivo e disobbediente verso la Chiesa.
6. Distogliete i fedeli
dall’assumere in ginocchio la Comunione. Dite alle suore che
debbono distogliere i bambini prima e dopo la Comunione dal tenere le
mani giunte. Dite loro che Dio li ama così come sono e desidera che
si sentano del tutto a loro agio. Eliminate in chiesa lo stare in
ginocchio e ogni genuflessione. Rimuovete gli inginocchiatoi.
Dite alle persone che durante la Messa debbono attestare la loro fede
in posizione eretta.
9. Eliminate tutti gli inni
anche quelli a Gesù giacché essi fanno pensare la gente alla
felicità e serenità che deriva dalla vita di mortificazione e di
penitenza per Dio già dall’infanzia. Introducete canti nuovi
soltanto per convincere la gente che i riti precedenti in qualche
modo erano falsi. Assicuratevi che in ogni Messa ci sia almeno un
canto in cui Gesù non venga menzionato e che invece parli
soltanto di amore per gli uomini. La gioventù sarà entusiasta a
sentire parlare di amore per il prossimo. Predicate l’amore, la
tolleranza e l’unità. Non menzionate Gesù, vietate ogni
annuncio dell’Eucaristia.
11. Interrompete la pratica di
celebrare la Santa Messa alla presenza del Santissimo Sacramento nel
Tabernacolo. Non ammettete alcun Tabernacolo sugli Altari che
vengono usati per la celebrazione della Santa Messa. La tavola
deve avere l’aspetto di una tavola da cucina. Dev’essere
trasportabile per esprimere che essa non è affatto sacra ma deve
servire a un duplice scopo come, per esempio, da tavola per
conferenze o per giocarvi a carte. Più tardi collocate almeno una
sedia a tale tavola. Il Sacerdote deve prendervi posto per indicare
che dopo la Comunione egli riposa come dopo un pasto. Il Sacerdote
non deve mai stare in ginocchio durante la Messa né fare
genuflessioni. Ai pasti, infatti, non ci si inginocchia mai. La sedia
del Sacerdote deve essere collocata al posto del Tabernacolo.
Incoraggiate la gente a venerare e anche ad adorare il Sacerdote
invece che l’Eucaristia, ad obbedire a lui invece che
all’Eucaristia. Dite alla gente che il Sacerdote è Cristo, il loro
capo. Collocate il Tabernacolo in un locale diverso, fuori vista.
14. Fate sparire tutti i libri
personali di pietà e distruggeteli. Di conseguenza verranno a
cessare anche le Litanie del Sacro Cuore di Gesù, della Madre di
Dio, di San Giuseppe come la preparazione alla Santa Comunione.
Superfluo diverrà pure il ringraziamento dopo la Comunione.
29. Fate distribuire la
Comunione da donne e laici. Dite che questo è il tempo dei laici.
Cominciate con il deporre la Comunione in mano, come i protestanti,
invece che sulla lingua. Spiegate che il Cristo lo fece nel medesimo
modo. Raccogliete alcune ostie per “messe nere” nei nostri
templi. Indi distribuite invece della Comunione personale una coppa
di ostie non consacrate che si possono portare con sé a casa.
Spiegate che in questo modo si possono prendere i doni divini nella
vita di ogni giorno. Collocate distributori automatici di ostie per
le comunioni e denominateli Tabernacoli. Dite che devono essere
scambiati segni di pace. Incoraggiate la gente a spostarsi in chiesa
per interrompere la devozione e la preghiera. Non fate Segni di
Croce; al posto di esso invece un segno di pace. Spiegate che anche
Cristo si è spostato per salutare i Discepoli Non consentite alcuna
concentrazione in tali momenti. I Sacerdoti debbono volgere la
schiena all’Eucaristia e onorare il popolo.
La nostra cultura ha sconnesso la
vita umana e le morale umana dall’Autore della vita umana e della
moralità, e perciò, come Fedor Dostoevsky ha scritto, tutto
diventa permissibile, tranne, naturalmente, i 10 Comandamenti e tutte
le leggi di Dio! La nostra cultura oggi ci dice che se ti fa sentire
bene, se tu credi che è giusto soggettivamente, se sia facile e se
ti soddisfa in quel momento, FALLO! Sulle maglie si legge: “Just Do
It”! La nostra cultura ha “separato la libertà dalla Verità”
(Papa Giovanni Paolo II, “Evangelium Vitae”)!
Lentamente, con tanta astuzia e
finezza, Satana ci porta a sconnettere l’Eucaristia dalla presenza
reale e sostanziale di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Appena che San
Giovanni apostolo ha visto il Celebrante principale nella Santa Messa
celeste, “caddi ai suoi piedi come morto” (Apoc 1,17)!
Qualcuno nel Cammino Neocatecumenale
mi ha raccontato che Kiko ha spiegato che dopo il Concilio Vaticano
Secondo tanti cattolici, che cercavano di dialogare e di avvicinare
agli atei e ai non credenti, hanno perso la fede autentica della
Chiesa Cattolica. Ma come mai non si rende conto dello stesso
pericolo in riguardo al Sacrificio della Santa Messa per
“renderla più comprensiva ed accolta”?
La Madonna ha rivelato a Don Stefano
Gobbi:
"Gesù la Verità, perché è
Lui Parola Vivente - fonte e sigillo di tutta la divina Rivelazione.
Allora la massoneria ecclesiastica si agisce per oscurare la sua
Divina Parola, per mezzo di interpretazioni naturali e razionaliste
e, nel tentativo di renderla più comprensiva ed accolta, la
svuota di ogni suo soprannaturale contenuto. Così si diffondono gli
errori, in ogni parte della stessa Chiesa Cattolica. A causa della
diffusione di questi errori, oggi molti si allontanano dalla vera
fede, dando attuazione alla profezia che vi è stata fatta da Me a
Fatima: - verranno tempi in cui molti perderanno la vera fede"
(13 giugno 1989).
"E’ la facilità con cui si
trascurano le norme che la Chiesa ha stabilito per regolare la
vita liturgica ed ecclesiastica. Oggi ciascuno tende a regolarsi
secondo il proprio gusto o arbitrio e con quale scandalosa facilità
si violano le norme della Chiesa” (2 febbraio 1979).
QUANDO I LORO GENITORI CORREGGONO I
FIGLI, quanti figli chiedono i loro genitori le domande per capire
meglio il pensiero e le direttive dei loro genitori per seguire
questi direttive meglio? Invece quanti figli hanno piuttosto
l’atteggiamento di “che cosa ho fatto male”, per cercare di
fare più possibile come vogliono i figli? Quanti neocatecumeni mi
hanno chiesto: “Allora, che cos’è che non abbiamo fatto in
riguardo del decreto del primo dicembre 2005?” O perfino di dire
che quel decreto è già stato superato; le persone che parlano così,
veramente stano cercando ciò che Dio vuole, pronte di perdere le
loro idee e gli attaccamenti, o vogliono le cose come vogliono
loro?!? Come ho scritto un mese fa: “È infatti opinione
diffusa tra i neocatecumenali che la lettera di Arinze sia qualcosa
di provvisorio, di modificabile, un semplice “instrumentum
laboris”, e che alla fine la loro prassi sarà sostanzialmente
approvata.” Si fida a Dio o si fida a se stesso? Quanto
facile di fare i piccoli compromessi (accompagnati con sempre più
cecità) per non perdere qualcosa a cui siamo attaccati e perciò non
c’è il desiderio sincero di scoprire la guida dello Spirito Santo
attraverso il Magistero della Chiesa!?!
Quanto forte è la tentazione di
NON fare il rischio di dialogare o di etichettare una persona che
“non è d’accordo con noi”, di metterla in una categoria da
parte, indicando i suoi errori o peccati del passato come non fosse
possibile di imparare dai suoi errori e di andare avanti?!? Questo
vuol dire che i figli o i parrocchiani non devono più ascoltare i
genitori o i parroci, perché i genitori ed il parroco hanno fatto
qualche errore nel passato e sono peccatori! Ma chi è disponibile a
fare il rischio a dialogare nel cercare la realtà, la verità fuori
della sua teste, con la base dei documenti del Magistero della Chiesa
ed altri documenti fuori della sua testa? Quanti vogliono mettere
certe informazioni o certi fatti in una scatola chiusa ed abbracciare
la filosofia di vita più facile che non porta alla Verità sulla
croce: “Occhio non vede, cuore non duole”? La persona etichettata
“non normale”, o “bigotto” superbo (perché non fa come la
maggioranza), ma disponibile ad aprire gli occhi, O QUELLI
INTELLIGENTI E SAPIENTI (Mt 11,25; Lc 10,21) che non vogliono
dialogare sinceramente con quelli non d’accordo con loro? “Poiché
è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li
accusava davanti al nostro Dio giorno e notte” (Apoc 12,10; Giobbe
ch. 1). “La Verità vi farà liberi” (Gv 8,32; Ger 6,16)! Quanti
scienziati molto intelligenti non credono che esiste il Creatore
dell’universo? Quanti “cattolici” molto intelligenti non se ne
frega della guida del Magistero della Chiesa?
Tutte le parole e le spiegazioni
nel mondo non può aiutare per scoprire la sapienza di Dio se ci
siamo lasciati scivolare nei compromessi. Papa Benedetto e Papa
Giovanni Paolo II potevano offrire più spiegazione della necessità
di seguire fedelmente i libri liturgici, ma se non c’è
l’obbedienza, se non c’è fiducia nel Magistero della Chiesa, che
vale un tentativo di spiegare i motivi di un decreto? Se io obbedisco
soltanto ciò che io sono d’accordo, obbedisco il Magistero della
Chiesa o obbedisco me stesso? San Agostino ci dice: “ERA LA
SUPERBIA che ha cambiato gli angeli in diavoli; è l’umiltà
che fa gli uomini in angeli. L’umiltà è la fondazione di tutte le
altre virtù.”
In questa vita molta corta, ognuno
di noi facciamo la scelta fondamentale per tutta l’eternità,
di fidarsi in Dio o in se stesso. In paradiso c’è posto per un
Dio, non due. Nell’inferno, tutti credono di essere Dio come il
primo abitante dell’inferno, Lucifero (che vuol dire “portatore
di luce”) che è diventato Satana, il promotore delle tenebre, “il
padre della menzogna” (Gv 8,44)!
SONO VERAMENTE CONVINTO che se
Kiko, Carmen e Padre Mario si fossero fidati in Dio, al Magistero
della Chiesa, invece in se stessi, avrebbero aiutato tanti nel
Cammino Neocatecumenale di non scivolare gentilmente nell’apostasia
(2Ts 2,3-4) in questo periodo della “grande tribolazione” (Mt
24,21)!
Pregiamo a vicenda per lottare
ogni giorno di scoprire la Verità scomoda da Dio, accompagnata dalla
croce di Gesù qui sulla terra, per arrivare alla Verità assoluta
(“che ci fa liberi”) in paradiso per tutta l’eternità!
Don Jo (Joseph) Dwight
- - - - - - -
APPENDICE:
OFFRO QUI ALCUNI SCRITTI E
RIFERIMENTI DEI DOCUMENTI DAI PAPI E DAI SANTI per aiutarci a
capire ed ad apprezzare di più la grandezza dell’Eucaristia, che
ci aiuterà a penetrare di più la sapienza dei documenti del
Magistero della Chiesa in riguardo il salvaguardare la fede, l’amore
e l’umiltà riverenziale davanti all’Eucaristia, “la fonte e
apice della vita cristiana” (Vat. II: LG 11; CCC 1324).
“Esortazione Apostolica,
Postsinodale, Sacramentum Caritatis, del Santo Padre Benedetto XVI,
all'Episcopato, al Clero, alle Persone Consacrate, e ai Fedeli Laici,
sull'Eucaristia, Fonte e Culmine della Vita e della Missione della
Chiesa” (22-02-2007;
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/apost_exhortations/documents/hf_ben-xvi_exh_20070222_sacramentum-caritatis_it.html).
“Ufficio delle Celebrazioni
Liturgiche del Sommo Pontefice: Le disposizioni integrative del
Cæremoniale Episcoporum al Missale Romanum” (15-06-2011;
http://www.vatican.va/news_services/liturgy/details/ns_lit_doc_20110615_disposizioni-integrative_it.html).
San Martino de Porres: “Amò
pure con speciale affetto l’augustissimo sacramento
dell’Eucaristia. Per questo, standosene in un luogo nascosto della
chiesa, sostava per molte ore in adorazione dinanzi al tabernacolo.
Dell’Eucaristia poi bramava nutrirsi con quanto più amore gli era
possibile.” (Breviario; 3 novembre).
San Giovanni da Kety: “Durante
il giorno poi, dopo aver compito il suo dovere, subito dal liceo si
recava direttamente alla chiesa dove, davanti al Cristo nascosto
nell’Eucaristia, trascorreva lunghe ore nella contemplazione e
nella preghiera. SEMPRE AVEVA SOLO DIO NEL CUORE, SOLO DIO SULLA
BOCCA.” (Breviario; 23 dicembre).
Diceva San Giovanni Bosco:
“Fate visite frequenti a Gesù nel Santissimo Sacramento e il
demonio sarà impotente contro di voi”!
“Un Prete Dannato Mette In
Guardia Contro L’inferno”:
Una madre di famiglia è un’anima
riparatrice che da 27 anni, ossia dal suo quattordicesimo anno, è
tormentata da spaventose crisi di paura e da periodi di insonnia
totale. Ella è stata curata durante 8 soggiorni in clinica, con
tutti i moderni mezzi della medicina e della psichiatria.
Quando, dopo una rigorosissima cura
del sonno, fu dimessa come caso inspiegabile, un ben noto esorcista,
fortuitamente incontrato, stabilì che si trattava di un irrefutabile
caso di possessione. Dopo un esorcismo al quale parteciparono diversi
preti, a Fontanelle - Montichiari (Brescia), demoni angelici (angeli
decaduti) e anche demoni umani (uomini dannati) hanno dovuto fare,
per ordine della Santa Vergine, ammonitrici rivelazioni all’indirizzo
della Chiesa.
Dal 1975, poco dopo che la
possessione fu constatata da un notissimo esorcista, oltre a un certo
numero di demoni umani e angelici (dannati e demoni) fu anche
costretto a manifestarsi VERDI GARANDIEU. Egli avrebbe esercitato il
ministero sacerdotale nel XVII secolo in un villaggio dei Pirenei.
Quanto sappiamo della sua vita ci è noto mediante le rivelazioni che
egli ha dovuto fare durante un esorcismo, il 5 aprile 1978. Ecco
qualche rivelazione del prete dannato:
“Indifferenza verso il Santo
Sacrificio della Messa
V: ...perché ho già lasciato
la via che lo Spirito Santo mi ha tracciata e mi prescriveva! È
terribilmente tragico, molto più di quanto voi uomini possiate
pensarlo. È tanto più tragico in quanto un prete (piangendo) che
non da più il buon esempio ed è sul punto di lasciare la via della
virtù trascina con sé una massa di gente o in ogni caso parecchi, e
questo comincia anche alla Santa Messa. Dall’inizio alla fine
un prete non celebrerà la S. Messa con profondità e pietà se la
sua condotta sacerdotale non vi è conforme. Egli arriverà anche, in
ogni caso capitò a me... (quasi piangendo).
E: Di la verità, Verdi
Garandieu, solo la verità in nome di Gesù Cristo e della Santissima
Vergine...!
V: ...egli arriverà fino a
provare ripugnanza per la Messa, fino a preferire che essa non
esista. E tuttavia, perché è prete, la dice, deve celebrarla
dinanzi alla gente. Forse, nel mio caso, la Santa Ostia era ancora
consacrata, e lo è ancora con migliaia e migliaia di preti che vi
credono ancora, perché Dio è misericordioso, perché i fedeli
vengono con pietà nel cuore, e non possono sapere ciò che sono i
cuori dei preti, ma, ma (con voce esortante) guai, guai...”
(“Un Prete Dannato Mette In Guardia
Contro l’Inferno”;
http://cibo-spir.blogspot.it/2013/12/prete-dannato.html).
Padre Pellegrino Maria Ernetti
(1925-1994), un monaco benedettino dell’Abbazia di San Giorgio
Maggiore di Venezia (Italia), dove riceveva centinaia di persone alla
settimana per essere esorcizzate, ha cominciato a registrare su
nastro magnetico questi esorcismi, e così a poco a poco è venuto
fuori una catechesi del demonio. (“Ciò Che Piace e Ciò Che Non
Piace al Demonio”;
http://cibo-spir.blogspot.it/2014/01/cio-che-piace-e-cio-che-non-piace-al.html).
Ecco qualche rivelazione registrato
da Padre Ernetti:
“Il pasto dove mangiate la carne
e il sangue di quel crocifisso che ho ucciso io... E’ qui che
io perdo le mie battaglie.., è qui che mi trovo disarmato... non ho
più le forze per lottare.., quelli che si nutrono di questa carne e
bevono di questo sangue diventano fortissimi contro di me, diventano
invincibili alle mie scaltre seduzioni e tentazioni, sembrano diversi
dagli altri, sembra abbiano una luce speciale e un’intelligenza
velocissima... mi rifiutano subitaneamente e si allontanano da me e
mi scacciano come se fossi un cane... che tristezza, che dolore aver
a che fare con questi CANNIBALI... Ma io li perseguito ferocemente...
e tanti vanno a mangiare quell’ostia in peccato... hahaha... che
contento... che contento.., che gioia... odiano il loro Dio e lo
mangiano hahahaha! Vittoria mia... vittoria.., un’ah... urrah...
Quanto sono insensati quelli che perdono ore e ore di giorno e di
notte, in ginocchio ad ADORARE UN PEZZO DI PANE nascosto in una
scatola sull’altare di quel falso Dio. Quanta rabbia mi fanno
queste persone! Mi distruggono tutte le opere che ottengo da tanti
sacrileghi cristiani, preti, suore e vescovi... Quanti sacrilegi
mieto in continuazione, è una mia incessante vittoria... Quanto
dolore... Quanta rabbia queste adorazioni irrazionali...!”
- - -
UMILTÀ DEI SANTI DAVANTI
ALL’EUCARISTIA:
(in contrasto con la nostra
presunzione!)
“Spesso durante la santa Messa vedo
il Signore nell'anima; sento la sua presenza, che mi trapassa da
parte a parte. Avverto il Suo sguardo divino. Parlo molto con Lui
senza pronunciare una parola. Conosco quello che desidera il Suo
Cuore divino e faccio sempre quello che Egli preferisce. Amo alla
follia e sento di essere amata da Dio. In quei momenti quando
m'incontro con Dio nel profondo del mio intimo, mi sento così felice
che non riesco ad esprimerlo. Sono brevi momenti, poiché più a
lungo l'anima non lo sopporterebbe; dovrebbe avvenire la separazione
del corpo. Benché questi momenti siano molto brevi, tuttavia la loro
potenza che si comunica all'anima, rimane molto a lungo. Senza il
minimo sforzo entro in un raccoglimento profondo che, una volta che
mi ha investito, non diminuisce, sebbene io parli con la gente, né
m'impedisce di adempire i miei doveri. Sento la Sua presenza senza
alcuno sforzo dell'anima. Sento che sono unita a Dio così
strettamente, come è unita una goccia d'acqua ad un oceano
immenso.”
(Diario di Santa Faustina, no. 411).
Santa Therese di Lisieux ha
scritto:
“Sono soltanto un granello di
polvere, ma voglio fare la mia dimora nell’ombra del santuario
con il Prigioniero d’amore. La mia anima brama per l’Ostia; Lo
amo e non voglio nient’altro. E’ un Dio nascosto che mi attira.
Sono l’atomo di Gesù Cristo.”
San Luigi Maria Grignion de
Montfort
IL SEGRETO MARIA
“37. 3) - Consacrarci così
a Gesù per mezzo di Maria, è mettere nelle mani di Maria le nostre
buone opere, le quali, benché sembrino buone, sono spesso macchiate
e indegne degli sguardi e del compiacimento di quel Dio, davanti al
quale le stelle stesse non sono pure. Preghiamo questa buona Madre e
Padrona affinché, avendo accettato il nostro misero dono, lo
purifichi, lo santifichi, lo nobiliti e l'abbellisca in modo da
renderlo degno di Dio. Davanti a Dio, il Padre di famiglia, tutti
i frutti della nostra anima hanno meno valore per attirarci la sua
amicizia e la sua grazia, di quanto non ne avrebbe davanti al
re la mela bacata di un povero contadino, colono di Sua
Maestà, per pagare il proprio affitto. Che cosa farebbe il
meschino, se fosse intelligente e sapesse di essere ben voluto dalla
regina? Non metterebbe forse la sua mela nelle mani di lei? e questa,
sia per bontà verso il povero contadino, sia per rispetto verso il
re, non toglierebbe forse dalla mela quello che vi fosse di difettoso
e di guasto, mettendola poi sopra un vassoio d'oro, ornato di fiori?
E il re potrebbe non accettarla, anche con gioia, dalle mani della
regina, che vuole così bene a quel contadino? Se vuoi offrire
qualche piccolo dono a Dio, - dice San Bernardo mettilo nelle mani di
Maria, a meno che non t'importi di essere respinto.”
- - -
Visitate anche articoli che ho
scritto:
“A Servizio di Tutti”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2014/08/a-servizio-di-tutti.html).
“Il Dio Infinito Fra Noi”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2014/01/il-dio-infinito-fra-noi.html).
- - - - - - -
Io, Don Jo, ho ricevuto questo email,
23 febbraio 2015, da un neocatecumeno in una comunità che ho aiutato
da 2005 fino a 2015.
Caro Don Jo,
pensa a svolgere di più la tua
missione pastorale piuttosto che continuare a diffondere queste
inesattezze via facebook e via email, e trascorrere cosi tanto tempo
davanti al mondo digitale......non condividi il nostro cammino...sei
libero di farlo....fai però anche memoriale di come tu hai aiutato
noi per anni e questo strumento, nelle mani della CHIESA, ha aiutato
te per anni......sei una persona cosi intelligente che non puoi non
vedere il bene che questo cammino produce nelle persone e negli
ordinati e anche dentro la chiesa.....ti auguro un buon
pellegrinaggio della vita, sperando di rivederci presto.....
La pace, David
- - - - - - -
Caro David,
Grazie per la tua email. Ti ringrazio
anche per la tua preoccupazione per me e per gli altri.
Ma mi dispiace che fai come
tantissimi altri oggi, di non voler considerare un altro punto di
vista in un vero dialogo, con il vero motivo di cercare la verità
insieme, con la fiducia nella nostra Santa Madre Chiesa. Ogni mattina
per l’Ufficio delle letture, preghiamo il Salmo Invitatorio che ci
invita alla fiducia in Dio e ci fa ricordare tutti i benefici di Dio
e di ascoltare “oggi la sua voce: Non indurite il cuore come a
Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto…”! Quanto facile
di fare come gli Israeliti, con i cuori induriti!
Tantissimi persone nei movimenti
ecclesiali sono attaccati al sentirsi importanti o realizzati o di
far parte di un movimento importante nella Chiesa, e non vogliono
considerare qualsiasi altro punto di visto o un’altra
spiegazione; vogliono difendere a tutti i costi il loro gruppo e il
loro movimento e la loro esperienza.
Card. Joseph Ratzinger ha scritto il
27 maggio 1998: «[...] SI FANNO VISIBILI TANTO I PERICOLI, quanto le
vie di superamento che esistono nei Movimenti. VI È LA MINACCIA DI
UNILATERALITÀ che porta ad esagerare il mandato specifico che ha
origine in un dato periodo o in forza d'un particolare carisma [...]
è un fatto CHE PUÒ INDURRE AD ASSOLUTIZZARE il proprio movimento,
che viene ad identificarsi con la Chiesa stessa, a intendersi come la
via per tutti, mentre di fatto quest'unica via può esser fatta
conoscere in modi diversi.”
C’È UNA TENDENZA FORTE PER LE
PERSONE NEI MOVIMENTI ECCLESIALI DI “ASSOLUTIZZARE IL PROPRIO
MOVIMENTO” soprattutto oggi in cui ci troviamo nel crisi sociale,
culturale e spirituale a tutti i livelli più forte che mai. Dobbiamo
accogliere la guida del Magistero della Chiesa per poter maturare
secondo Dio ci vuole, per non soffocare il carisma che lo Spirito
Santo ha dato ad ogni movimento. Dobbiamo stare ai piedi della croce
con Maria aspettando, con pazienza e con il nostro esempio, la
maturazione cristiana degli altri, e di noi stessi. Si fa un cammino
di fede e di maturazione insieme, ognuno rispettando il ruolo e la
vocazione altrui.
(vedi anche:
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_30121988_christifideles-laici_it.html).
Mi sono accorto che il più tempo che
una persone sta ne Cammino Neocatecumenale, molto spesso il più
che si abitua a sentirsi importante nella Chiesa e davanti agli
uomini, e meno disponibile di andare con Gesù nella direzione di
finire la vita totalmente umiliato sulla croce.
Ho scritto in un articolo, più di un
anno fa, che ha fatto arrabbiare qualche catechista del Cammino
Neocatecumenale:
“Quando si legge il diario di Santa
Faustina, si vede che mentre lei progrediva nell’unione con Gesù,
lei era SEMPRE PIÙ CONSAPEVOLE DELLA SUA MISERIA, e allo stesso
tempo più fiduciosa nella misericordia di Dio con tanta gratitudine
verso Dio per questo dono inestimabile della Sua misericordia! Invece
tante volte, il più che andiamo avanti in un movimento ecclesiale o
nel nostro ministero sacerdotale, crediamo di essere meno miseri e
più degni di stare davanti a Dio e gli uomini. E quando una persona
non fa ciò che deve fare secondo il nostro criterio come
responsabili in un movimento ecclesiale o come un parroco di una
parrocchia, invece di cercare di capire la situazione ed i motivi
della persona, quanto spesso trattiamo questa persona male, molto
male. E’ questo il modo di amare il prossimo come se stesso? Che
cosa rimane dopo la morte per l’eternità, una grande opera che
crediamo di aver fatto o la nostra virtù personale? San Bonaventura
e tanti santi ci dicono che senza l’umiltà non c’è virtù, e
c’è anche la cecità spirituale!” (“Il Dio Infinito Fra Noi”;
http://cibo-spir.blogspot.it/2014/01/il-dio-infinito-fra-noi.html).
Vogliamo cercare di aiutarci a
vicenda di cercare ciò che Dio vuole in questa situazione, o
vogliamo soltanto etichettare (“mondo digitale”) l'uno e
l'altro per non ascoltare l'altro per non considerare ciò che uno
dice o scrive, e di difendere la nostra posizione a tutti i costi?
Dio può rivelare la verità nella
nebbia fitta attraverso le persone che Dio sceglie, spesso con
gli strumenti più piccoli ed umili con meno intelligenza. “Vi dico
che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre” (Mt
3,9).
Perché non hai avuto il coraggio
di entrare in merito di ciò che ho scritto, qualche frase che ho
scritto, e di spiegarmi che una frase che ho scritto non è in
armonia con qualche documento del Magistero della Chiesa, invece di
criticare tutto in modo generale? Questo sarebbe il modo maturo, un
vero atto d’amore per me e per gli altri! Se si scrive:
“trascorrere cosi tanto tempo davanti al mondo digitale”, non è
questo un giudizio generale, un diversivo di portarci più lontano
dal discorso fondamentale per non confrontare quello che non vuoi
confrontare in un dialogo (anche con le email) basato sui documenti
della Chiesa? O di scrivere: “svolgere di più la tua missione
pastorale piuttosto che continuare a diffondere queste inesattezze
via facebook e via email”. Ma hai il coraggio di spiegare “queste
inesattezze” non secondo il relativismo della tua testa o degli
altri intorno a te, ma secondo i documenti del Magistero della
Chiesa, ed i scritti dei papi e dei santi? Tu eri molto preoccupato
perché ho messo il mio articolo sul Facebook, ma la Verità è
importante per te? Che cos’è più importante, di difendere
l’importanza, il prestigio del vostro gruppo, o di difendere e di
seguire la Verità che è crocifisso sulla croce?
Tu, come tantissimi altri, non vuoi
considerare la possibilità della gravità della situazione, oggi
nella Chiesa e nel mondo, ed anche la situazione del Cammino
Neocatecumentale. Dopo aver scritto tanto nei miei due email
precedenti, ho finito la seconda email con la frase:
“SONO VERAMENTE CONVINTO che
se Kiko, Carmen e Padre Mario si fossero fidati a Dio, al Magistero
della Chiesa, invece in se stessi, avrebbero aiutato tanti nel
Cammino Neocatecumenale di non scivolare gentilmente nell’apostasia
(2Ts 2,3-4) in questo periodo della “grande tribolazione” (Mt
24,21)!”
In un articolo, al quale ho fatto
riferimento, si trova le indicazioni della gravità della situazione
secondo Papa Benedetto:
“ROMA, 11 aprile 2012 – Con una
lettera autografa al cardinale William J. Levada, Benedetto XVI ha
ordinato alla congregazione per la dottrina della fede di accertare
se le messe dei neocatecumenali sono o no conformi alla dottrina e
alla prassi liturgica della Chiesa cattolica.”
“UNA "PROBLEMATICA",
QUESTA, CHE IL PAPA GIUDICA "DI GRANDE URGENZA" PER TUTTA
LA CHIESA.”
“Benedetto XVI è da tempo IN
ALLARME per le modalità particolari con cui le comunità del
Cammino neocatecumenale celebrano le loro messe, il sabato sera, in
locali separati.”
“In realtà, il pericolo temuto da
Benedetto XVI e da molti vescovi – come risulta dalle numerose
denunce pervenute in Vaticano – è che le modalità particolari con
cui le comunità neocatecumenali di tutto il mondo celebrano le loro
messe introducano di fatto nella liturgia latina un nuovo "rito"
artificialmente composto dai fondatori del Cammino, estraneo alla
tradizione liturgica, carico di ambiguità dottrinali e fattore di
divisione nella comunità dei fedeli.”
Come ho messo nell’ultima email:
Anche Papa Giovanni Paolo II ha dato
lo stesso richiamo ai Neocatecumenali:
“Celebrate l'Eucaristia e,
soprattutto, la Pasqua, con vera pietà, con grande dignità, con
amore per i riti liturgici della Chiesa, con esatta osservanza
delle norme stabilite dalla competente autorità, con volontà di
comunione con tutti i fratelli…”
(Osservatore Romano, 11 febbraio
1983; http://www.geocities.ws/Athens/Delphi/6919/OR110283.htm).
Secondo te David, questi due papi,
Giovanni Paolo II e Benedetto, non sono tanto illuminati o non
guidati dallo Spirito Santo o hanno addirittura spagliato perché
tutti i due hanno detto ai neocatecumenali di osservare le norme
stabilite, il libri liturgici, con fedeltà come è richiesto da
tutti gli altri cattolici in tutto il mondo?
Quanto facile mettiamo questa
“grande urgenza”, questa “allarme” di Papa Benedetto
nella categoria di una esagerazione di Papa Benedetto o di altri
come Don Jo. Siamo attaccati a qualcosa che vogliamo noi e perciò
non siamo disponibile di considerare un altro punto di vista, perfino
dal Vicario di Cristo! Crediamo di essere al di sopra della guida
della Chiesa Cattolica? Usiamo tutte le nostre intelligenze per
giustificare la nostra posizione senza fare il rischio di fare un
dialogo vero, cercando la verità senza attaccamenti personali,
mettendo sulla tavola i documenti del Magistero della Chiesa, ed i
scritti dei papi e dei santi? Quando siamo attaccati a qualcosa che
non vogliamo perdere, molto spesso chiediamo le domande non per
imparare qualcosa da uno che non è d'accordo con noi, ma piuttosto
per mettere apposto l'altro secondo il nostro pensiero, come hanno
fatto i farisei a Gesù con le domande (i tranelli). Ecco come fanno
tanti avvocati per difendere i loro clienti a tutti i costi, senza
cercare la verità, senza considerare la possibilità che il cliente
dice le bugie. Ho incontrato qui in Italia uno dei avvocati del
processo famoso nella California più di venti anni fa, di O.J.
Simpson. Che spettacolo sulla TV americana ogni giorno per qualche
mese; che parodia della giustizia!
Leggendo la tua email, non credo che
sei disponibile, come tanti altri, a considerare il punto di vista di
Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto di “seguire fedelmente i
libri liturgici” per tutta la Chiesa, e ancora meno, di
obbedire il Magistero della Chiesa. Se il fondatori del movimento non
obbedisce il Magistero della Chiesa, il Cammino Neocatecumenale non è
come hai scritto tu: “questo strumento, nelle mani della CHIESA”;
non è “nelle mani della CHIESA” se i fondatori obbediscono
soltanto quello che sono d’accordo con il Magistero della Chiesa!
Ho l’impressione molto forte, dopo aver aiutato i neocatecumenali
per dieci anni, che ciò che dice Kiko è molto più importante che
ciò che dice il Magistero della Chiesa per la grande maggioranza dei
neocatecumenali, come fa il loro capo, Kiko!
La grande maggioranza dei cattolici
oggi vedono la religione, la parrocchia, il parroco, i movimenti
ecclesiali, come qualcosa che può essere utili per loro, invece
qualcosa che può essere utili per aiutarli a scoprire la volontà di
Dio e per aiutarli a fare la volontà di Dio! Perciò stanno
guardando nella direzione spagliata, non si interessano il punto
di vista che non li porta a ciò che vogliono! Senza questo
cambiamento fondamentale di direzione, senza questo cambiamento
fondamentale di dove mettano la loro fiducia (in noi stessi o in
Dio), tutti i libri e documenti della Chiesa non aiuteranno le
persone a rendersi conto che non stano vivendo il “Padre Nostro”:
“Sia fatta la Tua volontà”, non la mia!
Dio ha detto a Mosè: “Io sto per
far piovere pane dal cielo per voi… Io lo metta alla prova, per
vedere se cammina secondo la mia legge o no. … Ho inteso la
mormorazione degli Israeliti…” (Es 16,4.11). Gli Israeliti
mormoravano perfino dopo Dio ha dato loro la manna dal cielo, come
tanti cattolici non rispettano il Corpo e Sangue, l’Anima e la
Divinità di Gesù Cristo nell’Eucaristia. Dopo la risurrezione di
Gesù, Dio parla attraverso il Magistero della Chiesa. C’è stata
più mormorazione contro il Magistero della Chiesa nei ultimi 50 anni
(Humanae Vita, Memoriale Domini!) che mai nella storia della Chiesa.
+++++
humanae vitae….
+++++
E’ molto interessante ciò che San
Francesco d’Assisi ha profetizzato:
“2. Il potere dei demoni sarà più
grande del solito, la purezza immacolata della nostra comunità
religiosa e altri saranno appassiti al punto che ben pochi fra i
cristiani vorranno obbedire al vero sommo Pontefice e alla Chiesa
Romana con un cuore sincero e perfetta carità. Nel momento decisivo
di questa crisi, un personaggio non canonicamente eletto, elevato
al soglio pontificio, si adopererà a propinare sagacemente a
molti il veleno mortale del suo errore.”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2013/11/profezia-san-francesco.html).
Ripeto l'urgenza, ed il grande
pericolo:
“SONO VERAMENTE CONVINTO che
se Kiko, Carmen e Padre Mario si fossero fidati in Dio, al Magistero
della Chiesa, invece in se stessi, avrebbero aiutato tanti nel
Cammino Neocatecumenale di non scivolare gentilmente nell’apostasia
(2Ts 2,3-4) in questo periodo della “grande tribolazione” (Mt
24,21)!”
“Il Cardinale Ivan Dias ha citato
spesso una frase di Giovanni Paolo II: “Noi siamo di fronte oggi al
più grande combattimento che l’umanità abbia mai visto. Non credo
che la comunità cristiana l’abbia compreso totalmente. Siamo oggi
di fronte alla LOTTA FINALE fra la Chiesa e l’anti Chiesa,
fra il Vangelo e l’anti Vangelo”
(http://www.lastampa.it/2007/12/13/blogs/san-pietro-e-dintorni/lotta-finale-all-anticristo-VjY7tBXJk6gNU3YmWcyOvN/pagina.html).
Circondati fortemente dell’atmosfera
di relativismo oggi, è facile lasciarci attaccare il nostro cuore a
tante cose, non soltanto materiale, ma anche la nostra importanza
davanti ad altre creature, e perciò abbiamo imparato tanti modi di
mettere da parte i scritti del Magistero della Chiesa e dei santi e
dei papi, per poter giustificare: “Occhio non vede, cuore non
duole”!
La Madonna a Akita, Giappone ha detto
(13 Ottobre 1973):
“L´opera del diavolo si infiltrerà
anche nella Chiesa in tale modo che vedrete cardinali contro
cardinali e vescovi contro altri vescovi. ... La Chiesa sarà
pieno di quelli che accettano compromessi …”
(http://blogcristianocattolico.blogspot.com/2008/01/la-madonna-di-akita-giappone.html).
Capisco questa “grande urgenza”,
questa “allarme” di Papa Benedetto! Ecco perché ho messo il
mio articolo anche sul Facebook. Con ogni membro del Cammino
Neocatecumenale, andando porta a porta per due anni nel loro cammino,
il Cammino Neocatecumenale ha cresciuto veloce, proprio dentro la
Chiesa, ma senza l’obbedienza alla Chiesa, al Magistero della
Chiesa. Il modo di celebrare la Santa Messa è fondamentale (“Lex
orandi, lex credenda”!)! Se si obbedisce i libri liturgici della
Chiesa, si mantiene e si fa crescere il culto di Dio; se non si
obbedisce i libri liturgici della Chiesa, si va lentamente, in un
modo impercettibile, verso il culto dell’uomo, che è la strategia
fondamentale del principe del mondo, Satana!
David, hai scritto: “sei una
persona cosi intelligente che non puoi non vedere il bene che questo
cammino produce nelle persone e negli ordinati e anche dentro la
chiesa”. E allora secondo te, Papa Benedetto e Papa Giovanni
Paolo II sono almeno un po’ matti e non equilibrati, come tu
credi di essere, e non vedono le cose giuste? Secondo te, Satana non
è più capace di “mascherarsi come un angelo di luce”, o forse
Satana si è convertito?!? I maestri di spiritualità ci hanno sempre
spiegato che questo “angelo di luce” ci offre sempre almeno 90%
della verità per distruggerci, come un goccino di veleno in un
bicchiere di buon vino; altrimenti chi ci casca nelle sue trappole?!?
Ecco l’importanza dell’obbedienza al Magistero della Chiesa!
Secondo te David, la verità è
stabilito dalla la maggioranza del gruppo o da tutti i cattolici
o da Dio? E se tu rispondi da Dio, come si può scoprire la verità?
Dalla votazione delle persone, o dai sondaggi, o …??? Tu come un
cattolico, perché Gesù ha fondato una Chiesa? Che serve il
Magistero della Chiesa, secondo te, o secondo la grande maggioranza
dei cattolici oggi? “Che dicono la gente….?”
“Gesù nella regione di Cesarèa di
Filippo, chiese ai suoi discepoli: "La gente chi dice che sia il
Figlio dell'uomo?". Risposero: "Alcuni Giovanni il
Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti".
Disse loro: "Voi chi dite che io sia?". Rispose Simon
Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente".
E Gesù: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne
né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.
E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia
chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te
darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla
terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla
terra sarà sciolto nei cieli".” (Mt 16,13-19).
“La gente” aveva tante
opinione, ma il primo papa, Pietro, non ha offerto un’opinione.
Perché David credi di più le opinioni delle le persone nella
comunità, o degli altri catechisti, o perfino dei fondatori del
Cammino Neocatecumenale, più del Magistero della Chiesa???
Io vengo dagli Stati Uniti dove ci
sono più di 30,000 gruppi protestanti indipendenti che credono nello
stesso Gesù Cristo, lo stesso Dio, ma interpretano la stessa
Bibbia in modi diversi, spesso in modi contradditori. Credi David
che Gesù non sapeva di questo problema? Credi che Gesù che ci ha
detto che la “Verità vi fa liberi”, che ha detto che “Io sono
la Verità”, che Gesù non ha offerto la possibilità per quelli di
buona volontà di scoprire e di vivere la Verità che è Gesù
Cristo? Ecco il Magistero della Chiesa!
David, in 15 anni di cammino, tu hai
sentito tante catechesi, hai fatto tante catechesi, ma dopo tutto,
per te, a che serve la Chiesa, che cos’è la Chiesa? I
documenti sono soltanto una collezione di opinioni??? Il Catechismo
della Chiesa Cattolica degli adulti è soltanto un riassunto di tanti
opinioni raccolti in 2000 anni?!?
Se l’autorità della Chiesa,
come Dio intendeva, conta poco per te, quello che ho scritto vale
ancora meno per te. Posso fare tanti riferimenti ai documenti della
Chiesa, ma non ci rendiamo conto fino a che punto siamo scivolati
nell’atmosfera di relativismo che ci circonda totalmente oggi.
Relativismo è come la pioggia di acido, che distrugge tutto, e non
ci rendiamo conto fino a che punto siamo scivolati nel relativismo
senza tanta preghiera sincera, in umiltà vera, con l’aiuto di Gesù
Eucaristico e Maria. E’ come l’aria che respiriamo. Tu hai il tuo
opinione e io ho la mia, e la Chiesa ha la sua opinione, e ogni papa
ha la sua. Siamo tutti felice con allegria! Ma se tutto è relativo,
allora anche relativismo è relativo, una contraddizione inerente!
Non c’è più la Verità assoluta; che bello, che libertà;
siamo liberi dalla Verità assoluta! Perciò i documenti contano
poco. Dio deve cambiare secondo ciò che il mondo vuole in ogni
epoca. Circondato da questa atmosfera di relativismo, capisco perché
tu credi che a Don Jo manca qualche rotella, un po’ tonto, o ha
perso un po’ di equilibrio nella sua chiusura nel “mondo
digitale”, perché Don Jo fa riferimento ai documenti della Chiesa
quando tutto il mondo di oggi è totalmente nel relativismo e perciò
tutto cambia come vogliamo noi. G.K. Chesterton ha scritto: “Non
abbiamo bisogno di una Chiesa che è mossa dal mondo, ma una Chiesa
che muove il mondo”!
Su TV, EWTN, e su Internet, nel
programma “The World Over April 9, 2010: George Weigel & Frank
Cottrell Boyce” (https://www.youtube.com/watch?v=1NUgaRrHj8k),
George Weigel ha detto: “Cristianità, e specificamente la
Chiesa Cattolica, è l’ultimo ostacolo ancora sulla scacchiera
per pulire la scacchiera dai forze del male di ciò che Papa
Benedetto ha chiamato la dittatura di relativismo. La questione di
matrimonio è coinvolto qui, le questioni di vita sono coinvolte qui.
E’ tutto di un pezzo…”
Se una persona non fa come la
grande mandria correndo nel mondo di relativismo, verso il culto
dell’uomo, allora è etichettato fuori mondo, “non corretto
politicamente”. Ma Dio è fuori mondo, e come possiamo scoprire la
mentalità di Dio quando il nostro criterio è basato su ciò che la
maggioranza delle persone pensano, soprattutto oggi nella generazione
più malvagia nella storia del mondo? Secondo te David, tutti gli
eremiti sono matti perché si sono staccati dalla mentalità del
mondo? Quante volte nella storia il mondo è uscito tanto dalla rotta
di Dio ma qualche santo è riuscito a scappare dalla “generazione
malvagia” (Mt 17,17; Lc 9,41), proprio per salvare se stesso e
quella generazione malvagia?!? CI VUOLE DIO! Sant’Antonio
Abate è andato nel deserto; San Benedetto è andato a Subiaco; San
Francesco è andato a Laverna! Secondo la mentalità del mondo, sono
tutti matti perché non hanno abbracciato la mentalità del mondo?
Dopo la mia decisione di non celebrare una Messa non approvata dal
Magistero della Chiesa, qualche persona mi ha telefonato chiedendomi
come stavo. Quando ha risposto bene, mi ha chiesto se è vero, con un
atteggiamento o perfino la speranza che stavo male, perché com’è
possibile di stare bene staccandosi dal nostro gruppo speciale!?!
Devono convincersi che Don Jo sta male per giustificare il non
ascoltare ciò che voglio dire e il loro modo di fare. Il culto
dell’uomo! Non è il mio deserto, il mio Subiaco, la mia
Laverna, il mio Monte Tabor, un’ora ogni giorno davanti a Dio
infinito nel Tabernacolo, un ora al di la del tempo della Santa Messa
e della Liturgia delle Ore? I santi hanno passato più tempo
possibile davanti a Dio infinito nel Tabernacolo! Se Dio non è prima
del prossimo, l’amore che crediamo d’avere per il prossimo è
totalmente amore umano, niente divino!
Mi pare che di esser vissuto in due
culture, con due lingue, aiuta tanto di aprire le orizzonte della
mente, di poter vedere la cultura di origine da un altro punto di
vista e di poter vedere un'altra cultura dal punto di vista della
prima. Tante persone insicure non ascoltano ad un altro punto di
vista ma piuttosto criticano, e perfino condannano, quelli che non
pensano come loro! Quando abbiamo un’esperienza di soltanto un
movimento ecclesiale c’è una grande tendenza e pericolo di
“assolutizzare il proprio movimento” e di giudicare tutto da un
punto di vista! Arcivescovo Fulton Sheen, commentando sui magi e i
pastori di Natale, ha detto che i magi hanno letto tanti libri e
perciò hanno capito che non sanno tutto; le persone che hanno letto
soltanto un libro credono di saper tutto!
I santi che hanno lasciato il mondo
sono tutti matti e superbi secondo te, David, perché non hanno
seguito la mentalità del mondo, la mandria che si precipitano
dietro il culto dell’uomo, perché sono entrati in un altro
tipo di “mondo digitale”, e poi erano criticati e condannati dal
mondo? La mia zia, Madre Agnese dell’Amore Divino, una suora di
clausura, carmelitana, non è prudente o sapiente secondo le persone
del mondo? Il mondo dice che queste suore non contribuiscono qualcosa
al mondo concretamente, e perciò hanno sprecato la loro vita, che
non vale niente. Ma al contrario, la Chiesa ci dice che la vita di
preghiera e della penitenza e dei sacrifici, come le carmelitane di
clausura, è la vocazione più alta! Ma tutti i santi avevano in
comune l’umiltà e obbedire al Magistero della Chiesa, non a se
stessi e neanche ad un gruppo che non obbedisce il Magistero della
Chiesa!!!
Ecco “Ciò che non piace
al Demonio”:
“F) “Molto mi preoccupano
quelle servette con la testa fasciata che abbandonano tutti e
tutto per chiudersi entro quattro mura, per sacrificare tutto ciò
che è bello e buono per quel Dio che solo io sono riuscito a
vincere... Giorno e notte si mortificano con veglie e digiuni
incoscienti e inconsistenti, non dormono sufficientemente, non
mangiano secondo la necessità dell’appetito e del corpo che
reclama il vitto necessario, non parlano liberamente ovunque e
sempre... taciturne... immusonite,., piene di tristezza, la più
disumana.., pregano, cantano e tutto questo sacrificio per chi lo
fanno? Per quali motivi particolari, per quali fini, con quali
risultati? La stragrande maggioranza, per fortuna, sono persone poco
o punto intelligenti.., ottuse di mente... abuliche di volontà che
si sono lasciate trascinare da qualche prete insoddisfatto... Povere
donnicciole che non sanno e non conoscono il vero piacere del sesso
con tutte le relative gioie che esso dona...! Povere servette, che
non hanno sentito mai le sensazioni della carne, procurate dagli
amplessi e dai baci dei miei uomini...! Eppure quante ne faccio
cadere, le riduco ad una vita grama, sterile, prive di ogni fervore,
gettandole nel massimo della tiepidezza... Sì, ne de vo fare una
strage... perché soprattutto di queste claustrali ho paura... ho
una paura terribile...! Sono i nemici miei più terribili e
agguerriti, mi strappano dalle mani tante anime di ogni sesso, di
ogni classe e condizione... Che nemiche terribili... quando
incominciano a pregare per la conversione di un’anima da
strapparmi, non la smettono più... più... più... sono tenaci e
caparbie! Se poi non bastassero le lunghe ed estenuanti preghiere
alloro falso Dio crocifisso, del quale si chiamano spudoratamente sue
SPOSE, allora incominciano con le estenuanti penitenze di ogni
genere... che nemiche... che soldati di primo assalto! Ho tentato
tante volte di diminuire le vocazioni a questa stupida vita.., ma
purtroppo non ci sono ancora riuscito... sono troppe ancora le
donnette stupide e sciocche, anche se tante volte sono perfino
laureate e diplomate... Che nemiche...!” (“Ciò Che Piace e Ciò
Che Non Piace al Demonio”;
http://cibo-spir.blogspot.it/2014/01/cio-che-piace-e-cio-che-non-piace-al.html).
Mi rendo conto che le due email
precedente che ho già mandato vale poco per la grande maggioranza
delle persone nella Chiesa cattolica e nel Cammino Neocatecumenale, e
fra tantissimi preti e vescovi oggi che non obbediscono più il
Magistero della Chiesa. Perché ormai, totalmente circondato
dall’atmosfera di relativismo, come l’aria che respiriamo, i
documenti del Magistero della Chiesa contano poco! Che cos’è
dunque il nostro criterio di discernimento, se non il Magistero della
Chiesa?!? Se mettiamo da parte la legge di Dio spiegato nella sua
pienezza nei documenti della Chiesa, chi vince l’argomento o
stabilisce la legge del paese? Il più forte! Ecco la “dittatura
del relativismo”, come ci ha detto Papa Benedetto!
Il demonio ci ha portato a
guardare le cose esteriori soltanto, che diventano una
distrazione, un diversivo, per non guardare il contenuto interiore,
per non guardare tutte le cose da punto di vista del Creatore
dell’universo. Perciò non si considera ciò che la persona sta
cercando a dire, ma si guarda come la persona non è come gli altri,
non è “normale” (come tutti i profeti!), deve avere un problema,
ha fatti gli spagli nel passato, così non si considera ciò che la
persona sta cercando di dire. Ma normalmente Dio scegli i più
disgraziati per fare il suo lavoro per due motivi: 1) soltanto Dio
poteva fare questo con uno strumento così disgraziato, 2) Dio agisce
soltanto negli umili perché si fidano a Dio, fanno spazio dentro di
se per Dio invece di se stesso, e perciò diventano strumenti di Dio
e non di se stessi!
“Maledetto l’uomo che confida
nell’uomo… benedetto l’uomo che confida nel Signore” (Ger
17,5.7)!
Il demonio fa lo stesso gioco
della distrazione, del diversivo in riguardo della Chiesa,
disseminando calunni e bugie; fa vedere soltanto i peccatori nella
Chiesa e nella storia della Chiesa - gli scandali di qualche prete,
le presentazioni molto errata delle crociate - così le persone non
arrivano al contenuto, cioè, Dio ci ha dato una guida, una Chiesa
fatta dai peccatori, non dai angeli perfetti dal cielo, come i
critici credono di essere! Una delle prove fondamentale per ognuno di
noi è di cercare e di trovare la “perla preziosa” (Mt 13,46), il
“tesoro nascosto” (Mt 13,44) dentro la Chiesa, nonostante tutta
la sporcizia intorno a quella perla, quel tesoro, quel diamante
dentro la scatola spesso coperto degli escrementi dei peccatori e
degli scandali! I protestanti e le setti credono di essere meglio,
più perfetti, e perciò hanno rifiutato la vera Chiesa e hanno perso
la pienezza dei mezzi di santificazione, i sacramenti soprattutto
l’Eucaristia, e la pienezza della verità con la guida del
Magistero della Chiesa (Lumen Gentium 8) fatta dei uomini fragili e
deboli. Una delle prove più forte che la Chiesa Cattolica è la vera
Chiesa è proprio questo, che nonostante tutte le cose negative fuori
e dentro la Chiesa, è ancora qui sulla terra dopo 2000 anni, con la
Verità che non cambia! Altrimenti come sarebbe possibile per Gesù
ad assicuraci che “la Verità vi fa liberi” (Gv 8,32) o “Io
sono la Verità” (Gv 14,6)?!? E’ molto importante di studiare la
vera storia! Soltanto Dio poteva fare questo miracolo. Quando
Napoleone ha detto ad un cardinale che lui distruggerà la Chiesa, il
cardinale ha risposto: “Se noi vescovi non siamo riusciti a
distruggere la Chiesa in 2000 anni, come crede di farlo?”! La Messa
è valida anche se il prete è un grande peccatore e nello stato di
peccato mortale. Ma le persone, di nuovo, guardano l’esteriore, e
tanti non vanno alla Messa di quel prete, nonostante in quella Messa
il pane e il vino diventano il Corpo ed il Sangue di Gesù Cristo,
mentre il povero prete, non pentito, commette un sacrilegio
personale! Quando San Francesco ha incontrato un prete scandaloso,
non ha rimproverato quel prete come aspettava la gente, ma si è
messo in ginocchio davanti a quel povero prete, ha baciato le sue
mani, e ha detto alle persone intorno che da questi mani ricevo il
mio Signore nell’Eucaristia e il perdono dei miei peccati”! Dopo
questo, quel povero prete ha mandato via la donna nella sua casa e si
è convertito con tanta penitenza.
Settant’anni fa, tanti cattolici
si fidava alla Chiesa senza spiegazione. Adesso dobbiamo, con
tanta fatica, riscoprire che Dio ci ha dato soltanto una Chiesa per
guidarci in questa “lotta tremenda” (CCC 409) della vita, in
questa “valle di lacrime”, in questa “nebbia, densa e fredda”
nella Chiesa Cattolica, provocato dal padre della menzogna (Gv 8,44)
che semina tantissimi inganni e le bugie continuamente, come un
“angelo di luce” (2Cor 11,14). Gli Israeliti hanno abbandonato
Dio tante volte, e ogni tanto si sono arresi al uomo di Dio che Dio
ha dato loro, cioè, i giudici ed i profeti. Nel libro dei Giudici
solo, gli Israeliti hanno fatto questo ciclo di abbandonare Dio e poi
tornare sette volte!
La Madonna ha rivelato a Don Stefano
Gobbi (09-02-1985): “La tenebra, con UNA NEBBIA, DENSA E FREDDA,
è entrata nella Chiesa, oscurandola nello splendore della sua
Verità. Per questo, ogni giorno, la mia parola vi forma allo spirito
della Sapienza, perché possiate sempre vedere, nella luce, la Verità
che mio Figlio vi ha insegnato, ed annunciarla con coraggio a tutti
nella sua integrità.”
“Da qualche fessura è entrato
il fumo di Satana nel tempio di Dio” (Papa Paolo VI, 29 giugno
1972;
http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/homilies/1972/documents/hf_p-vi_hom_19720629_it.html).
Certamente ci sono le sette. Ma
secondo il mondo di oggi totalmente immerso nel relativismo, quasi
tutti i santi avevano la mentalità settaria, perché il loro
sguardo era totalmente e continuamente rivolto a Dio. Guarda quanti
santi si sono ritirati dal mondo per trovare Dio! Quanti persone,
secondo la loro vocazione personale, non hanno questo coraggio perché
il rispetto umano è così importante per loro. “Se uno viene a me
e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le
sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo”
(Lc 14,26). Gesù è molto esigente, più che qualsiasi altro
fondatore di una religione perché Gesù è Dio e può offrire
paradiso. Il mondo crede che Gesù è veramente matto, un
fondamentalista, secondo la mentalità di oggi.
In un certo senso è un miracolo
di arrivare a paradiso, perché bisogna staccarsi dalla mentalità
del mondo (Gv 17,16; Rm 12,2) che vuol dire di non stare con la
grande maggioranza. C’è sempre la tentazione di giudicare gli
altri che non credono come noi. Ma Gesù è radicale! Non c’è
dubbio! Secondo il mondo tutti i veri cristiani sono in una setta
perché Gesù chiede tutto, anche di perdere i nostri amici e
parenti. E perfino di essere disprezzato come un superbo e matto
dalle persone che ci circondano. Siamo veramente nei tempi che i veri
seguaci di Cristo saranno ammazzati nel nome di Dio. “Verrà l’ora
in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio” (Gv
16,2; Mt 24,9)!
“6. Coloro che nel fervore
spirituale abbracceranno la pietà con la carità e ZELO PER LA
VERITÀ, subiranno persecuzioni e insulti come se fossero
scismatici e disobbedienti. Perché i loro persecutori, spronati
da spiriti maligni, diranno che in questo modo prestano grande onore
a Dio nell’uccidere e rimuovere dalla terra degli uomini tanto
cattivi. Allora il Signore sarà il rifugio degli afflitti e lui li
salverà, perché hanno sperato in Lui. E poi per rispettare il loro
Capo, agiranno secondo la Fede e sceglieranno di obbedire a Dio
piuttosto che agli uomini, acquistando con la morte la vita eterna,
non volendo conformarsi all’errore e alla perfidia, per
assolutamente non temere la morte.” (“La “Profezia” di San
Francesco (Assisi)”;
http://cibo-spir.blogspot.it/2013/11/profezia-san-francesco.html).
Allora, se è difficile di
distinguere fra le persone che sono nelle sette non di Dio e quelli
che seguono veramente Gesù totalmente fino al punto di disprezzare
il mondo e perfino la loro vita, chi può aiutarci a distinguere
la differenza, la via giusta? L’opinione della maggioranza
delle persone? Se buttiamo via la guida del Magistero della Chiesa,
che cosa mi offre David per aiutarmi a discernere, per distinguere
fra bene o male? La tua opinione? La decisione di un fondatore di un
movimento? Che cosa ci dice 2000 anni di storia quando c’erano i
momenti e le situazioni simili di ciò che vediamo oggi della Chiesa?
Il demonio ha lavorato tanto per
minare l’autorità, non soltanto della Chiesa ma anche dei
genitori, così i figli seguono la mentalità del mondo, non dei
genitori. Ma chi è il principe del mondo (Gv 12,31; 14,30)? Se il
demonio ci ha portato a non badare i documenti della Chiesa né il
Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti, saremo formati da
chi, da quale gruppo? Alla fine c’è soltanto paradiso e l’inferno
per tutta l’eternità. In paradiso c’è la Verità (Gv 14,6);
nell’inferno c’è “il padre della menzogna” (Gv 8,44)!
DAVID, COME POSSIAMO DISCERNERE IN
QUESTA SITUAZIONE, LA MESSA NEOCATECUMENALE? Ecco la domanda
fondamentale! Quali sono gli indicatori fondamentali? Abbiamo
abbracciato lentamente l’agenda della massoneria di buttare via la
Verità assoluta così la massoneria può formare il nostro cervello,
e portarci dove il loro capo, Satana, decide? Se non abbiamo l’ancora
della Chiesa, la guida della Chiesa che ci spiega la Verità di Dio
che non cambia, allora dove stiamo andando, come decidiamo le cose,
come possiamo discernere bene o male, per il nostro vero bene, e per
il vero bene dei nostri figli e della società? Senza questa ancora
nella grande tempesta sul mare della vita, questa “lotta tremenda”
(CCC 409), dove va la nostra piccola barca della nostra vita, o la
barca della nostra comunità, o la barca di un movimento ecclesiale?
C’è un ancora meglio del Magistero della Chiesa, David? La Chiesa
non è l’Autore della Verità ma l’ancella della Verità!
David, stai cercando di scoprire
insieme ciò che Gesù vuole, o ciò che vuoi tu, e perciò non
vuoi fare un dialogo aperto e sincero con il rischio di scoprire
qualcosa che non vuoi? Non sto dicendo che ho tutte le risposte in
tasca, e neanche tu stai dicendo questo. Ma sto dicendo “dialogo”
come Papa Giovanni Paolo II ci ha incoraggiati tante volte di fare.
Un dialogo sincero è di non fare le domande per mettere apposto
l'altro secondo la nostra testa e senza riferimento ai documenti del
Magistero della Chiesa, ma che ognuno offre i suoi pensieri basato
sui documenti e sulla realtà, non secondo il relativismo, di cui
Papa Benedetto ha detto che “è la difficoltà più profondo dei
nostri tempi”.
Nella sua omelia alla Messa prima del
conclave che l’ha presto eletto Papa Benedetto XVI, l’allora
Cardinale Ratzinger ha detto: “Avere una fede chiara, secondo il
Credo della Chiesa, VIENE SPESSO ETICHETTATO COME FONDAMENTALISMO.
Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da
qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento
all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura
del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che
lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.”
Ad alcuni parrocchiani che brontolano
perché non predico o benedico un cristianesimo senza la croce al
quale si sono abituati, ho detto: “Se io predico secondo la mia
testa e non secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica degli
adulti, io, Don Jo, vado all'inferno, e io non vado all'inferno per
nessuno!” Oggi, più che mai, ci sono tantissimi preti e
vescovi che non predicano secondo il Catechismo della Chiesa
Cattolica degli adulti e vanno molto più profondamente nell’inferno,
e portano con se tantissime anime, tutte le persone che hanno creduto
e hanno vissuto le loro bugie più facile e più comode. Questo è
esattamente ciò che la Madonna ha fatto comunicare, attraverso San
Michele Arcangelo, a Garabandal, Spagna in 1965, proprio quando c’era
una grande ribellione a tutti livelli nella Chiesa contro Humanae
Vitae! La famiglia è la cellula fondamentale della società e dal
quale ogni persona ha la sua origine. Ecco l’attacco fondamentale
del nostro nemico, che vuole distruggerci! Se un genitore incoraggia
i figli di seguire i comandamenti di Cristo con la croce, e l’altro
genitore dice che questo non è necessario perché Dio ti ama, i
figli seguiranno chi? La via più facile! Se un sacerdote in una zona
di dieci preti predica tutto il Vangelo, senza rimanere in silenzio
delle parti difficili del Vangelo spiegati dal Magistero della
Chiesa, le persone, quale prete seguiranno e quale prete
criticheranno?
Tantissime persone oggi sono sulla
“strada larga cosparsa di sabbia e di fiori, piena di allegria,
di musica e di vari passatempi. La gente andava per quella strada
ballando e divertendosi. Giungono alla fine, ma non s’accorgono che
è finita. Alla fina di quella strada c’era uno spaventoso
precipizio, cioè l’abisso infernale. Quelle anime cadevano alla
cieca in quella voragine; man mano che arrivavano, precipitavano
dentro. E c’è n’era un così gran numero, che era impossibile
contarle. E vide un'altra strada, o meglio un sentiero, poiché era
stretto e cosparso di spine e di sassi e la gente che andava per
quella strada aveva le lacrime agli occhi ed era piena di dolori.
Alcuni cadevano sulle pietre, ma si alzavano subito e proseguivano.
Ed alla fine della strada c’era uno stupendo giardino pieno di ogni
felicità e tutte quelle anime vi entravano. Subito, fin dal primo
momento, dimenticavano i loro dolori” (Diario, 153). “Oggi, sotto
la guida di un angelo, sono stata negli abissi dell’inferno… Una
cosa ho notato e cioè che la maggior parte delle anime che ci sono
(nell’inferno), SONO ANIME CHE NON CREDEVANO CHE CI FOSSE
L’INFERNO” (Diario, 741).
“Occhio non vede cuore non
duole”! Ma se si fa così non si smaschera “l'angelo di luce”
(2Cor 11,14), non si va verso la vera libertà, perché la verità
scomoda ci fa liberi, non la verità secondo la nostra testa di
relativismo, o secondo il mondo, cioè, secondo il principe del
mondo, Satana (Gv 12,31; 14,30)!
Coraggio David, cerca la
verità scomoda attraverso dialogo anche con quelli che non sono
d'accordo con te!
Vogliamo la realtà e la verità
come vogliamo noi, o confrontiamo la realtà e la verità come la
realtà è, e come la verità è, come fanno gli adulti maturi?!?
Purtroppo, il demonio ha attaccato ferocemente, in un modo molto
subdolo e scaltro, i padri delle famiglie, i sacerdoti ed i vescovi,
per condurli a non vivere la loro vocazione da Dio, anche come
uomini, di non essere pronti di offrire la verità scomoda con la
croce, di non essere pronti di sacrificare se stessi per le loro
mogli, per le loro famiglie, per le loro parrocchie, per le loro
diocesi, per la società e per tutto il mondo. E perciò tanti
giovani ed adulti oggi non avevano mai un padre o parroco come
modello evangelico, come Gesù, per poter assimilare questo modello
maschio di Dio nel periodo di formazione fra 0 a 12 anni, quando il
bambino è formato fondamentalmente. La TV oggi presenta i maschi
come gli incapaci, gli imbranati e i fifoni, e ci spinge fortemente
di essere “corretto politicamente”, ma non corretto secondo la
Rivelazione Divina, non secondo un vero uomo di Dio! Oggi manca tanto
la disciplina personale di poter cercare e fare e di proclamare la
Verità crocifissa, e di essere pronti di stare da solo sulla croce
con Gesù abbandonato, o ai piedi della croce con Maria desolata, per
il vero bene degli altri, per la redenzione del mondo!
Caro David, per il tuo bene scrivo
queste cose. Quanti figli, oggi più che mai, non avevano un padre
che amava i suoi figli abbastanza per disciplinare i suoi figli?
Era raccontato sul EWTN (TV) che un uomo in carcere più di 20 anni
ha detto che il suo babbo non ha amato lui perché il suo babbo non
ha mai dato la disciplina come un padre vero, che ama i suoi figli
(Eb 12,6; Pr 3,12). I figli spesso ribellano alla disciplina del
babbo, ma i figli non rispettano un babbo che non disciplina i suoi
figli.
Il Servo di Dio, Arcivescovo Fulton
Sheen diceva: “La verità è la verità anche se nessuno la crede;
l’errore è l’errore anche se tutti lo credono”! I film 60 anni
fa ci hanno dato questo modello evangelico dell’uomo, ad esempio,
il sceriffo nel film: “Mezzogiorno di Fuoco” (1952)! Tanti fanno
finta di essere maschi veri ma soltanto fino al punto che non devono
perdere qualcosa al quale si sono lasciati attaccati i loro cuori,
specie, la gloria davanti agli uomini, scivolando lentamente
nella cecità con ogni compromesso per difendere gli attaccamenti.
L’Uomo più vero era totalmente umiliato sulla croce 2000 anni
fa; questo è un modello dell’uomo autentico che oggi il mondo,
che ci circonda e ci influisce, non capisce affatto, come tantissimi
cattolici oggi! Anche quante moglie non hanno messo Dio, la Verità,
prima del marito o della mamma o di qualsiasi altra persona o altra
cosa (Mt 10,37; Lc 14,26)?
La realtà oggi è così
schiacciante che senza Dio è impossibile di confrontare la realtà e
la verità come è! Ecco la necessità fondamentale di umiltà
davanti all'Eucaristia con l'aiuto di Maria, perché senza umiltà,
Dio non ci aiuta, si allontana da noi! Gesù ha detto a Santa
Faustina: “La più grande miseria non M’impedisce di unirMi
all’anima, ma dove c’è la superbia, Io non ci sono” (Diario,
no. 1563). Ma con Dio, tutto è possibile (Mt 19,26), anche di
comportarci come uomini di Dio, anche se non abbiamo ricevuto questa
formazione dal nostro babbo da giovani.
Caro David, è dura la pagnotta!
E’ dura per tutti oggi perché tantissimi cattolici non hanno
pregato nei ultimi anni e siamo arrivati a questo punto, il periodo
della “grande tribolazione” (Mt 24,21)!
Ma come altri santi ci dicono per
questi nostri tempi, Suor Lucia di Fatima ha detto a padre Fuentes,
il postulatore della causa di beatificazione dei pastorelli Francisco
e Jacinta, il 26 dicembre 1957: “Padre, è urgente che ci rendiamo
conto di questa realtà terribile. Non vogliamo riempire le anime di
paura, ma solo è urgente un richiamo alla realtà. Da quando la
Santa Vergine ha dato una così grande efficacia al Rosario, non
esiste alcun problema materiale, spirituale, nazionale o
internazionale che non si possa risolvere con IL SANTO ROSARIO E CON
I NOSTRI SACRIFICI. Recitarlo con devozione sarà consolare Maria
e tergere tante lacrime dal suo Cuore Immacolato. ... La Madonna ha
espressamente detto: "Ci avviciniamo agli ultimi tempi".”
SANTO PADRE PIO ha detto: “Il
mondo può più facilmente sopravvivere alla sparizione della luce
del sole, che alla sparizione del SACRIFICIO della MESSA.”
Questo santo ha detto anche che “l’arma per questi tempi, è il
ROSARIO”!
San Luigi de Montfort, nel libro “Il
Trattato della Vera Devozione a Maria” (no. 47), ha scritto: “Ho
detto che ciò dovrà accadere soprattutto alla fine del mondo, e ben
presto, perché l'altissimo e la sua santa madre intendono
plasmare dei santi così eccelsi, da superare in santità la maggior
parte degli altri santi, quanto i cedri del libano sorpassano gli
arbusti. Così fu rivelato ad un'anima santa, la cui vita è
stata scritta dal De Renty 37.”
Perciò David, coraggio. Passa più
tempo possibile in ginocchio davanti a Dio infinito nel tabernacolo
con il Rosario, e non c’è nessun “problema materiale,
spirituale, nazionale o internazionale che non si possa risolvere”!
Ti assicuro delle mie preghiere e
sacrifici per te.
Don Jo (Joseph) Dwight
- - - - - - -
Dopo aver smesso di celebrare la
Santa Messa con le comunità neocatecumenale in gennaio 2015, ho
ricevuto questa email da un neocatecumeno che celebravo la Santa
Messa per la sua comunità per 10 anni, da 2005 fino a gennaio 2015:
Email da Jonathan, il 24 marzo
2015:
Ciao Don Jo,
in questi giorni non ho fatto altro
che pensare a te e di come mi sono comportato.
Perdonami se ti ho giudicato anche
perché sono veramente convinto che tutte le tue azioni sono dettate
da una ricerca della Verità e di Dio e che sono stato molto
pressappochista a giudicare in toto il tutto. Non condivido alcuni
modi ma non siamo tutti uguali e ognuno di noi ha una sua
sensibilità.
Io sono certo che il Cammino è stato
ispirato da Dio ma che essendo fatto anche da uomini, come la Chiesa
di cui ne è parte, ha volte si “sporca” ma continuo ad essere
certo della fedeltà dello stesso al Magistero.
In questi 10 anni mi hai dato molto,
e cosa principale hai spezzato Cristo per me, e quindi non è giusto
quanto è successo.
Spero che nel tempo ci possa essere
chiarezza nei tuoi dubbi e spero di tutto cuore che alla fine sia
avvalorato e che anche tu ne abbia la certezza che questo Cammino sia
veramente ispirato da Dio e che sia fedele al Magistero della Chiesa
Cattolica, in primis nella Liturgia.
A me ed Oriana faceva piacere
invitarti a cena per passare una serata in compagnia e metterci
dietro quei screzi che ci sono stati così da vivere così una Santa
Pasqua veramente di Resurrezione.
Fammi sapere se ti va così che
fissiamo in settimana una serata a casa nostra.
Un abbraccio sincero.
- - - - - - -
Email di Don Jo, il 14 aprile
2015:
Caro Jonathan,
Va bene il 23. Ore 19,00 o 19,30?
Lo so che avete tanto da fare, ma se
è possibile, di leggere un po' di ciò che ho scritto nei ultimi 4
"Cibo Spirituale", e così se avete le domande su quelle
cose, ci aiuteremo di approfondire le cose di più, e di cercare di
scoprire la verità e i segni dei tempi insieme.
A presto!
Don Jo
- - - - - - -
Email da Jonathan, il 16 aprile
2015:
Ciao Don Jo, ho aspettato a
risponderti perché non mi avevano confermato le date per preparare
il Sermone della montagna.
Il 21 ed il 23 prepariamo per la
celebrazione dell’Alleanza con cena di Domenica 26/04 (abbiamo
preparato noi).
Possiamo fare giovedì 30 alle 19.30
se per te va bene! Ok?
Ho letto i tuoi messaggi “cibo
spirituale” ma pur avendo la certezza che tutte le tue azioni hanno
il fine di incontrare Gesù Cristo ed aiutare la Chiesa ed i credenti
vorrei che la cena fosse incentrata su una riconciliazione che
volevo fare con te.
Non è che sfuggo al dialogo ma in
questo momento nessuno deve convincere nessuno. Tu mi hai giustamente
interrogato molto ma io ho avuto la conferma dal mio Vescovo che il
cammino che faccio è una buona cosa.
Poi che sicuramente ci sono dei lati
che possono essere migliorati è verissimo, ma non credo che fare il
cammino vuol dire non essere in Comunione con la Chiesa Cattolica.
Preferirei più una cena tra amici
che uno scambio di vedute teologiche alle quali non saprei che dirti.
Io dall’ateismo più completo sono
entrato nella Chiesa grazie ad un catechista ed al cammino e fino a
che lo stesso sarà benedetto da Pietro vi rimarrò. Poi semmai Dio
mi indicherà altri sentieri.
Un abbraccio.
Jonathan
- - - - - - -
Email
da Don Jo, il 22 aprile 2015:
Caro Jonathan,
Penso che ti rendi conto che il
mondo, ma in particolare la Chiesa Cattolica, è più pieno di
confusione che mai, come ho scritto, "UNA NEBBIA FITTA E
FREDDA". Sto dicendo che se io, Don Jo, non cerca la Verità
ogni giorno e comunicare quella Verità alle anime affidate a me, con
tanta fatica nella situazione oggi, e poi di cercare di vivere quella
Verità scomoda, crocifissa sulla croce, come posso pretendere di
passare l'eternità con la Verità Assoluta in cielo? I santi
dovevano cambiare continuamente durante la vita, sempre pronti a
cercare la Verità scomoda e seguire la Verità crocifissa, fino
all'ultimo respiro, spesso cambiando direzione di programma o di
vita. Tantissime persone nella Chiesa oggi, e nei movimenti
ecclesiali, dicono con la bocca nel Padre Nostro: "Sia fatta la
Tua volontà", ma non vogliono scoprire quella Volontà se non è
come “voglio io”, o fino al punto che mi piace a me. E' difficile
ad arrivare a paradiso! “Tutta intera la storia umana è infatti
pervasa da una LOTTA TREMENDA contro le potenze delle tenebre”
(CCC 409). Tanti cattolici oggi (e anche tanti preti e vescovi),
hanno scivolato lontano dal criterio di salvezza secondo Dio,
spiegato dal Magistero della Chiesa, riassunto nel Catechismo della
Chiesa Cattolica degli adulti (CCC), e vogliono cambiare il criterio
della salvezza, al livello del mondo, abbassare l'asta, con vari
compromessi, che non porta a paradiso, nonostante che credono che
portano a paradiso; si sono abbracciati le belle bugie in giro oggi.
“L´opera del diavolo si infiltrerà
anche nella Chiesa in tale modo che vedrete cardinali contro
cardinali e vescovi contro altri vescovi. ... La Chiesa sarà
pieno di quelli che accettano compromessi …”
(http://blogcristianocattolico.blogspot.com/2008/01/la-madonna-di-akita-giappone.html).
Come si riferisce Cristo a quelli che
non vogliono aprire gli occhi AI SEGNI DEI TEMPI, a quelli che hanno
abbracciato la filosofia di vita “Occhio non vede, cuore non
duole”? “IPOCRITI! Sapete giudicare l’aspetto della
terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?”
(Lc 12,56; Mt 16,3; 24,51)!
LA STRADA FONDAMENTALE e più facile
che porta gentilmente, perfino con allegria, ALL’INFERNO (Diario di
Santa Faustina, no. 153, 741), è: “Occhio non vede, cuore non
duole”!
Per me Jonathan, amore vero è che
voglio passare l'eternità con te nella gioia che non si può
immaginare, che non è facile o automatico come vogliamo noi! Il
nostro nemico è più intelligente che noi e non dorme, soprattutto
oggi, nella Chiesa, con meno preghiera che mai, e più peccato ed
indifferenza che mai.
“Satana si maschera da angelo di
luce” (2Cor 11,14)!
Perciò, se tu vuoi che faccio come
tanti preti oggi, che la prima priorità è la felicità in questa
vita corta, mentre si rimane in silenzio dei gravi pericoli,
nascosti, mascherati, oggi, invece di mettere la prima priorità
di arrivare alla felicità eterna secondo gli insegnamenti del
Magistero della Chiesa, ci sono tanti preti oggi che parleranno in
quel modo.
Perciò nella libertà piena!
Non sto dicendo che ho tutte le risposte degli inganni di Satana in
tasca, e neanche tu stai dicendo questo. Io sto dicendo soltanto che
la mia priorità, con tanti impegni e poco tempo, è di passare tempo
con quelli che vogliono dialogare insieme per cercare la Verità, con
la base dei documenti del Magistero della Chiesa ed i segni dei
nostri tempi, insieme.
Tu mi hai scritto:
“A me ed Oriana faceva piacere
invitarti a cena per passare una serata in compagnia e METTERCI
DIETRO QUEI SCREZI che ci sono stati così da vivere così una
Santa Pasqua veramente di Resurrezione.” “Quei screzi”!
“UNA "PROBLEMATICA", QUESTA, CHE IL PAPA GIUDICA "DI
GRANDE URGENZA" PER TUTTA LA CHIESA. … Benedetto XVI è da
tempo IN ALLARME per le modalità particolari con cui le
comunità del Cammino…”
(http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350217).
Anche Papa Giovanni Paolo II ha dato lo stesso richiamo ai
Neocatecumenali: “Celebrate l'Eucaristia e, soprattutto, la Pasqua,
con vera pietà, con grande dignità, con amore per i riti liturgici
della Chiesa, con esatta osservanza delle norme stabilite
dalla competente autorità, con volontà di comunione con tutti i
fratelli…”
(http://www.geocities.ws/Athens/Delphi/6919/OR110283.htm).
Tu mi hai scritto:
“Perdonami se ti ho giudicato …
Non condivido alcuni modi ma non siamo tutti uguali e ognuno di
noi ha una sua sensibilità.” E’ soltanto una cosa di
“SENSIBILITÀ”?!? Per te, come per tanti preti e vescovi
oggi, l’inferno non esiste (Padre Gabrielle Amorth;
http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm)?!?
Ho scritto nel “Cibo Spirituale
1504”
(http://parolafavita.blogspot.it/2015/04/cibo-spirituale-1504.html):
Nella stessa intervista esclusiva con
Cardinale Joseph Ratzinger su World Over Live (EWTN, 2003;
“Conversations The World Over - Cardinal Joseph Ratzinger Pt. 1”;
https://www.youtube.com/watch?v=5TO6mzCPWbg),
Raymond Arroyo ha chiesto Cardinale Ratzinger della
attualizzazione concreta della riforma della riforma del quale
Cardinale Ratzinger ha parlato spesso:
“Generalmente direi che la riforma
liturgica non era implementata bene perché c’è un’idea generale
che adesso la liturgia è una cosa della comunità; è la comunità
che si rappresenta se stessa, e così con la creatività del
sacerdote o dei gruppi, creano la loro liturgia propria. I più la
presenza delle loro esperienze e delle loro idee che in incontro con
la presenza del Signore nella Chiesa. L’essenza della liturgia è
che possiamo andare al di là le nostre esperienze proprie e vedere
ciò che non è delle nostre esperienze ma un dono da Dio. Perciò
credo che dobbiamo ripristinare non tanto certe cerimonie ma l’idea
essenziale della liturgia per capire che NELLA LITURGIA NON STIAMO
RAPPRESENTANDO NOI STESSI MA RICEVIAMO LA GRAZIA DELLA PRESENZA DEL
SIGNORE CON LA CHIESA DEI CIELI E DELLA TERRA. L’universalità
della liturgia è essenziale. La definizione della liturgia e l’idea
del restauro della liturgia ci aiuterà anche a vedere l’obbedienza
alle norme non come un positivismo giuridico, ma veramente come
condividere, partecipare in ciò che è stato dato dal Signore nella
Chiesa. “Versus Orientem” (verso est), direi può essere un aiuto
perché è realmente una tradizione dai tempi apostolici; non è
soltanto una norma ma è anche un’espressione della dimensione
cosmica, della dimensione storica della liturgia. Stiamo celebrando
con il cosmo, con il mondo. E’ nella direzione del futuro del
mondo, della nostra storia rappresentato nelle realtà cosmiche.
Penso che questo nuovo scoprire del nostro rapporto con il mondo
creato può essere anche capito meglio dalle persone che forse venti
anni fa. Anche è una direzione comune che i sacerdoti e le persone
sono orientate al Signore. I gesti esterni non sono un rimedio i se
stessi, ma possono aiutare perché è un’interpretazione classica
di ciò che è la direzione della liturgia.”
Tu mi hai scritto:
“Tu mi hai giustamente interrogato
molto ma io ho avuto la conferma dal mio Vescovo che il
cammino che faccio è una buona cosa.” Allora tu credi che questo
ragionamento e giustificazione vale dopo la morte davanti a Gesù?
Credi che ogni vescovo è infallibile? Basta che si trova un prete o
vescovo che dice come vogliamo noi e non vogliamo sapere più? La
maggioranza dei preti e dei vescovi erano, e sono (se non la grande
maggioranza!), contro Humanae Vitae! E perciò dopo la pubblicazione
di Humanae Vitae in 1968 era facile di trovare un prete o un vescovo
che approvava di continuare con la pillola.
Tu mi hai scritto:
“Non è che sfuggo al dialogo ma in
questo momento nessuno deve convincere nessuno.” Caro
fratello sei convinto che tu non sfuggi al dialogo, e che sei aperto
alla possibilità che Dio ti chiede altri tagli ed altre sofferenze
ed altri cambiamenti nel cammino con Gesù verso Gerusalemme e verso
Calvario per arrivare ad “una Santa Pasqua veramente di
Resurrezione”, come dice tu? Non c’è la risurrezione senza la
crocifissione; non c’è la Pasqua senza Venerdì Santo! Questo vale
non soltanto per Gesù ma per ogni cristiano autentico, fino alla
fine della vita, per poter riposare per tutta l’eternità. E’
Gesù che decide quando possiamo riposare, non noi!
Quando alcune suore hanno visto
quanto stanca era Madre Teresa di Calcutta, con più di 80
anni, hanno detto a Madre Teresa: “Sei stanca, riposati...” E
Madre Teresa di Calcutta ha risposto: “Lasciami servire queste
povere persone che stanno soffrendo; avrò tutta l'eternità per
riposare!” Ecco come pensano i santi che non perdono paradiso!
Dio ci chiede sempre di più fino alla morte, perché questo è
l’amore vero per Dio; Dio è esigente! La natura d'amore, della
vita che Dio-Amore ha creato è “chi non va avanti va indietro”,
e se non si converte da questo scivolare indietro verso la comodità,
verso la vita come vogliamo noi... più lontano da Calvario, da
Gerusalemme, si rischia di scivolare gentilmente nella dimore del
“padre della menzogna” che ci dice continuamente: “Va bene
così”; “Non devi soffrire…”.
Dobbiamo tutti fare come Madre
Teresa! Il perseverare verso la Terra Promessa, il paradiso, è
come di salire una montagna. Va bene ogni tanto di riposare per
riprendere le energie ma per lo scopo di continuare a salire. Il
grande pericolo è di campare da qualche parte sulla montagna e non
salire più. Questo pericolo viene non soltanto dalla stanchezza ma
anche dal grande pericolo di trovare gusto di ciò che abbiamo
trovato nella Chiesa o in un movimento ecclesiale, e ci lasciamo
essere attaccati alla gloria davanti agli uomini (come una santità
falsa) nella Chiesa o nei movimenti ecclesiali, invece di salire
nella purificazione della nostra intenzione di tutto quello
che facciamo. Cioè, deve essere soltanto per Dio solo che ci ha dato
tutto quello che abbiamo!
E' difficile, ma è Dio che decide
fino a che punto dobbiamo salire, non noi; cioè, fino alla cima.
Perciò tu mi dice Jonathan che hai già fatto tanta strada venendo
da ateismo, ma non devi fare la tua tenda a questo punto nel salire
verso paradiso! Decide Dio fino a che punto, non noi, altrimenti non
ci sono le virtù dell'umiltà e la fiducia in Dio! E' impossibile
di perseverare nel deserto verso la Terra Promessa senza la MANNA DAL
CIELO. Ma se non c'è l'umiltà davanti a Dio infinito nel
Eucaristia, la vera Manna, non si riceve le grazie di Dio per poter
perseverare nel salire la montagna, e si fa una sosta e non si cerca
la verità scomoda che ci liberi, e poi dopo si comincia a scivolare
indietro nei compromessi accompagnati dalla cecità spirituale! Era
difficile anche per Gesù che ha pregato al Suo Padre: “Padre mio,
se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio
io, ma come vuoi tu! (Mt 26,39)!
Tu mi hai scritto:
“Preferirei più una cena tra amici
che uno scambio di vedute teologiche alle quali non saprei che
dirti.” “VEDUTE TEOLOGICHE”! E la Verità che ci fa
liberi non conta?!? Se non ho questa libertà, di sentirmi al
mio aggio, di poter parlare delle cose più importanti, oggi è
facile trovare un prete con cui si può chiacchierare senza parlare
della vera situazione oggi, dei segni dei tempi oggi. Mi compatisco
con te che hai già fatto un viaggio abbastanza lunga, da ateismo,
ecc. Non abbiamo chiesto Dio se vogliamo essere nati nel periodo più
difficile nella storia della Chiesa, quando il Corpo di Cristo, la
Chiesa, sarà crocifissa con Gesù! Ma caro fratello, non puoi
riposare nel cercare la Verità scomoda nella confusione di oggi,
finché arrivi a paradiso! Se tu vuoi cercare un riposo in questa
fatica nel cercare la Verità scomoda, e trovare un po' di paradiso
qui sulla terra, ti metti in grande rischio la tua salvezza eterna, e
la salvezza eterna della anime affidate a te secondo la tua
vocazione! Le grazie non mancano per chi ha l'umiltà davanti a Gesù
Eucaristico, con l'aiuto di Maria! Anche tu sai che il demonio ci
offre sempre almeno 90% della verità e belle cose, se no, nessuno
segue il demonio e non cadano nella sue trappole; con il 5% o il
10% ci distrugge! Anche i satanisti dicono che i gruppi di
satanismo fanno bene per loro! Ci vuole la Verità oggettiva (DIO!;
Gv 14,6), non la verità soggettiva dai nostri sentimenti o dai
nostri feelings o da una comunità che ci circonda o dal mondo
totalmente secolarizzato, esattamente la direzione che il demonio ci
ha portato nei ultimi anni e nei ultimi secoli con tutti i mezzi di
comunicazione, le scuole e istituzioni religiosi! Ecco perché ci
vuole l'umiltà di accogliere la guida del Magistero della Chiesa per
interpretare la Rivelazione Divina nel modo giusto, secondo Dio!
Questa preferenza di “una cena
tra amici” è l’atteggiamento e la strategia fondamentale
oggi di un ecumenismo falso in cui ci porta alla riduzione al
livello del denominatore comune di tutte le religioni, di spogliarci
delle nostre difese spirituali e le armi contro le forze del male.
Nel nome di amore (falso), nel nome della misericordia (falsa), nel
nome di ecumenismo (falso), i cattolici sono condotti, con tanti tipi
di coercizioni, di essere privati dei loro tesori più grandi di
grazia e di verità, che sono precisamente i mezzi più potenti per
la nostra salvezza, per gli altri e in effetti per tutto il mondo! In
questo modo si va sempre più alla mediocrità cercando di
accogliere ed accontentare tutti, con i compromessi dopo i
compromessi, sempre più cecità, fino alla perdita di tutti i veri
valori di Gesù Cristo.
Anche tanti preti non vogliono
ascoltare questo discorso, perché l'unica cosa che importa per
loro è la bella realtà o il regno che credono di aver creato loro
nella loro parrocchia, come il cammino, e non vogliono sentire
nient'altro. Non vogliono sentire che i tre fondatori del Cammino
Neocatecumenale non hanno obbedito Papa Giovanni Paolo II e Papa
Benedetto e perciò i neocatecumeni stanno andando verso il culto
dell'uomo non il culto di Dio che non porta verso il regno di Dio, ma
verso il regno dell'uomo. Ma dietro l'idolo del regno dell'uomo è
Satana mascherato come un angelo di luce!!!
Quando ho chiesto Don Francesco
Medori che cosa farà lui se in ottobre viene approvato da Papa
Francesco tutto ciò che vuole Cardinale Kasper, non poteva
rispondere in un modo corrente, perché voleva soltanto difendere la
realtà nella sua parrocchia al quale era molto attaccato. Se viene
approvato ufficialmente dalla Chiesa in ottobre 2015 di poter fare
sesso fuori del matrimonio senza nessun impegno di fare e vivere ciò
che diciamo nell'Atto di Dolore”: “Prometto con il Tuo santo
aiuto... e di fuggire le occasione prossime di peccato”, che
cosa farai tu Jonathan? Negli ultimi due anni tanti vescovi e
cardinale e preti, che vogliono cambiare i dieci comandamenti come
vogliono la gente, sono stati promossi, e quelli che dicono che non
si può cambiare i 10 comandamenti erano mandati via! Perfino non
hanno lasciato entrare nel Sinodo del 2014 il libro scritto da 5
cardinali proprio per i membri del Sinodo: “Permanere nella verità
di Cristo”
(http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/03/raymond-leo-cardinale-burke-permanere.html;
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/sinodo-famiglia-39473/;
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/02/attacco-al-cardinale-burke-su-piu.html).
Se viene approvato ufficialmente
dalla Chiesa in ottobre 2015, al Sinodo della Famiglia, cioè da
Papa Francesco, ciò che dice Cardinale Kasper e ormai tanti altri
cardinali, vescovi e preti con Kasper, allora siamo arrivati alle
grandi profezie di Mt 24, Lc 21, Mc 13, Apoc 13, Dan 12, Ezek (ecc.)
e di tanti santi, cioè, la manifestazione del profeta falso, della
seconda bestia, del papa falso, che sarà il precursore della prima
bestia, l’anticristo.
Se si accetta che un gruppo di
vescovi possono cambiare, attraverso la loro votazione, una dottrina
della Chiesa, un comandamento di Dio, si fa un cambiamento
fondamentale in cui si crede che la legge o la Verità non è più
stabilita da Dio ma dagli uomini. A quel punto si apre la porta di
poter cambiare qualsiasi comandamento o dottrina della Chiesa e poi
dopo anche i sacramenti fino a cambiare le cose necessarie per avere
i sacramenti validi secondo le dottrine della Chiesa Cattolica!
Satana ha lavorato tanto nei ultimi secoli e in particolare nei
ultimi 50 anni, per preparare le persone, soprattutto i cattolici, di
entrare nel relativismo che mette l’uomo come arbitro della Verità,
come ho scritto nel mio articolo:
“Chi Decide La Verità?”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2014/06/chi-decide-la-verita.html).
I miei occhi sono aperti Jonathan,
per non essere ipocrita (Lc 12,56; Mt 16,3; 24,51), e per non
mettere la mia anima in grande pericolo in questo periodo di
grande inganno dell’angelo di luce (2Cor 11,14)!
Ho scritto nell’introduzione del
mio articolo “Il PAPA FALSO – Santa Ildegarda” (marzo 2013,
dopo le dimissioni del Papa Benedetto
(http://marchiobestia.blogspot.it/2013/02/dimissione-del-papa-benedetto.html):
“Il Papa, è stato molto
ignorato, disobbedito e disprezzato in questi ultimi 50 anni, non
soltanto dalla sinistra (ignorare o disobbedire) ma anche dalla
destra (ribellione superba). Penso che questo posto vacante (mentre
un “Giuda Iscariota” sarà in controllo del Vaticano) sarà un
grande castigo giusto non soltanto per tutta la Chiesa ma per tutto
il mondo. Il mondo essendo collegato intrinsecamente con tutta la
creazione, va avanti o indietro secondo il comportamento e le scelte
di quelli che hanno ricevuto molto di più da Dio in questa “lotta
cosmica” (come Papa Giovanni Paolo II diceva), i laici cattolici, i
sacerdoti e i vescovi della Chiesa Una Vera, la Chiesa Cattolica!
Papa Paolo VI era così devastato dalla reazione a Humanae Vitae che
ha detto, parlando della situazione della Chiesa, “DA QUALCHE
FESSURA SIA ENTRATO IL FUMO DI SATANA NEL TEMPIO DI DIO” (29 giugno
1972). Papa Paolo VI non ha scritto un altro enciclico dopo Humanae
Vitae (1968)!
Qualche mese dopo ho pubblicato
questo articolo, ho scoperto per la prima volta “La “Profezia”
di San Francesco (Assisi)”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2013/11/profezia-san-francesco.html):
“2. Il potere dei demoni sarà più
grande del solito, la purezza immacolata della nostra comunità
religiosa e altri saranno appassiti al punto che ben pochi fra i
cristiani vorranno obbedire al vero sommo Pontefice e alla Chiesa
Romana con un cuore sincero e perfetta carità. Nel momento
decisivo di questa crisi, un personaggio non canonicamente eletto,
elevato al soglio pontificio, si adopererà a propinare
sagacemente a molti il veleno mortale del suo errore.
“7. Così alcuni predicatori
terranno la verità in silenzio e negandola la calpesteranno. La
santità di vita sarà derisa da coloro che la professano solo
esteriormente e per questa ragione Nostro Signore Gesù Cristo
invierà loro non un degno pastore, ma uno sterminatore.”
Le Profezie di Beata Anna
Katherina Emmerick
(http://cibo-spir.blogspot.it/2013/11/profezie-emmerick.html):
"Vidi anche il rapporto tra i
due papi... Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di
questa falsa chiesa. … Vidi ancora una volta che la Chiesa di
Pietro era minata da un piano elaborato dalla SETTA SEGRETA,
mentre le bufere la stavano danneggiando. Ma vidi anche che l’aiuto
sarebbe arrivato quando le afflizioni avrebbero raggiunto il loro
culmine. Vidi di nuovo la Beata Vergine ascendere sulla Chiesa e
stendere il suo manto su di essa. Vidi un Papa che era mite e al
tempo stesso molto fermo..."
Il mondo, con il mass media, è
sempre stata contro la Chiesa Cattolica, perché il principe del
mondo è Satana (Gv 12,31; 14,30). Come mai il primo idolo del
mass media oggi è Papa Francesco?!? Non è mai successo una cosa
simile!
Per tanti cattolici oggi, a tutti i
livelli della Chiesa, per essere coerenti con il loro “pentimento”
falso, dovranno cambiare le parole dell’Atto di Dolore, ed
escludere: “Prometto con il tuo santo aiuto, di non offenderTi mai
più, e di fuggire le occasioni prossime di peccato”! Per essere
coerente con questo abbassamento dell’asta spirituale, dovranno
cambiare le parole del Padre Nostro: “Sia fatta la MIA
volontà”! Quando due giovani si sposano e pronunciano le loro
promesse in pubblico, non vogliono sentire e non è accettabile di
dire e di offrire queste promesse con i compromessi davanti
all’altare di Dio!
Come mai è così accettabile oggi
di credere di avere un rapporto, un unione con Gesù, con tanti
compromessi ed eccezioni di relativismo, quando Gesù ci da’ le
grazie di essere e di rimanere fedeli a Lui se perseveriamo nella
preghiera sincera ed umile? Per tantissimi cristiani oggi, le
eccezioni sono diventate la regola; ma che tipo di amore, che tipo di
impegno è questo?!? Perfino nel Antico Testamento si sapeva che
bisogna amare Dio nel modo autentico: “Io sono il Signore, tuo Dio,
… non avrai altri dei di fronte a me…” (Es 20,2-3)!
Non si dice nell’Atto di Dolore:
“Ci provo con il tuo santo aiuto di non offenderti, quando è
possibile, e di cercare di evitare, se è possibile, le occasioni del
peccato”? Questo è l’Atto di Dolore composto da Satana, la sua
strategia nascosta, per portarci lentamente non verso la fiducia
totale in Dio, ma nelle sue belle bugie facili e le sue promesse
vuote, e alla fine alla sua dimora per tutta l’eternità!
Certamente è più difficile di vivere l’Atto di Dolore quando la
grande maggioranza dei cattolici hanno abbracciato l’Atto di
Dolore di Satana, ma Dio da più grazie in questo periodo più
difficile nella storia del mondo per chi veramente prega con umiltà
vera, cioè, sia fatta la Tua volontà, non la mia!
Che cosa succederà se si
permettevano i divorziati e risposati a “ricevere la Comunione
dopo “un esame seria” delle loro coscienze” senza fare tutto
possibile “di fuggire le occasioni prossime di peccato”?
Prima della seconda venuta di Gesù
Cristo “infatti DOVRÀ AVVENIRE L’APOSTASIA e dovrà esser
rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si
contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio ed è
oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se
stesso come Dio” (2Ts 2,3-4). Sono convinto che questa "apostasia"
che è già fortissimo nella Chiesa, ancora abbastanza nascosta,
verrà totalmente all'aperto quest'anno e diventerà a quel punto la
scisma più grande nella storia della Chiesa.
Non ci fidiamo a Gesù Che è la
Verità (Gv 14,6)! Dio brama per quelli veramente innamorati con
Lui, non i mediocri che Dio vomita dalla Sua bocca (Apoc 3,16)!
E' possibile di diventare innamorati con Dio soltanto con l'aiuto di
Dio, soprattutto attraverso l'adorazione eucaristica con Maria. E’
facile di scivolare nella mediocrità spirituale, anzi, senza la
preghiera consistente ogni giorno, lo scivolare giù è automatico.
Quale moglie vuole un marito che la ama soltanto fino al punto che si
serve? E vice versa? Come mai facciamo così con Dio, con Gesù?!? Si
sfrutta i preti o la parrocchia o i movimenti ecclesiali fino al
punto che ci serve per quello che vogliamo noi. Qualche volta si
sopportano con pazienza gli avvertimenti per i nostri tempi dal prete
perché ci servono i preti. Secondo le parole del prete dannato, “Dio
"Lo vomitò dalla sua bocca", e per tutta l’eternità
egli soffre particolari tormenti come prete, perché l’Ordinazione
sacerdotale imprime nell’anima un carattere indelebile che mai
potrà essere cancellato.”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2013/12/prete-dannato.html).
Tante persone pensano soltanto ci
ciò che vogliono dalla vita, e non vogliono sentire altri
discorsi del grande pericolo di questo atteggiamento. Ma l'unica cosa
che rimane dopo la vita è il nostro rapporto d'amore con il nostro
Creatore, non come abbiamo campato qui sulla terra. “Ma sia lungi
da voi l’appartenere al numero di coloro che hanno case quiete,
tranquille e sicure, mentre la verga del Signore non è su di loro:
trascorrono la vita nella prosperità e in un attimo scenderanno
all’inferno.” (San Raimondo di Penafort; breviario, 7 gennaio).
Gesù si è lamentato con Santa
Faustina: “Questa mancanza di fiducia nella Mia bontà è quella
che Mi ferisce maggiormente. Se la Mia morte non vi ha convinti
del Mio amore, che cosa vi convincerà?” (Diario, no. 580).
Certamente è più difficile oggi
con la grande mandria correndo in un cristianesimo borghese che
ci convince che va bene così, purtroppo con tanti preti e vescovi in
questa mandria. Ma per chi veramente è di buona volontà, pronto di
fare il rischio di dialogare con quelli che non sono d'accordo con
lui, per scoprire ciò che Dio vuole insieme, e pronto di perseverare
nella preghiera e adorazione eucaristica, e il Rosario, tutto è
possibile! Ma chi sfrutta la Messa per stare bene nella comunità,
ecc., e non mantiene la prima priorità di adorare e consolare Gesù
sulla croce, con la guida del Magistero della Chiesa, Dio non
aiuta!
Una mamma buona che sta
soffrendo tanto dai vari motivi personali, quando vede il suo bambino
che soffre tanto, lei dimentica i suoi dolori personali e cerca di
sollevare il suo bambino, di consolare il suo bambino, fino al punto
che sarebbe contenta di poter togliere il dolore del bambino e prende
questo dolore su di se, se fosse possibile. Come mai ci sono così
pochi che fanno così per Gesù che soffre, più che si può
immaginare, fino alla fine del mondo per i nostri peccati, per la
nostra indifferenza, come Padre Pio ci dice. I santi hanno capito che
si può CONSOLARE GESÙ sulla croce, abbracciando bene con
amore le sofferenze che Dio ci manda. I veri amici di Gesù cercano
il più possibile di consolare il Cuore Sacro di Gesù e il Cuore
Immacolato di Maria.
Perciò, Jonathan, se io devo
andare ad una cena e di stare attento di ciò che dico, di non
poter dire le cose più importante per me e per gli altri nella
Chiesa oggi, dei gravi pericoli oggi, non ci vado! Mi sono
spiegato?!? Questa per me sarebbe amicizia falsa, come fanno tante
persone oggi!!! Non mi mancano persone che hanno il coraggio e
vogliono parlare di questi "segni dei tempi" per non essere
presi in sorpresa, in questo periodo, dal "angelo di luce"!
“Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite
fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre
mio” (Mt 26,29)! Jonathan, voglio cenare con voi per tutta
l’eternità, ma dopo la nostra passione e morte con Cristo!
Decidi tu. Ho spiegato le mie
priorità, apertamente, trasparentemente. Quelli che vogliono parlare
soltanto per stare bene in questa vita corta, e chiudere gli occhi ai
pericoli gravi e nascosti oggi, perderanno l'eternità felice; per
me questo è amore falso!!! Quando Mons. Bassetti mi ha chiesto;
il 14 agosto 2013, se queste profezie di qualche santo, e perfino un
dottore della Chiesa (Santa Ildegarda), riferivano a Papa Francesco,
ho risposto molto chiaro: “NON LO SO, MA I MIEI OCCHI SONO
APERTI”! Ci vuole tempo per riconoscere l’albero dai suoi
frutti (Lc 6,44; Mt 7,16-18). Tanti laici e preti e vescovi non sono
contenti di questa risposta considerando che Papa Francesco, oggi, è
il primo idolo del mass media secolare. In questo periodo la grande
maggioranza dei preti, vescovi e laici, seguono già la via più
facile nell'apostasia; ben presto l’apostasia verrà all’aperto
che si chiama lo scisma, in questo periodo della GRANDE TRIBOLAZIONE
(Mt 24,21-22; Ger 30,7; Dn 12,1).
Il tuo vero amico,
Don Jo
- - -
Cibo Spirituale 1508
“La liturgia è un dono da
ricevere in umiltà, non qualcosa che costruiamo per noi stessi, non
una fabbricazione!”
Cari amici,
L’ultima settimana di giugno
scorso, ho partecipato agli Esercizi Spirituali Internazionali, a
Collevalenza – Santuario dell’Amore Misericordioso (di Madre
Speranza), 22-27 giugno 2015. Ben quattro meditazioni erano dedicati
sul tema dell’Eucaristia e come Satana, a tutti i costi, vuole
togliere o distruggere la fede, l’amore e l’umiltà davanti
all’Eucaristia. Se trovo il tempo nei prossimi, pubblicherò una o
più di queste meditazioni nel Cibo Spirituale.
Nel Cibo Spirituale 1501, 1502 e 1503
ho scritto della mia esperienza della devastazione a causa della
disobbedienza dai tre fondatori del Cammino Neocatecumenale, di
non seguire fedelmente ed esattamente il libri liturgici della Chiesa
Cattolica per tutta la Chiesa, come Papa Giovanni Paolo II e Papa
Benedetto XVI hanno chiesto i tre fondatori del Cammino
Neocatecumenale da fare.
Tanti persone nel Cammino
Neocatecumenale si sentono più importanti davanti alla gente
come sapessero meglio come offrire le soluzioni per la Chiesa e per
il mondo che Papa Giovanni Paulo II or Papa Benedetto. Il più tempo
che passa nel celebrare la Messa non in regola con i libri liturgici
della Chiesa il più che la Messa diventa qualcosa che esiste per
servire la Comunità e le persone invece come un opportunità, un
dono per poter adempiere il nostro primo obbligo al nostro Creatore
espresso nel Primo Comandamento: “Adora il Signore Dio tuo e a lui
solo rendi culto” (Mt 4,10; Dt 6,13; Mc 8,33). I tre fondatori del
Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, Carmen Hernandez e Father
Mario Pezzi, nella loro lettera al Papa il 17 gennaio 2006, non hanno
obbedito la lettera (1 dicembre 2005) con un elenco di “decisioni
del Santo Padre”. In effetti, i tre fondatori del Cammino
Neocatecumenale hanno espresso che loro sapevano meglio che il
Vicario di Cristo sulla terra ciò che è meglio per le anime e per
la Chiesa!
Le manovre manipolative dentro il
Vaticano, poco prima che Papa Benedetto doveva incontrare con i
neocatecumenali il 20 gennaio 2012, mostra quanto potere il Cammino
Neocatecumenale ha e quanto sono ostinanti i membri nel non fidarsi
in Dio per via del Suo primo rappresentante, il Papa, ma in se
stessi! Dio si serve degli umili, non dei superbi! I nuovi membri del
Cammino Neocatecumenale non sono colpevoli di questa grande mancanza
di fiducia in Dio, ma senza saperlo, scivolano lentamente verso il
culto dell’uomo invece verso il culto di Dio perché i responsabili
del Cammino Neocatecumenale hanno rifiutato la guida di Dio per via
della guida della Santa Madre Chiesa! Perciò, mentre gli anni
passano in questo tipo di formazione, soprattutto per quanto riguarda
il modo in cui si celebra la Santa Messa, questi membri diventano
sempre più permeati con questo stesso spirito di cui Gesù ha
riferito nella sua preghiera al Padre: “Ti benedico, o Padre,
Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste
cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli”
(Mt 11,25; Lc 10,21).
Papa Benedetto XVI, nell’Udienza
Generale, nella Piazza San Pietro, Mercoledì, 3 ottobre 2012, ci ha
detto:
“Cari amici, la Chiesa si rende
visibile in molti modi: nell’azione caritativa, nei progetti di
missione, nell’apostolato personale che ogni cristiano deve
realizzare nel proprio ambiente. Però il luogo in cui la si
sperimenta pienamente come Chiesa è nella liturgia: essa è l’atto
nel quale crediamo che Dio entra nella nostra realtà e noi lo
possiamo incontrare, lo possiamo toccare. È l’atto nel quale
entriamo in contatto con Dio: Egli viene a noi, e noi siamo
illuminati da Lui. Per questo, quando nelle riflessioni sulla
liturgia noi centriamo la nostra attenzione soltanto su come renderla
attraente, interessante bella, rischiamo di dimenticare
l’essenziale: la liturgia si celebra per Dio e non per noi stessi;
è opera sua; è Lui il soggetto; e noi dobbiamo aprirci a Lui e
lasciarci guidare da Lui e dal suo Corpo che è la Chiesa”
(http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2012/documents/hf_ben-xvi_aud_20121003.html).
Il seguente è stato il discorso
d’apertura a “TIME DRAWN INTO ETERNITY: Sacred Time and the
Liturgical Calendar”, una conferenza tenuta da “Te Deum Istituto
della Liturgia Sacra”, Diocesi di Tulsa, Oklahoma.
Il Vescovo Titolare di Manaccenser e
Vescovo Ausiliario di Melbourne, Reverendissimo Peter J. Elliott, MA
Oxon, MA Melb, STD, ci dice:
“Il nostro Papa (Benedetto) ci
invita a vedere la gloria di Cristo Sacerdote e Vittima nella
liturgia. Ci conduce in questa gloria, soprattutto con il suo esempio
di un sacerdote entrando umilmente nei misteri divini dell’altare.
Con la parola e il comportamento ci ricorda che la liturgia è un
dono da ricevere in umiltà, non qualcosa che costruiamo per noi
stessi, non una fabbricazione. Qui egli respinge con forza uno
stile decadente che è venuto poco dopo il Concilio Vaticano Secondo.
Questo stile è stato escogitato per essere una rottura deliberata
con il passato.”
“Tempo apre una porta nella
dimensione cosmica della liturgia. Il Papa, come il Cardinale
Ratzinger, ha esposto una visione cosmologica di culto. Ha insistito
sul fatto che la liturgia della Chiesa non è solo il prodotto di
culture umane. Piuttosto, la liturgia interseca il tempo e lo spazio,
la storia e lo cosmo, perché la creazione è guarita attraverso
l’amore redentore di Cristo. Il mistero pasquale del nostro Signore
e Salvatore non può essere mai separato dal suo Corpo, adorare in
questo universo materiale attraverso la liturgia e ancora adorare
nella gloria dell’eternità, manifestamente espresso al Concilio
Vaticano Secondo nel Sacrosanctum Concilium 8: “Nella liturgia
terrena noi partecipiamo per anticipazione alla liturgia celeste…”.”
“In Milestones, Memoirs
1927-1977, la breve autobiografia che copre i primi 50 anni della sua
vita, il Santo Padre Benedetto spiega come il suo amore per la
liturgia è iniziato quando era un ragazzo. “Naturalmente il
bambino che ero allora non ha afferrato ogni aspetto di questo, ma ho
iniziato della liturgia, e questo è diventato un processo continuo
di crescita in una grande realtà che trascendi tutti gli individui e
le generazioni particolari, una realtà che è diventata un’occasione
per me di sempre nuova meraviglia e di scoperta. L’incredibile
realtà della liturgia cattolica mi ha accompagnato in tutte le fase
della vita, e quindi dovrò parlarne più e più volte.”
“La critica di Cardinale Ratzinger
della discontinuità liturgica è basata sulla convinzione che uno
sviluppo liturgico autentico è sempre organico. Questa comprensione
era favorita dai Padri del Concilio Vaticano Secondo nel Sacrosanctum
Concilium. Ma i cambiamenti che hanno seguito il Concilio non era
sempre organici. Come ha espresso senza mezzi termini, la crescita
organica era sostituita, “… come in un processo di fabbrica, con
una fabbricazione, un prodotto banale fatto volta per volta.”
“Il cambiamento della liturgia non
deve essere inventato dai comitati o dai individui o prodotto dai
sperimenti. Questo mina la fondazione della continuità liturgica –
quella liturgia è un dono, da Dio, attraverso la Chiesa. Però è
sincero dei problemi del passato, paragonando la liturgia di un
fresco messo in pericolo preservato da calce, che era tolto, per
essere “messo in pericolo dalle condizioni climatiche e anche dai
restauri e dalle ricostruzioni”.”
(http://missatridentinaemportugal.blogspot.it/2011/03/bishop-elliott-our-pope-invites-us-to.html;
http://www.catholicherald.co.uk/commentandblogs/2011/06/30/liturgy-is-not-ours-it-is-not-a-form-of-self-expression/;
http://www.catholicnewsagency.com/resources/roman-missal-3rd-edition/bishops/the-glory-of-the-liturgy-pope-benedicts-vision/).
Papa Benedetto XVI e la riforma
liturgica; da Dom Alcuin Reid, OSB:
“Come lui (Papa Benedetto) ha
spiegato così eloquentemente come un Cardinale: “Se la Liturgia
appare prima di tutto come il laboratorio per le nostre attività,
allora ciò che è essenziale si sta dimenticando: Dio. Perché
la Liturgia non è di noi, ma di Dio. Dimenticando di Dio è il
pericolo più imminente della nostra età. Contro questo, la Liturgia
deve essere un erigere un segno della presenza di Dio.”
“E invece che cosa sta succedendo,
se l’abitudine di dimenticare Dio si fa a casa nella Liturgia
stessa, e se nella Liturgia stiamo pensando soltanto di noi stessi?
In qualsiasi e in tutte le riforme liturgiche, e in ogni
celebrazione liturgica, il primato di Dio deve essere tenuto in vista
prima ed innanzitutto.”
I commentatori hanno commentato della
cortesia e dell’umiltà di Papa Benedetto XVI. Questi, ed il suo
amore profondo della Chiesa, vogliono dire che lui prenderà su serio
le parole che ha scritto meno di 12 mesi fa: “Il Papa non è un
monarca assoluto che la sua volontà è legge, ma è la guardiano
della Tradizione autentica, e perciò il garante premier di
obbedienza. Non può fare come vuole, e perciò capace di opporre
quelle persone che da parte loro vogliono fare ciò che viene in
testa. La sua regola non è di potere arbitrario, ma quello di
obbedienza nella fede.”
“Papa Benedetto non agirà al di la
della sua competenza nel rispetto della Liturgia Sacra, ma agirà,
perché è convinto che, come ha scritto nel 1997, “la vera
celebrazione della Liturgia Sacra è al centro di qualsiasi rinnovo
della Chiesa.”
Si trova nel “Cibo Spirituale 1507”
le parole della Madonna rivelate a Don Stefano Gobbi:
"È la
facilità con cui si trascurano le norme che la Chiesa ha stabilito
per regolare la vita liturgica ed ecclesiastica. Oggi ciascuno tende
a regolarsi secondo il proprio gusto o arbitrio e con
quanta scandalosa facilità si violano le norme stabilite dalla
Chiesa". (2 febbraio 1979)
Nella meditazione sotto si trova
queste parole:
“Di fronte a questa realtà, sembra
essere appropriata la denuncia di Don Gobbi sugli errori che sono
insegnati come verità di fede, sul grande silenzio e omissione da
parte di alcune autorità ecclesiastiche nei riguardi degli abusi
liturgici e dottrinali; così come essa sembra rivelare il lato
debole di alcuni membri della gerarchia, ai quali pare mancare
un'autentica comunione col Santo Padre, sintonia con l'insegnamento
del Magistero della Chiesa e zelo apostolico per la difesa della
fede.”
“Nel libro ASFPM si trovano
messaggi che affermano l'influsso massonico fra i membri della
gerarchia. Che da questo gruppo sorgerà una persona che in maniera
corrotta vorrà prendere il potere nella Chiesa e abolirà il
carattere sacrificale della Santa Messa. Che questa figura agirà
come un Anticristo, accogliendo la dottrina protestante nel seno
della Chiesa Cattolica. Il protestantesimo nega il valore
sacrificale della celebrazione eucaristica e riconosce esclusivamente
l'aspetto conviviale dell'Ultima Cena.”
“Se da una parte quest'idea può
sembrare forte o esagerata, sorprende dall'altra parte il fatto reale
riportato da un sacerdote salesiano, missionario nello Stato
dell'Amazzonia in Brasile: l'Arcivescovo del luogo ha decretato il
divieto della celebrazione della S. Messa nelle parrocchie della
periferia in ogni seconda domenica del mese, per incentivare la
celebrazione della Parola di Dio realizzata dai laici. Non sarebbe
questa una forma sottile di creare dubbi in mezzo ai fedeli sul
valore primordiale del Sacrificio Eucaristico, e questa la
celebrazione della Parola non sarebbe una forma di protestantizzare
l'insegnamento della Chiesa sull'Eucaristia?”
Cibo Spirituale 110508:
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L’Attacco Sottile e Potente
all’Eucaristia
La Protestantizzazione Progressiva
della Messa Cattolica
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