La Strada Larga e Nascosta
alla Perdizione
Cari
amici,
Come ho scritto il mese scorso
(http://parolafavita.blogspot.it/2015/04/cibo-spirituale-1504.html),
volevo offrire un’esperienza personale ma non ho trovato il tempo
per finirla il mese scorso. Alcuni dei motivi per cui vorrei offrire
quest’esperienza è per aiutarci a rendere conto della
situazione in cui ci troviamo oggi per aprire i nostri occhi di
più in riguardo alle trappole molto sottili e gli inganni subdoli
del nostro nemico.
Penso che tanti di voi vi ricordate LA VISIONE DI PAPA LEONE XIII
nel 1884:
Esattamente 33 anni al giorno prima del grande miracolo del sole a
Fatima, cioè, il 13 ottobre 1884, il Papa Leone XIII, al termine
della Santa Messa, rimase immobile davanti al Tabernacolo per circa
10 minuti. Quando si “riprese”, il suo volto era preoccupato e
angosciato. Leone XIII rimase così sconvolto da questo “colloquio”
che scrisse la famosa preghiera a San Michele Arcangelo per la
protezione della Chiesa e volle che fosse recitata, in ginocchio,
dopo ogni Santa Messa in tutto il mondo. Quando gli hanno chiesto che
cosa è successo, ha spiegato che, mentre stava per partire dai piedi
dell’altare, improvvisamente ha sentito le voci – due voci, una
gentile e dolce, l’altra gutturale e dura. Le sembravano venire da
vicino al tabernacolo. Mentre ascoltava, ha sentito la conversazione
seguente:
La voce gutturale, la voce di Satana nella sua superbia, si è
vantato al Signore: “Io posso distruggere la Tua Chiesa.”
La voce dolce del Signore: “Tu puoi? Allora fallo.”
Satana: “Per farlo, ho bisogno di più tempo e più potere.”
Il Signore: “Quanto tempo? Quanto potere?”
Satana: “75 a 100 anni, e un potere grande su quelli che si daranno
al mio servizio.”
Il Signore: “Hai il tempo, avrai il potere. Fa con loro come vuoi.”
La preghiera composta da Papa Leone XIII è il seguente:
Preghiera a san Michele
San Michele Arcangelo, difendici nel combattimento: sii nostro aiuto
contro la malizia e le insidie del demonio. Che Dio lo scacci,
supplichevoli te ne scongiuriamo: e Tu, Principe della milizia
celeste, con la forza divina, respingi nell’inferno Satana e gli
altri spiriti maligni, che, a perdizione delle anime, vanno girando
per il mondo. Così sia.
Domenica, 24 aprile 1994, Papa Giovanni Paolo II ha consigliato
questa preghiera a tutti i cattolici come una preghiera per la Chiesa
quando ha detto:
Purtroppo, però, con la riforma liturgica post-conciliare, questo
dono che Cristo ci fece tramite il suo Vicario, fu messo nel
cassetto. La preghiera non è stata più recitata e la stragrande
maggioranza dei fedeli nati dagli anni ’70 in poi del secolo scorso
non ne conoscono neppure l’esistenza.
Credo personalmente che questi 100 anni concessi a Satana hanno
iniziato il 13 ottobre 1917, per iniziare, in un modo più intenso,
la grande battaglia fra la donna e il drago del primo libro della
Bibbia, Genesi (3,15) e l’ultimo libro della Bibbia, l’Apocalisse,
capitolo 12. Non credo che era per caso che ciò che era detto
nell’ultima parte del omelia del Santo Padre BENEDETTO XVI;
Esplanade del Santuario di Fátima; 13 maggio 2010:
“SI ILLUDEREBBE CHI PENSASSE CHE LA MISSIONE PROFETICA DI FATIMA
SIA CONCLUSA. … Con la famiglia umana pronta a sacrificare i suoi
legami più santi sull’altare di gretti egoismi di nazione, razza,
ideologia, gruppo, individuo, è venuta dal Cielo la nostra Madre
benedetta offrendosi per trapiantare nel cuore di quanti le si
affidano l’Amore di Dio che arde nel suo. In quel tempo erano
soltanto tre, il cui esempio di vita si è diffuso e moltiplicato in
gruppi innumerevoli per l’intera superficie della terra, in
particolare al passaggio della Vergine Pellegrina, i quali si sono
dedicati alla causa della solidarietà fraterna. POSSANO QUESTI SETTE
ANNI CHE CI SEPARANO DAL CENTENARIO DELLE APPARIZIONI AFFRETTARE IL
PREANNUNCIATO TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA A GLORIA DELLA
SANTISSIMA TRINITÀ.”
Il centenario del anniversario del grande miracolo del sole, il 13
ottobre, 1917 a Fatima, Portogallo, sarà il 13 ottobre 2017! Credo
che il Corpo di Cristo, la Chiesa, come una grande purificazione,
attraverserà la tappa della crocifissione come ha fatto il suo Capo,
Cristo, tre ore sulla croce, e perfino gridare con il suo Capo: “Dio
mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Mt 27,46; Mc 15,34;
Apoc 13,7; Sal 22,1). Questo periodo sarà il più grande
tribolazione della storia del mondo e della Chiesa (Mt 24,21-22; Ger
30,7; Dan 12,1).
Durante una visione del 1820, fu rivelato alla beata Anna Caterina
Emmerick che Satana sarebbe stato liberato dalle catene circa
ottanta’anni prima dell’anno 2000; dunque verso la fine degli
anni ’10 del XX secolo. Tale periodo di libertà per il serafino
decaduto sarebbe durato un secolo. Leone XIII vide quell’insolito
“dialogo” un 13 ottobre. Pensateci bene. Non vi viene in mente
nulla? Satana è stato liberato dalle catene il 13 ottobre del 1917,
giorno dell’ultima apparizione mariana a Fatima, quando ci fu il
“miracolo del sole”, e la Madonna promise che «il mio Cuore
Immacolato trionferà». Questo corrisponderà all’adempimento del
“Proto-Vangelo” (Gen 3,15) quando la donna schiaccerà la testa
del serpente in un modo definitivo e finale, come San Luigi de
Montfort spiega nel suo libro classico: “Trattato della Vera
Devozione a Maria”.
Credo che in un certo modo il Corpo di Cristo passerà le tappe della
vita di Gesù. E’ interessante che Leone XIII vide quell “dialogo”
esattamente 33 anni prima del “miracolo del sole” a Fatima; Gesù
ha vissuto 33 anni ed è finito la sua vita sulla croce, quando
Satana, nella sua superbia, ha creduto di aver sconfitto Cristo!
Credo che noi (la Chiesa) siamo già nella passione di Gesù se non
già sulla croce.
In riguardo di questo periodo di grande crisi, la Madonna ha rivelato
a Don Stefano Gobbi:
“IL MIO AVVERSARIO CREDERÀ UN GIORNO DI CANTARE COMPLETA
VITTORIA: sul mondo, sulla Chiesa, sulle anime. Sarà soltanto allora
che Io interverrò - terribile e vittoriosa - perché la sua
sconfitta sia tanto più grande, quanto più sicura era la sua
certezza di aver vinto per sempre. Quanto si preparando è cosa tanto
grande, che mai così è stata dalla creazione del mondo: per questo
già tutto è stato predetto nella Bibbia. Vi è già stata
annunciata la terribile lotta fra me “la Donna vestita di sole”,
e “il Dragone rosso” (Apoc 12), Satana, che ora riesce a sedurre
molti …” (18 ottobre 1975).
"Questa infiltrazione massonica, all'interno della Chiesa,
vi è già stata da Me predetta in Fatima, quando vi ho annunciato
che Satana si sarebbe introdotto fino al vertice della Chiesa".
(13 giugno 1989)
Dall’altra parte, i pochi sacerdoti e vescovi che rimangono fedeli
alla Verità, Che è Dio, la Madonna ha rivelato a Don Stefano Gobbi:
“Sarà stupore agli stessi Angeli di Dio; gioia ai Santi del
Cielo; consolazione e conforto grande a tutti i buoni della terra.
Misericordia e salvezza per il grande numero dei miei figli smarriti;
condanna severa e definitiva a Satana ed ai suoi molti seguaci. Nello
stesso momento infatti in cui Satana si sarà assiso quale signore
del mondo e si sentirà ormai vincitore sicuro, Io stessa gli
strapperò dalle mani la preda. Si troverà per incanto a mani vuote
e all’ultimo la vittoria sarà soltanto di mio Figlio e mia: questa
sarà il trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo” (19 dicembre
1973).
E’ possibile alla fine dei 100 anni della libertà di Satana,
quando “il mio avversario crederà un giorno di cantare
completa vittoria: sul mondo, sulla Chiesa, sulle anime”, cioè, 13
ottobre 2017, che sembrerà che il Corpo di Cristo, la Chiesa, è
morto, e poi subito dopo sarà adempiuto la promessa della Madonna
che alla fine “il mio Cuore Immacolato trionferà”?!?
“Anzitutto è necessario che il mio Nemico abbia l'impressione di
avere tutto conquistato, di avere ormai ogni cosa nelle sue mani. Per
questo gli sarà concesso d'introdursi nell'interno della Mia Chiesa
e riuscirà ad offuscare il Santuario di Dio. Mieterà le vittime più
numerose fra i ministri del santuario. QUESTO È INFATTI IL MOMENTO
DI GRANDI CADUTE PER I MIEI FIGLI PREDILETTI, PER I
MIEI SACERDOTI". (18 ottobre 1975).
“Ecco: quando sarà tutto crollato, resterà solo la forza del loro
pianto che mi costringerà ad intervenire in maniera prodigiosa e
terribile. E IL MIO TRIONFO INIZIERÀ CON I FIGLI PREDILETTI, CON I
MIEI SACERDOTI” (23 febbraio 1974).
Nei quattro vangeli si trova molti resoconti delle possessioni
diaboliche. Oggi si sente poco delle possessioni. 100 anni fa
sembrava più facile di percepire i buoni dai cattivi. Mi ricordo una
volta che il mio babbo ha commentato, mentre guardavamo un film di
cowboy bianco e nero, che i buoni normalmente portavano i capelli
bianchi e i cattivi portavano i capelli neri. Mi sembra che questo è
rovesciato oggi. 100 anni fa i delinquenti ribellavano e si poteva
vedere la ribellione. Sembra che questo potere di più concesso a
Satana è stato usato per incanalare le energie di quelli che si sono
dati al servizio di Satana, non soltanto per ribellare, ma per
distruggere con pazienza la cultura in tanti modi per attirare molto
di più persone, specie i giovani, nella ribellione contro Dio e
contro tutta l’autorità.
Questo è dove la mia esperienze personale può dare un po’ di luce
su alcuni delle vostre esperienza in cui spesso oggi, quelli che
sembrano OK con i sorrisi ed un tipo di amore umanistico, alla fine
mettono il coltello nella tua schiena se le cose non vanno come
vogliono loro, soprattutto se andate verso l’adorazione di Dio e la
sua Verità invece verso l’adorazione del culto dell’uomo dietro
il quale Satana si mette per essere adorato. Più che mai, in
particolare nella Chiesa, quelli che non si preoccupano degli
insegnamenti del Magisterio della Chiesa e sono diventati ciechi
spiritualmente dopo aver abbracciato la via più facile e orgogliosa
del relativismo sembrano più che mai come “angeli di luce”
(2Cor 11,14), al meno alla prima vista!
Penso che la mia esperienza offrirà un esempio di ciò che LA
MADONNA HA RIVELATO A DON STEFANO GOBBI:
“Anche fra i miei Sacerdoti quanti sono quelli che non credono più;
eppure restano ancora nella mia Chiesa, veri lupi in veste di
agnelli, e rovinano uno sterminato numero di anime.” (1
dicembre 1973).
“Cosa oggi offusca la bellezza e lo splendore della Chiesa? È il
fumo degli errori che Satana ha fatto entrare in essa. Essi vengono
sempre più diffusi e portano moltissime anime alla perdita della
fede. Causa di una così vasta diffusione degli errori e di questa
grande apostasia sono i Pastori infedeli. Essi fanno silenzio quando
devono parlare con coraggio per condannare l’errore e per difendere
la Verità. Non intervengono quando devono smascherare i lupi
rapaci che si sono introdotti nel gregge di Cristo nascosti sotto le
vesti di agnelli. Son cani muti che lasciano sbranare il loro
gregge. Voi invece dovete parlare con forza e con coraggio per
condannare l’errore e per diffondere solo la Verità.” (8
settembre 1985).
“Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Su questo Cuore divino, tanto schiacciato ed oppresso che sente
persino l’abbandono del Padre, pesa anche tutta la incorrispondenza
e la ingratitudine della Sua Chiesa, nata, come candida Sposa, dal
grembo di tanto suo patire.
Perché, ancora oggi, nella sua Chiesa, Gesù continua ad essere
abbandonato, rinnegato e tradito.
È rinnegato da coloro che lo pospongono ai propri comodi, alla
ricerca di se stessi, al gusto di venire accolti ed applauditi. La
superbia porta molti a rinnegarlo con la parola e con la vita: Non
conosco questo Uomo!
È tradito anche da parte di quei Pastori che non si curano del
gregge a loro affidato, che fanno silenzio per paura o per
convenienza e non difendono la verità dalle insidie degli errori, e
non proteggono le pecore dal terribile flagello dei lupi rapaci, che
si presentano travestiti da agnelli.
È abbandonato da tanti Sacerdoti e religiosi che lasciano lo stato
della loro eccelsa vocazione o che non vivono nella fedeltà ai loro
impegni e si lasciano completamente condurre dallo spirito del mondo
in cui vivono.
È rifiutato e respinto da molti fedeli che seguono ideologie oggi di
moda, ma che propongono valori opposti a quelli del Vangelo e
scendono a compromessi, pur di raccogliere sempre i consensi di
tutti.
Il Venerdì Santo veramente oggi si ripete, in una forma immensamente
più grande ed universale di quanto è successo nel momento della
passione e della morte sulla Croce.
Ad un gesto di allora corrispondono mille gesti di ora. Per questo
nel suo corpo mistico che è la Chiesa, Gesù continua a ripetere il
suo grido doloroso: “Dio mio, perché mi hai abbandonato?”.”
(Venerdì Santo, 28 marzo 1986).
“Nella Chiesa è anche entrata la disunione, la divisione, la
lotta, l’antagonismo.
Le forze dell’ateismo e della massoneria, infiltrate al suo
interno, sono giunte a rompere la sua interiore unità e ad oscurare
Io splendore della sua santità. Questi sono i tempi, da Me predetti,
in cui Cardinali si oppongono a Cardinali, Vescovi a Vescovi,
Sacerdoti a Sacerdoti ed il gregge di Cristo viene dilaniato dai lupi
rapaci, che si sono introdotti sotto le vesti di inermi e mansueti
agnelli. Fra costoro vi sono anche alcuni che occupano posti di
grande responsabilità e, per loro mezzo, Satana è riuscito ad
entrare e ad operare al vertice stesso della Chiesa. Vescovi e
Sacerdoti della santa Chiesa di Dio, quanto è grande oggi la vostra
responsabilità! Il Signore sta per domandarvi il rendiconto di come
avete amministrato la Sua vigna. Pentitevi, chiedete perdono,
riparate e, soprattutto, tornate ad essere fedeli al compito che vi è
stato affidato. Il peccato è sempre più commesso, non è più
riconosciuto come un male, è ricercato, è voluto consapevolmente e
non viene ormai più confessato. L’impurità e la impudicizia
ricoprono le case costruite dalla vostra ribellione.
Per questo il mio Cuore sanguina: per la ostinata incredulità
e la durezza dei vostri cuori. Il mio Cuore sanguina nel vedervi così
chiusi ed insensibili al mio accorato richiamo materno. Il mio Cuore
sanguina, perché vedo le vostre strade ormai cosparse di sangue,
mentre voi vivete in una ostinata incoscienza di ciò che vi
attende».”
(6 settembre 1986).
“La grande prova è giunta per la vostra Chiesa. Si sono
continuati a diffondere gli errori che hanno portato alla perdita
della fede. Molti Pastori non sono stati attenti, né vigilanti ed
hanno permesso a tanti lupi rapaci, vestiti da agnelli, di introdursi
fra il gregge a portare disordine e distruzione. Quanto è grande la
vostra responsabilità, o Pastori della santa Chiesa di Dio! Si
continua sulla strada della divisione dal Papa e del rifiuto del suo
Magistero; anzi di nascosto si prepara un vero scisma che presto
potrà diventare aperto e proclamato. Allora rimarrà solo un piccolo
resto fedele, che Io custodirò nel giardino del mio Cuore
Immacolato.”
(15 Novembre 1990).
l’Arcangelo San Michele a Garabandal (Spagna, 1965) ha detto:
“Cardinali, Vescovi e sacerdoti camminano in molti sulla via
della perdizione e trascinano con loro moltissime anime”!
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Cari amici,
Nel caso che non avete il tempo a leggere tutta la mia esperienza,
almeno andate alla fine per leggere alcune parole di consolazione ed
un po’ di buon consiglio per questi tempi molto difficili!
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LE SPIEGAZIONI DEI MOTIVE PER LA LETTERA AL VESCOVO:
Celebravo le Sante Messe feriali, lunedì a sabato, alle 08,00, ogni
settimana, per più di dieci anni, in una parrocchia vicino dove
abito, dove non ero il parroco, neanche il vice parroco. Negli ultimi
4 o 5 anni, il parroco si metteva nella confessionale e quando ho
detto qualcosa che al lui non è piaciuto, mi ha trattato abbastanza
male dopo la Messa al bar. Ad un certo punto, mi ha minacciato di non
potere celebrare la Messa più nella sua parrocchia se predicassi
così. Dopo sono andato via, ma pochi giorni dopo il parroco ha
telefonato il vescovo. Non aspettavo che il Parroco chiede il vescovo
di mettermi apposto dopo sono andato via da questa parrocchia. Io
volevo soltanto un po’ di pace. E’ venuto il nuovo vescovo
ausiliare invece del cardinale della diocesi per parlare con me di
questa situazione, insieme con il parroco di questa parrocchia.
Sapendo che in queste situazioni la persona è già pregiudicata con
poca opportunità di difendersi, ho offerto la mia risposta scritta,
siccome sapevo 4 giorni prima di questo incontro. Ecco la mia lettera
al vescovo:
Parrocchia; 8 ottobre 2014
Caro Eminenza,
Mi permetta ad offrire qualche pensiero mio in riguardo al fatto che
non celebro più la Santa Messa feriale a questa parrocchia.
SPESSO UNA PERSONA E’ GIUDICATA PRIMA DI ASCOLTARLA o di ascoltarla
superficialmente con i pregiudizi. Se c’è la possibilità che le
persone che hanno categorizzato o etichettato questa persona di
essere capaci di considerare la situazione con una mentalità aperta,
pronte ad ascoltare ugualmente la persona giudicata come gli altri
che vogliono giudicarla, allora offro i miei motivi e le mie
convinzioni, con la speranza che forse alcuni saranno di buona
volontà e disponibile di uscire dai loro preconcetti e giudizi.
CELEBRAVO LA SANTA MESSA FERIALE DA LUNEDÌ A SABATO ALLA PARROCCHIA
DA 2002. Negli ultimi 5 o 6 anni, spesso il Parroco, dopo aver
ascoltato le mie omelie dalla confessionale, mi rimproverava dopo la
Messa al bar. Ma quando cercavo di spiegarmi con i documenti della
Chiesa Cattolica, o dal Catechismo della Chiesa Cattolica degli
adulti (CCC), il Parroco non voleva mai sentire ciò che si trova in
questi documenti. Quando offrivo qualche scritto mio sul Internet per
spiegarmi più in profondità, con tanti riferimenti ai documenti
della Chiesa, sempre il Parroco non voleva vedere queste cose.
Qualche volta mi veniva in mente di rispondere a lui come Gesù ha
risposto davanti al sinedrio (Gv 18,20-21; Lc 22,53): “Io ho
parlato al mondo apertamente (cioè, sul Internet)… Perché
interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto
loro (cioè, sul Internet a tutto il mondo!)...” Dalla parte sua,
il Parroco non mi ha MAI detto: “Don Jo, credo che
questa frase che hai detto (o scritto) durante la tua omelia oggi è
in contrasto con un documento della Chiesa”, e poi di offrirmi il
riferimento ad un documento della Chiesa o dal CCC. E perciò, già
da anni, il Parroco non mi permette di spiegarmi o difendermi con
questi documenti preziosi della Chiesa.
Il 23 settembre, dopo la Santa Messa al bar, finalmente il Parroco
aveva il coraggio di almeno minacciarmi di fare come diceva lui
altrimenti non devo celebrare più la Santa Messa alla Parrocchia.
Già da tempo non volevo stare in questa situazione dolorosa, ma non
credevo che era prudente o la volontà di Dio per me di decidere di
andare via da solo e perciò aspettavo il Parroco per l’indicazione.
Perciò quando mi ha minacciato, ero già pronto e contento di
chiedere lui subito se questa era una minaccia vuota o no. Lui mi ha
risposto no. Ho detto, va bene, non torno più, e buon giorno a
tutti! E sono andato via. Io sono stato ordinato un sacerdote prima
di tutto per la Chiesa universale, non soltanto per una parrocchia, e
perciò nella Santa Messa e nel Sacramento della Riconciliazione,
devo comportarmi come davanti al Signore, che alla fine sarà Lui il
mio Giudice. Ma un parroco certamente ha il diritto di decidere chi
può celebrare i sacramenti nella sua parrocchia; se il Parroco crede
che Don Jo offre ostacoli per le anime ad arrivare alla Verità, che
è Gesù, per potere arrivare a paradiso, bisogno chiedere Don Jo di
non offrire più i sacramenti alla Parrocchia!
Dalla mia esperienza di tanti anni alla Parrocchia, che spiegherò di
più in questo articolo, fondamentalmente l’unico criterio per Il
Parroco è la sua testa di relativismo. Cardinale Ratzinger ha
sintetizzato questa situazione di razionalismo e soggettivismo nella
Chiesa nella sua omelia alla Messa prima del conclave che l’ha
presto eletto Papa Benedetto XVI: “Avere una fede chiara,
secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come
FONDAMENTALISMO. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi
portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come
l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. SI VA
COSTITUENDO UNA DITTATURA DEL RELATIVISMO che non riconosce nulla
come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e
le sue voglie.” Se mettiamo da parte la legge di Dio spiegato nella
sua pienezza nei documenti della Chiesa, chi vince l’argomento o
stabilisce la legge del paese? Il più forte! Ecco la “dittatura
del relativismo”!
GLI ULTIMI PAPI CI HANNO DETTO CHE IL PECCATO PIÙ GRAVE OGGI È CHE
NON C’È PIÙ IL PECCATO; abbiamo perso il senso del peccato. Uno
dei compiti più fondamentale per Gesù era quella del Redentore, di
liberarci dai nostri peccati per quelli di buona volontà che
confessano i loro peccati (Mc 2,17; Lc 5,31-32, ecc.). Perciò uno
dei compiti più fondamentale per i Sacerdoti è di essere medico
delle anime, di aiutare le anime di identificare e di curare le
malattie dell’anima, specie quelle più gravi che si chiama “i
peccati mortali”, ciò, i peccati che rendono l’anima morta, ma
il corpo cammina con un anima morta fino alla morte se non c’è un
sacerdote che aiuta la persona a riconoscere la gravità della loro
situazione e di fare una buona confessione! Se i preti non aiutano le
persone ad identificare le malattie del anima, le persone non hanno
niente da confessare, e perciò non hanno bisogno di Gesù il
Redentore, che è venuto per i peccatori, non per i giusti che
credono di non avere i peccati. In questo modo la Redenzione è
annullata per queste persone perché non credono di aver bisogno del
Salvatore.
I santi ci dicono che i peccati più gravi sono quelli di omissione.
Nonostante che il servo, che non ha moltiplicato il suo talento, non
ha rubato o ammazzato nessuno, era chiamato da Gesù “servo
malvagio e infingardo” (Mt 25,26), parole raramente usate da Gesù
nei Vangeli! TANTI PRETI E VESCOVI OGGI NON HANNO FATTO IL LORO
COMPITO PRIMARIO, di indicare, con le spiegazioni, e curare le
malattie delle anime. Perché dopo tanti anni di questa trascuratezza
di aiutare le anime di identificare i loro peccati secondo il CCC e
di uscire dal peccato mortale, spesso la reazione fra tante persone,
che perfino frequentano la parrocchia, è molta negativa quando
finalmente un nuovo parroco spiega la religione cattolica secondo
l’insegnamento della Chiesa Cattolica, riassunto nel CCC degli
adulti! Se si confronta la vita delle persone, che perfino
frequentano le parrocchie, con il CCC, al livello oggettivo (non
soggettivo che soltanto Dio può giudicare), al meno la maggioranza
sono in peccato mortale oggi; e nonostante questo, ci sono pochissimi
che si confessano e tanti si comunicano con Dio infinito
nell’Eucaristia!
Oggi tantissimi cattolici vogliono, con la benedizione (almeno
tacitamente) dei preti e dei vescovi, UN CRISTIANESIMO SENZA LA
CROCE E SENZA QUESTI “COMPLESSI DI COLPEVOLEZZA” CHE SI
CHIAMAVANO I PECCATI. E perciò pochissimi cattolici oggi si
confessano e tanti vanno ai psichiatri che costa molto di più che di
confessare i peccati da un prete, che spesso, purtroppo, non si trova
nella confessionale in tante chiese.
Ma tanti che vanno alla confessione, non capiscono più che cos’è
un peccato secondo il CCC, perché pochissimi preti oggi fanno il
rischio del loro lavoro principale di aiutare le anime di
identificare e di curare le malattie mortale dell’anima, i
peccati mortali! Il 5 giugno 2009, l’arcivescovo Mauro
Piacenza, parlando a “radio Vaticana”, ha lanciato un ALLARME
“CONFESSIONI” ed ha annunciato la pubblicazione di un
“vademecum per confessori e direttori spirituali”. Ha detto:
“Paiono sempre meno le persone che avvertono la DIFFERENZA CHIARA
TRA IL BENE E IL MALE, tra la verità e la bugia, tra il peccato e la
virtù e che, conseguentemente, desiderano accostarsi alla
riconciliazione - ha detto Piacenza - Se non si ha il senso del
peccato è difficile ricorrere, ovviamente, alla riconciliazione:
allora, la SI CONFONDEREBBE CON IL LETTINO DI UNO PSICOLOGO E DI UNO
PSICHIATRA”!
CHE PENSIAMO DI UN MEDICO CHE NON SI INTERRESSA O NON SI CURA DELLE
MALATTIE e manda a casa le pazienti con le malattie gravi dicendo di
non preoccupare perché il medico non vuole turbare o METTERE IN
AGITAZIONE le pazienti? Sarebbe un ciarlatano, un
incompetente, colpevole della negligenza professionale grave; sarebbe
citato per imperizia! Ma se i sacerdoti non parlano dell’unica cosa
che può uccidere l’anima, il peccato mortale, perché le persone
(pazienti spirituali) non vogliono sentire queste cose, che pensiamo
di quei preti? Se il medico fa in questo modo, la persona perde la
sua vita; ma se il medico delle anime, il sacerdote, fa così, la
persona può perde la sua anima immortale che dura per tutta
l’eternità! “Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà
il mondo intero, e poi perderà la propria anima? (Mt 16,26; Mc
8,36).
PAPA GIOVANNI PAOLO II (FRA ALTRE OCCASIONI) HA PARLATO CON
FERMEZZA AI VESCOVI NEGLI STATI UNITI (LA, California, 16-09-1987)
CONTRO UN TIPO DI CATTOLICESIMO COME UN BUFFET CON AMPIA VARIETA’
DI SCELTE: “Talvolta è stato detto che un gran numero di
cattolici, oggi, non aderisce agli insegnamenti della Chiesa su un
gran numero di questioni, soprattutto riguardanti la morale sessuale
e coniugale, il divorzio e le nuove nozze. Di alcuni è stato detto
che non accettano la chiara posizione della Chiesa riguardo
all’aborto. Si è notato inoltre che vi è una tendenza, da parte
di alcuni cattolici, ad essere selettivi nella loro adesione agli
insegnamenti morali della Chiesa. Alcuni sostengono che il dissenso
dal magistero è del tutto compatibile con l’essere “buoni
cattolici” e non costituisce un ostacolo alla ricezione dei
sacramenti. QUESTO È UN GRAVE ERRORE che rappresenta una
sfida all’ufficio magisteriale dei vescovi degli Stati Uniti, e dei
vescovi di altri Paesi. Desidero incoraggiarvi nell’amore di Cristo
ad affrontare coraggiosamente nel vostro ministero pastorale questa
situazione, affidandovi alla forza della verità divina per
guadagnare il consenso, e alla grazia dello Spirito Santo che è
donata sia a coloro che proclamano il messaggio sia a coloro ai quali
esso è indirizzato.”
(http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1987/september/documents/hf_jp-ii_spe_19870916_vescovi-stati-uniti_it.html).
E’ interessante che Papa Giovanni Paolo II non ha detto ai vescovi
che dovete obbedire me come il Papa, ma “il dissenso dal magistero”
della Chiesa Cattolica! Lumen Gentium 25 insegna chiaramente che i
documenti di un concilio ecumenico SONO INFALLIBILI (CCC 891).
Il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC 888-892) ci dice che le
dottrine della Chiesa sono essenziali per arrivare alla santità.
“Quando la Chiesa, mediante il suo Magistero supremo, propone
qualche cosa “da credere come rivelato da Dio” e come
insegnamento di Cristo, “a tali definizioni si deve aderire con
l’ossequio della fede”. Tale infallibilità abbraccia l’intero
deposito della rivelazione divina” (CCC 891). Ma agli insegnamenti
ordinari “i fedeli devono “aderire col religioso ossequio dello
spirito” che, pur distinguendosi dall’ossequio della fede,
tuttavia ne è il prolungamento” (892). Perciò i documenti di un
concilio ecumenico esprimono nel linguaggio umano le verità assolute
che non si può cambiare, NEANCHE UN PAPA FUTURO PER MOTIVI
APPARENTEMENTE BUONI PER FAR SENTIRE PIÙ A LORO AGGIO I NON
CATTOLICI o i cattolici non praticanti; questo sarebbe ecumenismo
falso, misericordia falsa, amore falso, che offre una soluzione
superficiale e facile senza la croce di Gesù, ma dopo c’è la
schiavitù e la distruzione!
La Chiesa Cattolica ha sempre insegnato: “LA COSCIENZA DEVE
ESSERE EDUCATA E IL GIUDIZIO MORALE ILLUMINATO. Una coscienza ben
formata è retta e veritiera. Essa formula i suoi giudizi seguendo la
ragione, in conformità al vero bene voluto dalla sapienza del
Creatore. L’educazione della coscienza è indispensabile per esseri
umani esposti a influenze negative e tentati dal peccato a preferire
il loro proprio giudizio e a rifiutare gli insegnamenti certi” (CCC
1783). LA VERITÀ ASSOLUTA ESISTE! “La coscienza morale può
rimanere nell’ignoranza o dare giudizi erronei. Tali ignoranze e
tali errori non sempre sono esenti da colpevolezza” (CCC 1801,
1713, 1714). “Si presume però che nessuno ignori i principi della
legge morale che sono iscritti nella coscienza di ogni uomo” (CCC
1860).
Al Vaticano Secondo già concluso e a postconcilio più che ben
avviato, Papa Giovanni Paolo II scriveva, contestando “alcune
correnti del pensiero moderno”, che “si sono attribuite alla
coscienza individuale le prerogative di un'istanza suprema del
giudizio morale, che decide categoricamente e infallibilmente del
bene e del male (…) tanto che si è giunti ad una concezione
radicalmente soggettivista del giudizio morale” (Veritatis
Splendor, no. 32).
Quando spiegavo queste cose nelle mie omelie, basate sul Vangelo di
ogni giorno, spesso la reazione del Parroco era molto negativo. Tanti
preti oggi lentamente, e volutamente, hanno cambiato la definizione
di “amore” di significare prima di tutto accontentare la gente! I
SACERDOTI OGGI CHE PREDICANO IL VANGELO INTERO e tutti gli
insegnamenti del magistero della Chiesa sono etichettati come rigidi,
antiquati, insensibili, deficienti nella compassione, creano
divisioni, seminano discordia, moralisti, integralisti! Mentre allo
stesso tempo i sacerdoti che mantengono un silenzio colpevole, quelli
che dicono quello che credono che le persone vogliono sentire sono
considerati benevoli, comprensivi, simpatici, sensibili pastoralmente
e misericordiosi. “Guai quando tutti gli uomini diranno bene di
voi” (Lc 6,26)! “E come potete credere, voi che prendete gloria
gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?”
(Gv 5,44; Gal 1,10). Ma questo modo di fare non è la misericordia
vera! QUESTO E’ AMORE FALSO, COMPASSIONE MALCONSIGLIATA,
misericordia falsa, ecumenismo falso, che non conduce a paradiso per
l’eternità!?!
PER TELEFONO IL PARROCO MI HA ACCUSATO DI METTERE IN AGITAZIONE LA
GENTE. Ho risposto che non metterò più le persone alla Parrocchia
in agitazione perché non torno più. Poi mi ha detto che metterò in
agitazione le persone in altri luoghi. Voleva dire al Parroco che è
molto meglio di essere in agitazione qui sulla terra a causa dei
peccati mortali per incoraggiare le persone a fare una buona
confessione e poi di perseverare con tanta preghiera per non peccare
più, che di essere in agitazione per tutta l’eternità, come ho
indicato sopra del MEDICO CIARLATANO! E’ proprio incredibile
come abbiamo rovesciato i valori e le verità eterne!?! Oggi, in un
mondo che critica le persone che cercano di vivere la castità del
loro stato di vita e poi lode sesso di tutti i tipi fuori di
matrimonio, si può applicare più che mai le parole del profeta
Isaia: “Maledetto l’uomo che chiama bene male e male bene” (Is
5,20)! Nella stessa telefonata, il Parroco mi ha chiesto: “Allora
che cosa hanno scritto questi 5 cardinali?” Ho risposto:
“Semplicemente hanno scritto che non si può cambiare la Verità;
non si può cambiare la Dottrina della Chiesa; non si può cambiare
il Catechismo della Chiesa Cattolica!” La Verità è Gesù Che è
Dio (Gv 14,6) e perciò immutabile e assoluta!
Qualche anno fa ho fatto un’incontro di formazione con i catechisti
ed altri alla Parrocchia. In questo incontro ho fatto riferimento
diversi volte al CCC. Alla fine del incontro, i catechisti della
Parrocchia mi hanno chiesto, CHE COS’È QUESTO LIBRO, IL
CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA DEGLI ADULTI? Quando ho
raccontato questo a Don LD che veniva dalla diocesi per formare i
catechisti nelle parrocchie, anche alla Parrocchia, mi ha risposto:
“Non è colpa mia, ma del parroco.” Ma questo vuol dire che Don
LD non ha mai fatto riferimento a questo dono prezioso del CCC degli
adulti! Ad un ritiro mensile del clero della diocesi dopo aver
raccontato questo a Don LB, ho chiesto lui se questi sacerdoti, che
formano i catechisti della diocesi, rappresentano se stessi o
rappresentano la Chiesa Cattolica? Don LB non mi ha risposto.
Tre o quattro anni fa quando ho parlato, in un’omelia alla
Parrocchia, dei DOCUMENTI DELLA CHIESA CHE “HA SEMPRE RICHIESTO AI
FEDELI RISPETTO E RIVERENZA VERSO L'EUCARISTIA”
(“Inaestimabile Donum”, no. 11; vedete anche: “Istruzione
Memoriale Domini”; visitate anche il mio articolo “Il Dio
Infinito Fra Noi”;
http://cibo-spir.blogspot.it/2014/01/il-dio-infinito-fra-noi.html),
il Parroco era arrabbiato con me. Quando ho chiesto lui se lui sta
dicendo a me che non devo fare riferimenti ai documenti della Chiesa
nelle mie omelie alla Parrocchia, il Parroco, che sembra mite e umile
con tutti, mi ha gridato al bar: “In questo caso, NO!” Gli uomini
moderni oggi non vogliono fare un atto o gesto di umiltà neanche
davanti a Dio infinito nell’Eucaristia. Ma non si può staccare o
separare il corpo dal cuore; si finisce con meno riverenza davanti a
Dio anche nel cuore. E la nostra Madre Chiesa sa questo molto bene!
ECCO LA PRIMA PRIORITÀ DI TANTI PRETI OGGI, ACCONTENTARE LA
GENTE! Abbiamo cambiato le priorità delle due comandamenti
fondamentali del Vangelo; abbiamo messo prima amore del prossimo, e
poi, in realtà e infatti, abbiamo messo amore di Dio al secondo
posto, nonostante che diciamo “non è vero”!
Ma se si rovescia o si inverte la prima comandamento di amare Dio con
il secondo di amare il prossimo, alla fine tutto si sfascia, tutto si
disfa. Questo è precisamente la strategia sottile, subdolo di
Satana. E’ molto interessante quante volte si trova questo “AMORE”
FALSO usato come una strategia potente nei 33 direttive del Gran
Maestro della Massoneria ai Vescovi cattolici massoni per distruggere
la Chiesa Cattolica! La parola “amore” APPARE 11 VOLTE in queste
33 direttive! “Satana si maschera da angelo di luce” (2Cor
11,14)! Visitate: “Il Piano Massonico per la Distruzione della
Chiesa Cattolica”; vedete anche il mio articolo: “A Servizio di
Tutti”.
“IL PASTORE SIA ACCORTO NEL TACERE E TEMPESTIVO NEL PARLARE, per
non dire ciò ch’è doveroso tacere e non passare sotto silenzio
ciò che deve essere svelato. Un discorso imprudente trascina
nell’errore, così un silenzio inopportuno lascia in una condizione
falsa coloro che potevano evitarla. Spesso i pastori malaccorti, per
paura di perdere il favore degli uomini, non osano dire liberamente
ciò ch’è giusto e, al dire di Cristo ch’è la verità, non
attendono più alla custodia del gregge con amore di pastori, ma come
mercenari. Fuggono all’arrivo del lupo, nascondendosi nel silenzio.
Il Signore li rimprovera per mezzo del Profeta, dicendo: “SONO
TUTTI CANI MUTI, INCAPACI DI ABBAIARE” (Is 56,10) … Cos’è
infatti per un pastore la paura di dire la verità, se non un voltar
le spalle al nemico con il suo silenzio? Se invece si batte per la
difesa del gregge, costruisce contro i nemici un baluardo per la casa
d’Israele. Per questo al popolo che ricadeva nuovamente
nell’infedeltà fu detto: “I tuoi profeti hanno avuto per te
visioni di cose vane e insulse, non hanno svelato le tue iniquità,
per cambiare la tua sorte” (Lam 2,14)…” (San Gregorio Magno,
papa; Ufficio delle letture; domenica 27, TO).
“MA CHE RAZZA DI PASTORI sono invece quelli che, TEMENDO DI
OFFENDERE GLI UDITORI, non solo non li preparano alle tentazioni
future, ma anzi promettono loro la felicità di questo mondo,
felicità che Dio non promise neppure al mondo stesso!...” (San
Agostino, Ufficio delle Letture, 24 TO, venerdì).
Il Parroco al bar dopo la mia Messa mi chiedeva le domande non per
capire il mio pensiero meglio o ancora meno per imparare qualcosa da
questo prete (?!?) ma per tirare fuori una piccola frase fuori
contesto per poi criticarmi e per mettermi apposto secondo la sua
intelligenza e sapienza (con l’aiuto del sacerdote indiano
studente), simile a come i farisei hanno fatto con Gesù con i loro
tranelli. ECCO PERCHÉ HO PREPARATO QUESTO ARTICOLO! La prima
priorità è di risolvere i problemi in fretta, in questo caso Don
Jo, non di ascoltare bene o farsi uno con l’accusato, né capire il
suo pensiero, e ancora meno di imparare qualcosa dalla persona!
Questo succede molto spesso nella Chiesa oggi; sono stato nella
Chiesa tutta la mia vita. Quante volte i superiori non ascoltano, ma
invece la persona accusato è già messa in una categoria di un
“problema”. Ma questo è amore secondo il Vangelo? Se io non
posso far riferimento ai documenti della Chiesa, riassunti nel CCC,
come posso difendermi se non sono d’accordo con un prete totalmente
immerso in relativismo? Se due o più persone non accettano in comune
qualche Verità da Dio che è immutabile, come si può costruire un
dialogo per potere arrivare ad una conclusione? Non è necessario di
laureare in matematica, come ho fatto io, per poter capire questo
problema grave. E’ come di costruire sulla sabbia mobile un
discorso, o un programma, ma non sulla Rocca! (Visitate: “La Grande
Responsabilità dei Responsabili Religiosi”). Se si ammette di
poter cambiare una dottrina della Chiesa, in principio, si apre la
porta di cambiare tutte le dottrine infallibili della Chiesa. ECCO
IL VELENO STERMINANTE NASCOSTO NEL NOME DELLA CARITÀ (FALSA),
compassione malconsigliata, misericordia falsa, ecumenismo
falso!?! (Visitate il mio articolo: “Chi Decide La Verità?!).
I bambini viziati, quando le cose non vanno come vogliono loro,
dicono che tutto è spagliato senza spiegazione con qualche documento
o informazione fuori delle loro teste perché è più facile di
abbracciare la filosofia di vita: “Occhio non vede, cuore non
duole”; non vogliono vedere nessun documento perciò “COMANDO
IO”! Gli adulti maturi offrono correzione fraterna dicendo che
una certa frase detta o scritta non è in sintonia con gli
insegnamenti della Chiesa e offrono qualche documento per spiegare ed
aiutare l’altra persona. Questo è amore vero; questo è farsi uno
con l’altro, ascoltando e leggendo bene ciò che la persona ha
detto o scritto prima di offrire un suggerimento o un consiglio.
Chiara Lubich diceva spesso la necessità di “farsi uno”,
immedesimarsi con il prossimo, altrimenti non c’è la base per
avere amore vero!
L’anno scorso, il 14 agosto 2013, Lei, Eminenza Bassetti, mi ha
chiamato all’ufficio vescovile a causa del articolo che ho scritto:
“Il PAPA FALSO – Santa Ildegarda”. Dopo Lei mi ha offerto
qualche consiglio e anche un discorso sul pericolo di Sedevacantismo.
Dopo averLa ascoltato bene finalmente ho spiegato che ho perso una
sorella, cognato, i loro 7 figli e la mia Mamma in uno di questi
gruppi. E perciò ho scritto più di 150 pagine sul Internet,
sperando che tornassero alla Chiesa Cattolica. Il titolo del articolo
in inglese, è “A Common Sense Rebuttal to Schismatic
Traditionalists and Sedevacantists”. Quando Lei mi ha chiesto se
queste profezie di qualche santo, e perfino un dottore della Chiesa,
riferivano a Papa Francesco, ho risposto molto chiaro: “NON LO SO,
MA I MIEI OCCHI SONO APERTI”! Ci vuole tempo per riconoscere
l’albero dai suoi frutti (Lc 6,44; Mt 7,16-18). Ho detto questo
diversi volte al Parroco, che “Non lo so, ma i miei occhi sono
aperti”, ma spesso lui vuole mettere nella mia bocca parole che non
ho detto per accusarmi. Qualche giorno fa, per telefono, quando ho
chiesto lui perché vuole continuamente mettere parole nella mia
bocca che non ho detto, lui mi ha risposto: “Il problema sono i
tuoi pensieri”! Almeno in quel momento il Parroco ha ammesso, ha
riconosciuto, che non ho detto specificamente che le profezie
riferivano a Papa Francesco. Ma ogni persona ha il diritto ai suoi
pensieri. Dio rispetta il nostro libero arbitrio totalmente PERCHÉ
DIO SA AMARE; perfino Papa Giovanni Paolo II ha spiegato che
neanche Dio usa una persona come mezzo dei Suoi fine senza il
permesso e il consenso della persona! (Il Personalismo di Papa
Giovanni Paolo II; visitate il mio articolo: “La Grande
Responsabilità dei Responsabili Religiosi”;
http://evang-fondam.blogspot.it/2013/05/grande-responsabilita.html).
Prima della seconda venuta di Gesù Cristo “infatti DOVRÀ
AVVENIRE L’APOSTASIA e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo,
il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s’innalza
sopra ogni essere che viene detto Dio ed è oggetto di culto, fino a
sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio” (2Ts
2,3-4).
Nel Catechismo della Chiesa Cattolica al numero 675 troviamo: "Prima
della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una
prova finale che scuoterà la fede di molti credenti (Lc 18,8; Mt
24,12). La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla
terra (Lc 21,12; Gv 15,19-20) svelerà il “mistero dell'iniquità”
sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una
soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell'Apostasia dalla
Verità. La massima impostura religiosa è quella dell'Anti-Cristo,
cioè di uno pseudo messianismo in cui l'uomo glorifica se stesso al
posto di Dio e del suo Messia, venuto nella carne” (cfr 2Ts 2,4-12;
1Ts 5,2-3; 2Gv 7; 1Gv 2,18.22).
MI MERAVIGLIA MOLTO DELLE PRIORITÀ CHE SI TROVA FRA TANTI PRETI E
VESCOVI oggi nella Chiesa. Pochissimi vescovi si preoccupano del
problema fondamentale oggi che abbiamo “perso il senso del peccato”
perché i preti non parlano della malattia grave del anima che si
chiamava “peccato mortale”! Ma se un prete apri gli occhi ai
segni dei tempi, per non essere ipocrita (Lc 12,56; Mt 16,3; 24,51),
questo è l’unico peccato mortale oggi! In questa battaglia feroce
ma subdola, è molto importante di essere “prudenti come i
serpenti”, non soltanto “semplice come le colombe” (Mt
10,16) che è la parte più facile!
Spesso fra tanti preti e vescovi LA LORO SOLO PREOCCUPAZIONE E’
ESCLUSIVAMENTE RIVOLTA VERSO I PROBLEMI SOCIALI (o ambientali), e
dimenticano che Gesù é morto sulla Croce ed è risorto per
ottenerci il grande dono della Redenzione e per salvare le
anime; i peccati sono alla base, ai radici, anche dei problemi
sociali! Ma ci offre molto più gusto di credere di risolvere i
problemi sociali; si sente più importante davanti alla gente, invece
di vivere la vocazione sacerdotale di identificare e curare le
malattie delle anime! Così viene sempre più diffuso l'insegnamento
della teologia della liberazione che è un vero tradimento di Cristo
e del Vangelo. Ormai tantissime persone nelle parrocchie non vogliono
sentire del peccato mortale spiegato bene nel CCC; e poi non vogliono
pagare il prezzo di uscire dalle abitudini di peccato mortale di
tanti anni con la soluzione più forte e fondamentale: i sacramenti e
la preghiera ardente, di stare in ginocchio davanti al tabernacolo
con il Rosario. Non diciamo nel Atto di Dolore: “Prometto con il
tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni
del peccato”? Certo, di promettere queste cose quando le persone
non sono state aiutate a “fuggire le occasione del peccato” in
tanti anni, non è facile senza tanta preghiera ed i Sacramenti, con
l’adorazione! Oggi la “soluzione” falsa, offerta da tanti
preti, vescovi e cardinali nella Chiesa, e di ignorare la Verità
assoluta espresso dal Magistero della Chiesa, e di approvare i
peccati mortali con il silenzio e perfino con la benedizione, nel
nome di “compassione” senza l’obbligo di portare la croce di
Cristo. Ma questo è in realtà UNA MALEDIZIONE, UN VERO
TRADIMENTO!
NON VOGLIO TORNARE ALLA PARROCCHIA di essere trattato così male
perché non ho predicato secondo il relativismo del parroco. Mi
sentivo come io fossi criticato da un pastore protestante perché non
ho predicato secondo un protestante. Ma di essere criticato da un
relativista è peggio che essere maltrattato da un pastore
protestante (se non è relativista) perché almeno con il pastore
protestante siamo d’accordo con la Bibbia; ma con un relativista,
non c’è neanche la Bibbia in comune come base di partenza perché
è tutto relativo secondo la testa di ognuno; la sabbia mobile, non
la Pietra della Verità assoluta! A volte mi sento di dire le parole
di PAPA BENEDETTO nella sua prima omelia come papa: “Pregate
per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi” (24
aprile 2005;
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2005/documents/hf_ben-xvi_hom_20050424_inizio-pontificato_it.html).
Oggi, veramente nella Chiesa Cattolica, fra tanti preti e vescovi, è
peggio del Torre di Babele prima di Cristo, perché almeno con
il Torre di Babele prima di Cristo si poteva comunicare lentamente
con un dizionario. Ma oggi le idee e perfino la base fondamentale è
confusa e messa da parte, la Verità assoluta dal Creatore
dell’universo e anche della natura umana.
Durante una di queste occasioni al bar Il Parroco, insieme con il suo
cucciolo pagato che abbaiava a me (Don Sajen, un sacerdote indiano
studente), cercava di mettermi apposto secondo la sua testa senza
nessun riferimento alla ricchezza della Chiesa in questi 2000 anni.
Ad un certo punto ho detto: “Devo salvare la mia anima”! Il
Parroco ha risposto: “Anch’io”. Poi ho detto: “NON VI SEGUO;
NON VI SEGUO”!
Caro Eminenza. Se Lei mi ordina sotto obbedienza a tornare alla
Parrocchia per celebrare le Sante Messe feriali, obbedisco. Ma se Lei
mi chiede nella libertà se voglio tornare alla Parrocchia per
celebrare le Sante Messe feriali, la risposta è assolutamente NO,
per i motivi indicati sopra.
Prego per Lei e tutta la nostra Madre Chiesa in questo tempo di
grande purificazione (“grande tribolazione” - Mt 24)!
“ALLA FINE IO MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERÀ!” La Madonna
di Fatima, Portogallo, 1917. Sarà adempiuto il Proto Vangelo (Gen
3,15) - San Luigi de Montfort!
Don
Jo (Joseph) Dwight
P.s.
Si può trovare i riferimenti ai miei articoli in questo articolo ed
altri articoli a:
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Il giorno dopo, il vescovo ausiliare mi ha dato questa risposta,
scritta a mano, alla mia lettera:
9 ottobre 2014:
Rev.do Don Joseph Dwight
Vicario Parr. di Lisciano Niccone
P.C.
Don Parroco
Parroco della città
Caro Don Jo,
Mi dispiace per la durezza dei toni usati ieri con te, ma nel tuo
scritto c’è un giudizio davvero aspro contro Don Parroco, Don
Giorgio e tanti altri preti e vescovi, che tu accusi di relativismo e
di cattiva coscienza nel guidare il popolo di Dio, secondo uno mille
volte ad “accontentare la gente”.
Ribadisco le cose che ti ho detto ieri, perché ne rimanga in
memoria:
1) L’insegnamento circa il peccato è molto importante, ma non può
essere il TUTTO della predicazione: il vangelo (e il CCC) parla anche
di gioia, di misericordia, di carità, di fraternità … insistere
sempre di peccato significa predicare in modo INFEDELE alla
rivelazione e al magistero: quando una parte diventa il tutto, si
parla – etimologicamente – di eresia.
2) Hai ragione di aver timore del relativismo, ma dovresti diffidare
anche del FONDAMENTALISMO: ci sono cose centrali e immutabili, ma ci
sono dottrine meno importanti e mutabili, come la moria della chiesa
ci insegna. Parlare sempre di certe cose può nascondere il pericolo
di fondamentalismo.
3) Citi la bibbia e il CCC, ma citi anche profezie e rivelazioni
private. Queste cose non riguardano la fede e non possono essere
imposte a nessuno! Non fare confusione, ne nella predicazione, ne
nella tua testa.
4) Sei attento ad annunciare la verità, ma nel vangelo non esiste
verità senza amore: una verità senza amore è forse più pericolosa
di un amore senza verità. Se le tue convinzioni ti portano al
giudizio verso: fedeli, verso i confratelli, i vescovi, il papa…
chiediti se non sei per caso uno che predica senza amore la verità.
Caro Don Jo, nessuno ti obbligherà a celebrare alla parrocchia, ma
devo invece chiederti di “correggere il tiro” della tua
predicazione, ma dopotutto di riconciliarti con la Chiesa concreta in
cui tu vivi ed eserciti il ministero, accettando di metterti anche tu
in discussione e di cercare sempre la comunione. Sono disposto ad
ascoltarti ancora, per comprendere meglio – se credi – il tuo
pensiero e per sentire come hai intenzione di cambiare.
Con amicizia
+ Vescovo Ausiliario
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Offro qualche commento in merito alla risposta del Vescovo
Ausiliario:
Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
1) L’insegnamento circa il peccato è molto importante, ma non può
essere il TUTTO della predicazione: il vangelo (e il CCC) parla anche
di gioia, di misericordia, di carità, di fraternità … insistere
sempre di peccato significa predicare in modo INFEDELE alla
rivelazione e al magistero: quando una parte diventa il tutto, si
parla – etimologicamente – di eresia.
Il mio commento:
Si intuisce in questo paragrafo del Vescovo Ausiliario lo stesso
atteggiamento di tanti vescovi e sacerdoti nella Chiesa Cattolica
oggi. Il Vescovo Ausiliario non è entrato nei specifici di ciò
che ho scritto ma soltanto di accusarmi in modo generale! Come ho
scritto nella lettera alla sua Eminenza: “…il Parroco non mi ha
mai detto: “Don Jo, credo che questa frase che hai detto (o
scritto) durante la tua omelia oggi è in contrasto con un documento
della Chiesa”, e poi di offrirmi il riferimento ad un documento
della Chiesa o dal CCC. E perciò, già da anni, il Parroco non mi
permette di spiegarmi o difendermi con questi documenti preziosi
della Chiesa.” Il Vescovo Ausiliario ha fatto lo stesso!
Nei secoli passati, in un certo senso, era più facile di
identificare “etimologicamente – di eresia”, quello che
impediva le anime ad arrivare ad un unione con Gesù con Maria per
arrivare a paradiso. Perché oggi, Satana, con tanta pazienza, ci ha
condotto a scivolare gentilmente nella mediocrità, nel
menefreghismo, nell’indifferenza, nella noncuranza, nella
negligenza, nella trascuratezza, nella sciatteria! E con questo
scivolare viene lentamente la cecità della mancanza di un rapporto
personale con Gesù che è l’unica cosa che rimane dopo la morte.
Non cerchiamo più il punto di vista o il criterio di Dio dalla
Rivelazione Divina per scoprire la nostra vera situazione di fronte
all’eternità. Tante persone oggi pensano così: “Secondo me e le
persone intorno a me, sono apposto!” Non si rende conto di questa
mancanza del prospettiva di Dio, e perciò, e ancora peggio, non se
ne frega di cercare un altro punto di vista. Non c’è un motivo di
cercare Dio, e perciò non c’è un motivo di cercare di togliere ed
eliminare le cose che ci inibisce a questo cammino verso l’unione
con il Creatore, cioè, i peccati. E perciò, oggi tante persone sono
sulla “strada larga cosparsa di sabbia e di fiori, piena di
allegria, di musica e di vari passatempi. La gente andava per quella
strada ballando e divertendosi”, e non si rende conto, e neanche si
interessa di scoprire che “alla fina di quella strada c’era uno
spaventoso precipizio, cioè l’abisso infernale. Quelle anime
cadevano alla cieca in quella voragine; man mano che arrivavano,
precipitavano dentro. E c’è n’era un così gran numero, che era
impossibile contarle” (Diario, 153). “Oggi, sotto la guida di un
angelo, sono stata negli abissi dell’inferno… Una cosa ho notato
e cioè che la maggior parte delle anime che ci sono (nell’inferno),
SONO ANIME CHE NON CREDEVANO CHE CI FOSSE L’INFERNO” (Diario,
741; http://www.santorosario.net/santafaustina.htm).
Quanti vescovi oggi non credono c’è l’inferno (Padre
Gabrielle Amorth;
http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm)?!?
Che cosa si può dire alle persone che credono di essere cattolici
- laici, preti e vescovi - che in realtà, secondo la tradizione
biblica, spiegato nei documenti del Magistero della Chiesa, sono
quasi totalmente addormentati spiritualmente dal punto di vista di
Dio, ma non dal punto di vista del mondo, dal punto di vista del
culto dell’uomo che si crede che è la religione oggi?!? Che cosa
poteva dire Lot ai cittadini di Sodoma e Gomorra (Gen 19) per
spiegare il pericolo ed il grande castigo che stava per accadere,
dopo tanti anni di scivolare lentamente nei peccati più gravi?!? Ma
bisogno provare a comunicare la Verità nella libertà, come ha fatto
Gesù e tutti i santi, nonostante che la reazione della maggioranza
delle persone è l’ostilità, tante volte, l’ostilità molto
forte, cioè, la crocifissione e l’uccisione di tanti martiri
durante i secoli. A me sembra che “la carità” secondo il Vescovo
Ausiliario, e tanti preti e vescovi oggi, è di dire ciò che la
gente vogliono sentire e di non dire ciò che la gente non vogliono
sentire! Perciò, secondo questa mentalità oggi, non deve parlare di
ciò che uccide l’anima, cioè, il peccato mortale, e non deve
parlare della esistenza dell’inferno! Che grande “carità” è
questo!?! Tali preti e vescovi stano vivendo per Dio o per altri
motivi nascosti?
Quando Papa Paolo VI ha pubblicato l’enciclico profetico, “HUMANAE
VITAE” (1968), c’era una reazione negativa incredibile non
soltanto dalla parte dei laici che volevano godere i piaceri dei
rapporti sessuali senza qualsiasi responsabilità o apertura alla
vita usando anticoncezione artificiale, ma anche dalla parte di un
gran numero dei preti e dei vescovi, perfino qualche conferenza
episcopale (i.e., il “Winnipeg Statement” dei vescovi canadesi)!
PRIMA DI 1930 TUTTE LE DOMINAZIONE PRINCIPALI PROTESTANTI ERANO
D’ACCORDO CON LA CHIESA CATTOLICA che l’uso dell’anticoncezione
artificiale era un male grave e un peccato serio. Quando la Chiesa
Anglicana ha cambiato la sua posizione in 1930 (Lambeth Conference)
le altre chiese protestanti hanno seguito velocemente mentre Papa Pio
XI ha riaffermato l’insegnamento costante della Chiesa su questo
grave male nel suo enciclico Casti Cannubii (1930).
In un mondo secolarizzato c’è anche la negazione dell'inferno
da parte di molti teologi, giustificando il tutto con il dire che
Dio è Misericordioso, quindi è impossibile parlare dell'inferno
come condizione eterna dei dannati. Tutto questo ha prodotto un
effetto, la perdita di coscienza del peccato, quindi soprattutto
tanti giovani non hanno più dei punti di riferimento; quindi si vive
nel peccato, si muore nel peccato! La Madonna nella terza apparizione
a Fatima, ha chiesto con insistenza: “Pregate, pregate molto e fate
sacrifici per i peccatori, perché molte anime si vanno all'inferno,
perché non c'è chi si sacrifica per loro”. La Madonna ha fatto
vedere l'inferno ai tre veggenti. Lucia ha dichiarato dopo quella
visione che sarebbero morti di spavento se non ci fosse stata una
grazia particolare di Dio.
LA MADONNA di FATIMA È IMPAZZITA E NOI SIAMO TUTTI INTELLIGENTI,
MODERNI, E SAPIENTI? La nostra Mamma celeste piange perché lei è la
Madre di tutti e lei sa che un secondo nell’inferno è peggio di
una catastrofe più terribile qui sulla terra.
Nella situazione oggi, in cui il RELATIVISMO, secondo Papa
Benedetto XVI, “è la difficoltà più profonda dei nostri tempi”,
quello che ho scritto in riguardo al peccato merita la frase del
Vescovo Ausiliario, “quando una parte diventa il tutto, si parla –
etimologicamente – di eresia”? Oggi meno sacerdoti e vescovi
che mai parlano dell’unico malattia dell’anima, il peccato,
in particolare il peccato mortale, secondo il CCC! Mi sembra che
questa frase del Vescovo Ausiliario sarebbe a dire ad una persona che
è malata gravemente a letto di andare a giocare pallone, sia nella
gioia e felicità, o di dire di non fare un intervento per curare
cancro perché l’intervento è troppo doloroso. Sarebbe a dire ad
una persona che sta in una casa che è incendiata di stare
“nell’allegria, ballando, con i passatempi” (Diario di S.
Faustina; no. 153). Bisogna prima guarire la persone prima di
augurare la gioia o di giocare pallone! Sarebbe a parlare alle pecore
“di gioia, di misericordia, di carità, di fraternità”, mentre
il lupo sta dando alle pecore i goccini di veleno lentamente, il
veleno delle belle bugie e delle promesse vuote, e il pastore non
interessa di sapere di questo veleno, neanche di avvertire le pecore
di questo veleno. Sarebbe a dire che un vero pastore che mantiene le
priorità giuste, prima paradiso e molto secondariamente “fratello
asino” (come San Francesco chiamava il suo corpo), che questo
pastore autentico sta entrando “etimologicamente in eresia”!!! A
me sembra che questa frase mette la vita terrena ad una importanza
più della vita eterna, di confondere le priorità. I santi hanno
sempre messo la vita eterna prima, e perciò, la loro prima priorità
era la salute dell’anima. Certo bisogna cercare di fare come ha
fatto San Giovanni Bosco, di attirare prima i giovani in tanti modi,
ma se lo scopo principale di attirare le anime non è per aiutare
loro di avvicinarsi al Medico divino, come ha fatto Bosco, Gesù nel
sacramento della Confessione e nell’Eucaristia, che cosa stiamo
facendo, che cos’è il nostro vero motivo, come sacerdoti o
catechisti? Questa frase del Vescovo Ausiliario è in armonia con gli
ultimi papi che ci hanno detto che il peccato più grave oggi è che
non c’è più il peccato; abbiamo perso il senso del peccato?!?
“O figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli
Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai
da parte mia. Se io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli
per distoglier l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per
la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te. Ma se tu
avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli
non si converte, egli morirà per la sua iniquità. Tu invece
sarai salvo” (Ez 33,7-9).
Simile a come succede spesso nella Chiesa oggi, il Cammino
Neocatecumenale, in un modo quasi impercettibile, offre un senso
falso di sicurezza e auto-compiacenza o auto-soddisfazione nella
comunità, un senso di importanza nella comunità, di sentirsi
realizzati davanti alla comunità. Ma questo tipo di culto dell’uomo
porta piuttosto a rilassare spiritualmente e di diventare noncurante
nelle cose essenziale, invece di fare come tutti i santi di rendersi
conto sempre di più la nostra indegnità davanti a Dio, la nostra
miseria, la coscienza sempre di più del bisogno della misericordia
di Dio per rispondere sempre più all’amore di Gesù sulla croce in
gratitudine. E’ come il movimento ecclesiale o la comunità è
qualcosa che si serve, ma non per servire Lui che ci ha dato tutto,
Dio!
(http://cibo-spir.blogspot.it/2015/02/la-messa-neocatecumenale.html;
http://cibo-spir.blogspot.it/2014/01/il-dio-infinito-fra-noi.html).
Un’indicazione di questo tipo della religione falsa è la
mancanza di disponibilità o di voglia di voler ascoltare o dialogare
con persone che indicano che non va bene così. Hanno già quello che
vogliono dalla religione o da un movimento ecclesiale, e non vogliono
sentire altro: “Occhio non vede, cuore non duole”! Questo
addormentare spiritualmente nella Chiesa o in un movimento ecclesiale
è più pericoloso che fuori della Chiesa perché da’ più senso di
sicurezza di essere apposto spiritualmente, dalle persone intorno
nella comunità come succede nelle sette, quando in realtà è
piuttosto uno sfruttamento di una religione o di un carisma o di un
movimento ecclesiale per servirsi invece di servire Dio. Nel mondo
senza la religione, almeno non c’è questa sicurezza falsa dalla
religione; c’è la sicurezza falso dall’ateismo o dal
relativismo, ma non di sfruttare una religione di Dio per sentirsi
apposto nella pigrizia o nella vanagloria mascherata. E’ molto
interessante che la mia esperienza è che le persone che hanno fatto
meno anni di formazione nel Cammino Neocatecumenale erano più aperti
e più disponibili a dialogare per capire il perché i papi hanno
detto di seguire fedelmente e esattamente i libri liturgici, e di
riconoscere la mancanza di fiducia, dalla parte dei fondatori del
Cammino, nel Magistero della Chiesa. Cioè, dopo 15 anni di cammino,
sono meno aperti ad ascoltare il Vicario di Cristo! In che direzione
sta portando le persone nel Cammino Neocatecumenale?!? Verso il culto
dell’uomo o verso il culto di Dio, verso più fiducia in se stessi
o nel movimento ecclesiale, o in Dio, nei rappresentati autentici
dell’unica Chiesa che Gesù ci ha lasciato qui sulla terra? Quanti
sacerdoti nel loro cammino di sacerdozio hanno fatto la stessa
retromarcia?!? Per tanti cattolici oggi, a tutti i livelli, le cose
della religione esistono per servire se stessi invece per aiutarci a
servire Dio!
Il Servo di Dio, Arcivescovo Fulton Sheen, diceva che l’unica
cosa che aiutava lui a superare “il demone di mezzogiorno”,
cioè, l’indolenza o il torpore, era un’ora santa in chiesa ogni
giorno davanti a Gesù eucaristico. Ma un’ora santa per quelli che
sono scivolati nel culto dell’uomo, non da gusto a loro, si
annoiano, perché il motivo interiore del loro cuore non è per Gesù
come la prima Persona nella loro vita. “Ora la nostra vita
inaridisce; non c’è più nulla, i nostri occhi non vedono altro
che questa manna” (Num 11,4-6).
Se un cristiano non scaccia via o supera questo “demone di
mezzogiorno”, si scivola nella mediocrità, e poi si accetta e
si accoglie i compromessi, uno dopo l’altro. Ecco la strategia di
Satana, con ecumenismo falso che è riduzionalismo al più basso
denominatore comune, perdendo i nostri mezzi di santificazione più
preziosi e la pienezza della verità, come cattolici, nel nome di
“amore” e di “misericordia”!?! Ormai oggi, la società è
arrivata così in basso che tantissimi credono che l’unica
soluzione è di offrire ed accogliere sempre più i compromessi, e di
mettere da parte quelle cose che non siamo tutti d’accordo, come
l’Eucaristia, Maria, i documenti del Magistero della Chiesa,
riassunti nel CCC degli adulti. Invece di salire Monte Tabor,
Subiaco, Laverna, per stabilire contatto e unione con Dio come ha
fatto Mosè, San Benedetto e San Francesco, si scende nei compromessi
di ecumenismo falso, con misericordia falsa, con compassione
malconsigliata, con amore falso. Per essere coerente con questo
abbassamento dell’asta, dovranno togliere le parole dell’Atto di
Dolore: “Prometto con il tuo santo aiuto di non offenderti mai più
e di fuggire le occasioni del peccato”!?! Dovranno cambiare
le parole del Padre Nostro: “Sia fatta la MIA volontà”!
Quando due giovani si sposano e pronunciano le loro promesse in
pubblico, non vogliono sentire e non è accettabile di dire e di
offrire queste promesse con i compromessi: “Io prendo te, finché
le cose vanno bene per me…”.
Allora come mai è così accettabile oggi di credere di avere un
rapporto, un unione con Gesù, con tanti compromessi ed eccezioni di
relativismo, quando Gesù ci offre le grazie necessarie per
essere e di rimanere fedeli a Lui se perseveriamo nella preghiera
sincera ed umile? Per tantissimi cristiani oggi, le eccezioni sono
diventate la regola; ma che tipo di amore, che tipo di impegno è
questo?!? Perfino nel Antico Testamento si sapeva che bisogna amare
Dio “con tutto il cuore….” E nessun altro dio (Dt 6,5)!
Non si dice nell’Atto di Dolore: “Ci provo con il tuo santo aiuto
di non offenderti, quando è possibile, e di cercare di evitare, se
va bene per me, le occasioni del peccato”! Questo è l’Atto di
Dolore composto da Satana, la sua strategia nascosta, per portarci
lentamente non verso la fiducia totale in Dio, ma verso le sue belle
bugie facili e le sue promesse vuote, e alla fine nella sua dimora
per tutta l’eternità! Certamente è più difficile di vivere
l’Atto di Dolore quando la grande maggioranza dei cattolici hanno
abbracciato l’Atto di Dolore di Satana, ma Dio da più
grazie in questo periodo più difficile nella storia del mondo per
chi veramente prega con umiltà vera.
Il Vescovo Ausiliario non ha indicato nessuna preoccupazione del
pericolo per le anime oggi nel mondo totalmente immerso nel
relativismo. Quando ho raccontato che a una casa che ospita i
ragazzi che sono caduti nelle droghe (che frequentavo spesso), che
per la prima volta hanno cominciato a mettere in quella casa le
ragazze che la polizia hanno preso per la strada, il Parroco era
soltanto preoccupato di ciò che la gente pensano, rispetto umano, ma
non del pericolo alle anime in quella casa. In quella casa ci sono i
ragazzi che non riescono a dire di no all’alcol neanche alle
droghe, e adesso si mette le prostitute prese dalla strada in quella
casa!?! I responsabili di quella casa hanno deciso così e perciò
non collaboro più io con una casa di distruzione; prima era una casa
di ricupero!
Il Vescovo Ausiliario non ha scritto niente in riguardo alla grande
preoccupazione di Papa Giovanni Paolo II quando ha parlato ai vescovi
negli Stati Uniti (LA, California, 16-09-1987) del “GRAVE
ERRORE” di un tipo di cattolicesimo come un buffet con ampia
varietà di scelte. Se non c’è il peccato ne l’inferno,
naturalmente uno che predica tutto il Vangelo è cattivo, non
simpatico, come ho scritto!!! E’ come i genitori devono buttare via
tutte le regole della casa, altrimenti sono accusati dai figli
viziati di non avere “la carità”!!!
Un’altra indicazione di questo scivolare lentamente dal criterio di
salvezza secondo Dio è che i papi recenti, nel mondo di oggi, ci
ammoniscono di essere di guardia non tanto sulla mancanza di
applicare la “LEGGE DELLA GRADUALITÀ” ma del pericolo della
“GRADUALITÀ DELLA LEGGE”, che deve essere rifiutata in
quanto riduce il valore della legge ad un mero ideale.
Papa Giovanni Paolo II ha scritto:
“L'itinerario morale degli sposi
Anche i coniugi, nell'ambito della loro vita morale, sono chiamati ad
un incessante cammino, sostenuti dal desiderio sincero e operoso di
conoscere sempre meglio i valori che la legge divina custodisce e
promuove, e dalla volontà retta e generosa di incarnarli nelle loro
scelte concrete. Essi, tuttavia, non possono guardare alla legge solo
come ad un puro ideale da raggiungere in futuro, ma debbono
considerarla come un comando di Cristo Signore a superare con impegno
le difficoltà. «PERCIÒ LA COSIDDETTA "LEGGE DELLA
GRADUALITÀ", O CAMMINO GRADUALE, NON PUÒ IDENTIFICARSI CON
LA "GRADUALITÀ DELLA LEGGE", COME SE CI FOSSERO VARI GRADI
E VARIE FORME DI PRECETTO NELLA LEGGE DIVINA PER UOMINI E SITUAZIONI
DIVERSE. Tutti i coniugi, secondo il disegno divino, sono chiamati
alla santità nel matrimonio e questa alta vocazione si realizza in
quanto la persona umana è in grado di rispondere al comando divino
con animo sereno, confidando nella grazia divina e nella propria
volontà» (Giovanni Paolo PP. II, Omelia per la conclusione del VI
Sinodo dei Vescovi, 8 [25 Ottobre 1980]: ASS 72 [1980] 1083). In
questa stessa linea, rientra nella pedagogia della Chiesa CHE I
CONIUGI ANZITUTTO RICONOSCANO CHIARAMENTE LA DOTTRINA DELLA «HUMANAE
VITAE» come normativa per l'esercizio della loro sessualità, e
sinceramente si impegnino a porre le condizioni necessarie per
osservare questa norma. ...” (Familiaris Consortio; no. 34 (vedi
anche no. 9);
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_19811122_familiaris-consortio_it.html)
Visitate anche: “Una Lettera Aperta ad un Sacerdote Confratello”
(http://testim-polo.blogspot.com/2009/05/open-letter.html).
“PER COMBATTERE IN UNA BATTAGLIA, NON È PRUDENTE E
NECESSARIO DI CONOSCERE NON SOLTANTO LE NOSTRE ARMI, LE NOSTRE
TATTICHE E LE NOSTRE STRATEGIE, MA ANCHE LE ARMI, LE TATTICHE E LE
STRATEGIE DEL NEMICO? E’ stato raccontato a Papa Giovanni Paolo II
che l’esorcista principale del Vaticano, Padre Gabriele Amorth,
“conosce troppi vescovi che non credono nel demonio.” Il Papa
gli ha risposto, secco: “Chi non crede nel demonio non crede nel
Vangelo”. Quando hanno chiesto “Qual è il più grande successo
di Satana?”, Amorth ha risposto: “Riuscire a far credere di non
esistere. E ci è quasi riuscito. Anche all’interno della Chiesa.
Abbiamo un clero e un episcopato che non credono più nel demonio,
negli esorcismi, nei mali straordinari che il diavolo può dare, e
nemmeno nel potere che Gesù ha concesso di scacciare i demoni. Da
tre secoli la Chiesa latina – al contrario della Chiesa ortodossa e
di varie confessioni protestanti – ha quasi del tutto abbandonato
il ministero esorcistico. Non praticando più esorcismi, non
studiandoli più e non avendoli mai visti, il clero non ci crede più.
E non crede più nemmeno al diavolo. Abbiamo interi episcopati
contrari agli esorcismi. Ci sono nazioni completamente prive di
esorcisti, come la Germania, l’Austria, la Svizzera, la Spagna e il
Portogallo. Una carenza spaventosa.”
Si intuisce in ciò che il Vescovo Ausiliare ha scritto un
atteggiamento che quasi tutti vanno a paradiso, tranne forse, persone
come Hitler.
Il professore Ralph Martin, del Seminario del Sacro Cuore
(Detroit, MI, USA), ha chiarificato un insegnamento molto importante
del Concilio Vaticano Secondo nel suo libro “Will Many Be Saved?”
(“Tanti Si Salveranno?”), con il sub titolo “What
Vatican II actually teaches and Its Implications for the New
Evangelization” (“Ciò che il Concilio attualmente Insegna ed i
suoi implicazioni per la Nuova Evangelizzazione”).
Ralph Martin cerca di spiegare la salvezza personale per quelli che
non hanno mai sentito il Vangelo, in particolare dal Lumen Gentium
16
(http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19641121_lumen-gentium_it.html):
“Infatti, quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la
sua Chiesa ma che tuttavia cercano sinceramente Dio e coll'aiuto
della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di lui,
conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire
la salvezza eterna.”
Tantissime persone oggi hanno soltanto un’idea di questa frase ma
non vogliono sapere, o non sono state istruite dai sacerdoti e
vescovi, il resto della sezione 16 di Lumen Gentium, che
spiega che non è qualsiasi credere in Dio.
“Ma molto spesso gli uomini, ingannati dal maligno, hanno
errato nei loro ragionamenti e hanno scambiato la verità divina con
la menzogna, servendo la creatura piuttosto che il Creatore (cfr. Rm
1,21 e 25), oppure, vivendo e morendo senza Dio in questo mondo, sono
esposti alla disperazione finale. Perciò la Chiesa per promuovere la
gloria di Dio e la salute di tutti costoro, memore del comando del
Signore che dice: « Predicate il Vangelo ad ogni creatura» (Mc
16,15), mette ogni cura nell'incoraggiare e sostenere le missioni”
(Lumen Gentium 16).
Questo vuol dire che ci vuole una fede sopranaturale ed una carità
sopranaturale. Questo vuol dire che dev’essere una risposta
personale alla luce che Dio da’ che coinvolge un arrendersi alla
Persona di Gesù ed un arrendersi alla Sua Autorità ed un
riconoscimento della Sua Signoria in un modo senza neanche sapere il
Suo Nome. E questo deve risolversi in un cambiamento di comportamento
in cui la persona dice di sì e vive la carità sopranaturale con le
grazie di Dio, che nasce nella vita. Perciò non è soltanto
qualsiasi tipo di credere metafisico in Dio o un tipo di
auto-dichiarazione come una buona persona. Dev’essere attualmente
una risposta, genuina e personale, alla luce di Dio che coinvolge un
arrendersi a Lui!
Le persone sentano che è possibile di salvarsi senza sentire il
Vangelo, e si crede che non devono più preoccuparsi delle persone
che non credono. Fanno un salto dalla possibilità alla
possibilità presupposta di quasi la certezza universale della
salvezza. C’è sempre l’esempio, che probabilmente le persone
come Hitler non si salvano. Perfino teologi famosi non badano alla
seconda parte del numero 16 di Lumen Gentium, e saltano dalla
possibilità alla possibilità, e ignorano completamente questa
seconda parte. Questa seconda parte parla di tutte quelle persone che
teoreticamente hanno la possibilità di dire di sì alle grazie di
Dio senza sentire il Vangelo, ma non hanno fatto. E molto spesso, il
Concilio ci sta dicendo, che questo rispondere alla grazie di Dio non
succede, basato su ciò che le Sacre Scritture ci rivelano della
condizione umana. La frase del Vangelo di Marco, “Chi crederà e
sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato”
(Mc 16,16), ci dice che ci saranno le conseguenze della nostra
risposta a Dio! L’insegnamento del Concilio è in armonica con le
Sacre Scritture e la Chiesa, e nonostante che è possibile per
qualcuno di salvarsi senza sentire il Vangelo, molto spesso questo
non succede. Dobbiamo veramente aiutare le persone di incontrare Gesù
Cristo, e di scoprire la pienezza dei mezzi di santificazione e di
verità nella Chiesa Cattolica!
Fra tanti teologi oggi, come si vede nelle parole del Vescovo
Ausiliario, non c’è il desiderio di scoprire il criterio di
salvezza secondo Dio ma secondo l’uomo, e l’uomo vuole sempre
un criterio di salvezza più facile possibile. Se una persona cerca
di spiegare che i 10 Comandamenti non cambiano, che la spiegazione
dello Spirito Santo attraverso il Magistero della Chiesa duranti i
secoli non cambiano, che non si può abbassare l’asta di salvezza
secondo ogni epoca del mondo, questa persona è accusato entrare
“etimologicamente in eresia”! Nel culto dell’uomo si fida
nell’uomo; nel culto di Dio si fida in Dio anche se il criterio di
salvezza è alta e perfino sembra qualche volta impossibile per noi
uomini! Gli atletici non abbassano mai l’asta; come mai tantissimi
cristiani oggi non vogliono essere atletici spirituali veri ed
autentici?!?
Quando i discepoli “rimasero stupefatti”, e perfino
“ancora più sbigottiti”, Cristo non ha offerto i compromessi
falsi e vuoti e distruttivi come fanno tanti responsabili nella
Chiesa oggi per “accontentare la gente”, per accontentare i
“cristiani” increduli, ma piuttosto ha detto: “Impossibile
presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile
presso Dio” (Mc 10,23-27)! Se una persona si fida in Dio in umiltà
vera, Dio agisce in quella persona e tutto è possibile. Invece se
una persona si fida in se stesso, per forza, bisogna abbassare l’asta
del criterio della salvezza, bisogna abbassare l’asta del criterio
della definizione di ogni tipo di peccato, all’livello dell’uomo,
perché Dio non agisce nei superbi che si fidano in se stessi, nelle
loro intelligenze e nelle loro forze! Per entrare nel regno di
Dio, bisogna fare l’impossibile dal punto di visto dell’uomo,
altrimenti rimaniamo sempre attaccati a noi stessi, non a Dio!!!
Quante volte Dio ha portato gli Israeliti a punto che gli Israeliti
brontolavano contro Mosè e contro Dio perché le cose non sono
andate come volevano loro; Dio ha fatto questo per offrire tante
opportunità agli Israeliti a progredire verso più fiducia in Dio e
meno fiducia in se stessi?!? Perfino Mosè a Meriba mancava fiducia
totale in Dio quando Mosè “percosse la roccia con il bastone due
volte” (Num 20,11)! “Ma il Signore disse a Mosè e ad Aronne:
“Poiché non avete avuto fiducia in me per dar gloria al mio santo
nome agli occhi degli Israeliti, voi non introdurrete questa comunità
nel paese che io le do” (Num 20,12)! Dio non ha abbassato l’asta
quando gli Israeliti brontolavano continuamente, ma per aiutarli ad
andare verso più fiducia in Dio, non di meno, verso la salvezza
eterna, “il Signore mandò fra il popolo serpenti velenosi…”
(Num 21,6). Dio ci offre anche a noi “un serpente” sull’asta
(Num 21,8) per la nostra vera guarigione, per la possibilità di
salvezza per quelli di buona volontà. “Io, quando sarò elevato
da terra, attirerò tutti a me" (Gv 12,32). “Se dunque ci
si chiede come può essere vinta tale miserevole situazione, i
cristiani per risposta affermano che tutte le attività umane, che
son messe in pericolo quotidianamente dalla superbia e dall'amore
disordinato di se stessi, devono venir purificate e rese perfette
per mezzo della croce e della risurrezione di Cristo” (Gaudium
es Spes, no. 37).
L’esorcista principale del Vaticano, Padre Gabriele Amorth, quando
hanno chiesto “Qual è il più grande successo di Satana?”,
Amorth ha risposto: “Riuscire a far credere di non esistere. E ci è
quasi riuscito. Anche all’interno della Chiesa. Abbiamo un clero e
un episcopato che non credono più nel demonio, negli esorcismi, nei
mali straordinari che il diavolo può dare, e nemmeno nel potere che
Gesù ha concesso di scacciare i demoni...”
(http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm).
Ma più importante, nonostante che è possibile di salvarsi senza
conoscere Gesù Cristo, se una persona è innamorato con Gesù, e
si rende conto del dono incredibile dell’Eucaristia, non si esiterà
di evangelizzare i non cattolici. Questo è a punto ciò che
Bruce Fingerhut, un converto da Ebraismo, ha detto su TV, Ewtn,
Journey Home (2008). Ha detto che agli Ebrei non piace evangelizzare;
ma i cristiani devono evangelizzare gli Ebrei perché vogliono
offrirli il dono più grande, Gesù Cristo; perché vogliono offrire
la pienezza di ciò che Dio ci offre in Gesù Cristo e nel Suo Corpo,
la Chiesa, che ci ha lasciato qui sulla terra!
Ecco perché il principe del mondo, Satana, ci offre “amore”
FALSO, “misericordia” falsa, “ecumenismo” falso, per non
portarci a fidarci in Dio ma in noi stessi! Non è per caso che
proprio in questo periodo del mondo Dio ci ha offerto in un modo
molto particolare la Divina Misericordia attraverso Santa Faustina!
Ma Dio offre MISERICORDIA VERA, però, non misericordia falsa
senza riferimento alla definizione del peccato secondo Dio, spiegato
fedelmente ed infallibilmente dal Magistero della Chiesa, riassunto
nel Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti!
Gli atletici sono innamorati con il loro sport e perciò vogliono
alzare sempre più l’asta, non abbassare l’asta nelle gare. I
santi sono innamorati di Gesù, non di se stessi, e perciò
volevano condividere sempre di più le sofferenze di Gesù e di
consolare il Sacro Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria.
“La sofferenza è il tesoro più grande che ci sia sulla terra.
Essa purifica l'anima. Nella sofferenza conosciamo chi ci è
veramente amico. Il vero amore si misura col termometro della
sofferenza…” (Diario di Santa Faustina, no. 342). Santa Therese
di Gesù Bambino sul letto della morte con grandi dolori, e perfino
la notte spirituale, ha detto: “Sono arrivato al punto di non poter
soffrire più perché ogni sofferenza è dolce a me”.
San Francesco di Assisi e Padre Pio e Santa Veronica Giuliani
erano contenti e molto grati a Dio per il dono della stigmate, che è
molto doloroso!
Il culto dell’uomo ci porta a perpetuare innamoraci di noi
stessi, mentre il culto di Dio ci porta ad innamoraci di Dio. “In
verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra
non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi
ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la
conserverà per la vita eterna” (Gv 12,24-25).
QUANTO DIFFICILE DI SPIEGARE e di far capire alle persone che
si sono lasciati scivolare nella mediocrità, di abbassare l’asta
del criterio della salvezza e del peccato, la loro vera situazione
secondo la Verità, cioè, secondo Dio, non secondo l’atmosfera
di relativismo che ci circonda totalmente oggi! Relativismo è come
la pioggia di acido, che distrugge tutto, e non ci rendiamo conto
fino a che punto siamo scivolati nel relativismo senza tanta
preghiera sincera, in umiltà vera, con l’aiuto di Gesù
Eucaristico e Maria. Relativismo è come l’aria che respiriamo.
Veramente è peggio oggi proprio nella Chiesa che nei tempi del Torre
di Babele nel Antico Testamento! Spesso incontro persone con un
atteggiamento di superiorità, con un sorriso altezzoso, come io
sono uno di quei poverini che è rimasto indietro nella dottrina
vecchia, antiquata, e non con quelli che credono che sono pieni della
sapienza e dell’intelligenza della modernità!?!
Se un prete in una zona spiega la realtà dal punto di vista del
Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti e gli altri 20
sacerdoti della zona offrono soltanto la parte del Vangelo facile,
rimanendo in silenzio del resto el Vangelo, le persone, chi
seguiranno? Seguiranno la via più facile, e perfino criticano e
trattano male il prete che è rimasto fedele all’insegnamento del
Magistero della Chiesa! Le persone mi dicono: “Non credo che è un
peccato grave di fare sesso fuori di matrimonio.” E io rispondo:
“Secondo chi: secondo te o secondo Dio?” Le persone oggi sono
così immersi nel veleno di relativismo che non si rende conto la
differenza fra decidere le cose secondo la loro testa propria o
secondo Dio; insomma, non c’è una differenza per quasi tutte
le persone oggi. Il pericolo è incredibile, ma ormai, per le
persone che pregano il Padre Nostro con l’atteggiamento, “Sia
fatta la mia volontà”, il pericolo per loro è totalmente messo in
ridicolo, come qualcosa banale, e criticano sempre più forte quelli
che li rimproverano con il loro esempio di vita e di preghiera, che
sono “pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione
della speranza che è in voi” (1Pet 3:15). Il problema è che nel
paradiso vero, c’è posto soltanto per un Dio, non due;
nell’inferno tutti hanno creduto “il padre della menzogna” (Gv
8,44), di credere di essere dei e di decidere la “verità”
secondo le loro teste proprie (Gen 3,4-5). San Michele ci dice anche
oggi ciò che ha detto a Lucifero, che è diventato Satana, con il
suo nome proprio: “Chi è come Dio?”! Cretino cieco nella
superbia!
Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“… quando una parte diventa il tutto, si parla –
etimologicamente – di eresia.”
E’ interessante come il Vescovo Ausiliario fa la distinzione nel
accusarmi di fare una parte il tutto, ma invece non fa la
distinzione molto importante di mantenere la gerarchia dei valori,
come ha sempre fatto la Chiesa. Il Vescovi Ausiliario fa le
distinzioni quando servono ciò che vuole lui, “accontentare la
gente” in questa vita corta, ma non menziona, ed ignora totalmente,
le altre distinzioni importanti che sminuiscono o annullano ciò che
vuole lui.
Non è la prima priorità di togliere i peccati, e poi possiamo
avere la gioia vera? La “gioia” che il Vescovo Ausiliario al
quale si riferisce una gioia terrena che non dura, o riferisce alla
gioia sopranaturale? Maria aveva la gioia vera ai piedi della croce
perché sapeva che faceva la volontà di Dio. La “misericordia”
che il Vescovo Ausiliario al quale si riferisce è una misericordia
legata al vero pentimento ed un emendamento sincero di vita? La
“carità” che il Vescovo Ausiliario al quale si riferisce è una
carità che è radicato prima di tutto in Lui Che ci da la vita e ci
mantiene continuamente in vita? La “fraternità” che il Vescovo
Ausiliario al quale si riferisce è una fraternità in cui Gesù è
al proprio centro di questa fraternità e non soltanto il nostro
fratello maggiore ma soprattutto è il nostro Dio che davanti gli
angeli adorano prostrati?
Ma si può sperimentare la vera gioia soltanto se togliamo i nostri
peccati secondo il criterio di Dio di ciò che è un peccato, non
secondo i nostri sentimenti, o secondo il TV, o il mondo o il “pop
culture”. Cioè, secondo l’insegnamento della Chiesa Cattolica,
riassunto nel Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti!
Come ho scritto alla sua Eminenza:
“Se i preti non aiutano le persone ad identificare le malattie del
anima, le persone non hanno niente da confessare, e perciò non hanno
bisogno di Gesù il Redentore, che è venuto per i peccatori, non per
i giusti che credono di non avere i peccati. In questo modo la
Redenzione è annullata per queste persone perché non credono di
aver bisogno del Salvatore.”
Ma se pochissimi pastori nella Chiesa Cattolica spiegano ciò che è
un peccato e i peccati mortali più comuni oggi, pochissimi si
confessano!
Come abbiamo imparato nei nostri studi teologici, BISOGNA
MANTENERE L’EQUILIBRIO E ARMONIA FRA LE VERITÀ DI DIO. Per
mantenere l’ordine in una comunità o in una società, gli elementi
forti ed essenziali devono essere mantenuti nell’equilibrio giusto
e le priorità e l’influsso di ogni elemento, altrimenti un
elemento diventa troppo forte e dominante e sopprime o perfino
distrugge gli altri elementi che sono vitali per la comunità o per
la società. Questa necessità indispensabile per l’equilibrio
giusto è ancora più necessaria in riguardo agli elementi potenti ed
essenziali della verità che compongono la rivelazione divina intera
per il funzionamento giusto della realtà spirituale di ogni persona
e di ogni società. E’ impossibile di separare la realtà
spirituale dalla realtà materiale come è impossibile di separare il
corpo dall’anima o dal psichico o dai sentimenti di una persona. La
persona è composta del corpo e dell’anima che non possono essere
separati qui sulla terra. Così anche, di ignorare l’equilibrio
giusto delle verità, ognuna con la propria priorità e importanza in
rapporto con gli altre verità, comporta grandi conseguenza negative
non soltanto nella realtà spirituale ma anche nella realtà
materiale. Qui Satana si gioca le sue carte nascoste! La
Chiesa ha sempre mantenuto la gerarchia giusta dei valori. Non tutte
le verità o le priorità hanno la stessa importanza o pezzo; questa
gerarchia di valori, delle verità, deve essere rispettata per
mantenere il funzionamento buono di ogni persona e di ogni società,
come in una fabbrica o in un motore di una macchina o perfino
nell’ambiente della natura creata.
“Il «MALE INTRINSECO»: non è lecito fare il male a scopo
di bene (cf Rm 3,8). È da respingere quindi la tesi, propria
delle teorie teleologiche e proporzionaliste, …” (Veritatis
Splendor, no. 79). “Come si vede, nella questione della moralità
degli atti umani, e in particolare in quella DELL'ESISTENZA DEGLI
ATTI INTRINSECAMENTE CATTIVI, si concentra in un certo senso la
questione stessa dell'uomo, della sua verità e delle
conseguenze morali che ne derivano. Riconoscendo e insegnando
L'ESISTENZA DEL MALE INTRINSECO in determinati atti umani, la Chiesa
rimane fedele alla verità integrale dell'uomo, e quindi lo rispetta
e lo promuove nella sua dignità e vocazione. Essa, di conseguenza,
deve respingere le teorie sopra esposte che si pongono in contrasto
con questa verità” (Veritatis Splendor, no. 83
(http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_06081993_veritatis-splendor_it.html).
“Già nella « Dichiarazione su alcune questioni di etica sessuale
», del 29 dicembre 1975, la Congregazione per la Dottrina della Fede
aveva esplicitamente trattato questo problema. In quella
Dichiarazione si sottolineava il dovere di cercare di comprendere la
condizione omosessuale, e si osservava come la colpevolezza degli
atti omosessuali dovesse essere giudicata con prudenza. Nello stesso
tempo la Congregazione teneva conto della distinzione comunemente
operata fra condizione o tendenza omosessuale e atti omosessuali.
Questi ultimi venivano descritti come atti che vengono privati della
loro finalità essenziale e indispensabile, come «intrinsecamente
disordinati» e tali che non possono essere approvati in nessun
caso (cf. n. 8, par. 4).” (No. 3; Congregazione per la Dottrina
della Fede; Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica sulla Cura
Pastorale delle Persone Omosessuali; 1° ottobre 1986; Joseph Card.
Ratzinger, Prefetto).
(http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19861001_homosexual-persons_it.html).
Papa Benedetto ci ha spiegato anche L’IMPORTANZA A DISTINGUERE
fra le questioni negoziabili e le questioni non negoziabili,
in particolare in riguardo nelle considerazioni di quale candidato
politico è più probabile di promuovere la cultura della vita invece
la cultura della morte.
L’ABORTO NON È NEGOZIABILE; L’ABORTO È OMICIDIO! Dal
momento della concezione, Dio crea e unisce un’anima immortale
all’embrione! Ma i critici, anche un sacerdote importante della mia
diocesi, accusano quelli che si tengono alle esortazioni di Papa
Benedetto ed tanti altri papi, nel mantenere la gerarchia giusta dei
valori, colpevoli di far diventare una disciplina ecclesiale una
burocrazia ecclesiale, di essere bigotti nel rimanere fedeli alla
guida della Chiesa quando i fratelli protestanti ed altri non sono
contenti, nonostante che queste esortazioni sono per il bene dei
cattolici ed anche per il bene dei non-cattolici. Non è questo
gentilmente scivolando o spingendo e manipolando, in un modo astuto e
mascherato, nei compromessi come La Madonna di Akita, Giappone ci ha
avvertito succederebbe: “La Chiesa sarà pieno di quelli che
accettano compromessi …”
Se si mette in rilievo la misericordia senza parlare nello stesso
discorso e nello stesso contesto, “va’ e non peccare più”,
come Gesù ha fatto nei Vangeli (Gv 5,14; 8,11), c’è una grande
tendenza di prendere la via facile di non cercare di cambiare la vita
propria con l’aiuto di Dio, e di credere e di dire: “Io sono
apposto!” Rispondo a queste persone molto numerose oggi in
relativismo: “Sei apposto, secondo Chi?!?”
“Per quanto riguarda la Chiesa cattolica, l'interesse principale
dei suoi interventi nell'arena pubblica è la tutela e la promozione
della dignità della persona e quindi essa richiama consapevolmente
una particolare attenzione su PRINCIPI CHE NON SONO NEGOZIABILI.
Fra questi ultimi, oggi emergono particolarmente i seguenti:…”
(Discorso di Sua Santità Benedetto XVI ai Partecipanti al Convegno
Promosso dal Partito Popolare Europeo, 30 marzo 2006;
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2006/march/documents/hf_ben-xvi_spe_20060330_eu-parliamentarians_it.html).
La vita democratica “ha bisogno di FONDAMENTI VERI E SOLIDI, vale a
dire, di principi etici che per la loro natura e per il loro ruolo di
fondamento della vita sociale NON SONO “NEGOZIABILI”.”
(Congregazione per la Dottrina della Fede, Nota Dottrinale circa
alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei
cattolici nella vita politica, 24 novembre 2002;
http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20021124_politica_it.html).
Che cosa è trasmesso al pubblico quando un responsabile cattolico
religiosa molto importante dice: “Non ho mai compreso
l’espressione valori non negoziabili”, senza nessun altra
spiegazione per mettere questa frase nel contesto giusto secondo
l’insegnamento del Magistero della Chiesa?!? Che grande danno è
causato dai Pastori che non vivono la loro bella vocazione da Dio
perché non aiutano le pecore, affidate a loro, a capire e di essere
molto attenti agli inganni molto devastanti e nascosti dal lupo???
E’ interessante che nella risposta del Vescovo Ausiliario, ha
scritto: “Rev.do Don Joseph Dwight - Vicario Parr. di Lisciano
Niccone; P.C.; Don Parroco; Parroco della città”; per sottolineare
che Don Jo è un vicario parrocchiale (non nella stessa zona) e Don
Parroco è Parroco di una città. Questo indica, almeno in modo
indiretto, CHE LA VERITÀ È DECISA, O PERFINO STABILITA, DA CHI
HA PIÙ AUTORITÀ!!! Ho sempre pensato che Dio ha più autorità
e che la voce autentica di Dio sulla terra è il Magisterio della
Chiesa. Forse devo tornare in seminario per imparare la nuova
teologia, che indica che i responsabili nella Chiesa Cattolica sono
l’autori della verità, non l’ancella della Verità come abbiamo
imparato nei “vecchi documenti” della Chiesa, che tanti oggi
credono di essere antiquati e superati!
“La parola della croce infatti è stoltezza per quelli cha vanno in
perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio.
Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti e
annullerò l'intelligenza degli intelligenti (Is 29,14; Sal 33,10).
Dov'è il sapiente? Dov'è il dotto(Is 33,18; 19,12)? Dove mai
il sottile ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato
stolta la sapienza di questo mondo? Poiché, infatti, nel disegno
sapiente di Dio il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha
conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la
stoltezza della predicazione. E mentre i Giudei chiedono i miracoli e
i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso,
scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; 24ma per coloro che
sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di
Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più
sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte
degli uomini” (1Cor 1,18-25).
Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“Mi dispiace per la durezza dei toni usati ieri con te, ma nel tuo
scritto c’è un giudizio davvero aspro contro Don Parroco…”
Quante volte Gesù era “aspro”?!? “Guai a voi, dottori della
legge…” (Lc 11,42-54). Perfino Gesù ha detto al primo papa della
Chiesa:
“Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi
secondo Dio, ma secondo gli uomini” (Mt 16,23), cioè, di
“accontentare la gente”!
Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“… secondo uno mille volte ad “accontentare la gente”…”
Una santa donna, Dorothy Day, ha detto: “Cristo è venuto per
confortare gli afflitti e di affliggere quelli che sono confortati.”
“Ma sia lungi da voi l’appartenere al numero di coloro che hanno
case quiete, tranquille e sicure, mentre la verga del Signore non è
su di loro: trascorrono la vita nella prosperità e in un attimo
scenderanno all’inferno.” (San Raimondo di Penafort; Breviario, 7
gennaio).
I PROFETI DELL’ANTICO TESTAMENTO hanno detto alle persone che se si
continuano così di non obbedire le leggi di Dio, vi distruggete! Gli
ebrei hanno ammazzato quasi tutti i profeti, e alla fine hanno
ammazzato il più grande Profeta, il Figlio di Dio, Gesù Cristo!
Forse i profeti e Gesù Cristo non sapevano attirare la gente nel
modo giusto!?!?! L’ETERNITÀ E’ LUNGA!
Il Parroco di questa città grida a me se si agita la gente; i santi
gridano contro il peccato per il bene della gente!
Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
2) Hai ragione di aver timore del relativismo, ma dovresti diffidare
anche del FONDAMENTALISMO: ci sono cose centrali e immutabili, ma ci
sono dottrine meno importanti e mutabili, come la moria della chiesa
ci insegna. Parlare sempre di certe cose può nascondere il pericolo
di fondamentalismo.
Devo fidarmi al Vescovo Ausiliario o a Papa Benedetto che ho già
citato nella lettera alla Sua Eminenza:
Cardinale Ratzinger ha sintetizzato questa situazione di razionalismo
e soggettivismo nella Chiesa nella sua omelia alla Messa prima del
conclave che l’ha presto eletto Papa Benedetto XVI?!? “Avere
una fede chiara, secondo il credo della chiesa, viene spesso
etichettato come FONDAMENTALISMO. Mentre il relativismo,
cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di
dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei
tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo
che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima
misura solo il proprio io e le sue voglie.”
(http://www.vatican.va/gpII/documents/homily-pro-eligendo-pontifice_20050418_it.html).
Che vuol dire di essere “etichettato come fondamentalismo”
secondo il Vescovo Ausiliario e secondo Papa Benedetto?!? E’
proprio incredibile la differenza qui!
Mi pare che il Vescovo Ausiliario fa un nuovo sinedrio nascosto,
un sinedrio di autorità nascoste e dittatoriale (cf. Atti 5,28). Gli
apostoli degli ultimi tempi si vedono vietare in maniera subdola ma
decisa, di parlare di alcune verità di Fede poiché non sono
conforme alla mentalità odierna. Come diceva il futuro Papa
Benedetto XVI “Si va costituendo una dittatura del relativismo…”.
Credo che si può applicare certi brani della Sacra Scrittura oggi
più che mai:
“Maledetto l’uomo che chiama bene male e male bene” (Is
5,20)!
“E per questo Dio invia loro una potenza d’inganno perché
essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che
non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità”
(2Tess 2,11-12).
“Io udii bene, ma non compresi, e dissi: “Mio Signore, quale sarà
la fine di queste cose?” Egli mi rispose: “Va’, Daniele, queste
parole sono nascoste e sigillate fino al tempo della fine. Molti
saranno purificati, resi candidi, integri, ma gli empi agiranno
empiamente; nessuno degli empi intenderà queste cose, ma i saggi
le intenderanno.” (Dan 12,8-10)
Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“…ma ci sono dottrine meno importanti e mutabili”. ECCO
L’ERESIA VERA E DEVASTANTE! La disciplina della Chiesa è
mutabile, ma non la dottrina! Il Vescovo Ausiliario non sa questo,
come tanti altri vescovi e cardinali nella Chiesa oggi!?!
LA BATTAGLIA FONDAMENTALE DI TUTTI I TEMPI è chi stabilisce
la verità, Dio o il mondo, Dio o Satana, Dio o ogni persona? Questa
battaglia aumenterà ancora di più nei prossimi anni prima della
seconda venuta di Gesù Cristo. Lucifero ha detto, io sono Dio,
decido io la Verità, e San Michele Arcangelo ha risposto con il suo
nome: “Chi è come Dio?” Il Peccato Originale era lo
stesso inganno: “Ma il serpente disse alla donna: “Non morirete
affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i
vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male”.”
(Gen 3,4-5). Tanti filosofi moderni ci hanno portato nella
“RIVOLUZIONE COPERNICANA” di non cercare più la realtà e la
verità fuori di noi stessi attraverso i nostri 5 sensi ma da dentro
di noi, come ognuno di noi “diventereste come Dio”. “La
filosofia moderna, dimenticando di orientare la sua indagine
sull'essere, ha concentrato la propria ricerca sulla conoscenza
umana. …” (No. 5; Lettera Enciclica: Fides et Ratio; Giovanni
Paolo II; 14-09-1998). In questa battaglia feroce ma subdola, è
molto importante di essere “prudenti come i serpenti”, non
soltanto “semplice come le colombe” (Mt 10,16)!
SAN TOMMASO D’AQUINO CI DICE: “AFFERMARE RARAMENTE, NEGARE DI
RADO, DISTINGUERE SEMPRE.” Pochissimi cattolici oggi
distinguono fra cambiare la disciplina ecclesiale (che si può
cambiare) e cambiare le dottrine della Chiesa che vengono da Dio Che
è immutabile e la Verità Assoluta, e perciò non può essere
cambiata mai. E ancora, un gran numero di così detti cattolici oggi
non distinguano fra approfondire e esprimere meglio nel linguaggio
umano la Verità Assoluta, con cambiare la Verità Assoluta
(Modernismo, ecc.)! La Chiesa è come il cameriere ma Dio è il
Cuoco; il cameriere non deve cambiare il pasto preparato dal Cuoco
divino ma deve portare la Verità, come Dio l’ha rivelata, ai
clienti, ai fedeli.
(http://cibo-spir.blogspot.it/2014/06/chi-decide-la-verita.html).
Hanno chiesto questa domanda a CARDINALE BURKE:
“Molte persone temono che alla fine il Sinodo userà un doppio
linguaggio. Verranno utilizzate delle ragioni “pastorali” per
cambiare de facto la dottrina. Sono giustificati questi timori?”
Cardinale Burke risponde:
“Sì, lo sono. In effetti, uno degli argomenti più insidiosi
usati al Sinodo allo scopo di promuovere delle pratiche contrare alla
dottrina della Fede, è che “noi non tocchiamo la dottrina; noi
crediamo nel matrimonio come vi ha sempre creduto la Chiesa; noi
facciamo dei cambiamenti solo nella disciplina”. Ma, nella Chiesa
cattolica questo non è mai possibile, perché nella Chiesa cattolica
la disciplina è sempre direttamente legata all’insegnamento. In
altre parole: la disciplina è al servizio della verità della Fede,
della vita generale della Chiesa cattolica. Così che non si può
dire che si cambia la disciplina come se questo non avesse effetti
sulla dottrina che essa protegge, salvaguarda o promuove.”
Il libro, “Permanere nella Verità di Cristo”, sul Santo
Matrimonio, scritto da cinque cardinali, non era lasciato entrare nel
Sinodo dei Vescovi ottobre (2014) scorso! In
inglese: “SYNODGATE – Five Cardinals Book stolen from
participants’ mailboxes at last year’s Synod on Family”
(http://wdtprs.com/blog/2015/02/five-cardinals-book-stolen-from-participants-mailboxes-at-last-years-synod-on-family/).
In italiano:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/03/raymond-leo-cardinale-burke-permanere.html;
http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/sinodo-synod-sinodo-36384/).
Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“3) Citi la bibbia e il CCC, ma citi anche profezie e rivelazioni
private. Queste cose non riguardano la fede e non possono essere
imposte a nessuno! Non fare confusione, ne nella predicazione, ne
nella tua testa.”
In riguardo alle rivelazione private, San Tommaso ci dice
che “in ogni tempo non mancarono mai persone dotate di spirito
profetico, non per rivelare nuove dottrine di fede, ma per guidare la
condotta degli uomini” (Somma Teologica II-II q174 A6 risposta 3;
vedete anche Amos 3,7).
La Madonna ha rivelato a Don Stefano Gobbi (09-02-1985): “La
tenebra, con UNA NEBBIA, DENSA E FREDDA, è entrata nella
Chiesa, oscurandola nello splendore della sua Verità. Per questo,
ogni giorno, la mia parola vi forma allo spirito della Sapienza,
perché possiate sempre vedere, nella luce, la Verità che mio Figlio
vi ha insegnato, ed annunciarla con coraggio a tutti nella sua
integrità.”
Mi pare che questa “NEBBIA” oscura soprattutto la luce
della Verità. I santi ci dicono di passare più tempo possibile in
ginocchio davanti alla Verità incarnata, il Prigioniero divino, nel
tabernacolo, con l’aiuto della “Sede della Sapienza”, Maria.
Altrimenti le parole ed i programmi di un parroco nella parrocchia
saranno vuoti, nonostante che per qualche mese o qualche anno, può
sembrare che ci sono i frutti, come fuoco artificiale o fieno che
brucia, ma dopo, questi frutti non dureranno se il parroco non fa il
“Primo Annuncio” del Vangelo a se stesso. Ecco l’attivismo
che ci porta a pregare sempre meno e di fidaci sempre più a noi
stessi! Visitate “A Servizio di Tutti”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2014/08/a-servizio-di-tutti.html);
“Un Prete Dannato Mette In Guardia Contro L’inferno”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2013/12/prete-dannato.html).
Ecco perché Gesù chiama ipocriti quelli che non guardano i segni
dei tempi (Lc 12,56; Mt 16,3; 24,51), che non cercano di scoprire
queste cose, la situazione reale nel mondo e nella Chiesa dal punto
di vista di Dio, ma vanno invece con la corrente del mondo secolare,
e dicono “sono apposto”. Gli abitanti di Sodoma e Gomorra non si
immaginavano che stavano per essere annientati (Gen 19). Come oggi,
tanti governi promuovono il peccato principale di Sodoma, la
omosessualità. Oggi è più sviluppata la cecità di egoismo, di
vedere tutto soltanto dal nostro punto di vista, che si chiama
“relativismo”, il culto dell’uomo, non il culto di Dio.
Queste rivelazioni private sono così importante che Satana
cerca in tutti i modi di diminuire le loro divulgazione, influsso e
effetto. Nel 1882, Cristo ha rivelato alla stigmatista, Marie Julie
Jahenny di La Fraudais, Francia che: “Nei ultimi giorni, una
quantità, apparentemente senza limiti, di RIVELAZIONI FALSE sorgerà
dall’inferno come uno sciame di mosche; un ultimo tentato di Satana
di strangolare e di distruggere l’efficacia delle RIVELAZIONI VERI
con le false.” Questa rivelazione di Gesù a Marie Julie indica che
queste rivelazioni private sono così importanti che Satana si
preoccupa di diminuire le loro efficacia cercando di tenerci lontano
dalle rivelazione private vere offrendo quelle false. Ma questo anche
indica che ci sono tanti rivelazioni private false e quindi bisogno
essere molto sapiente e prudente nel discernere le vere dalle false
soprattutto in riguardo alle apparizioni recenti in cui non sono
approvate ancora dall’autorità legittima della Chiesa.
San Giovanni ci dice: “Carissimi, non prestate fede a ogni
ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se
provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono
comparsi nel mondo.” (1Gv 4,1). San Paolo ci dice: “Non spegnete
lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa,
tenete ciò che è buono” (1Tess 5,19-21).
Ecco una direttiva dal Gran Maestro della Massoneria
che era insegnato a tanti studenti cattolici universitari ed a tanti
seminaristi:
“26. Utilizzate commissioni di laici e Sacerdoti deboli
nella fede che condannino e riprovino senza difficoltà ogni
apparizione di Maria e ogni apparente miracolo, specialmente
dell’Arcangelo San Michele. Assicuratevi che nulla di ciò, in
nessuna misura riceverà l’approvazione secondo il Vaticano II.
Denominate disobbedienza nei confronti dell’autorità se
qualcuno obbedisce alle Rivelazioni o addirittura se qualcuno
riflette su di esse. Indicate i Veggenti come disobbedienti nei
confronti dell’Autorità Ecclesiastica. Fate cadere il loro buon
nome in disistima, allora nessuno penserà di tenere in qualche
conto il loro Messaggio.” (“Il Piano Massonico Per La Distruzione
della Chiesa Cattolica”;
http://cibo-spir.blogspot.it/2013/11/piano-massonico.html).
Ci sono tanti cattolici e gruppi cattolici e moderatori di blog
sull’Internet che si mettono nel posto di giudicare e interpretare
la legalità di leggere, promuovere o andare ai posti delle
apparizioni non ancora approvate dalla Chiesa. LORO SI METTONO NEL
POSTO DEL VESCOVO LOCALE O IL PAPA STESSO. Tanti vogliono
pontificare, invece di avere l’umiltà a dire: Non lo so, dobbiamo
aspettare con pazienza per vedere se i frutti sono buoni o cattivi!
Spesso interpretano nel loro modo rigoroso “Il Decreto della
Congregazione della Fede (AAS n 58/16 del 29 dicembre 1966) che
abroga i canoni 1399 e 2318 fu approvato da Paolo VI il 14 ottobre
1966. Altri critici cattolici accusano quelli che leggono e
promuovano questi messaggi di queste apparizioni della Madonna (o
anche la Testimonianza di Gloria Polo) di essere motivati soltanto
dalla curiosità e dalla superbia (ma chi sono i superbi qui?) perché
cercano di sapere ciò che non è per noi di sapere. Ma se uno crede
come questi critici, allora perché stanno moltiplicandosi le
apparizione mariane come un segno dei nostri tempi come il Cardinale
Ratzinger ha indicato nel libro “Rapporto Sulla Fede” (1985)?
Perché Gesù ha detto: “Siate dunque prudenti come serpenti” e
non soltanto “semplici come colombe” (Mt 10,16)? Questi critici
“sapienti” presumano di sapere più che la Madre di Dio di ciò
che ci vuole oggi? Secondo questi persone “intelligenti” (Mt
11,25; Lc 10,21), non può essere possibilmente un altro motivo per
leggere e per promuovere i messaggi della Madonna nei nostri tempi
molto particolari in cui gli uomini hanno bisogno di aiuto
particolare dal cielo come Dio ha dato attraverso i profeti e i
giudici nell’Antico Testamento? La Chiesa ci incoraggia di leggere
tutta la Bibbia, anche i libri più difficili come l’Apocalisse,
Daniele, Ezechiele, Matteo 24, Luca 21, Marco 13, ecc. E’
interessante quante persone scelgono di chiudere gli occhi e gli
orecchi ai segni dei nostri tempi! Gesù ha chiamato queste persone
“ipocriti” (Lc 12,56; Mt 16,3; 24,51).
DIO O LA SUA MADRE NON SONO OBBLIGATI DI CHIEDERE PERMESSO da
un vescovo o da un sacerdote o da un gruppo cattolico o un moderatore
di blog sull’Internet per apparire o per dare rivelazioni private!
Credo che poche persone che sono andate a Fatima il 13 ottobre 1917
hanno chiesto il permesso dai loro vescovi o parroci rispettivi; e
nonostante questo, Dio li ha premiato con il grande miracolo del
sole. Credo anche che mentre ci entriamo sempre più nel periodo
della “grande tribolazione” (Mt 24), Dio nel suo amore per noi,
come una madre amorosa, ci darà ancora più aiuto, incoraggiamento e
parole per aiutarci a preparare per sfruttare questo periodo di
grande prova e sofferenza, e in particolare una guida nella “nebbia,
densa e fredda” di confusione perfino nella Chiesa Cattolica,
soprattutto nella Chiesa Cattolica! In questo modo Dio ci offrirà un
aiuto necessario a quelli che sono disponibili a convertirsi e
mettere Dio nel primo posto e nella prima priorità nelle loro vite
invece di se stessi o altre cose o persone.
Papa Giovanni Paulo II è andato a Fatima ben tre volte! Papa
Benedetto una volta. Ma se uno crede come questi critici, allora
perché stanno moltiplicandosi le apparizione mariane come un segno
dei nostri tempi come il Cardinale Ratzinger ha indicato nel libro
“Rapporto Sulla Fede” (1985)?
Perché Papa Benedetto XVI nella sua omelia, a Esplanade del
Santuario di Fatima, davanti a 500,000 persone dice:
“SI ILLUDEREBBE CHI PENSASSE CHE LA MISSIONE PROFETICA DI FATIMA
SIA CONCLUSA. …
Penso che il mio Vescovo Ausiliario deve dire a Papa Benedetto e Papa
Giovanni Paolo II la stessa cosa che ha scritto a me”
“3) Citi la bibbia e il CCC, ma citi anche profezie e rivelazioni
private. Queste cose non riguardano la fede e non possono essere
imposte a nessuno! Non fare confusione, ne nella predicazione, ne
nella tua testa.”
Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
4) Sei attento ad annunciare la verità, ma nel vangelo non esiste
verità senza amore: una verità senza amore è forse più pericolosa
di un amore senza verità. Se le tue convinzioni ti portano al
giudizio verso: fedeli, verso i confratelli, i vescovi, il papa…
chiediti se non sei per caso uno che predica senza amore la verità.
Non è il primo motivo della Seconda Persona della Santissima
Trinità di venire qui sulla terra di liberarci dalla schiavitù del
peccato? Non sono le prime parole del Salvatore: “Convertitevi”
(Mc 1,15)? Due mille anni fa gli ebrei volevano un Messia che
libererebbe la gente dai romani. Oggi tanti nella Chiesa Cattolica
vogliono un Messia, una religione, che ci libererà dai complessi di
colpevolezza, e della possibilità di castigo dopo la morte. E quanti
preti e vescovi cercano di “accontentare la gente”!?!
Parlando di “accontentare la gente”, quando ho protestato
che un proprietario di un bar ha messo un poster (circa 100x70 cm) di
una donna completamente nuda fuori all'ingresso del suo bar in vista
pubblica, ero molto triste perché il Parroco di questa città, che
era presente, si limitò a sorridere e ridere alle battute non
appropriate in modo da essere d'accordo con tutti, come il suo
modo di trattare gli altri in un modo piacevole e non essere in
disaccordo con nessuno!
(http://parolafavita.blogspot.it/2013/04/giacomo-59.html).
Che cosa è più importante qui, “accontentare la gente” o di
accontentare Gesù? Ma non è ciò che accontenta Gesù la cosa
migliore per ognuno di noi? Dio ci ha dato i 10 comandamenti e tutta
la Rivelazione Divina per torturarci o per il nostro vero bene e
benessere?!?
Come ho già scritto nella mia lettera alla Sua Eminenza:
“Ma se si rovescia o si inverte la prima comandamento di amare Dio
con il secondo di amare il prossimo, alla fine tutto si sfascia,
tutto si disfa. Questo è precisamente la strategia sottile, subdolo
di Satana. E’ molto interessante quante volte si trova questo
“AMORE” FALSO usato come una strategia potente nei 33
direttive del Gran Maestro della Massoneria ai Vescovi cattolici
massoni per distruggere la Chiesa Cattolica! La parola “amore”
APPARE 11 VOLTE in queste 33 direttive! “Satana si maschera da
angelo di luce” (2Cor 11,14)! (Visitate: “Il Piano Massonico per
la Distruzione della Chiesa Cattolica”; vedete anche il mio
articolo: “A Servizio di Tutti”).
Mi meraviglia come si riesce oggi di rovesciare la gerarchia dei
valori per giustificare l’amore falso che poi si giustifica con
belle parole ma dopo fa tanto male!
“Solo ciò che è vero può ultimamente essere anche pastorale.
Quando non si tiene presente la posizione della Chiesa si impedisce
che uomini e donne omosessuali ricevano quella cura, di cui hanno
bisogno e diritto.” (No. 15; Congregazione per la Dottrina della
Fede; Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica sulla Cura Pastorale
delle Persone Omosessuali; 1° ottobre 1986; Joseph Card. Ratzinger,
Prefetto).
“Certamente la parola della verità può far male ed essere
scomoda. Ma è la via verso la guarigione, verso la pace, verso la
libertà interiore. Una pastorale, che voglia veramente aiutare le
persone, deve sempre fondarsi sulla verità. SOLO CIÒ CHE È VERO
PUÒ IN DEFINITIVA ESSERE ANCHE PASTORALE. «Allora conoscerete
la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8,32).” (La
pastorale del matrimonio deve fondarsi sulla verità; A proposito
di alcune obiezioni contro la dottrina della Chiesa circa la
recezione della Comunione eucaristica da parte di fedeli divorziati
risposati; Da uno scritto poco conosciuto del cardinale Joseph
Ratzinger pubblicato nel 1998; Osservatore Romano; 30 novembre 2011).
Il Vescovo Ausiliario me accusa della mancanza di offrire la verità
senza la carità! E’ PROPRIO ROVESCIO! Di non curare le
anime è la mancanza di carità più grande! La pastorale staccato
dalla verità non è amore. Vedi “Chi Decide La Verità?”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2014/06/chi-decide-la-verita.html).
Per tantissimi oggi, questa vita corta è l’unica cosa importante;
l’eternità non conta niente!
Non è uno dei compiti più fondamentale di ogni vescovo di mantenere
l’apostolicità, la verità dagli apostoli trasmessi? Invece oggi
quanti vescovi fanno come tantissimi giudici nei tribunali che
adoperano “positivismo”?
“Positivismo” sembra come una cosa bella e ragionevole, di
adattare le leggi per i nostri nuovi tempi e nuovi bisogni. Ma
l’inganno incredibile è che gli ufficiali del governo ed i giudici
nominati applicano positivismo individualmente come piccoli dittatori
senza lasciare i cittadini votare sul cambiare le leggi per i loro
nuovi tempi e nuovi bisogni. I fondatori degli Stati Uniti, avendo
sofferto sotto i governi tirannici e avendo visto la follia della
Rivoluzione Francese, sapevano molto bene che la costituzione
migliore nel mondo sbriciolerà se i cittadini perdono la loro fede e
la loro morale.
Oggi viviamo tempi oscuri, perché si cerca di giungere in tutti i
modi al compromesso fra Dio e Satana; fra il bene e il male; fra
lo spirito di Gesù e lo spirito del mondo. Molti corrono il pericolo
di diventare vittime di questa generale confusione ed anche nella
Chiesa vorrebbe diffondersi un falso spirito, che non è quello di
Gesù Figlio di Dio. Come un’invisibile nube tossica si espande lo
spirito di mescolanza fra Dio e il mondo, e si giunge a togliere il
vigore alla Parola di Dio, spogliando della sua forza l’annuncio
del Vangelo!
“LA LIBERTÀ rinnega sé stessa, si autodistrugge e si
dispone all'eliminazione dell'altro quando non riconosce e non
rispetta più IL SUO COSTITUTIVO LEGAME CON LA VERITÀ.
Ogni volta che la libertà, volendo emanciparsi da qualsiasi
tradizione e autorità, si chiude persino alle evidenze primarie di
una verità oggettiva e comune, fondamento della vita personale e
sociale, la persona finisce con l'assumere come unico e indiscutibile
riferimento per le proprie scelte non più la verità sul bene e sul
male, ma solo la sua soggettiva e mutevole opinione o, addirittura,
il suo egoistico interesse e il suo capriccio.” (No. 19; Lettera
Enciclica; EVANGELIUM VITAE; sul Valore e L'inviolabilità della Vita
Umana; Sommo Pontefice Giovanni Paolo II; 25-031995).
Come ho scritto alla Sua Eminenza:
“Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi” (Lc 6,26)! “E
come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e
non cercate la gloria che viene da Dio solo?” (Gv 5,44; Gal
1,10)….
Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“Se le tue convinzioni ti portano al giudizio verso: fedeli, verso
i confratelli, i vescovi, il papa… chiediti se non sei per caso uno
che predica senza amore la verità.”
Mi domando se il Vescovo Ausiliario si rende conto, o almeno si
ricorda, che la Chiesa, e perciò i responsabili della Chiesa, è
l’ancella della Verità e non l’Autore della Verità?!? Oggi più
che mai, manca la Verità che ci fa liberi (Gv 8,32), che ci offre il
vero amore. Cioè, quello che manca oggi è “amore” vero unita
alla Verità, come gli ultimi papi ci hanno spiegato nelle loro
encicliche! Tantissime responsabili religiosi hanno sacrificato
l’eternità sull’altare del rispetto umano!
Si legge spesso nella liturgia dopo la Pasqua il discorso di San
Pietro il giorno della pentecoste. A quelli che hanno crocifisso
Gesù, che potevano crocifiggere gli apostoli, ha detto con coraggio:
“Avete ucciso l’autore della vita…” (Atti 3,14; 4,10). Ecco
il vero buon pastore, come Gesù, pronto di dare la vita per gli
altri. Come mai ci sono così pochi preti e vescovi, che vivono la
loro vocazione, e perciò riescono a dire: “NOI ABBIAMO UCCISO,
CROCIFISSO GESÙ CON I NOSTRI PECCATI MORTALI”? E’ più
difficile che mai oggi di dire questa verità, perché siamo
scivolati più lontano dalla legge di Dio che mai nella storia del
mondo. E perciò i veri profeti, che siamo tutti chiamati con il
battesimo, saranno perseguitati più che mai come persone cattive.
Si legge nella profezia di San Francesco:
“6. Coloro che nel fervore spirituale abbracceranno la pietà con
la carità e zelo per la verità, subiranno persecuzioni e insulti
come se fossero scismatici e disobbedienti. Perché i loro
persecutori, spronati da spiriti maligni, diranno che in questo modo
prestano grande onore a Dio nell’uccidere e rimuovere dalla terra
degli uomini tanto cattivi. Allora il Signore sarà il rifugio degli
afflitti e lui li salverà, perché hanno sperato in Lui. E poi per
rispettare il loro Capo, agiranno secondo la Fede e sceglieranno di
obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, acquistando con la morte la
vita eterna, non volendo conformarsi all’errore e alla perfidia,
per assolutamente non temere la morte.”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2013/11/profezia-san-francesco.html).
Secondo il mio Vescovo Ausiliario, San Francesco di Assisi è
cattivo!
“Così alcuni predicatori terranno la verità in silenzio e
negandola la calpesteranno. La santità di vita sarà derisa da
coloro che la professano solo esteriormente e per questa ragione
Nostro Signore Gesù Cristo invierà loro non un degno pastore, ma
uno sterminatore. … Nel momento decisivo di questa crisi, un
personaggio non canonicamente eletto, elevato al soglio
pontificio, si adopererà a propinare sagacemente a molti IL
VELENO MORTALE del suo errore!” (“La “Profezia” di San
Francesco (Assisi)”;
http://cibo-spir.blogspot.it/2013/11/profezia-san-francesco.html).
Ma per il Vescovo Ausiliario, “profezie e rivelazioni private.
Queste cose non riguardano la fede e non possono essere imposte a
nessuno! Non fare confusione, ne nella predicazione, ne nella tua
testa”, e perciò Dio ha spagliato di offrire i profeti nel
Antico Testamento e nel Nuovo Testamento! Adesso i vescovi sono
la fonte di tutta la rivelazione divina e della profezia!
La base qui per tanti preti che per anni si sono lasciati scivolare
nel relativismo, come bambini viziati senza pentimento, ormai credono
che non c’è l’inferno, per non avere responsabilità delle loro
azioni; e perciò non c’è più peccato. Questa è la base, nella
cecità totale, e perciò Don Jo è cattivo a priori, senza neanche
ascoltare Don Jo. Come ho scritto nella mia lettera al Suo Eminenza:
“Oggi, veramente nella Chiesa Cattolica, fra tanti preti e vescovi,
è PEGGIO DEL TORRE DI BABELE prima di Cristo, perché almeno
con il Torre di Babele prima di Cristo si poteva comunicare
lentamente con un dizionario. Ma oggi le idee e perfino la base
fondamentale è confusa e messa da parte, la Verità assoluta dal
Creatore dell’universo e anche della natura umana.”!
Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“ma devo invece chiederti di “correggere il tiro” della tua
predicazione, ma dopotutto di riconciliarti con la Chiesa concreta in
cui tu vivi ed eserciti il ministero, accettando di metterti anche tu
in discussione e di cercare sempre la comunione. Sono disposto ad
ascoltarti ancora, per comprendere meglio – se credi – il tuo
pensiero e per sentire come hai intenzione di cambiare.”
Mi pare che secondo il Vescovo Ausiliario, anche Gesù deve
“correggere il tiro” delle Sue prediche! “Guardatevi dal
lievito dei farisei, che è l’ipocrisia” (Lc 12,1-7). “Guai a
voi, scribi e farisei…” (Mt 23,33-39)!
“Per sentire come hai intenzione di cambiare”! Dove c’è un
indicazione di fare un dialogo per cercare la Verità insieme
secondo i documenti del Magistero della Chiesa, non secondo il
relativismo della mia testa e neanche il relativismo della testa del
Vescovo Ausiliario? Il vescovo è il servitore della Verità o
l’autore della Verità? Uno dei titoli del papa è “Il servo dei
servi”.
“… riconciliarti con la Chiesa concreta in cui tu vivi ed
eserciti il ministero, accettando di metterti anche tu in discussione
e di cercare sempre la comunione”. Ma questo vuol dire che la
Verità è stabilità dalla maggioranza dei preti nella zona o
dal Magistero della Chiesa guidato dallo Spirito Santo in tutti
questi secoli? Questa “comunione” prima di tutto con Dio, che è
la Verità, o prima ti tutto con il pensiero della maggioranza dei
preti che non parlano più delle malattie delle anime e le
conseguenze di non vivere la legge di Dio? Devo mettere da parte
tutti i documenti del Magistero della Chiesa che tanti preti e
vescovi non vogliono o non devo parlare più; è questo ciò che vuol
dire “accettando di metterti anche tu in discussione e di cercare
sempre la comunione”? Gesù ha detto: “Io sono la via, la
VERITÀ e la vita” (Gv 14,6). “Chi ama il padre o la madre
più di me non è degno di me; che ama il figlio o la figlia più di
me non è degno di me” (Mt 10,37).
Quale sono le priorità del Vescovo Ausiliario, prima la
comunione con i preti nella zona o prima la comunione con Dio che è
la Verità?
Se il mio Vescovo Ausiliario può offrirmi la vita eterna, lo
obbedirò ciecamente come sembra che lui vuole, e mi prostrerò
davanti a lui e lo adorerò!
Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“Mi dispiace per la durezza dei toni usati ieri con te, ma nel tuo
scritto c’è un giudizio davvero aspro contro Don Parroco, Don
Giorgio e tanti altri preti e vescovi, che tu accusi di
relativismo e di cattiva coscienza nel guidare il popolo di Dio,
secondo uno mille volte ad “accontentare la gente”.”
Don Giorgio è un sacerdote indiano studente che aiuta a questa
Parrocchia. E’ interessante come il Vescovo Ausiliario ha
interpretato le miei parole in riguardo a Don Giorgio. E’ il
Parroco che sta sfruttando questo prete giovane; ecco ciò che volevo
dire in riguardo Don Giorgio, un giovani sacerdote, che non è
neanche capace di capire la situazione in questo problema!
Il Vescovo Ausiliario ha scritto:
“… chiediti se non sei per caso uno che predica senza amore la
verità.”
Che cosa è la definizione fondamentale dell’amore per il
Vescovo Ausiliario? Forse lui dirà con la sua bocca, amare Dio e
amare il prossimo. Ma in questo esortazione breve a me il vescovo ha
dato soltanto l’indicazione di carità o di amore verso gli altri,
ma non ha dato nessun indicazione di ciò che da piacere o dispiacere
a Gesù, ciò che da la gioia a Gesù o ciò che causa Gesù a
soffrire. Tutto il senso di ciò che ha scritto è dei rapporti fra
gli esseri umani e il culto dell’uomo, senza un’indicazione della
preoccupazione che avevano i santi, la prima priorità dell’amore
di Dio e dare piacere a Dio e consolare Gesù sulla croce come ha
fatto i santi! Non c’è un’indicazione o preoccupazione di quanto
Gesù soffre sulla croce per i nostri peccati, ma soltanto parlare
della carità così le persone sono contenti o consolati senza tenere
se ciò che fanno hanno le conseguenze negative per se stessi o per
gli altri o se le loro azioni causano Gesù a soffrire per il loro
peccati personali. I santi parlavano e scrivevano spesso del
desiderio di consolare il Sacro Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato
di Maria. Dove è un indicazione di questo desiderio dei santi in ciò
che il vescovo ha scritto?
È interessantissimo leggere gli scritti di Suor Lucia di Fatima:
“A volte trovavamo il piccolo Francesco, che si era nascosto per
"pregare o per pensare", come diceva lui, al Signore,
triste per causa di tanti peccati. Se gli domandavamo: - Francesco,
perché non dici a me e a Giacinta di pregare con te? Rispondeva: -
Mi piace di più pregare da solo, per pensare e consolare il Signore
che è molto triste. Un giorno gli chiesi: - Francesco a te cosa
piace di più: consolare il Signore o convertire i peccatori, perché
non vadano più anime all'inferno? - Mi piace di più consolare il
Signore. Non hai notato come la Madonna, anche nell'ultimo mese,
diventò così triste, quando disse di non offendere più il Signore
Dio, che è già tanto offeso? Io vorrei consolare il Signore e poi
convertire i peccatori affinché non l'offendessero più”.
Per tantissimi cattolici oggi, la prima priorità è l’uomo o la
comunità, non Dio. Tutto è rovesciato, per motivi che sembrano
buoni! Ecco come “Satana si maschera da angelo di luce”
(2Cor 11,14)!
QUANTE PERSONE SONO INNAMORATE CON GESÙ come Beato Francesco
di Fatima, che vogliono consolare il Cuore Sacro di Gesù ed il Cuore
Immacolato di Maria? Santo Padre Pio ha detto che Gesù soffrirà
fino alla fine del mondo per i nostri peccati, perché per Dio, non
c’è il passato neanche il futuro, ma l’eterno presente. Alla
Santa Messa siamo realmente presente al Calvario, il sacrificio di
Gesù sostanzialmente; ma quanti cattolici vogliono scoprire o sapere
questa realtà per mettere Dio al centro della liturgia, al centro
della Santa Messa, invece le persone o la comunità?
Beato Francesco di Fatima, dopo aver ricevuto l’Eucaristia
dall’Angelo a Fatima, ha cominciato a passare almeno tre ore ogni
giorno davanti al Tabernacolo.
Santo Padre Giovanni Paolo II ha detto nel suo omelia al Santuario di
Nostra Signora del Rosario di Fátima; Sabato, 13 Maggio 2000:
“Più tardi Francesco, uno dei tre privilegiati, osservava: "Noi
stavamo ardendo in quella luce che è Dio e non ci bruciavamo. Com’è
Dio! Non si può dire. Questo sì, che noi non lo potremo mai dire".
Dio: una luce che arde, però non brucia. Fu la medesima percezione
che ebbe Mosè, quando vide Dio nel roveto ardente; in
quell'occasione Dio gli parlò, dicendosi preoccupato per la
schiavitù del suo popolo e deciso a liberarlo per mezzo di lui: "Io
sarò con te" (cfr Es 3, 2-12). Quanti accolgono questa presenza
diventano dimora e, conseguentemente, "ROVETO ARDENTE"
dell'Altissimo.”
(http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/travels/documents/hf_jp-ii_hom_20000513_beatification-fatima_it.html).
“I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più
scaltri dei figli della luce” (Lc 16,8). Satana ed i suoi
seguaci sanno bene la tattica di far scivolare le persone lentamente
nella direzione secondo la loro agenda.
Se Cristo non è primo nella nostra vita, e non pensiamo a consolare
il Sacro Cuore di Gesù, automaticamente andiamo verso la carità
soltanto per quelli che vediamo con i nostri occhi fisici, come fa la
cultura della morte, che manca gli occhi di fede. Quelli con gli
occhi di fede vedono Gesù dietro ogni persona; vedono Gesù che
soffre più che il bambino aborto o la donna abbandonata. QUELLI
SENZA GLI OCCHI DI FEDE NON HANNO LA PREOCCUPAZIONE PER QUELLI CHE
NON VEDONO, come il bambino nel grembo, o gli effetti di vendere
la pornografia o gli effetti sui figli dei genitori separati, o il
prezzo che Gesù paga sulla croce per questi peccati fino alla fine
del mondo. E’ molto interessante, e anche rivelante, che in questo
discorso oggi dei divorziati e dei diritti di quelli che vivono lo
stile di vita omosessuale, non si parla dei diritti o dei bisogni dei
bambini; è un discorso pubblico con una logica totalmente egoistica.
I bambini non sono considerati, ma soltanto i desideri egoistici e
irresponsabili degli adulti.
Dopo Paolo e Barnaba hanno guarito un paralizzato dalla nascita, le
persone di Listra hanno detto: “Gli dei sono scesi tra di noi in
figura umana!” (Atti 14,5-18). Paolo e Barnaba dovevano lottare
per aiutare le persone a dare gloria al Dio invisibile che ha creato
tutto l’universo. Il Vescovo Ausiliario fa come Paolo per
condurre continuamente le persone verso il Dio invisibile o mette la
prima priorità di “accontentare la gente” con i dei pagani di
oggi nel culto dell’uomo, che è più piacevole alla gente? Se uno
non lotta continuamente ad andare verso la fede nelle realtà
invisibili del Dio unico e vero, automaticamente si va verso solo la
fede nel visibile. Questo va applicato a tutto nella nostra fede,
soprattutto di lottare continuamente a vedere con gli occhi di fede
il Dio infinito nell’Eucaristia; altrimenti scivoliamo
automaticamente verso meno fede. Ma questa lotta a vedere le realtà
invisibili va applicato a tutta la nostra esistenza che viene da Dio
Che ci mantiene continuamente in esistenza. Ecco l’importanza
fondamentale della fede e poi la gratitudine per tutto quello che gli
occhi di fede percepisce. Senza la gratitudine, non lottiamo più per
mantenere gli occhi di fede ma vediamo soltanto il mondo visibile;
vediamo altri esseri umani ma senza il collegamento della fede che
Gesù si nascondo dietro ogni persona, soprattutto “i più piccoli”
(Mt 25,31-46).
Questa formazione di fede è una grande responsabilità fondamentale
per quelli ai quali sono affidate le anime a loro, come i genitori, i
sacerdoti ed i vescovi. Si vede questo nelle vite dei santi, quando
le persone volevano attribuire i frutti visibili dei santi ai santi
invece a Dio. I santi dovevano ripetere spesso alle persone, come ha
fatto Madre Teresa di Calcutta, come Paolo e Barnaba, che erano
soltanto gli strumenti nelle mani di Dio onnipotente. Quanti
sacerdoti e vescovi fanno così oggi?
C’è una sacerdoti giovani in una zona vicino a me. Una donna mi ha
raccontato come lui ha dato un’omelia sui 10 Comandamenti. Il
giovane prete ha detto che si può riassumere i 10 Comandamenti
nell’amore di Dio e l’amore del prossimo. Ma per essere più
breve, ha detto che si può riassumere tutti i comandamenti in
solo l’amore del prossimo. Che cosa ha imparato questo giovane
prete nel seminario?
Nel mio “Cibo Spirituale 1411”, troverete questo paragrafo:
“[E’ una attacco alla verità di Dio.]
E’ cresciuto gradualmente. Basti pensare ad un
cambiamento subdolo che è accaduto intorno all’epoca del Concilio
Vaticano Secondo. Con l’arrivo dei “periti” si è sviluppata la
moda dei teologi (Nota 1), a prescindere dal fatto che meritassero o
meno questo nome; il fatto che avessero pubblicato un libro, in
genere era sufficiente. Esso continua e, con ciò, il centro che
guida la Chiesa, nella mente di molti, si è spostato da dove il
Signore lo aveva posto, vale a dire nella gerarchia, il Santo Padre
ed i vescovi uniti a lui, ed è divenuto le varie opinioni di ogni
sorta di scrittori. [Gli studenti hanno raccolto i libri.] Così, ciò
non ha avuto conseguenze solo sui sacerdoti, ma anche sui seminaristi
di molte università. Questa è la prima parte dell’attacco:
l’attacco alla Verità di Dio, fondamento della Chiesa.”
((http://parolafavita.blogspot.it/2014/11/cibo-spirituale-1411.html).
Questo rovesciare l’amore di Dio e l’amore del prossimo è
spiegato bene da un prete dannato (“Un Prete Dannato
Mette In Guardia Contro l’Inferno”;
http://cibo-spir.blogspot.it/2013/12/prete-dannato.html):
Una delle rivelazione più importante di questo esorcismo è forse
l’inganno più fondamentale e potente promosso dalla MASSONERIA
nel nome di “amore” e di “misericordia” mentre si lascia il
comandamento più importante del amore di Dio scivolare nella seconda
priorità o meno. Vediamo questo rovesciamento, molto distruttivo,
delle priorità dappertutto intorno a noi nella Chiesa oggi.
“E: Di la verità, Verdi Garandieu, in nome... per la gloria
di Dio, in nome di Gesù Cristo, della Santissima Trinità, del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, nient’altro che la verità
e solo la verità!
V: ...è una messinscena, completamente riuscita, della
MASSONERIA il dire sempre: amore del prossimo, vivere nella
carità, riappacificarsi l’un l’altro, perdonarsi e sostenersi a
vicenda. E dove arrivano? Dove si arriva con questo sostegno e questa
riconciliazione? Guardate la quotazione dei suicidi! … Certo, è
detto nel primo e più grande comandamento: "E il prossimo tuo
come te stesso", ma ciò viene dopo: "Amerai il Signore Dio
tuo". Non si può davvero chiamare amore quello che questi preti
vivono da anni, questi preti che non sono mai ancora vissuti cosi
male come adesso. Si deve cominciare soltanto qui. Si deve praticare
di nuovo il principale comandamento e le prime frasi totalmente,
senza limiti. E allora questo "il prossimo tuo come te stesso"
sarà incluso da sé stesso. Tutti i comandamenti in modo generale
sono inclusi in questo principale comandamento. Se lo si osservasse,
non si sarebbe costretti a parlare sempre di carità, d’amore del
prossimo, di tentativi di riconciliazione e non so che cosa. Tutto
questo sarebbe compreso nella sola visione di un’erba o di un ramo
verdi, ma nulla di simile accade. Si discute solo e si parla sempre
di assemblee ecclesiastiche e di conferenze episcopali.”
Come vediamo nel tono globale della risposta del Vescovo
Ausiliario, la fonte e base di ciò che è giusto o non giusto è
chi ha il titolo più importante, non gli insegnamenti della Chiesa.
E allora, il Vescovo Ausiliario non ha scritto niente in merito di
ciò che ho scritto neanche delle mancanze serie del Pastore. A
priori, il Pastore e il Vescovo hanno ragione e tutti quelli che
hanno un titolo minore devono rispondere, “come hai intenzione di
cambiare”, invece di avere un dialogo con i documenti del Magistero
della Chiesa sulla tavola, non il relativismo nella mia testa neanche
il relativismo nella testa del Pastore o del Vescovo. Pensavo che la
Chiesa è l’ancella della Verità, non l’Autore della Verità, e
perciò quelli che hanno più autorità nella Chiesa devono essere i
servitori più grande della Verità, non gli inventori della Verità!
Forse nella mente del Vescovo, Don Jo deve tornare in seminario per
imparare la nuova teologia!?!
Cari amici, non arrendetevi in questa grande battaglia! E’
più difficile oggi che mai. La Madonna ha rivelato a Don Stefano
Gobbi:
Stiamo vivendo “in mezzo alla più grande tempesta della storia”
(28 agosto 1973). “Sarai scossa dal vento della tempesta e
dell’uragano” (5 marzo 1982). Molti “saranno dispersi dal vento
impetuoso di questo uragano spaventoso” (31 dicembre 1993).
Ma ricordatevi miei amici, che nonostante che un uragano è una cosa
spaventosa, una tempesta tropicale di violenta intensità, al centro
dell’uragano c’è “l’occhio” dell’uragano dove c’è una
calma e perfino con un cielo sereno sovrastante. Quell’occhio
dell’uragano spirituale di oggi è il Cuore Immacolato di Maria!
“Il mio Cuore è anche un rifugio che ti protegge da tutti questi
avvenimenti che si succedono. Sarai sereno, non ti lascerai turbare,
non avrai paura. Vedrai ogni cosa come da lontano, senza lasciarti
minimamente toccare da esse.” (5 gennaio 1974).
“Il mio Cuore di Mamma sarà per voi il luogo della vostra pace,
mentre fuori infurierà la più grande tempesta.” (18
ottobre 1975).
Mi raccomando tanto, se non avete già fatto, di leggere il
libro classico di San Luigi de Montfort: “Trattato della Vera
Devozione a Maria, e poi fare la consacrazione al Cuore Immacolato di
Maria! Dopo aver letto questo libro in 1976, mi sono consacrato al
Cuore Immacolato di Maria il 15 agosto 1976. Che avventura la mia
Mamma celeste mi ha portato dopo questo punto!!!
(“Trattato della Vera Devozione a Maria”;
http://holyqueen.altervista.org/pdf/Libri/Montfort_Trattato_vera_devozione.pdf).
Don Jo (Joseph) Dwight
P.s.
Negli Esercizi Spirituali Internazionali del Movimento Sacerdotale
Mariano, a Collevalenza – Santuario dell’Amore Misericordioso (di
Madre Speranza), 23-29 giugno 2013, una delle meditazioni offerta dal
Sacerdote Ivan Pojavnik, a più di 200 sacerdoti e più di 10 vescovi
del movimento, era “Il Rosario della Beata Vergine Maria, parte 2”.
Vorrei offrire qualche paragrafo di questa meditazione che può
aiutarci a capire e distinguere fra l’amore vero e l’amore falso
che ci fa tanto male. Tantissimi cristiani non si rendono conto della
differenza e perciò neanche del grande pericolo del veleno molto
distruttivo dell’amore falso.
“Il mio materno disegno è di dare conforto al vostro dolore,
versare balsamo su ogni ferita, donare fiducia e grande speranza al
vostro scoraggiamento. Quanto sono difficili i giorni che state
vivendo! È il periodo conclusivo della purificazione e della grande
tribolazione. Così tutta l’umanità è posseduta dagli spiriti del
male e la mia Chiesa è pervasa dal vento impetuoso degli errori,
delle divisioni, della incredulità e della apostasia. … È vicina
l’ora in cui la Giustizia si sposerà alla divina Misericordia, per
la purificazione della terra. Preparatevi tutti a sostenere il dolore
della grande prova purificatrice (la Madonna a Don Stefano Gobbi - 27
giugno 1996).”
“Trascurando la preghiera del Rosario, dopo il Concilio una
corrente teologica ha formato un nuovo uomo-dio, il cui culto si è
molto diffuso negli ultimi decenni. Accentuando in modo unilaterale
l'Amore di Dio, essa ha praticamente oscurato la sua Giustizia. Si
dice: "Dio è Amore e non manda nessuno all'inferno e perciò
esso è vuoto”. E’ vero che Dio non manda nessuno all’inferno,
ma è l'amore definitivo di sé fino al disprezzo di Dio che spinge
le anime all'abisso infernale.”
"Ogni giorno molte anime si perdono eternamente. Quante anime
vanno all'inferno perché non si prega più, perché il peccato si
diffonde e non è più riparato, perché l'errore viene facilmente
seguito". (la Madonna a Don Stefano Gobbi – 25 novembre
1978).”
“E’ una verità rivelata: il paradiso e l’inferno hanno i loro
abitanti e non finiranno mai (cfr. Mt 25,31-46).”
“Dio è Verità e Amore. Senza la verità non c'è il vero amore,
ma il falso amore, cioè l'amore capovolto: l'egoismo. Il culto di
Dio rivelato in Cristo, che è l’Amore, senza la Verità e la
Giustizia (cfr. Sir 5,1-7), introduce l'adorazione di un uomo-dio che
assomiglia a un Babbo Natale. Tale uomo-dio ha tollerato la
diffusione delle eresie nella Chiesa, l’indisciplina a tutti
livelli, la pedofilia di un certo numero di sacerdoti e di religiosi,
le violazioni del voto del celibato, ha annacquato la penitenza e
l'annuncio dei "Novissimi"... Il suo culto ha portato alla
scomparsa graduale della confessione sacramentale e a innumerevoli
comunioni sacrileghe che hanno ferito il cuore della Chiesa, cosicché
essa è in agonia in tutte le parti del mondo; e porterà all'orrore
della desolazione (cfr. la Madonna a Don Stefano Gobbi – 31
dicembre 1992). Da ciò si può intuire che quest'uomo-dio, dietro la
facciata dell’amore, nasconde un’immensa cattiveria con cui tenta
distruggere la Chiesa e sedurre moltissime anime alla dannazione
eterna.”
“In questi ultimi tempi la lotta tra il bene e il male, fra la
Grazia e il peccato, fra Dio e Satana raggiunge il vertice
della Sua potenza. Sembra che, ai vostri giorni, Satana abbia
ottenuto la sua vittoria, come è stato durante il sabato in
cui Gesù giaceva esanime nel sepolcro,". (la Madonna a Don
Stefano Gobbi – 16 aprile 1995).”
Diffondendo le forme moderne del culto dell'uomo-dio, Satana ha
sedotto quasi tutta l'umanità, che ormai giace interiormente nel
sepolcro, cioè nell’emisfero sotterraneo del globo. Soccombendo
alle forme più sottili di tale culto, si è diffusa tra i cristiani
la grande apostasia dalla fede nell'Uomo-Dio. Durante il Sabato Santo
la Madonna è rimasta l’unica incrollabile nella fede, nella
speranza e nella carità. In questo nuovo sabato santo la
consacrazione vissuta al suo Cuore Immacolato è una medicina che ci
preserva dall'epidemia dell'ateismo (cfr. la Madonna a Don Stefano
Gobbi – 13 maggio 1976).
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