29 aprile 2018

Lotta Finale – Giovanni Paolo II


La Lotta Finale – Papa Giovanni Paolo II


Poche persone si rendono conto o vogliono rendersi conto della gravità della situazione oggi; ci siamo lasciati essere attaccati alle cose di questo mondo o alla gloria davanti agli uomini invece delle cose eterne del cielo. Poche persone si rendono conto o vogliono rendersi conto che di ignorare o di cambiare le leggi di Dio, per le nostre priorità o la nostra comodità, avranno, dopo, gli effetti peggio di una bomba atomica. È molto più facile e più gratificante di essere “politicamente corretto”. “Occhio Non Vede, Cuore Non Duole!” (http://cibo-spir.blogspot.it/2016/06/occhio-non-vede.html). “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno” (Mc 13,31)! “Non pensate ch io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno della legge, senza che tutto sia compiuto” (Mt 5,17-18; 24.35).


Il 11 novembre, 2013, l’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, il Nunzio Apostolico (Ambasciatore Papale) agli Stati Uniti, si è indirizzato alla Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti al loro incontro annuale a Baltimore, Maryland.
L'Arcivescovo Viganò ha citato come "profondamente profetiche" alcune osservazioni fatte dal Beato Giovanni Paolo II (allora cardinale Wojtyla) durante il Congresso Eucaristico il 13 agosto 1976 per la celebrazione del Bicentenario della firma della nostra Dichiarazione di Indipendenza:
Noi siamo di fronte oggi al più grande combattimento che l’umanità abbia mai visto. Non credo che la grande parte della società americana, o la grande parte della comunità cristiana l’abbia compreso totalmente. Siamo oggi di fronte alla LOTTA FINALE fra la Chiesa e l’anti Chiesa, fra il Vangelo e l’anti Vangelo. Questo scontro sta nel progetto della provvidenza divina. È, dunque, nel progetto di Dio, e dev’essere una prova che la Chiesa deve scontrarsi, e affrontarsi coraggiosamente …” (Anche Cardinale Ivan Dias ha citato questo a Lourdes, Francia, il 13 dicembre, 2007).
Arcivescovo Viganò ha detto che ha visto queste parole "come una chiamata all’attenzione, alla vigilanza e alla preparazione per ciò che l'annuncio del Vangelo può significare per noi come successori degli Apostoli, che sono stati chiamati a dare testimonianza radicale alla loro fede in Gesù Cristo.”


Papa Giovanni Paolo II ha detto ad un gruppo a Fulda, Germania in novembre 1980, parlando dei segreti di Fatima, che: “Dobbiamo essere preparati a soffrire presto grande tribolazioni che ci esigerà la disposizione di sacrificare perfino la nostra vita per Cristo. Attraverso le vostre e le mie preghiere, è ancora possibile di diminuire la tribolazione (predetta da Fatima), ma non è più possibile di evitarla, perché soltanto in questa maniera la Chiesa può essere rinnovata effettivamente. Quante volte è stato compiuto il rinnovo della Chiesa con il sangue. Non sarà diversa questa volta.” (http://www.fatima.org/it/thirdsecret/pubtestjp2.asp).


Ricordiamo le drammatiche parole che pronunciò Papa Paolo VI il 29 giugno 1972, dopo il Concilio Vaticano II, denunciando che “da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana è entrato nel tempio di Dio ... Non ci si fida più della Chiesa; ci si fida del primo profeta profano che viene a parlarci da qualche giornale o da qualche moto sociale per rincorrerlo e chiedere a lui se ha la formula della vera vita. E non avvertiamo di esserne invece già noi padroni e maestri. È entrato il dubbio nelle nostre coscienze, ed è entrato per finestre che invece dovevano essere aperte alla luce … Si credeva che dopo il Concilio sarebbe venuta una giornata di sole per la storia della Chiesa. È venuta invece una giornata di nuvole, di tempesta, di buio, di ricerca, di incertezza". (http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/homilies/1972/documents/hf_p-vi_hom_19720629_it.html).


Pochi mesi prima che Papa Paolo VI è morto, l’8 settembre 1977, confermò questo grave giudizio in un colloquio con Jean Guitton. Ecco le parole di Paolo VI riportate dal filosofo francese:
"C'è un grande turbamento in questo momento nel mondo della Chiesa, e ciò che è in questione è la fede. Capita ora che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: "Quando il Figlio dell'Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla Terra?". Capita che escano dei libri in cui la fede è in ritirata su punti importanti, che gli episcopati tacciano, che non si trovino strani questi libri. Questo, secondo me, è strano. Rileggo talvolta il Vangelo della fine dei tempi e constato che in questo momento emergono alcuni segni di questa fine. Siamo prossimi alla fine? Questo non lo sapremo mai. Occorre tenersi sempre pronti, ma tutto può durare ancora molto a lungo. Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all'interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all'interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia".


C'è meno preghiera che mai, più peccato che mai, ancora peggio, l'indifferenza come il peccato non esistesse più, e perciò abbiamo dato tanto potere al “padre della menzogna”, Satana (Gv 8,44). In particolare Satana ha più potere di “mascherarsi come un angelo di luce” (2Cor 11,14), per offrire le sue belle bugie mortali come fossero “la verità che ci fa liberi” (Gv 8,32)!
Perciò è molto importante in questi tempi di grande confusione, quando perfino i vescovi cattolici non sono più d’accordo in quando riguarda le cose fondamentali della fede e della morale, di non soltanto pregare molto e di studiare il Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti, ma di tenere i nostri occhi aperti per non cadere nelle belle bugie di Satana presentate come fossero la Verità!!!
PER GLI AGGIORNAMENTI sugli inganni fondamentali, nascosti e mascherati del antico serpente, visitate uno dei miei siti indici per vedere gli ultimi articoli più importanti:
(e anche I DOCUMENTI DELLA APPROVAZIONE ECCLESIASTICA della TESTIMONIANZA di GLORIA POLO).


Don Jo (Joseph) Dwight








Don Jo (Joseph) Dwight con Papa Giovanni Paolo II nella Basilica di San Pietro dopo la Liturgia di Venerdì Santo di 1987.


Nessun commento: