Dopo aver convocato
i suoi fratelli poco prima della sua morte (1226), Francesco ha
avvertito su tribolazioni future, dicendo:
1. Fratelli
agite con forza e fermezza in attesa del Signore. Un periodo di
grandi tribolazioni e afflizioni in cui grandi pericoli e imbarazzi
temporali e spirituali accadranno; la carità di molti si raffredderà
e l’iniquità dei malvagi abbonderà.
2. Il
potere dei demoni sarà più grande del solito, la purezza immacolata
della nostra comunità religiosa e altri saranno appassiti al punto
che ben pochi fra i cristiani vorranno obbedire al vero sommo
Pontefice e alla Chiesa Romana con un cuore sincero e perfetta
carità. Nel momento decisivo di questa crisi, un personaggio non
canonicamente eletto, elevato al soglio pontificio, si adopererà a
propinare sagacemente a molti il veleno mortale del suo errore.
3. Mentre gli
scandali si moltiplicheranno, la nostra congregazione religiosa sarà
divisa tra altre che saranno completamente distrutte, perché i loro
membri non si opporranno, ma consentiranno all’errore.
4. Ci saranno così
tante e tali opinioni e divisioni tra la gente, e tra i religiosi e i
chierici che, se quei giorni malefici non fossero abbreviati, come
annunciato dal Vangelo, anche gli eletti cadrebbero nell’errore (se
fosse possibile), se in tale uragano non fossero protetti
dall’immensa misericordia di Dio.
5. Così la nostra
Regola e il nostro modo di vita saranno violentemente attaccati da
alcuni. Delle tentazioni terribili sorgeranno. Coloro che supereranno
la grande prova riceveranno la corona della vita. Guai a quelli
tiepidi che metteranno ogni loro speranza nella vita religiosa, senza
resistere saldamente alle tentazioni consentite per provare gli
eletti.
6. Coloro che nel
fervore spirituale abbracceranno la pietà con la carità e zelo per
la verità, subiranno persecuzioni e insulti come se fossero
scismatici e disobbedienti. Perché i loro persecutori, spronati da
spiriti maligni, diranno che in questo modo prestano grande onore a
Dio nell’uccidere e rimuovere dalla terra degli uomini tanto
cattivi. Allora il Signore sarà il rifugio degli afflitti e lui li
salverà, perché hanno sperato in Lui. E poi per rispettare il loro
Capo, agiranno secondo la Fede e sceglieranno di obbedire a Dio
piuttosto che agli uomini, acquistando con la morte dalla vita
eterna, non volendo conformarsi all’errore e alla perfidia, per
assolutamente non temere la morte.
7. Così alcuni
predicatori terranno la verità in silenzio e negandola la
calpesteranno. La santità di vita sarà derisa da coloro che la
professano solo esteriormente e per questa ragione Nostro Signore
Gesù Cristo invierà loro non un degno pastore, ma uno sterminatore.
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